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Autore: Light Clary    05/10/2013    1 recensioni
Twilight è una ragazza che conosce solo due parole: STUDIO e IMPEGNO.
La sua unica ragione di vita? Studiare all'accademia più famosa del suo regno ed essere laureata in ogni materia. Ma quando il suo sogno sembra realizzarsi, conoscerà una parola al di fuori dello STUDIO e dello IMPEGNO: ovvero la parola AMICIZIA.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Cap 1
 
Twilight sente la signorina dire nel megafono del treno: “Siamo in arrivo a Canterlot !” e si alza correndo nel corridoio a prendere le valigie dentro la nicchia accanto alla porta chiusa.
Impugna la valigia a trolley, si mette a tracolla delle borse e tiene stretto il bagaglio a mano.
Resta qualche minuto ad aspettare che il treno si fermi, dopodiché vede le porte aprirsi e tempestivamente salta giù dal veicolo, atterrando comodamente.
Si guarda intorno: la stazione è molto affollata e ci sono diverse voci urlanti che si confondono tra loro.
Twilight chiede alcune indicazioni a dei poliziotti che si trovavano da quelle parti ed esce fuori dalla stazione, per sbucare in una strada dove regnava un traffico pacifico.
Cammina sulle strisce pedonali e chiede a una donna: “Mi scusi, saprebbe dirmi dove arriva il pulmino per la Equestria Accademy?”
La signora ci pensa per qualche secondo, poi risponde: “Continua ad andare dritta e poi imbocca quella curva. Percorri altri metri e ci arrivi. La riconosci perché c’è un cartello luminoso che la indica” Twilight ringrazia e si mette in cammino.
Passa una mezz’ora e scorge un cartello in lontananza che avvicinandosi, riesce a leggere: “ORARI PULLMAN EQUESTRIA ACCADEMY. IL PROSSIMO: 14:30”
Il prossimo stava per arrivare.
Twilight attende senza sedersi sulle panchine e quando il mezzo di trasporto arriva di corsa, ci sale sopra tempestivamente.
Prende posto accanto alla finestra e sbuffa soddisfatta di avercela fatta. Si guarda intorno: ci sono altre ragazze come lei e anche ragazzi, che però non la degnano di uno sguardo (non che a lei gliene importi).
Sbuffando, prende un libro da una delle borse che ha a tracolla e inizia a sfogliarlo silenziosamente.
Il viaggio dura un’ora esatta, dopodiché l’autista annuncia che sono arrivati.
Twilight prende le sue cose e scende insieme a un gruppetto di ragazzine più piccole di lei.
Davanti a loro, c’è un edificio grande e maestoso, simile a un castello ma molto più grande.
Il giardino è curato alla perfezione. Le finestre sono incalcolabili e davanti all’intera costruzione, c’è un grande lago dove sguazzano anatre di qualunque tipo.
“Benvenuti alla Equestria Accademy” dice una voce in lontananza.
Il gruppetto si volta e vede avvicinarsi una bella donna dai capelli scuri e gli occhi azzurri.
“Io sono Celestia Princess” si presenta la donna “e sono la preside di questo college. I nuovi arrivati, si devono recare in portineria per completare le iscrizioni e ricevere i programmi. Se volete seguirmi, vi condurrò nella suddetta portineria” e si avvia con i ragazzi che le stanno alle calcagna.
Raggiungono una stanza con tante scrivanie che sono occupate da varie persone e si mettono in fila davanti a una di esse per firmare un documento e andarsene con un fascicolo in mano.
“Nome?” chiede per l’ennesima volta una signora rugosa.
“Twilight Sparkle” risponde la ragazza prendendo la penna e firmando.
La donna non risponde e le consegna un foglio, prima di farle cenno di sparire.
Twilight si allontana tenendo i bagagli in una sola mano e il foglio nell’altra e sbuca in giardino.
Legge il suo programma: la sua stanza era la numero 713 dell’ottavo piano.
Infila il documento in tasca, prende le valigie, stavolta con due mani e si allontana, diretta a un ascensore che già in molti avevano usato.
Preme il numero otto, aspetta qualche minuto e poi le ante si aprono per rivelare un lungo corridoio tappezzato di porte.
Le oltrepassa contandole fino ad arrivare alla settecento tredicesima.
La apre e vede che al suo interno c’è una parte ordinata che sembra non essere mai stata toccata, e una parte disordinata. Così disordinata che sembrava essere stata calpestata.
Notando una valigia aperta sulla parte in disordine, capisce che la sua compagna di stanza era già lì.
Butta i bagagli sul letto in ordine e si siede su una poltrona, affannata.
Ci era riuscita. Finalmente si trovava alla Equestria Accademy! La scuola dei suoi sogni. I suoi genitori le avevano raccontato, da piccola che quella era un’accademia solo per chi voleva realizzare i suoi sogni.
Il sogno di Twilight? Essere scrittrice. Amava inventare storie e leggere romanzi fino a morire. Una volta, le avevano pubblicato una storiella su un giornalino per bambine e aveva avuto molto successo. Da quel giorno decise che sarebbe diventata un’autentica autrice di fantasy.
Ora stava lavorando a un manoscritto che aveva intitolato: “Sogni Realizzati” e trattava di una ragazza, come lei, che aveva realizzato il suo più grande sogno.
Twilight, però, sapeva che per diventare una scrittrice professionista, doveva studiare parecchio. Per questo, quando i suoi, la iscrissero alla Equestria Accademy, giurò a loro e a se stessa che avrebbe dato il meglio di sé per esaudire il suo desiderio. E mantenne la parola! Studiava a non finire da quando aveva otto anni. Era la ragazzina più studiosa della sua vecchia scuola, nonché la più brava. Quello era solo l’inizio di cinque anni, in quel college, dedicati solo e solamente allo studio.
Improvvisamente la porta del bagno si apre e ne esce una ragazza lentigginosa dai capelli rossastri, indirizzati al dorato.
“Ehi ciao” dice a Twilight avvicinandosi. Le prende la mano e inizia a sventolargliela violentemente su e giù “Tu devi essere la mia nuova compagna di stanza? È un piacere conoscerti. Il mio nome è Applejack” si presenta poi.
“Piacere” risponde Twilight, tirandosi indietro la mano e vedendo che questa è rossastra “Io mi chiamo Twilight Sparkle”
“E’ un piacere conoscerti Twilight” sorride Applejack, prima di buttarsi sul letto disordinato “Tu sei arrivata oggi vero? Io sono qui da due giorni. Ho provato a disfare i bagagli, ma come vedi non ho avuto buoni risultati” ride indicando la roba tutt’intorno al suo letto “il fatto è che non ho mai lasciato la mia fattoria da quando sono nata. Questa è la mia prima volta lontano da casa e mi ci dovrò abituare, visto che non vedrò la mia campagna fino a Giugno” poi chiede “tu quale sogno vuoi inseguire?”
“Ecco …” Twilight è un po’ imbarazzata a dirlo, ma alla fine ci riesce “una scrittrice”
“Bel mestiere” commenta Applejack “hai ottimi gusti. Io invece sono venuta qui perché voglio ottenere la laurea in musica” detto questo prende da sotto il letto una chitarra e inizia a suonare un motivetto di Wolfgang Mozart.
“Sei molto brava” deve ammettere Twilight.
“Grazie” ringrazia Applejack rimettendo lo strumento al suo posto “mio padre mi ha insegnato quando avevo cinque anni” poi cambia discorso “Le lezioni iniziano domani. Questa sera in palestra, faranno una festa di benvenuto. Tu ci vieni, vero?”
“Ehm … a dire il vero no” risponde Twilight.
“Come? Perché no?” chiede Applejack.
“Devo studiare” spiega l’altra “se voglio fare bella figura con tutti gli insegnanti”
“Ma è l’ultimo giorno di vacanza” sbuffa la compagna “poi ci aspetta un anno duro e lavorativo”
“Non per questo si chiamano anni scolastici” si alza Twilight “ora se vuoi scusarmi, devo disfare le valigie” apre il bagaglio a mano e inizia a disporre su una mensola, tanti libri diversi.
“Sei molto strana” commenta Applejack. Poi fa spallucce “beh, non importa! Ora vado in piscina” e fa apparire da sotto il letto: una cuffia, un costume olimpionico e un accappatoio “ci vediamo stasera” e corre via dalla stanza.
Twilight continua a togliere i vestiti e metterli in uno di due armadi presenti nella camera, a togliere i libri e metterli o sotto il letto, o sugli scaffali, o nei cassetti del comodino o sul cuscino per ricordarsi che doveva leggerli prima di addormentarsi.
Si fanno le sei e lei ha finito di sistemare ogni cosa.
Si sdraia sul letto e apre un libro di letteratura al capitolo uno.
Alle sette e mezza, Applejack torna con i capelli bagnati.
La saluta ma Twilight si limita a sventolare la mano.
La compagna va in bagno e si fa una doccia.
Quando esce, tutta asciutta e profumata, dice: “ E’ quasi ora di andare a mangiare. Ho una fame che non ci vedo più! Sicuramente non sai dov’è la mensa. Vieni che andiamo insieme” prova a invitare la compagna.
“Non mangio stasera” risponde acidamente Twilight, senza levare gli occhi dal libro “devo ripassare: storia, grammatica, fisica e letteratura per domani”
“Twilight, non ti conosco bene, ma ho imparato la cosa principale che c’è da sapere su di te!” dice Applejack prima di uscire “Ovvero che sei una Noigirl: ragazza noia” e se ne va.
  
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