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Autore: kbonny    03/10/2013    2 recensioni
ATTENZIONE SPOILER SESTA STAGIONE!
Ambientata poco prima degli ultimi minuti dal finale dell'episodio 6x02
Non scrivo anticipazioni nel rispetto di chi non ha visto la puntata.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kate Beckett, Martha Rodgers
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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DRIN
Il telefono riuscì a squillare appena un paio di secondi prima che la cornetta fosse alzata.
-Katherine, finalmente!- rispose con un sospiro di sollievo l’anziana donna.
-Ciao, Martha- la salutò stancamente Kate.
-Kate, cos’è successo? Richard mi telefona e mi parla in maniera seria e senza dire scemenze, tu non rispondi alle mie chiamate, Ryan ed Esposito all’oscuro di tutto ciò e...”
-Martha!- la bloccò Kate con tono deciso. Prese un respiro e disse -Va tutto bene….adesso..però è meglio se tu e Alexis venite qui a Washington il prima possibile-
-Oddio, Katherine, è successo qualcosa a Richard?- chiese Martha preoccupata.
-Si, ma ora sta bene. Ti racconterò tutto quanto arriverete- annunciò con la voce leggermente incrinata. Lo spavento che aveva preso era ancora palpabile sotto la pelle.
Martha annuì come se Kate potesse vederla. -Va bene, partiamo subito. Ti chiamo quando arriviamo all’aeroporto-
 -Grazie. Ci vediamo più tardi-
 
Kate ritornò a sedersi in una sedia accanto al letto di Castle. Gli avevano somministrato l’antidoto da circa mezz’ora, ma il medico le aveva detto che dovevano attendere almeno 6 ore prima che la cura facesse effetto completamente e che l’uomo si svegliasse da quella sorta di stato comatoso che lo aveva colpito.
Gli teneva la mano destra, accarezzandola pigramente senza riuscire a staccare lo sguardo dal suo volto. Aveva delle profonde occhiaie rosse e la fronte imperlata di sudore, e così, a prima vista, sembrava stesse dormendo tranquillamente.
Quanto era andata vicino a perderlo stavolta? Credeva davvero che non ci sarebbe stato scampo, che questa volta l’universo avesse deciso di porre la parola fine,che lo avrebbe allontanato da lei per sempre.
Era persa in questi pensieri quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla.
Girò appena la testa per vedere la sua partner, l’agente McCord.
-Beckett, vai a casa a riposare un po’- le disse con tono gentile.
-Non voglio lascialo solo, non dopo quello che è successo- rispose Kate in un sussurro tornando a guardare il suo uomo.
-Non puoi fare niente al momento- le fece notare McCord -almeno, se non vuoi dormire, vai a casa, fatti una bella doccia e poi ritorna. Tanto da qui lui non scappa- concluse strappandole un lieve sorriso.
Kate ci pensò qualche istante, e alla fine cedette. A breve avrebbe dovuto affrontare la madre e la figlia del suo fidanzato, e di sicuro una doccia non poteva fargli altro che bene, se non altro per lavare via la tensione, lo stress e la paura accumulato in quelle ultime 24 ore. Si alzò lasciando un lungo bacio sulla fronte di Rick.
-Ci vediamo dopo amore- bisbigliò ad un orecchio accarezzandogli la guancia.
 
Rientrata a casa si fiondò in bagno aprendo il getto tiepido della doccia lasciando che il sapone e l’acqua scivolassero sulla sua pelle, rigenerandola.
Indossò una camicia bianca e dei pantaloni scuri e mentre stava per uscire di casa le arrivò un messaggio da parte di Martha la quale le diceva che entro un’ora sarebbero atterrate. Kate scrisse l’indirizzo dell’ospedale a cui recarsi, e che le avrebbe aspettate direttamente la’.
 
Quando ritornò in ospedale,si scoraggiò un po’ notando che nulla era cambiato: i valori sul monitor erano sempre gli stessi e l’uomo continuava a dormire.
-Sta reagendo bene alla cura- le disse però un medico entrando dietro di lei - Se continua così potrebbe svegliarsi prima del previsto- aggiunse rassicurante.
Kate lo ringraziò con un sorriso, e gli prese nuovamente la mano fra le sue e restò a fissarlo per un tempo indefinito.
-Katherine!- la voce di Martha le fece voltare di scatto.
Vide la donna entrare nella stanza a passo svelto seguita a ruota da Alexis e un giovane ragazzo che immaginò essere Pi, il “tizio che è piombato in casa mia insieme a mia figlia” così come lo aveva definito Castle il giorno prima.
-Kate. Cos’è successo? Cos’ha papà?- le domandò Alexis preoccupata e con uno sguardo angosciato.
Kate si sentì morire da quell’espressione.
-E’…è…è stato infettato da una potente tossina…- balbettò insicura -…ora gli hanno dato l’antidoto. Sta reagendo bene, e presto si sveglierà- comunicò cercando di infondere un po’ fiducia e speranza che però mancava anche a se stessa.
-Quindi….è tutto passato? Stara bene?- gli chiese ancora la giovane con tono più risollevato.
-Si….si riprenderà-
Alexis annuì prendendo posto al capezzale del padre e senza aggiungere altro si sedette aspettando pazientemente.
-Katherine, possiamo parlare un attimo?- fece Martha qualche istante dopo.
Kate acconsentì. Martha baciò una mano del figlio e insieme uscirono dalla stanza.
Giunte nel corridoio presero posto su due poltroncine addossate al muro.
Kate si torturava nervosamente le mani e attendeva terrorizzata le possibili domande e reazioni della donna. Conosceva abbastanza bene Martha da sapere che non le avrebbe fatto una colpa, in fondo suo figlio era sempre stato un testardo e ficcare il naso in cose che non lo riguardavano era all’ordine del giorno, ma non era sicura che questa volta sarebbe stata la stessa cosa.
-Kate- le disse con fare materno stingendogli le mani e costringendola in qualche modo a guardarla .Ti prego raccontami tutto, fin dal principio-
Kate prese un bel respiro e le raccontò ogni cosa: l’arrivo improvviso dell’uomo, le sue ricerche fatte anche se non avrebbe mai dovuto, il tentato rapimento, il contagio e la corsa contro il tempo per recuperare l’antidoto. Per ovvie ragioni aveva tralasciato i particolari dell’indagine, affari che comunque a Martha certamente non interessavano.
-Mi dispiace- le disse infine mortificata Kate -Non avrei mai voluto che il mio lavoro gli facesse rischiare la vita. E mi dispiace anche per non averti detto nulla, per non aver risposto alle tue chiamate. Rick non voleva che ti preoccupassi, e io ero talmente presa per riuscire a trovare l’antidoto che non ho avuto la forza di affrontarti- disse a raffica.
-Kate, non te ne faccio una colpa. Immagino che fossi spaventata anche tu per quel che stava succedendo. So come sei fatta Kate, e cosa sei disposta a fare per le persone a cui vuoi bene. Ma so anche com’è fatto Richard: se si mette in testa qualcosa, non c’è verso di fargli cambiare idea- disse comprensiva Martha.
-Ma se continua a rischiare, è solo a causa mia- bisbigliò Kate.
-Non dirlo neanche per scherzo!- la ammonì seriamente la donna -Kate, se tu non ti fossi data da fare, non avresti trovato quel’antidoto e lui non sarebbe qui con noi-
-Non volevo che sapessi questa storia così….se fosse andato storto qualcosa….non avresti neppure avuto il modo di digli addio- mormorò Kate -Avrei dovuto risponderti subito, dirti come stavano le cose e…-
-Katherine! Ti prego, è andato tutto bene. La tua determinazione e il tuo sangue freddo l’hanno salvato, e questa è la cosa più importante- le ricordò Martha interrompendola –E’ vero, avete il vizio, entrambi, di cacciarvi continuamente nei guai, ma in un certo senso sono felice che stiate insieme quando succede- Si fermò un istante e aggiunse -Sai, sono contenta che Richard ti abbia conosciuto perché non potevo desiderare una persona più buona e eccezionale per mio figlio-
Kate abbassò gli occhi e fece un mezzo sorriso imbarazzato. -Grazie per tutto quello che fai per lui- continuò Martha -Grazie a te è cambiato, è migliorato…beh a parte la testardaggine che è rimasta uguale- constatò sorridendo e facendo ridere anche Kate.
-Martha- disse Kate tornando seria -Amo Rick, con tutta me stessa e in un modo che non avrei mai pensato potesse essere possibile. Non ti posso promettere che non si farà coinvolgere in qualcosa di strano….ma ti prometto che farò di tutto per proteggerlo-
Martha sorrise colma di gratitudine -Lo so già Kate, ma ti ringrazio per avermelo detto. Ogni tanto anche le mamme hanno bisogno di essere rassicurate- e detto ciò si protese verso Kate e la abbracciò. -Ti voglio bene, Darling-
Kate sentì un groppo in gola. Quella donna non solo la accettava, ma le stava anche infondendo un calore e un affetto che le ricordò sua madre.
-Grazie Martha- sussurrò stingendosi di più a lei -Ti voglio bene anche io-
-Nonna, Kate- esultò di sollievo Alexis uscendo con la testa verso il corridoio. -Venite, papà si sta svegliando!-
Le due si staccarono e si fissarono per qualche secondo.
-Su tesoro, andiamo, sono sicura che appena apre gli occhi gradirà di gran lunga vedere il tuo bel viso che quello di una vecchia signora- disse Martha con il suo allegro fare teatrale, posandole una carezza sulla guancia.
-Grazie Martha- rispose riconoscente Kate.
-Non temere tesoro, andrà tutto bene-
E alzatesi tornarono verso la camera di Castle.
 
 
 
 
 
Ciao a tutte!
Ultimamente mi vengono continue ispirazioni sulle scene che il buon vecchio Marlowe non ci fa vedere.
Nel caso specifico, una conversazione che ci deve per forza essere stata fra Kate e Martha, visto che nel telefilm c’è una tentata telefonata fra le due.
Mi son detta che era se non altro improbabile che Martha si precipitasse dal figlio, che era praticamente sul ciglio di un burrone che lo avrebbe portato dall’altra parte, senza porre domande alla sua fidanzata, con la quale mi pare di intuire che il rapporto sia diventato molto più profondo di quanto lo fosse già stato prima….detto ciò è nata questa ff.
A presto
B.
  
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