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Autore: hummelssmythe    04/10/2013    3 recensioni
[Blam] Immagina il tuo OTP steso sull’erba mentre il sole tramonta. A comincia a lamentarsi, sostenendo che ci siano troppi insetti sul terreno, che l’erba punga, e che voglia tornare in casa. B sorride e tira A per farlo stendere su di sé. Una volta che A si riprende dalla sorpresa, sorridono entrambi e si coccolano, guardando insieme il sole che tramonta. [da imagineyourotp su tumblr]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sam Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E bene ci sono caduta anch'io. C'è questa ragazza sulla mia dashboard di tumblr che continua a rebloggare post da imagineyourotp, e allora ho cominciato a seguirlo anch'io. Oggi mi è capitato davanti questo e non ho potuto farne a meno ;_; E poi sono in un periodo pieno di Blam nella mia vita, quindi mi andava :3 spero non faccia schifo, non scrivo quasi mai Blam haha - xoxo

imagineyourotp: Immagina il tuo OTP steso sull’erba mentre il sole tramonta. A comincia a lamentarsi, sostenendo che ci siano troppi insetti sul terreno, che l’erba punga, e che voglia tornare in casa. B sorride e tira A per farlo stendere su di sé. Una volta che A si riprende dalla sorpresa, sorridono entrambi e si coccolano, guardando insieme il sole che tramonta. 
 
***
 
Il sole stava calando lentamente, piccole scintille che brillavano lungo la superficie dell’acqua mentre erano stesi sull’erba e un leggero venticello cominciava a soffiare, apparentemente troppo freddo dopo il torpore del pomeriggio che li aveva riscaldati fino a quel momento. Tuttavia, non sembrava essere abbastanza da tirare Blaine fuori dallo stato di rilassamento totale nel quale era scivolato. Adesso che il liceo era finito, finalmente, rilassarsi era proprio quello di cui aveva bisogno. Non sapeva che lo avrebbe fatto tra i campi in Kentucky, ma a pensarci, era un compromesso fantastico. Non era neanche riuscito a nascondere il suo ridicolo entusiasmo quando Sam gli aveva chiesto compagnia per andare a trovare la sua famiglia.
 
Ciò che lo svegliò definitivamente piuttosto, fu il solletico sotto la sua mano destra, un insetto che passava di lì – non era il primo – e che lo fece sobbalzare finché non si ritrovò con gli occhi spalancati che guardavano intorno. L’istinto lo condusse a voltarsi verso Sam immediatamente e notò che il ragazzo era ancora steso in tutta tranquillità, completamente a suo agio con la natura che li circondava. A Blaine non importava molto di sporcarsi il cardigan, ma gli insetti forse erano un po’ troppo.
 
“Sam,” si lamentò un po’, consapevole del fatto che Sam conoscesse ormai tutte le tonalità della sua voce e a cosa collegarle, “Sam, hey.” Si allungò per avvolgere le dita intorno al braccio di Sam e cominciò a strattonarlo nel tentativo di svegliarlo.
 
Per un istante, Sam si lamentò soltanto, ma c’era anche un sorriso inconscio sul suo viso che faceva pensare a Blaine che tenesse gli occhi chiusi di proposito.
 
“Sam, dai, fa freddo,” si lamentò, stringendosi un po’ nelle spalle e facendo un musetto triste, anche se Sam non poteva vederlo, “l’erba punge, e un insetto mi è passato sotto la mano un attimo fa.”
 
Allora Sam aprì i suoi occhi verdi e rise assopito, guardandolo dritto negli occhi.
 
“Benvenuto in Kentucky,” scherzò.
 
Blaine stava facendo ancora il musetto, ma in quel momento Sam poteva vederlo. Durò per qualche secondo. Si guardarono soltanto in modo strano e Blaine non voleva davvero analizzare troppo e crearsi delle illusioni su un eventuale futuro in cui Sam potesse ricambiare i suoi sentimenti, ma accadeva sempre più spesso ultimamente; si guardavano soltanto, in silenzio, in un affettuoso scambio di sguardi. Diventava difficile per lui non leggere troppo in ciò che accadeva quando poteva sentire il proprio cuore battere più velocemente al semplice fissare negli occhi di Sam.
 
“Vieni qui.” Disse Sam all’improvviso, basso e tenero, facendo sobbalzare Blaine e costringendolo a spalancare gli occhi per la sorpresa.
 
“C-cosa?” Chiese, ma Sam stava già allargando le braccia verso di lui.
 
“Dai,” Disse di nuovo e indicò il proprio petto con le mani.
 
Blaine non si mosse comunque.
 
Sapeva che Sam non voleva fargli del male di proposito, ma aveva imparato che questa sua cotta faceva vedere le cose in maniera diversa a entrambi a volte. Allora scosse un po’ la testa e premette le proprie labbra insieme, sentendosi fin troppo vulnerabile per arrendersi. Peccato che Sam non volesse permettergli di tirarsi indietro. Sollevò la schiena dal prato e afferrò il braccio di Blaine per tirarlo giù con sé.
 
Caddero entrambi sul pavimento, il piccolo corpicino di Blaine su quello più grande di Sam, mentre le sue guance cominciavano già ad arrossarsi per il modo in cui poteva sentire il proprio petto premuto contro quello di Sam. Il suo orecchio era premuto proprio dove il cuore di Sam stava battendo e, d’un tratto, le dita di Sam finirono sulla sua nuca, accarezzandolo dolcemente e facendo svanire ogni desiderio di Blaine di tornare in casa. Quando Sam sollevò il braccio destra e lo avvolse intorno al corpo di Blaine, Blaine si accoccolò contro di lui, godendosi semplicemente la sensazione di torpore causata dall’abbraccio.
 
Deglutì e sospirò mentre Sam accarezzava la sua testa, e la sollevò soltanto un po’ per guardare il sole che stava lentamente tramontando, introducendo la sua prima notte in Kentucky, a casa di Sam. Inspirò e un sorriso fiorì sul suo volto prima che riuscisse a trattenerlo. Gli piaceva tutto questo, gli piaceva essere parte intima della vita di questo ragazzo quando l’anno prima si erano quasi messi le mani addosso. Chi avrebbe detto che si sarebbero avvicinati così tanto? Tanto da barcollare tra quello che Blaine voleva che fossero e ciò che Sam non condivideva ancora?
 
“Sam …” Mormorò, quando il pensiero generò un solletico spiacevole nel suo petto, facendo risorgere un familiare e piccolo dolore sotto la sua pelle.
 
“Shhh,” Sam gli accarezzò ancora la testa, stringendo la presa intorno a lui finché la guancia di Blaine non fu premuta con forza contro il suo torso, “Guarda il sole. Riposati un po’ qui, con me.” Aggiunse e Blaine lo fece.
 
Tutto il resto sembrava uno sforzo inutile a quel punto. Non avrebbe potuto comportarsi in maniera differente ad ogni modo, se Sam glielo chiedeva così, a bassa voce e teneramente.
 
Lasciò che lo abbracciasse soltanto, guardando il cielo e il sole mentre calava lentamente. Non durò molto, comunque, perché presto il sole divenne un dettaglio sfocato se paragonato a ciò che Blaine stava notando piuttosto. Il corpo di Sam era tiepido e in qualche modo il torpore sapeva pericolosamente di familiare; poteva inspirare il suo profumo meraviglioso e piacevole anche se erano un po’ sudati per aver corso come due idioti per i campi del Kentucky. Le sue lunghe dita si muovevano distrattamente lungo la schiena di Blaine, tracciando la sua spina dorsale con così tanta leggerezza che Blaine pensò che Sam avesse dimenticato che lo stava accarezzando. Non si sarebbe lamentato comunque.
 
Quando il cielo divenne improvvisamente più buio e Blaine aveva ormai battuto le palpebre un bel po’ di volte, realizzò che si stava davvero addormentando tra le braccia di Sam. Non era ciò che lo sorprese di più comunque. Ciò che lo sorprese fu piuttosto che mentre vagava verso il mondo dei ogni, ormai già lontano dalle realtà, un tocco inatteso lo riportò con i piedi per terra. E quel tocco, realizzò mentre il suo cuore gli martellava in petto, era nient’altro che le labbra di Sam tra i suoi capelli.
 
Ma andava bene in fondo, no? Perché i migliori amici si baciano mentre si fanno le coccole, stesi sull’erba e guardando l’orizzonte, giusto?
 
   
 
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