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Autore: Alex96_    03/10/2013    1 recensioni
Questa è la storia di Kaitlyn Chadwick, sorella di Drew.
Loro sono cresciuti separati e ora si ritrovano a vivere insieme ad Huntington Beach, insieme a Wesley e Keaton Stromberg.
Ma Kaity non è felice di questa scelta, affatto. Lei nasconde un passato pieno di oscurità e dolore dentro di sé e non è disposta a farlo venire a galla.
E' una storia di dolore e sofferenza, ma anche di speranza e di amore e amicizia, di voglia di succedere e di realizzare i propri sogni. Voglia di vivere e lottare.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew Chadwick, Keaton Stromberg, Nuovo personaggio, Wesley Stromberg
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Kaitlyn Chadwick guardava la folla davanti a sé con estrema noia. Si trovava all’aeroporto di Los Angeles e stava cercando di trovare il volto di suo fratello Drew in mezzo a quello di tanti sconosciuti, chiaramente senza avere nessun successo. La verità era che, probabilmente, anche nel caso in cui se lo fosse ritrovato davanti avrebbe faticato un po’ a riconoscerlo. Era passato circa un anno e mezzo dall’ultima volta che si erano visti, quando il ragazzo si era degnato di venire a trovare lei e suo padre a Chicago. Loro due non andavano molto d’accordo – nonostante si volessero molto bene – a causa degli stili di vita diversi che conducevano: suo padre era un tipo tradizionalista e conservatore, mentre Drew era uno spirito libero che dopo essere stato bocciato al liceo aveva iniziato a dedicarsi alla musica e, per seguire il suo sogno, si era trasferito a Huntington Beach con i suoi migliori amici. Almeno questo era quello che Kaity era venuta a sapere grazie al padre e all’unica telefonata annuale che concedeva a sua madre – uno spirito libero completamente diversa da lei.
La ragazza si era ritrovata ad inveire nuovamente verso suo padre per averla costretta a trasferirsi in California con suo fratello: era sicura che avrebbe odiato tutto di quel posto assolato, lei che era una tipa che adorava l’inverno e stare sempre coperta. Purtroppo però l’uomo aveva iniziato un lavoro all’estero e, non potendosi prendere cura di lei, le aveva dato una scelta: trasferirsi da Drew o da sua madre. E nonostante i rapporti non fossero ottimali con nessuno dei due, non aveva esitato neanche un momento a scegliere il fratello. Forse sarebbe stata anche un’occasione per recuperare il loro rapporto, magari avrebbero potuto imparare a conoscersi meglio.
“KITTY!”
Il suono di quella voce familiare le fece spuntare un sorriso sulle labbra e la costrinse a voltarsi, ritrovandosi a pochi metri di distanza la figura slanciata di Drew. In poche falcate il ragazzo l’aveva già raggiunta e l’aveva tratta a sé in un abbraccio che aveva avuto letteralmente il potere di mozzarle il fiato.
“Non respiro Drew. Lasciami!”
Il biondo si era scusato e l’aveva lasciata ma la contentezza non era sparita dal suo volto e, anzi, aveva continuato a sorriderle felice.
“Dio quanto sei cresciuta! Sei diventata proprio bellissima Kitty.”
Aveva increspato le labbra nell’udire per la seconda volta quel soprannome con il quale il fratello maggiore – di soli tredici mesi – era solito chiamarla quando erano piccoli e gli aveva fatto notare il suo fastidio.
“Nessuno mi chiama più così Drew. Sono Kaity per tutti o Lyn.”
Il ragazzo non era sembrato disturbato dal suo tono rigido e, sempre mantenendo il sorriso sulle labbra, le aveva afferrato una mano e aveva iniziato a spintonare le persone in modo da creare un varco abbastanza grande per tutti e due per poter camminare.
“Andiamo a recuperare le tue valigie allora Lyn, così possiamo finalmente andare a casa.”
E lei, impossibilitata a fare altro, l’aveva seguito mentre si preparava mentalmente ad affrontare un viaggio in macchina per Huntington Beach.
 



“Quindi ricapitoliamo. Io dovrò vivere in casa non con uno ma con tre ragazzi? Perché diavolo papà non me l’ha detto?”
Drew si era stretto nelle spalle e, le mani sul volante, aveva continuato a guardare la strada davanti a sé.
“Probabilmente se ne sarà dimenticato. Comunque sono i miei migliori amici, Wes ha la tua età mentre Keaton ha diciassette anni.”
Kaitlyn si era ritrovata ad annuire mentre osservava il profilo del fratello: i suoi tratti si erano fatti più decisi e maturi. La mascella più dura, gli zigomi alti, le labbra piene, il naso dritto e gli occhi chiari e luminosi rendevano il suo volto davvero bello e, la ragazza era pronta a scommettersi, molte sue coetanee l’avrebbero definito addirittura sexy. Per lei invece sarebbe rimasto il solito Drew, sempre pieno di pensieri filosofici per tutti e dalle grandi ambizioni, solo con più tatuaggi e il fisico più muscoloso.
La ragazza si accorse che ormai la macchina si era fermata solo quando suo fratello l’aveva chiamata. La casa che si trovava davanti a loro era bianca, dall’aspetto molto moderno, con un giardino modesto e strutturata in due piani.
“Che fai, non scendi?”
Subito si era affrettata a seguirlo fuori dal veicolo, per niente ansiosa di conoscere i suoi futuri coinquilini. Non che l’idea di conoscere altre persone ad Huntington Beach non l’elettrizzasse, ma dover convivere con tre ragazzi non la entusiasmava affatto.
Nonostante i suoi dubbi si era trovata a sfoderare un sorriso mentre varcava la soglia dell’abitazione trovando un accogliente open space diviso in ambienti – una zona relax con divani, cuscini e una tv; l’angolo cucina con un’isola al centro e tre sgabelli vecchio stile e un’angolo lettura/musica dove chitarre, bassi e una batteria facevano il loro sfoggio – piuttosto ordinati e accoglienti.
Dopo l’arredamento aveva subito notato i due ragazzi seduti sul divano che, non appena li avevano notati, si erano alzati in piedi sfoderando dei sorrisi particolarmente attraenti. Drew non aveva dovuto dirgli che erano fratelli, perché Kaitlyn l’aveva intuito perfettamente da sola: lo stesso taglio degli occhi, la medesima scintilla gioiosa nello sguardo, i capelli leggermente arricciati a spuntare fuori dai cappelli con la visiera e lo stesso sorriso. Erano entrambi molto belli ma la ragazza non aveva dubbi su chi fosse il suo preferito: il moro con gli occhi di un colore molto particolare – un verde/azzurro con delle sfumature nocciola all’interno dell’iride – e il fisico muscoloso messo in risalto dalla canottiera scollata che indossava. Non che l’altro ragazzo, con i capelli più chiari e gli occhi verdi bottiglia fosse meno attraente, ma aveva qualcosa ancora di infantile e ingenuo in lui. Suo fratello invece era senza ombra di dubbio più un uomo che un ragazzo e tutto in lui emanava sensualità.
Kaitlyn si era ritrovata a sorridere mentre Drew faceva le presentazioni.
“Wes, Keats, lei è mia sorella Kaitlyn. Lyn loro sono Keaton e Wesley.”
I ragazzi le avevano sorriso e poi, a turno, le avevano stretto la mano e si erano sporti ad abbracciarla. Solo Wesley però le aveva anche sfiorato la guancia con le labbra: non si era sbagliata dunque, era lui quello più intraprendente dei due.
A Drew non era sfuggito il contatto tra il suo migliore amico e sua sorella e agli occhi della ragazza sembrava addirittura turbato, così si era costretta a separarsi dal moro per sorridergli.
“Allora mi fai vedere la mia stanza o sarò costretta a condividerla con te come quando eravamo piccoli? So quanto puoi essere disordinato!”
I ragazzi si erano messi a ridere e Wesley, che era rimasto al suo fianco, le aveva dato di gomito.
“Fidati, lo è ancora! Abbiamo sistemato tutto io e Keats oggi altrimenti la casa sarebbe stata un porcile.”
Kaity gli aveva sorriso ed era rimasta a osservarlo mentre si girava verso suo fratello.
“Non avevi detto che vi assomigliavate così tanto!”
Drew aveva riso e le aveva avvolto un braccio intorno alle spalle per poi strizzarle l’occhio compiaciuto.
“Lei è sicuramente più bella di me.”
La ragazza sapeva che la sua era solo una gentilezza, ma lei si era sentita ugualmente a disagio: da sempre aveva avuto un rapporto difficile con il suo corpo – meglio dire un rapporto devastante – e non si vedeva affatto bella. Wes, Keaton e Drew lo erano. Non lei. Non con i suoi capelli color grano lunghi e fini, le gambe troppo lunghe da fenicottero e il seno piccolo. Non con quegli occhi di un azzurro smorto, – nonostante fossero esattamente uguali a quelli di suo fratello, un misto tra l’azzurro cielo e il verde smeraldo, a lei sembravano di una sfumatura totalmente diversa – il viso troppo lungo e gli zigomi troppo poco pronunciati. Non sarebbe mai riuscita a piacersi molto probabilmente, per questo il commento di Wes l’aveva colta di sorpresa.
“Senza ombra di dubbio amico. È uno schianto tua sorella!”
Drew aveva borbottato qualcosa che somigliava a un “vacci piano playboy” e poi le aveva fatto cenno di seguirlo al piano di sopra. Lei l’aveva fatto senza guardarsi indietro, ancora mezza imbambolata per il complimento. Si era ritrovata ad arrivare alla fine del corridoio in una stanza grande e luminosa dalle pareti di un tenue color cielo con un murales raffigurante un ragazzo intento a fare surf, un letto a due piazze con un copriletto bianco e dei cuscini sui diversi toni dell’azzurro, una scrivania di un color legno molto chiaro, una libreria con qualche libro e CD dentro, un armadio a due ante e un cassettone in tinta con il resto della stanza e un tappeto di moquette ad occupare i tre quarti dell’ambiente.
“Qualcosa mi lascia supporre che non ci hai pensato tu all’arredamento, vero?”
Drew aveva scosso la testa e si era seduto sul letto, battendo una mano per farle cenno di sedersi affianco a lui.
“No, mi ha dato una mano Laraine, la mamma di Wes e Keat. Devi conoscerla, è fantastica!”
Kaitlyn aveva annuito nonostante non fosse una fan delle madri: lei con la sua non ci era mai andata particolarmente d’accordo e la vedeva davvero di rado, avendo sempre preferito la stabilità e la sicurezza che le garantiva suo padre.
Un silenzio imbarazzante era calato nella stanza e né lei né suo fratello sembravano essere in grado di spezzarlo, molto probabilmente erano entrambi presi dai loro pensieri. Dopo qualche minuto però Drew le aveva sorriso e si era alzato dirigendosi verso la porta.
“Ti lascio sistemarti, io sono di sotto se ti serve qualcosa.”
Lei gli aveva sorriso e aveva aspettato che la lasciasse sola ma, invece, il ragazzo non aveva accennato a muoversi come se volesse dirle qualcosa ma non ne trovasse il coraggio. Alla fine si era costretto a parlare e le aveva regalato un altro sorriso luminoso.
“Sono contento che sei qui e, anche se magari pensi che non sia così, io ti voglio bene Kitty. Sei la mia sorellina.”
Dopo le sue parole – probabilmente sorpreso quanto lei di essere riuscito ad aprirsi così tanto – si era chiuso la porta alle spalle e l’aveva lasciata finalmente sola. Non era passato molto tempo prima che sentisse scorrere sulle sue guance delle lacrime, un misto tra malinconia a contentezza.  Era una sensazione dolceamara che l’aveva lasciata spossata e per niente bendisposta a sistemare le sue valigie come, invece, avrebbe dovuto assolutamente fare se non voleva ritrovarsi a indossare tutti i giorni gli stessi vestiti. E con Wesley in casa non avrebbe proprio voluto farlo, proprio per niente.




Angolino Autrice:

Salve a tutti! Chiunque sia arrivato fino in fondo merita un premio, davvero!
Ho recentemente finito di scrivere una storia sempre su questo fandom (Un Unforgettable Summer) e ora eccomi tornata :33 Questa è la storia di Kaity, è lei la protagonista e, anche se adesso può non essere molto visibile, ha molto dolore dentro di sé. Tante insicurezze e tanto dolore, lei è un po' come mei e, sono sicura, qualcuna di voi lì fuori! E' una persona prima di essere un personaggio e secondo me ci si può entrare facilmente in relazione :33 E poi ovviamente gli altri protagonisti sono i nostri splendidi ragazzi che tutte noi adoriamo!
E niente, vi lascio solo con il volto di Kaity, la splendida Ashley Benson e vi invito a dirmi cosa ne pensate della storia con una recensione.
Alla prossima, Alex.


   
 
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