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Autore: Kazuha95    04/10/2013    5 recensioni
Essendosi accorto dei sentimenti che lo legano a Kazuha, Heiji decide di doversi dichiarare al più presto. Il problema è: quando? ma soprattutto come? Ed ecco che gli si presenta un’occasione propizia… Riuscirà nel suo intento? O si farà prendere dal panico?
È una fan fiction ambientata un anno dopo gli avvenimenti del film “La mappa del mistero”.
Se vi ho incuriosito un po’, leggete e commentate. Visto che questa è la prima storia che scrivo in assoluto, accetto qualsiasi consiglio o critica (purché sia costruttiva) così da riuscire a migliorarmi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tutto iniziò in una calda giornata di Maggio. Entrambe le famiglie dei ragazzi erano state invitate al matrimonio dell’agente Takashi con il quale spessissimo i loro rispettivi padri avevano collaborato tanto da rimanere buoni amici. La cerimonia si sarebbe svolta in un parco verde, poco lontano dalla città, antistante a una villa bellissima. Ma una cosa era certa: gli sposi non avrebbero di certo aspettato il loro arrivo! Eh si, i nostri ragazzi erano in ritardo come al solito.

«Hei Kazuha, sbrigati oppure faremo tardi alla cerimonia! Non aspetteranno di certo te per iniziare!», la richiamò il ragazzo stufo di aspettare.

«Ok, Heiji, arrivo subito. Un attimo di pazienza se non ti dispiace», rispose seccata dall’ennesimo richiamo del ragazzo. Non le aveva dato un attimo di tregua!

«Tsk! Donne! Si fanno sempre aspett-»

Il moro non ebbe il tempo di finire la frase quando gli comparve davanti una splendida ragazza dagli occhi verdi intenta a scendere le scale, appoggiandosi al passamano. Lei aveva un bellissimo vestito bianco a fascia in modo da lasciarle scoperte le spalle e una gonna molto corta avanti, la quale lasciava intravedere delle bellissime gambe, mentre posteriormente era un po’ più lunga e scendeva a pizzo. Al vestito erano abbinate delle scarpe con tacchi molto alti e una borsetta, entrambe verdi, che richiamavano il colore dei suoi splendidi occhi e del nastro che portava alla vita; i capelli, invece, erano raccolti in uno chignon. Aveva anche deciso di truccarsi un po’, ma senza esagerare, su consiglio delle sue amiche, ed era alquanto soddisfatta del risultato nonostante non fosse molto pratica.

Dire che quella visione celestiale lo fece rimanere come uno stoccafisso è poco. Ogni tentativo di pronunciare una parola era vano talmente era colpito dalla sua bellezza e ciò accadeva raramente. Si conoscevano da una vita ormai e lui l’aveva sempre vista acqua e sapone perciò gli faceva uno strano effetto vederla così, ovviamente in senso molto positivo. Allora gli venne in mente un episodio accaduto circa dieci anni prima.



Flashback

Tutto successe quando Heiji e Kazuha erano andati a trovare dei parenti di quest’ultima a Tokyo. Era un pomeriggio di festa e visto che Kazuha ci stava mettendo troppo a prepararsi, lui decise di andare a giocare davanti al tempio Sannoh. Sfortunatamente cadde, perdendo conoscenza, e lì rimase per un po’. Al suo risveglio sentì una voce dolcissima cantare una canzoncina tipica della città e si accorse della presenza di una graziosa bambina che stava giocando a palla davanti a un albero di ciliegio. Indossava un bellissimo chimono rosso decorato con fiori rosa, aveva una bella acconciatura, era truccata e i fiori di ciliegio le volteggiavano intorno creando un’atmosfera magica. Era veramente molto carina, tanto da farlo innamorare a prima vista. Lui però alla fine non riuscì a raggiungerla perché si era già allontanata. Solo dopo nove anni, grazie a un piccolo particolare, riuscì a scoprire la sua identità: in realtà quella bambina era stata sempre accanto a lui ed era proprio la sua migliore amica Kazuha.(*1)



Era costretto a riconoscere la sua bellezza, era più bella di allora(*1) e si ritrovò a pensare di essere molto felice di aver scoperto che, in realtà, lei era, e lo è tutt’ora, il suo primo e unico amore. Quasi si malediceva per averlo scoperto soltanto poco tempo prima e per aver cercato in tutti i modi di nascondere quei sentimenti presenti da sempre nel suo cuore persino a se stesso. Doveva ammettere di essere stato davvero un idiota. Ora, invece, non faceva altro che chiedersi come sarebbe stato averla tutta per se, tenerla tra le braccia e poterla baciare ogni volta che desiderava. Riusciva a stento a riconoscersi: era diventato così sdolcinato!

Poco dopo la voce della ragazza lo distolse dal suo idillio mentale. Come minimo lei si sarebbe aspettata una lunga ramanzina per averlo fatto aspettare così a lungo oppure una lamentela sul suo vestito un tantino “disdicevole”. Ma niente di tutto ciò avvenne. Lui si limitò a fissarla così intensamente da metterla in imbarazzo. Fu lei a parlare per prima: aveva un disperato bisogno di porre fine a quella strana situazione.

 

«Q-qualcosa non va? N-non hai detto una parola e di solito tu hai sempre da ridire!».

«N-no, n-non è niente. Q-quel vestito t-ti dona molto… S-sei carina… eheh» farfugliò, preso alla sprovvista, toccandosi la nuca.

«Ah, g-grazie. C-comunque anche tu s-stai bene vestito così», ammise, decisamente stupita dalla sua frase. Dopotutto era vero: con quel vestito era semplicemente… perfetto. Entrò frettolosamente nella macchina di suo padre seguita dal ragazzo.

Per tutto il tempo del viaggio rimase in silenzio con il mento appoggiato sul palmo della mano sinistra a guardar scorrere velocemente il paesaggio fuori dal finestrino per evitare di incontrare il suo sguardo e arrossire. Stava ancora pensando a quanto accaduto prima. Heiji aveva un comportamento a dir poco insolito. Quello era il primo complimento rivoltole da quando si conoscono. In quel momento avrebbe fatto di tutto per poter captare cose gli passasse per quella mente bacata… Ultimamente era diventata un’impresa ardua capirlo! Ripensandoci, forse sarebbe stato meglio ignorarlo: avrebbe anche potuto rovinarle la giornata! E lei voleva risparmiarselo. In realtà le prospettive non erano delle migliori: si rendeva conto di dover sopportare la vista di tutte quelle coppie felici e di dover sentirsi chiedere perché una bella ragazza come lei non avesse il fidanzato. Negli ultimi tempi le era già capitato parecchie volte. Sinceramente neppure lei sapeva darsi una risposta. Era consapevole di non aver speranze con Heiji: figurati se un detective stacanovista del suo calibro potesse trovarla carina! Purtroppo la considerava solo una “dipendente” e non una ragazza… Basta! Doveva smetterla di tormentarsi inutilmente!


Note
(*1) Si riferisce al settimo film La mappa del mistero


Angolo dell'autrice:
Salve a tutti! Dopo aver letto un po' di storie ho deciso di pubblicare una tutta mia. Ho già anticipato che questa è la mia prima storia in assoluto e vorrei dei pareri. La storia è già completata ma aspetto le vostre recensioni per fare qualche correzione. Ringrazio in anticipo tutti coloro che recensiranno o semplicemente leggeranno questa "cosa".
Un bacio
Kazuha95
   
 
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