Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |      
Autore: Elynnea    01/04/2008    7 recensioni
Lui la stava stringendo a sè come se non volesse lasciarla andare.
<< Mi mancherai... tanto. >>
<< Mi aspetterai? >>
La voce della giovane tremò leggermente, in attesa di una risposta da parte di Ichigo. Si perdeva nel profumo dei suoi vestiti, dei suoi capelli, nel calore del suo corpo... avrebbe fatto di tutto pur di restare abbracciata a lui per sempre. Le labbra del ragazzo di mossero appena.
<< ...Sì. >>
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa è la mia prima fan fiction riguardante Bleach.
Mi è venuta in mente ieri sera, quindi non è proprio il massimo.
Spero comunque che sia di vostro gradimento ^^.
Baci, Elynnea.



Ti amo, Shinigami.
Avresti mai voluto fermare il tempo?
Anche solo per imprimere qualcosa
nella mente. Io sì. Ho bisogno di te,
amore mio... ma questo
non lo saprai mai.




<< Iiiiiiiiichigoooooooooooo! >>
Un urlo, proveniente dal pian terreno, interruppe quel momento di silenzio assoluto che regnava in casa. Mai un momento di pace. Kurosaki Ichigo dormiva ancora quando la voce "delicata" di Isshin, suo padre, lo fece svegliare. Odiava alzarsi dal letto, specialmente dopo una nottata passata in bianco. Kon gli aveva dato parecchi problemi. Non era stato zitta un solo secondo; continuava a dire che gli mancava Rukia, che voleva andare da lei, nella Soul Society. Era già la sesta notte che rompeva le scatole, e Ichigo non ne poteva più.
<< Ichigooooooooooooooooo!!!!!! Scendi, dannazione! Hai visite! >>
Visite? La domenica mattina? Chi era quel pazzo che si alzava a quell'ora? E per di più di domenica? Si alzò dal letto e uscì dalla camera. Poteva udire due voci, provenienti dal piano sottostante: la voce di suo padre e un'altra... ma era femminile. Si strofinò l'occhio destro, scendendo le scale. Non si era nemmeno cambiato: indossava solo i pantaloni grigi del suo pigiama estivo. Quando arrivò alla fine delle scale si bloccò di colpo e rimpianse il fatto di non aver indossato neanche una maglia. Davanti alla porta aperta di casa sua vi era una bellissima ragazza: capelli neri, lisci, a caschetto; occhi color del ghiaccio; fisico perfetto con forme armoniose. Era struccata, non aveva bisogno di trucco. Indossava una maglia bianca a maniche lunghe, scollata, che metteva a nudo le spalle; un paio di pantaloncini azzurri e le scarpe da ginnastica bianche.
<< Pigrone di un figlio! Ti sembra questo il modo di presentarti davanti a una così bella ragazza? Vestiti! Io vado a prendere Yuzu e Karin. Ciaoooo! >>
L'uomo uscì dalla casa facendo l'occhiolino al figlio.
<< Beh? Non mi saluti neanche? Non sarai mica diventato timido? >> disse la ragazza entrando e chiudendosi la porta alle spalle.
<< Ah-ah, spiritosa. Ma che ci fai qui, Hana? >>
<< Non posso nemmeno venire a trovarti? >>
<< Di solito quando vieni a Karakura c'è sempre qualcosa che non và. >>
Lei aveva un sorrisetto strano stampato in volto, mentre lui aveva la sua solita espressione e, tanto per cambiare, si comportava come se fosse scocciato dalla sua presenza, eppure non era così. Quando Hana piombava in casa sua senza preavviso, c'era da preoccuparsi. L'ultima volta che gli aveva fatto una "visita di cortesia" -così la chiamava, lei-, Ichigo si era ritrovato in una stanza d'ospedale con il naso rotto. Però, d'altra parte era felice di staccare un po' dalla vita di tutti i giorni. Era da mesi che non succedeva nulla.
<< Va bene, sputo il rospo. Indovina chi ti stà aspettando da Urahara. >>
<< Rukia? >> Hana scosse il capo.
<< Renji? >> Scosse di nuovo il capo.
<< Kenpachi? Ukitake? Byakuya? Ishida? Rangiku? Chad? Toushiro? >>
<< No, razza di idiota! E' una ragazza e no, non ti dico chi è! Se vuoi proprio saperlo vai da Urahara. >>
Senza nemmeno pensarci due volte, prese la maglia blu che stava sul divano, si mise le scarpe ed uscì correndo da casa sua. Hana lo guardò correre fino a quando non diventò che un punto in mezzo alla folla che faceva avanti e indietro. Sorrise soddisfatta.
<< Troverai una bella sorpresa, Ichigo. >>
Correva a perdifiato, pensando a tutte le persone che potessero trovarsi al negozio del vecchio Urahara. Aveva detto no a tutti i nomi a cui aveva pensato. Poteva essere Orihime come poteva essere chiunque altro. Durante il tragitto intravide, in un negozio di dolci, Keigo mentre si abbuffava di torte e quant'altro. Arrivò davanti al negozio di Urahara in poco tempo. Deglutì sonoramente. Nessuno era ancora andato a dargli il solito "benvenuto", il che era strano. Si avvicinò alla porta che, forse non per caso, era stata lasciata aperta.
<< Ehi! C'è nessuno? >> Nessuno rispose.
<< EHI!!!! RISPOND-... >>
<< Non c'è bisogno di urlare. >>
Una voce femminile, dolce e decisa allo stesso tempo, risuonò nel piccolo negozio dello Shinigami. Ichigo sussultò leggermente, entrò e si chiuse la porta alle spalle. La conosceva bene, quella voce, fin troppo bene. Ci fù un rumore di passi e subito dopo la luce si accese, rivelando una bellissima ragazza dai capelli mossi e lunghi fino a metà schiena, di colore castano chiaro; aveva gli occhi di un colore molto scuro ed il suo fisico non era quello di una modella, ma non era nemmeno grassa. Era semplicemente giusta. Indossava una maglia a maniche lunghe, bianca e larga; una gonna blu e dei sandali bianchi. Aveva un sorriso quasi dolce in viso mentre guardava Ichigo che, dal canto suo, aveva assunto un'espressione quasi ebete.
<< Elynnea... >>
<< Quante volte ti ho detto che puoi anche chiamarmi Lynn? >> Rise. Era da tempo che non la sentiva ridere.
<< C-che cosa ci fai qui? >>
<< Sono venuta per salutarti. >>
<< Salutarmi? Tutto qui? >>
<< Sì... >>
Quando sul volto di Elynnea scomparve il sorriso, Ichigo si avvicinò a lei. Lei, che lo aveva aiutato nei momenti più difficili. Lei, che lo aveva rassicurato quando Orihime era stata rapita dagli Arrancar. Lei, che lo aveva salvato da morte certa. Lynn alzò di scatto il capo quando sentì un calore motlo familiare che l'avvolgeva. Lui la stava stringendo a sè come se non volesse lasciarla andare.
<< Mi mancherai... tanto. >>
<< Mi aspetterai? >>
La voce della giovane tremò leggermente, in attesa di una risposta da parte di Ichigo. Si perdeva nel profumo dei suoi vestiti, dei suoi capelli, nel calore del suo corpo... avrebbe fatto di tutto pur di restare abbracciata a lui per sempre. Le labbra del ragazzo di mossero appena.
<< ...Sì. >>
Voleva scoppiare in lacrime, stretta a lui. Non voleva staccarsi, non voleva andarsene, non voleva lasciarlo solo... di nuovo. Gli era stata vicina per molto tempo, e fin troppe volte lo aveva lasciato solo. Quando si divisero, si sorrisero e si allontanarono l'uno dall'altra. Lei era davanti alla porta, lui era davanti al muro in fondo al negozio. Si girarono quasi contemporaneamente. Lei sorrise dolcemente.
<< Grazie, Ichigo. >>
<< No. Grazie a te, Lynn. >>
Dopo quelle parole, Elynnea sparì e lui rimase solo, all'interno del negozio. Calpestò per sbaglio un foglio di carta e, per educazione, lo raccolse. "Per Ichigo" c'era scritto sul retro. Aprì quella che sembrava una lettera. La lesse.

Ciao Ichigo.
Non comincio con un "caro", sembrerebbe troppo smielato, e non è da me. Se stai leggendo questa lettera, vuol dire che ci siamo già salutati e che, a quest'ora, sono già in viaggio per la Soul Society. Sono successe tante cose, negli ultimi tempi, e volevo proprio parlartene, ma non ne ho avuto il tempo. Comincio col dirti che ho accettato il posto di Capitano della Quinta Divisione. Non ne sono entusiasta, ma sono quella con più potenziale all'interno della Soul Society, o almeno così mi hanno detto. Poi... ah! Rukia e gli altri ti mandano i loro saluti! Non fanno altro che chiedere di te! Fortuna che Urahara mi tiene informata su tutto. E, dato che siamo in tema di saluti, ti chiedo di salutare Sado, Orihime, Ishida e tutti gli altri per me. Non ho avuto modo di farlo io stessa. Ehm... che dire? Le notizie sono finite qui. Mi mancherai Ichigo, davvero. Ci rivediamo tra qualche mese, forse. Spero di trovarti in forma come sempre.

Grazie di tutto, Ichigo.


Un pezzo era stato strappato, quindi non potè leggere altro. Sorrise. Mise accuratamente la lettera nella tasca dei pantaloni del pigiama ed uscì dal negozio di Urahara. A terra, in un angolino in fondo al negozio, c'era un pezzo di carta, strappato. In piccolo, quasi nell'angolo del foglietto, c'era scritta una frase che lui non avrebbe letto mai...
"Ti amo, Shinigami."
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Elynnea