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Autore: Firechild    06/10/2013    4 recensioni
''Le braccia di Kaworu erano il posto migliore del mondo cui stare, non c’erano dubbi. Shinji non sapeva quanto fossero rimasti così, immobili e in silezio, ma sapeva che sarebbe rimasto così per sempre.''
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kaworu Nagisa, Shinji Ikari
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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”Ai ragazzi non piacciono altri ragazzi.”
Questo è quello che Shinji aveva appena ripetuto a Kaworu.
Kaworu lo aveva baciato, all’improvviso.. E sempre all’improvviso si era ritrovato trascinato in qualcosa che non comprendeva, qualcosa che non aveva mai provato fino ad adesso.
Shinji sapeva cosa volesse dire essere attratti fisicamente da una persona, lo aveva sperimentato la prima volta con Asuka, una ragazza… Quando si ritrovò a provare qualcosa di nuovo e più intenso per il suo nuovo amico ne rimase profondamente turbato. Era spiazziato da tutto quello che stava succedendo, nessuno lo aveva mai trattato come Kaworu. Gli voleva bene, tanto bene, forse anche troppo. Sentiva il bisogno di stare sempre con lui. Stava bene quando c’era lui. Era per questo che si era ritrovato a farsi ospitare a casa sua quella notte, ma tutto aveva preso una piega diversa.
Dopo aver detto al suo amico come stavano le cose, si rigirò nel letto dandogli le spalle, cercando di riaddormentarsi. 
Shinji ebbe l’impressione che il tempo si fosse fermato. Era nel letto con gli occhi aperti a fissare quel che si vedeva della stanza grazie alla lieve luce lunare che entrava dalla finestra. Lo sentiva bene il ticchettare dell’orologio, lo scorrere del tempo, ma tutti in lui si era fermato a quel momento di poco prima, e non faceva altro che riviverlo nella propria mente. Perché Kaworu lo aveva fatto? E soprattutto, perché lui ci mise così tanto a reagire e a spostarsi? Non lo sapeva.. riusciva solo a pensare al calore delle sue labbra, al peso del suo corpo sopra il suo e ai loro respiri che si fondevano. Il suo cuore accellerò quando si rese conto a cosa stesse pensando, trattenne il fiato e sentì il suo corpo surriscaldarsi e nello stesso tempo gelarsi. Sentiva la presenza di Kaworu dietro di se, sentiva il suo respiro lento, e il suo muoversi ogni tanto nel sonno. Piano piano, cercando di muoversi il più lentamente possibile si girò verso di lui, spinto dalla curiosità. Quando si voltò dl tutto Shinji si gelò, non pensava fosse così vicino a lui, e trovarsi la sua faccia a pochi centimetri lo innervosì un po’. Poteva sentire il suo respiro sulla propria faccia, e vergognandosi un po’ ammise a se stesso che quella sensazione gli piaceva. Gli dava un senso di pace e di calore, sentirlo così vicino lo faceva sentir protetto, e anche se addormentato la presenza di Kaworu emanava sempre amore. Rimase così per un tempo che gli parve infinito, a fissare il suo viso. Era davvero bello, Kaworu. Così bello da non riuscirli a toglire gli occhi di dosso per nessuna ragione al mondo… Shinji aveva l’impressione che sarebbe potuto rimanere così per sempre, che lì, in quel momento, stava bene, davvero bene.. così bene che per un po’ si dimenticò di tutto quello che stava succedendo fuori da quella stanza, fuori da quel letto. 
Il letto: Shinji sperò che diventasse più piccolo, in modo da costringere i loro corpi a stare più vicini. Sì, voleva avvicinarsi ancora, voleva stringerlo, abbracciarlo, farsi avvolgere e sopraffare dal calore che gli donava il suo corpo. E così con molta sorpresa lo fece, con cautela striscio sempre più vicino a lui fino a quando non riuscì ad incastrare la sua testa sotto il suo mento. Il suo odore.. Shiji pensò che se Kaworu fosse un odore, sarebbe quello della Luna e delle stelle. Un profumo che non aveva mai sentito prima, che non poteva essere paragonato a nessuno degli odori esistenti.. Era unico, come lui. E facendosi cullare da quei pensieri, Shinji finalmente si addormentò.

Qualcosa costrinse Shinji ad aprire leggermente gli occhi, sentiva caldo, e si sentiva imprigionato. Gli ci volle qualche secondo per capire cosa stesse succedendo; a giudicare dal buio era ancora notte, o forse mattina presto, ed era avvolto dalle braccia di Kaworu. Quando Shinji alzò la testa per guardarlo in viso lo trovò sveglio. Trattenne il fiato dallo stupore, ma gli occhi di Kaworu avevano qualcosa di rilassante… Non parlarono, rimasero qualche secondo, minuto o addirittura ore a guardarsi negli occhi, Shinji non lo sapeva… Sapeva solo che sarebbe rimasto così anche per tutta la sua vita, era perso in quegli occhi profondi e infiniti.. quegli occhi che come tutto di lui trasmettevano amore e protezione. Quando Kaworu si avvicinò questa volta non scappò, non voleva… anzi, si avvicinò anche lui, allungandosi verso il suo viso. Kaworu con molta delicatezza posò le sue labbra su quelle di Shinji, solo al punto di sfiorarle delicatamente, solo al punto di unire i propri respiri. Shinji si sentiva fluttuare, leggero come non lo era mai stato, sentiva la testa svuotarsi e il cuore martellare fuorioso nel petto.. E sentiva anche un altro cuore, che batteva essattamente come il suo… Senza pensarci premette più forte le labbra contro quelle di Kaworu, sempre tenendole serrate, si sentiva imbarazzato, aveva paura di essere rifiutato… Ancora non credeva al gesto che aveva fatto, ma per quanto fosse spaventato non se ne pentiva. Per una volta aveva fatto quello che voleva fare senza pensarci. Quando sentì una lingua farsi strada verso l’interno della sua bocca non la rifiutò. Era la prima volta che baciava in questo modo qualcuno.. Si fece guidare da Kaworu e trovò subito il loro ritmo, la loro sincronia. E anche questa volta Shinji perse la cognizione del tempo, rimaserò così, a baciarsi dolcemente per tanto, tanto tempo. Dopo un po’ si rese conto che Kaworu era salito sopra di lui, come qualche ora fa, ma questa volta gli andava bene, questa volta non voleva smettere a nessun costo. Il contatto così diretto con il suo corpo lo agitò. Sentiva ogni parte del suo corpo premere contro il suo, ed incastrarsi perfettamente. Istintivamente Shinji divaricò un po’ le gambe per permettere a Kaworu di stare più comodo, me lui ne approfittò subito per muoversi un po’, ripetutamente ma leggermente, quel che bastava per far reagire e svegliare il corpo di Shinji, che si ritrovò travolto da un vortice di emozioni e sensazioni nuove. Nel piccolo barlume di lucidità mentale che gli rimaneva si ripeteva: ”i ragazzi non vanno con altri ragazzi”, ma quella parte di lui si stava ormai completamente spegnendo, lasciando spazio al vortice di emozioni positive che Kaworu gli stava facendo provare. Ormai erano rimasti entrambi senza maglietta, e Shinji sentiva la pelle scottare ovunque Kaworu lo toccasse e lo baciasse. Stava perdendo ogni capacità di ragionare lucidamente, e la cosa lo spaventava tremendamente, si stava lasciando trasportare completamente da un’altra persona, senza pensare alle conseguenze. Ma non poteva far a meno di ammettere quanto fosse fantastico tutto quello che stava succedendo. Sì sentiva amato, coccolato, voluto e desiderato da qualcuno, così intensamente da mandarlo fuori di testa. E anche lui desiderava Kaworu, lo voleva tutto per se, per sempre. 
Tutto si fece più movimentato, più frenetico, più passionale, i loro vestiti sparirono del tutto, e finalmente niente divideva i loro corpi che non ne volevano sapere di staccarsi. Kaworu cominciò ad accarezzare e toccare Shinji in modo sempre più intimo ed insistente. Cominciò a vedere in lui delle reazioni più evidenti, cominciò a sentirlo ansimare contro il proprio petto, lo sentì fremere ed aggrapparsi con forza alle sue spalle, e capì che doveva continuare.. Cominciò a baciargli il collo mentre continuava a procurargli quel piacere. Shinji non si era mai sentito così, non aveva mai provato nulla di simile, era completamente in balia di tutto, e non riusciva a pensare.. Sentiva solo Kaworu e quello che gli stava facendo, sentiva che ormai stava raggiungendo il limite. All’improvviso gli prese il panico, cominciò a sussurrargli di fermarsi, di aspettare. Si sentiva strano, tutto quello che provava e sentiva era così forte ed intenso da averne paura, aveva paura di perdere completamente il controllo, ma Kaworu sorrise e non lo ascoltò, ma di tutta risposta lo baciò delicatamente, per rassicurarlo. 
Come sapeva sempre cosa fare per farlo sentire bene? Shinji se lo era sempre chiesto. Era come se sapesse sempre qual era la cosa giusta da fare, e questa cosa lo mandava fuori di testa, gli riempiva il cuore e lo faceva sentire amato e felice. Tra quelle sensazioni e quei pensieri Shinji raggiunse l’apice del piacere che Kaworu poteva fargli provare. Tutto si fermò per un istante, Shinji si abbandono a se stesso, si rilassò e chiuse gli occhi, ancora ansimando.. Voleva godersi ancora un po’ quella sensazione di pace e di benessere completo. Kaworu si sposto di fianco a lui, abbracciandolo, e Shinji si raggomitolò vicino al suo petto. Sentiva il suo respiro scompigliargli i capelli e provò di nuovo quella sensazione di immensa protezione. Le braccia di Kaworu erano il posto migliore del mondo cui stare. Le braccia della persona che lo aveva trovato e amato.. Non si spiegava come mai un ragazzo come lui si fosse legato così tanto ad una persona così debole ed insignificante. Non lo sapeva.. me gli era immensamente grato. Grazie a lui sapeva cos’era l’affetto.. Grazie a lui sapeva cosa volesse dire essere desiderati da qualcuno, essere amati da qualcuno. E anche lui lo amava. Kaworu era la prima persona che Shinji abbia mai amato davvero.. E ora se ne rendeva conto. Lo amava. E non gliene importava più niente se ”i ragazzi non amano altri ragazzi”, aveva trovato la felicità, il suo piccolo angolo di felicità in un mondo ormai sull’orlo della distruzione, un mondo crudele e inospitale che lo aveva sempre fatto sentire solo e indesiderato. Sarebbe rimasto con lui per sempre, e se ci fosse stato lui sempre al suo fianco anche il peso di avere il destino dell’umanità sulle proprie spalle si sarebbe fatto più sopportabile. Avrebbe lottato.. sì, per un mondo in cui vivere in pace con la persona che lo rendeva felice. 
”Sono proprio nato per incontrarti.” disse all’improvviso Kaworu. 
Shinji si strinse più forte a lui, e chiuse gli occhi abbandonandosi tra le sue braccia.
Le braccia di Kaworu erano il posto migliore del mondo cui stare, non c’erano dubbi. Shinji non sapeva quanto fossero rimasti così, immobili e in silezio, ma sapeva che sarebbe rimasto così per sempre.
   
 
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