Fandom: Star Trek (Reboot
cinematografico)
Genere: fantascienza
Tipo: one shot, song fic
Personaggi: James T. Kirk, Leonard H. McCoy
Coppia: slash
Pairing: KirkXMcCoy
Rating: PG-17, arancio, T
Avvertimenti: movieverse, lime, missing moment
PoV: terza persona
Note: ambientato tra “Star Trek - Il futuro
ha inizio” e “Star Trek - Into
Darkness”.
Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Gene Roddenberry (J.J. Abrams). I personaggi e gli eventi in questo racconto
sono utilizzati senza scopo di lucro.
La canzone “Su di noi” è scritta e interpretata da Pupo.
Su di noi
di Bombay
Su di noi
Ci avresti scommesso tu.
Su di noi
Mi vendi un sorriso tu
Se lo vuoi
Cantare
Sognare
Sperare cosi.
Su di noi
Gli amici dicevano no
Vedrai
E tutto sbagliato.
Erano
in licenza, avevano un intero mese per rimanere sulla Terra. Il neo capitano
Kirk e il suo ufficiale medico avevano deciso di
andarsene da San Francisco per un po’. Entrambi venivano dalla campagna ed amavano quei luoghi, lontani dal frastuono e dalla
frenesia della città.
Sapeva
che Bones gli avrebbe proposto di tornare a casa, ci avrebbe scommesso
qualunque cosa, gli era bastato vedere il sorriso sulla bocca di Leonard per arrendersi.
I
compagni di accademia gli avevano detto che aveva sbagliato, che il dottor
McCoy non avrebbe mai capitolato. Avevano puntato su questo.
Jim
sorrise era nato tutto da una scommessa e poi tutto era cambiato.
Su di noi nemmeno una nuvola
Su di noi l'amore è una favola
Su di noi se tu vuoi volare.
Jim
si lasciò cadere sull’erba profumata, trasse un profondo respiro per farlo
tornare alla normalità dopo la lunga corsa.
“Dannazione,
Jim, sono un dottore non un maratoneta!” protestò
Leonard piombando al suo fianco.
Kirk
non gli diede tempo di riprendere fiato, lo spinse a terra e gli si mise
cavalcioni.
Il
cielo sopra di loro era limpido e terso, senza una nuvola. Così azzurro dal
sembrare finto.
Azzurro, non nero e punteggiato di stelle.
Per
quanto Jim amasse lo spazio, a volte gli mancava quell’azzurro accecante e
limpido.
“Sei
un ragazzino impetuoso, James Tiberius Kirk” lo rimproverò il dottore
posandogli una mano sulla guancia liscia.
“Ho
perso fin troppo tempo.”
Lontano dal mondo portati dal vento
Non chiedermi dove si va
Noi due respirando lo stesso momento
Per fare l'amore qua e là.
“Dove
andiamo, capitano?”
“Non
ha importanza il dove, basta che tu ed io si stia insieme” affermò baciandolo
piano, assaporando la sua bocca, respirando la sua stessa aria.
Bones
gli tolse la maglietta vagando febbrilmente sulla schiena del ragazzo, voleva
fare l’amore lì su quel prato, sotto quel cielo azzurro.
Mi stavi vicino e non mi accorgevo
Di quanto importante eri tu
Adesso ci siamo
Fai presto
Ti amo
Non perdere un attimo in più.
Come
aveva fatto Jim a non accorgersi durante i tre anni in Accademia, che Leonard
per lui c’era sempre a qualunque ora del giorno e della notte.
Quando
si addormentava con la testa poggiata sui libri, lo metteva a letto.
Quando
si sbronzava a una festa, gli teneva la testa mentre vomitava.
Quando
portava una cadetta in camera, lui attendeva fuori sbuffando e imprecando.
Quando
si svegliava la notte gridando, lui lo cullava come un fratello.
E
lui non si era mai accorto di nulla.
Era
grazie a Leonard se era salito sull’Enterprise.
Ti porto lontano nei campi di grano
Che nascono dentro di me
Nei sogni proibiti di due innamorati
Nel posto più bello che c'è
Lontano dal mondo
Portati dal vento
Respira la tua libertà
Giocare un momento
Poi corrersi incontro
Per fare l'amore qua e là.
La
prima volta che si erano baciati, Jim non l’avrebbe
mai dimenticata.
La
titubanza e la paura negli occhi di Leonard, nel stare
facendo qualcosa di peccaminoso e proibito.
“Ti
fidi di me?” aveva sussurrato impaziente a pochi centimetri dalla bocca
dell’altro che, in un sospiro, aveva risposto “Sì.”
Quanto
le loro labbra si erano toccate tutto era scomparso e loro erano lontani da lì, portati dal vento, liberi, mentre le loro
mani giocavano con la pelle dell’altro e i loro corpi si rincorrevano l’un
l’altro.
Su di noi nemmeno una nuvola
Su di noi l'amore è una favola
Su di noi se tu vuoi volare.
Mi stavi vicino e non mi accorgevo
Di quanto importante eri tu
Adesso ci siamo
Fai presto
Ti amo
Non perdere un attimo in più.
“Ti
amo” aveva detto Leonard, stesi sull’erba profumata dopo aver fatto l’amore, il
cielo azzurro privo di nuvole era il testimone di quello che stava accadendo.
Jim
aveva sollevato la testa sostenendosela con una mano, fissando i suoi occhi azzurri
come il cielo su di loro, in quelli dell’altro.
Leonard
fece un sorriso incerto e lo baciò piano sentendolo sorridere.
Jim
si lasciò stendere sull’erba e abbracciò il compagno.
Altri
avevano detto quelle parole a Jim Kirk, ma lui non ci aveva mai creduto e aveva
subito troncato la relazione, ma con Bones era diverso lo sapeva…
Su di noi ancora una volta dai
Su di noi
Di te non mi stanco mai
Solo noi
Su di noi
Ancora una volta dai
Su di noi
Di te non mi stanco mai
Noi
Solo noi
Su di noi
Solo noi.
“Ancora”
gemette Jim mentre il dottore lo baciava sul collo. Lasciando
sentieri bollenti sulla sua pelle aabronzata.
Jim
lo sapeva, non si sarebbe mai stancato di Leonard, mai…
“Solo
noi” mormorò accarezzandogli i capelli.
“Solo
noi” confermò McCoy perdendosi negli occhi chiari del suo capitano.
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Note dell’Autrice: l’idea di questa song-fic
mi è venuta in macchina tornando a casa dal lavoro!
Alla radio hanno mandato in onda questa canzone e, mentre guidavo, mi
si è delineata nella mente questa cosa. Soprattutto mi
sono venuti in mente Jim e Bones.
Ok prima fanfic con questo pairing ^_^ consideratelo uno dei miei soliti esperimenti.
Un Kiss
Bombay