‘’Buongiorno, bell’addormentato. Muoviti, su, o facciamo tardi.’’
Entrò nella stanza senza nemmeno bussare e andò direttamente a scostare le tendine per far entrare un po’ di luce. Ormai era abituata a dover far i conti con la pigrizia del suo migliore amico, che altrimenti avrebbe dormito tutta la mattina.                                                                                                                          
  Leonardo mugolò qualcosa di incomprensibile in risposta e nascose la testa sotto il cuscino. Era lunedì, e non gli andava proprio di alzarsi e affrontare un'altra giornata di scuola.                                                                  
  Ovviamente lei se lo aspettava, ma sbuffò solo per fare un po’ di scena. Si avvicinò al letto e gli buttò via il piumone.
‘’se non ti muovi uso l’acqua.’’
Rabbrividì: il piumone così pesante gli aveva permesso di dormire in boxer, ma una volta tolto, faceva parecchio freddo. Si mise seduto per poter guardare Rebecca negli occhi e farle un sorriso ironico.
‘’buon giorno anche a te, piccola. Ora ridammi la coperta, che fa freddo.’’
Provò a riprendersela, ma lei si tirò indietro scuotendo la testa.
‘’non ci penso nemmeno. Siamo in ritardo e tu ti devi ancora preparare.’’
‘’solo altri cinque minuti.’’
Fece la faccia da cucciolo e afferrò la coperta con una mano. Rebecca non  mollò, anzi rafforzò la presa con entrambe le mani. Da lì si scaturì un tiro alla fune, da cui uscì vincitore Leonardo, molto più muscoloso  e forte di lei. Cadde sul letto, trasportata dall’ultimo tiro del ragazzo .                                                   
Entrambi scoppiarono a ridere. Fingendosi irritata, si mise a sedere e gli tirò una cuscinata.
‘’non sei leale, non puoi approfittare così della tua forza maschile.’’
‘’è legittima difesa, stavo morendo dal freddo.’’
‘’se ti fossi svegliato prima…’’
La interruppe prima che potesse iniziare con la sua solita storia. ‘’oh, andiamo. Sono in pratica già pronto.’’
‘’vieni in boxer? Hai deciso di fare strage allora.’’
Lo disse per scherzo, ma non dubitava che se fosse successa una cosa del genere, quasi tutte le ragazze della scuola sarebbero cadute ai suoi piedi. Impossibile negarlo, era proprio carino. Capelli scompigliati, occhi verdi e fisico perfetto.
Le sorrise. ‘’l’idea non è affatto male, ma poi saresti costretta ad organizzare il mio funerale. Morirei per assideramento.’’
Alzò gli occhi alla sua affermazione.‘’no, farò molto meglio. Ti regalerò un pigiama.’’
‘’perché, ti dispiace tanto la vista?’’
Si limitò a sorridere divertita e a spingerlo giù dal letto. ‘’muoviti, va’ ‘’
Lui, ridendo, alzò le mani in segno di resa. ‘’va bene, va bene.’’
Prese dei vestiti a caso dall’armadio, andò verso il bagno e prima di entrare le lanciò un bacio con aria seducente. ‘’non sono sexy?’’
Chiuse subito la porta, evitando il cuscino che gli era stato di nuovo lanciato.
Erano proprio una coppia curiosa. Chiunque li vedesse, avrebbe giurato che fossero fidanzati. Il fatto che stavano sempre insieme, il modo in cui si guardavano, in cui scherzavano e ridevano insieme.                                        Ma puntualmente giuravano di no, e ormai tutti si erano abituati. Le ragazze non si facevano problemi a flirtare con Leonardo con lei presente, e le sue fidanzate non erano gelose se li vedevano insieme. Lo stesso valeva per Rebecca.                                                                                                                                                           
     Erano amici da sempre, da tutta la vita possiamo dire. Avevano la stessa età, lei era di due mesi più piccola. Le loro case confinavano, e questo gli permetteva di vedersi sempre. Andavano anche in classe insieme. Insomma, erano inseparabili.                                                                                                                                           
Non credo abbiano mai pensato di poter diventare una coppia. Non perché non si trovassero attraenti, semplicemente non riuscivano ad immaginarsi in un altro modo. Il loro rapporto era perfetto così com’era.
Uscì dal bagno con indosso una felpa verde e un paio di jeans larghi. L’abbigliamento di lei non era tanto diverso, una felpa over size, i leggins e un paio di stivaletti bassi. I suoi capelli biondi erano raccolti in una coda di cavallo.
Le andò incontro, con un sorriso furbo. ‘’Bec, fatti abbracciare.’’
Alzò un sopracciglio sorpresa, ma lo lasciò fare. Quando però Leonardo si staccò da lei, vide che aveva in mano un paio di chiavi. Più precisamente, le chiavi della sua macchina.
‘’ehi!’’ si lanciò in avanti, ma le mancò.
‘’non le riavrai. Oggi guido io.’’
‘’ te lo scordi. Ti fermeresti da qualche altra parte e non andremmo a scuola!’’
‘’mi sorprende la poca fiducia che hai in me, piccola.’’
Stettero per qualche secondo a guardarsi, studiando la loro prossima mossa. Leonardo, di scatto, prese a correre verso l’uscita. Lei lo seguì, fermandosi solo un attimo a salutare la madre. Andavano perfettamente d’accordo anche loro due.
Quando fu fuori, lo trovò già in macchina nel posto del conducente. Lo guardò malamente mentre saliva.
‘’mi vendicherò. Vedrai,  altro che assideramento.’’
Leonardo sorrise e le diede un buffetto su una guancia. ‘’la mia piccola tigre.’’
Ciao :) Questa è una storia leggera, cercherò di farla divertente. Se volete che vada avanti, ditemi cosa ne pensate :)
Baci.
-L.