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Autore: Blinker182    04/10/2013    3 recensioni
''Tom, cazzo, fermati.'' I suoi passi diventavano mano a mano più lunghi, raggiungerlo era quasi impossibile. Lo seguo ancora per qualche metro finchè si ferma davanti alla porta del bagno dei maschi. Si volta e con le spalle poggiate al muro mi guarda fisso negli occhi, poi abbassa lo sguardo, stringe le labbra come per trattenere le lacrime.
''Io..tu..non doveva andare così e io non...'' - ''Non parlare. Non parlare perchè finisci solo per peggiorare la situazione.'' Cerco di ascoltarlo e sto zitta, passandomi una mano sul viso.
''è questo..questo è ciò che pensi su ciò che ti ho detto ieri sera, giusto, Sharon?''
''No! Tom, io, no..Giuro...'' - ''Va bene, va bene. Ora lasciami andare, cazzo. Non ho voglia di vedere la tua faccia ora.''
Fa un cenno con la testa, come per salutarmi, con disprezzo..quel disprezzo che da parte sua non avevo mai visto prima. Diavolo, era il mio migliore amico. ''Allora?'' Travis appoggia la mano sulla mia spalla, mi volto e in lacrime mi butto tra le sue braccia. ''Perchè non mi hai fermata?''
''Hai sbagliato, avete sbagliato, e di certo io non potevo fare molto, in quelle circostanze.''
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge, Travis Barker, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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''Io non volevo baciare Mark, non dopo ciò che mi ha detto Tom ieri sera..Io sono solo confusa e..''

''Sha, ora vai a casa.'' Travis mi sorride asciugandomi il viso, sorrido anche io, raccolgo lo zaino e torno a casa, 
saltando così le lezioni di oggi. 
Salgo sul pullman, mi siedo e subito sento vibrare il telefono, Mark.
''Scusa'', ma le scuse non mi avrebbero restituito il mio migliore amico.


Io, Tom, Mark e Travis formavamo il quartetto perfetto. Tutta la scuola ci conosceva ormai come gli inseparabili, 
per qualcuno eravamo i ''fantastici 4''. Essere 
l'unica ragazza non mi aveva mia creato problemi, non fino a poche ore fa. Tom e io siamo migliori amici dall'asilo,
 i nostri genitori si conoscono da anni e trascorriamo 
vacanze, festività e tutte le ricorrenze importanti riuniti, come una grande famiglia. Da qualche anno, poi, i ragazzi avevano tirato su una band, 
i Blink-182. Non erano ancora famosi 
come volevano, non ancora, almeno.
Suonavano in locali piccolissimi, dove gli unici spettatori eravamo io, parenti e qualche amico.  
Beh, ieri sera era il mio compleanno..come sempre, la mia famiglia e quella di Tom si sono riunite, parlavo con mia mamma e Tom era stravaccato
 sul divano con mio fratello, con i loro soliti videogiochi e video stupidi trovati in rete. Mi giro verso di lui, che ricomponendosi si siede e mi sorride. 
Sorrido. Il bene che voglio a Thomas è indescrivibile..In lui risiedono tutti i miei più profondi segreti, tutta la mia fiducia e le sicurezze...La sicurezza 
che resterà sempre al mio fianco, che mi aiuterà quando ne avro' bisogno, che sorriderà con me quando ci sarà da sorridere, e che mi dirà quanto
 sono cogliona ogni volta che sbaglio.  Si alza e mi raggiunge, mentre ancora lo fisso pensierosa.
''Tutto bene?'' dice. ''Certo.'' rispondo. Era strano, sentivo che qualcosa era strano, qualcosa non andava. ''Io devo ancora darti il mio regalo..'' 
''Oh, che cazzata. Lo sai che non importano i regali.'' sorride, e mi prende per il braccio e quasi di corsa mi porta sulla terrazza di camera mia, 
dove quotidianamente ci ritrovavamo per parlare, 
la sera, fissando il cielo, da cui entrambi eravamo affascinati, e sparando le peggiori cavolate di sempre. Su quel terrazzo avevamo costruito
 la nostra ''fortezza''. C'era un grande pannello di legno su cui erano attaccate tutte le nostre foto, le lettere, i bigliettini più stupidi che ci mandavamo 
in classe, ma anche quelli più dolci, quelli che, ricevuti da uno come lui, stupiscono sempre.
Arrivati, faccio per sedermi sul nostro solito divanetto, ma lui mi ferma. Dalla tasca tira fuori una lettera bianca, la apre, e ne estrae tre foto. Le avevamo scattate di recente, 
e sapeva quanto le adoravo. ''Queste vanno sul nostro pannello.'' dice, sventolandole e alzando il sopracciglio, cercando intesa. Lo abbraccio ''Oddio, sai quanto le adoro! Grazie!''
''Ma aspetta, mica è finita qui...Senti, io..devo parlarti.'' Lo guardo con aria confusa, ''è successo qualcosa?'' Abbassa la  testa, si appoggia alla ringhiera e guardando il cielo 
respira profondamente...''Sono innamorato.'', spalanco gli occhi, e lo abbraccio;
''che bello, oddio, Tom! E di chi? E perchè non mi hai detto niente prima??'' sembra in difficoltà, non parla e si passa ansioso le mani nei capelli. ''...Allora? Inizio a preoccuparmi..
Chi è la fortunata? Cos'è, ti vergogni di me adesso?'' 
''Ma vah, è che..'' 
''Parla!'' - ''Sei tu, cazzo, sei tu.'' Sento esplodere il cuore. Porto la mano alla bocca, per un attimo smetto anche di respirare. ''Dì qualcosa, ti prego.'' mi dice. 
''Io non..non so che dire...''
''Ragazzi, la torta!'' - ''Forse è meglio se scendiamo, ne riparliamo dopo, va bene?'' mi dice sorridendo, e mi abbraccia. 
Lo abbraccio forte, respiro il suo profumo, adoro il suo profumo, averlo così vicino libera la mia mente da ogni pensiero. ''Andiamo'', 
''vorrei poter esprimere io un desiderio, ora.'' dice, ''puoi farlo anche senza le candeline.'' rispondo, facendogli cenno di seguirmi verso la cucina.
*NOTE:Scusate per l'html pietoso, sono ancora alle prime armi! :')
  
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