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Autore: Baguettes    06/10/2013    3 recensioni
Beh, piccola One-shot inventata in una sola notte.
Come dico sempre, il buio è la mia ispirazione!
Spero possa piacervi!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Mi immaginavo accanto a te, a sfiorare le tue mani bianche e delicate. Mi immaginavo li accanto a te, a sussurrare dolci parole sul tuo orecchio. Mi immaginavo di tenere il pennello insieme a te e seguire quelle linee colorate e senza senso. Mi immaginavo di toccarti,di essere tuo anche solo attraverso la tua arte, ma non ero tuo, non ero la tua arte. Così ogni notte chiudevo gli occhi e ti immaginavo li, li a dipingere il mio corpo scoperto. Tremavo ad ogni tua occhiata, tremavo anche se sapevo che stavo solo sognando. Non mi aspettavo che tu ricambiassi i miei sguardi. Non mi aspettavo che tu mi guardassi nello stesso modo in cui facevo io, e che poi mi sorridessi. Io non mi aspettavo niente da te, niente che potesse rovinarti la vita. Ma tu, tu hai rovinato la mia di vita. Tu, hai rovinato l'uomo fiero e forte che sono stato. Tu, hai rovinato perfino il mio orgoglio. Ho messo da parte tutto per te, ho messo da parte perfino la mia esistenza per concentrarmi sulla tua. Ma cosa ho ottenuto da tutto questo? Cosa, un tuo sorriso? Uno stupido sorriso? Potevi risparmiare quella scena patetica. Lo sapevi, mi vedevi con i tuoi stessi occhi. Vedevi come ti guardavo, come ti bramavo. Ma non ti importava, non ti importava nulla di me. Ed ora, ora sei felice? Sei felice di vedermi a terra senza alcuna speranza? Sei felice di vedermi a terra e supplicare solo per te?

Maledetto, tu e la tua fottuta arte. Tu e i tuoi maledetti pennelli. Tu e le tue maledette tempere. Maledetti!
 
Maledetto il giorno in cui sono uscito fuori in giardino a prendere mia figlia che giocava con la terra sporca. Maledetto il giorno in cui Cherry mi chiamò ed io andai di corsa da lei pensando che le fosse accaduto qualcosa. Sai, ricordo molto bene quel momento in cui ti vidi li, li con la posta in mano a frugare nella cassetta delle lettere. Avevi un pigiama celeste che raffigurava tanti piccoli orsacchiotti, i capelli scomposti e la sigaretta che pendeva dalla tue labbra. Mi soffermai a guardarti, e lasciai che Cherry giocasse ancora sotto il mio sguardo ammaliato. Dio, ricordo che una piccola scossa mi arrivò dritta al petto non appena tu ti voltasti e mi guardasti. Ricordo che mia figlia continuava a tirarmi il bordo dei jeans e continuava a chiamarmi, ma io, io ero troppo impegnato a perdermi nella tua bellezza. Non so cosa mi spinse a pensare che tu fossi così splendido. Infondo ero -e sono- sposato con mia moglie jamia. Infondo, perché avrei dovuto guardarti per più di dieci muniti? Perché ti avevo guardato? Perché ad un tratto tu, un uomo, sei riuscito ad attirare la mia attenzione in quel modo?
Sai, neppure io lo so con precisione. Ma so che quello sguardo -il tuo sguardo- cambiò completamente la mia vita. Ti starai domandando del perché provi ancora qualcosa per te dopo tutti questi anni. Ti starai domandando perché sono ancora qui se provo qualcosa per te. Sai, non ho mai pensato di dirtelo, neppure quando parlavi con me dei tuoi fumetti. Non ho mai pensato di interrompere i tuoi discorsi, la tua voce rauca e sensuale. Non ho mai pensato di dirti “ Fermo, ora tocca me parlare” , non ho mai pensato che fosse una buona idea. Cosa avrebbero pensato le mie bambine Charry e Lily se avessero saputo che il loro papà amava un uomo e non lo loro mamma? Cosa avrebbero fatto, dimmelo! Non mi avrebbero più rivolto la parola. Amo mie figlie più della mia stessa vita, e tu sai anche questo. Tu sai tutto di me, sai anche quanto ami mai moglie, e sai anche che potrei lasciarla per te. Ma sai una cosa? Non lo farò mai, mai e poi mai. Sai perché Gerard? Sai perché non abbandonerò mai la mia vita?
Perché ho capito che tu, si tu, non sei degno del mio amore, e non lo sarai mai. Tu ami la tua arte, i tuoi colori, e le tue cazzate. Non potrò mai essere tuo, non potrò mai svegliarmi al tuo canto e vederti dormire. Non accadrà mai tutto questo, e lo so, perché è ciò che voglio. Voglio stare per sempre con un' unica donna, l'unica che mi ama veramente. Mentre, perché mai dovrei allontanarmi da tutti solo per un uomo sciocco e ipocrita? Perché questo sei, sei un grande sciocco. L'avevi sempre capito, e lo sai, lo sai tutt'ora. Lo saprai sempre che ti amo da morire, lo saprai sempre che ho scritto questa lettera pensando a tutte volte che volevo essere tuo. Ho scritto questa lettera pensando a tutte le volte che avrei voluto sussurrati il mio amore, accarezzarti, baciarti, stingerti, averti. Lascerò che essa parli al mio posto, lascerò che l'inchiostro si impossessi di me e che mi faccia cadere a terra come io hai lasciato cadere te.
 
Ed ora scusami, scusa tanto ma la mia mente e il mio corpo si rifiutano di continuare a scrivere.
 
Scusa ancora Gerard, ma ti amo.
 
Frank - “
 
 
Lasciai che la lettera cadesse dalle mie mani in modo molto lento, come se la gravità non esistesse intorno a me. Lasciai che quell'inchiostro mi facesse cadere a terra e che si impossessasse di me una volta per tutte, così come aveva appena detto lui, Frank.
E' vero, lui mi amava ed io lo sapevo. Io l'amavo e lui non lo sapeva. Eravamo pari, eravamo sulla stessa barca appena affondata.
 
Mi alzai dal pavimento, e convinto di ciò che stessi per fare afferrai una penna ed iniziai a scrivere dietro lo stesso foglio.
 
 
“Mi immaginavo accanto a te, a sfiorare le tue mani bianche e tatuate. Mi immaginavo li accanto a te, a sentire i tuoi dolci sussurri sul mio orecchio.
Mi immaginavo di tenere il pennello insieme a te e seguire quelle linee colorate e senza senso. Mi immaginavo di toccarti,di essere tuo anche solo attraverso la mia arte, ma non ero tuo, non eri la mia arte. Così ogni notte chiudevo gli occhi e ti immaginavo li, li a lasciarti dipingere con il corpo scoperto. Tremavo ad ogni tua occhiata, tremavo anche se sapevo che stavo solo sognando.
 
Ed ora scusami, scusa tanto ma la mia mente e il mio corpo si rifiutano di continuare a scrivere.
 
Scusa ancora Frank, ma ti amo.
 
Gerard - “
 
 
chiusi la lettera e la rimisi dentro la sua attuale busta. Sospirai e andai verso casa di Frank. Sua moglie non c'era, e neppure le bambine, quindi potevo e dovevo disturbare.
 
Mi fermai davanti all'ingresso e suonai più di una volta.
 
Frank aprì la porta e immediatamente indietreggiò appena i nostri sguardi si incrociarono.
 
<< Questa è per te! >> dissi sorridendo.
Lui afferrò la lettera e cercò di chiudere la porta, ma incastrai il piede nella fessura impedendogli di sbattermi fuori.
<< Voglio che la leggi davanti a me. >> mormorai tranquillamente.
Lui abbassò lo sguardo e scosse la testa.
<< Sparisci Gerard, non voglio più vederti! Lo so che hai letto questa lettera, e so che sei venuto per restituirmela! Quindi, risparmiami le tue prediche, le tue cazzate, e .. >>
<< Ti amo! >> dissi bloccandolo.
Mi guardò confuso e scosse ancora la testa. Lo sapevo molto bene quello che stavo per fare, e sapevo molto bene che non ci sarebbe stato più un momento del genere.
Mi avvicinai a lui e posai le mie labbra sulle sue, senza lasciare che lo spazio ci dividesse. Socchiusi le labbra e lasciai che le nostre lingue si accarezzassero per pochi istanti. Ma non poteva durare troppo, non poteva durare a lungo, non poteva accadere. Mi allontani da lui e abbassai lo sguardo sul pavimento. Dovevo andarmene, e Frank lo sapeva. Frank sapeva molto bene che nulla tra di noi poteva accadere.
<< Non possiamo Frank.. >> dissi spezzando il silenzio imbarazzante.
<< Perché no? >> mi disse d'un tratto. << Perché non posso averti se ti ho desiderato così tanto? >>
<< Io ti amo, ma lo sai che non potremmo mai davvero stare insieme. Lo sai questo? >>
lui sembrò non capire e così mi chiuse la porta in faccia, lasciandomi li da solo senza una vera spiegazione, senza una parola, senza un “ciao”. L'unica cosa che era accaduta era stata unire le nostre labbra e lasciare che i nostri corpi si scontrassero per un secondo. L'unica cosa, la cosa più bella che mi potesse accadere era finita.
Infondo le cose belle non dureranno mai per sempre, infondo quel bacio era stato abbastanza bello. Alzai le spalle e con le lacrime agli occhi tornai a casa.
Era tutto finito. Frank aveva la sua vita ed io di nuovo la mia arte, la mia maledetta arte. Frank sarebbe stato sempre nel mio cuore, Frank sarebbe sempre stato l'unico amante che avrei voluto, Frank sarebbe sempre stato tutto per me, nonostante amassi mia moglie, nonostante amassi mia figlia Bandit, io avrei sempre voluto avere un'altra vita con lui, senza loro due. Avrei sempre voluto sparire e restare con lui per tutta la vita. Ma sapevo molo bene che tutto questo non sarebbe mai accaduto, così come lo sapeva Frank. Quindi mi limitai ad asciugare le lacrime e chiudere la porta di casa, lasciandomi una vita che non volevo alle spalle.
 
 
 
 
 
 
*Heilà, ecco una piccola One -Shot!
Ho inventato tutto in una notte, quindi non so quanto possa essere uscita bene!
Beh, mi limito a lasciarvi così!
Un bacio e ditemi cosa pensate!
 
Menschen;
 

 

   
 
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