La piccola maga dai capelli turchini se ne stava a leggere beata in angolo, completamente assorta.
Ultimamente, aveva notato lo scontroso Gajeel, lei non faceva altro che leggere quel libro.
Non appena concludeva la lettura dell'ultima pagina iniziava di nuovo dalla prima. Le doveva piacere molto.
"Chissà di cosa parla", si chiedeva lui, che proprio non comprendeva il suo amore per quella robaccia.
Fu proprio per colpa della sua curiosità che, quando la giovane scripter si allontanò un attimo, lui andò a prendere senza 
permesso il tomo in questione.
Si rifugiò in un angolino, in disparte, ed iniziò a leggere.
"Il mio polo negativo." Dal titolo immaginava fosse un libro scientifico o comunque qualcosa di complicato.
Eppure, quando iniziò a leggere le prime righe, si rese conto che il contenuto era di ben altra natura.

E' dalla notte dei tempi che il sole e la luna convivono sotto lo stesso cielo, senza poter evitare di affidarsi l'uno all'altro, 
quasi come fosse un'eterna condanna, una maledizione, la loro. Eppure, pensandoci un po' meglio, chi ci può assicurare 
con certezza che non siano stati proprio loro a voler vivere assieme?

Il Dragon Slayer leggeva a fatica, con la lentezza di un bambino piccolo, ma non si diede per vinto.
Per qualche strano motivo non riusciva a staccare gli occhi dalle parole, che erano state scritte sulla carta fina con 
un'elegante scrittura in inchiostro nero. 

Non è necessariamente vero che due entità opposte siano inevitabilmente costrette a scontrarsi, ad evitarsi o, peggio, 
ad odiarsi. Il sole e la luna. Il giorno e la notte. Il polo positivo e quello negativo. Sono così diversi, anzi, opposti, eppure... 
Se non ci fosse l'uno non ci sarebbe l'altro. Devono coesistere, altrimenti il mondo non funzionerebbe, non sarebbe 
uguale a quello che conosciamo.

Mancavano poche righe, stava finendo solo di leggere la prima pagina, eppure gli sembrava di aver già letto tutto il libro. 
Gli pareva di conoscere già la storia, nonostante non fosse neppure iniziata.

Ecco perché, così come il polo negativo è attratto da quello negativo, io mi sono interessata a lui. Non so spiegarmi il perché, 
ma lui è la mia luna splendente e misteriosa, la notte nella quale amo rifugiarmi. Lui è il polo verso il quale, inevitabilmente, 
io rivolgo il mio sguardo.

Gli sembrava parlasse di sé. Parlasse di lei. Parlasse di loro.

Non fece in tempo neppure ad iniziare la seconda pagina che una voce a lui molto familiare lo strappò dalla lettura. 
E che, letteralmente, gli strappò via il libro dalle mani.
La piccola maga se ne andò via senza dirgli una parola, si era solo ripresa il volume che le apparteneva e poi si era diretta 
lontano con grandi falcate, senza accennare il minimo saluto.
Eppure, Gajeel, grazie al suo udito finissimo, riuscì a sentire quello che la giovane gli sussurrò timidamente quando era 
già lontana dalla portata d'orecchi di tutti.

"E' il mio primo lavoro e non voglio che tu lo legga ora che è ancora tutto da correggere. 
Forse, prima o poi, ti lascerò sapere come finisce la storia."

Ma l'ultima pagina era ancora bianca. 
Quel finale ancora doveva essere scritto dalla mano del destino.