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Autore: itshikarii    06/10/2013    2 recensioni
Harry Styles versione bagnato fradicio e senza fiato era proprio davanti a lei, a Londra.
«Harry.. ma che ci fai qui?»
«Non c’è tempo.- prese una scatolina dentro la tasca e la tenne in mano, ma lei non poteva vederla.- Questa volta non inventerò scuse, perché non ti voglio perdere. Non arrenderti con me ed io ti proverò che io posso farcela, per te.»
«Un minuto gente!» annunciò nel frattempo il dj dal palco.
«Non sono mai stato onesto, so che non puoi contare su di me. Ma se tu mi darai un’altra possibilità ti dimostrerò che non c’è niente che non farei per te.»
[OS ISPIRATA AI PERSONAGGI DI 'LE DUE TAYLOR']
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a quelle ragazze che mi hanno accompagnata per molti mesi nella storia de Le due Taylor. Ci vediamo in
fondo babies. <3
 
 
 
«Harry, io ti vedo benissimo!» urlò per la milionesima volta Mary, mentre cercava di capire il motivo dei disturbi di cui parlava il suo ragazzo dall’altro lato del monitor.
«Io ti sento a tratti! Usa la chat.» suggerì il riccio.
Mary sbuffò. Andavano avanti così da un anno, ormai. Ci aveva provato a stargli dietro, durante il tour, ma era troppo difficile per lei. Non riusciva a mantenere gli stessi orari del ragazzo; così, dopo sei mesi, decise di ritornare a Londra, dove avrebbe ripreso gli studi di psicologia che aveva interrotto l’anno prima per motivi economici.
«Harry..- sussurrò Mary mentre cercava di tenere gli occhi aperti.- qui è mezzanotte passata, al contrario di lì che sono le sei del pomeriggio. Domani mattina devo andare ad aiutare mia madre in negozio.»
Harry si passò le mani tra i capelli: era nervoso. Il loro rapporto sembrava essere ad un passo dalla fine. Lui sapeva che mantenere una relazione a distanza sarebbe stato difficile, ma sperava in quei giorni liberi dove sarebbe tornato da lei per poter passare alcuni momenti insieme a lei; era persino disposto a sconvolgere i propri orari- ormai si era abituato alla differenza di ore-, ma, come di solito succede, quei giorni non arrivano mai e quando arrivavano, lui era troppo stanco per il jetlag e lei troppo stanca per gli studi.
«Fra pochi giorni è Capodanno… riuscirai a venire?» domandò Mary.
«Hanno aggiunto un concerto all’ultimo minuto.. a New York.»
«Ah..okay.» cercò di nascondere la sua grande delusione.
Non era riuscito a venire negli ultimi tre mesi ed a Natale, sua madre aveva organizzato un viaggio in Finlandia. Ovviamente solo i familiari. E lei non lo era.
«Cerco di venire per il cinque o il sei. Va bene?» chiese lui nel tentativo di risollevare l’umore.
Mary stringeva le mani e teneva lo sguardo basso: le prime lacrime facevano capolino.
«Devo andare a dormire.. Buonanotte.. anzi, buon pomeriggio, Harry.» e chiuse la chiamata, prima di potersi sfogare in un pianto liberatorio.
Perché stava succedendo proprio a loro?
I primi tre mesi andavano bene: Harry veniva a trovarla almeno tre giorni al mese.
E poi?
Poi ci furono i concerti, gli incontri con le fan, le interviste, i live ad interrompere tutto, ad impedire ad i due di potersi vedere. Aveva pensato di andare lei da lui, ma non aveva soldi a sufficienza per potersi permettere sia studio che piacere.
Si erano ridotti così, a sentirsi una volta a settimana via computer ed a volte nemmeno quello.
Si amavano, quello sempre.
Sia lei che lui quando passeggiavano vedevano gli occhi dell’altro negli occhi degli estranei che incrociavano per strada; lei quando era da sola, sotto la doccia per esempio, si immaginava di stare insieme a lui a scherzare, a tirarsi il bagnoschiuma e finire per baciarsi incuranti sotto il getto della doccia.
Ogni volta che arrivavano le undici ed andava a letto, sognava di essere lì insieme a Harry, mentre stavano per fare l’amore.
Ma si sa, il tempo è il nemico dei giovani innamorati d’oggi.
Con il tempo, per l’appunto, Mary incominciava a non pensare più mentre faceva la doccia, non pensava più a lui mentre si buttava nel letto. Era troppo stanca ed il tempo di pensare a lui, quando non era vicino, stava diminuendo.
Ma nei sogni, ah i sogni!, lui era lì.
Con lei.
Si tenevano per mano e camminavano insieme, mentre scherzavano e si baciavano fregandosene degli altri, di chiunque li potesse vedere.
Quella sera si addormentò piangendo.
Il loro rapporto stava andando verso la fine e loro lo sapevano, ma non lo volevano ammettere.
 
«Louis ho bisogno del tuo aiuto.» disse Harry mentre l’amico beveva la sua cioccolata appena fatta.
«Dimmi tutto.»
«Oggi devo partire. Se non vado a Londra a capodanno, il mio rapporto con Mary è finito, me lo sento.»
Harry sapeva di non essere mai stato il meglio in fatto di onestà, che aveva fatto più errori di quelli che potesse aver contato.
Ma le cose adesso erano diverse, per Mary avrebbe buttato via tutto quello che aveva per ricominciare tutto dall’inizio.
«Cosa vuoi che faccia?» gli chiese Louis, divenuto serio per la faccenda.
«Mi devi aiutare ad uscire dall’hotel, senza incrociare né manager né fan.»
Pensava a tutti i giochi a cui aveva giocato, fingendosi sempre il più menefreghista di tutti soltanto per compiacere qualcun altro e mai se stesso; pensava a tutte quelle persone che gli avevano già detto come sarebbe finita tra i due. In fondo, lui, lo sapeva.
Non meritava un’altra opportunità per poter finalmente aggiustare tutto e fallo andare per il verso giusto.
Ma lui avrebbe provato, si, di non deluderla mai più.
Avrebbe provato finché le cose non fossero andate per il verso giusto; era sempre stato spericolato in tutta la sua vita, ma adesso avrebbe provato soltanto ed esclusivamente per lei.
«Consideralo già fatto, amico. Altro?»
«Si, mi devi aiutare a scegliere un anello.»
 
«Allora, Mary, come vanno gli studi?» urlò Kate mentre sorseggiava il suo milionesimo drink.
Aveva accettato l’invito dei suoi ex compagni di classe per una rimpatriata proprio per il giorno di capodanno e già si era pentita.
«Già, alla fine hai scelto medicina, vero? O quello era Patrick?»
«Sto studiando psicologia.» rispose velocemente prima di dare una rapida occhiata all’orologio appena al muro del pub.
22:45
Sapeva che Harry non sarebbe stato con lei a festeggiare l’arrivo del nuovo anno, ma sarebbe stato a festeggiarlo con milioni e milioni di fan; non sarebbe stato insieme a lei per il bacio di mezzanotte… chissà se lui avrebbe baciato un’altra?
Mary scosse la testa per scacciare quel pensiero che le stava divorando il cervello e bevve il contenuto del suo bicchiere.
«Vado a prendere una boccata d’aria fresca, scusate.» e si alzò da tavola per poter uscire da quell’inferno, sia metaforicamente che letteralmente.
 
 
«Non potrebbe andare più veloce?»
«Non è colpa mia se la strada è piena a causa dell’arrivo dell’anno nuovo!»
Harry sprofondò nel sedile del taxi appoggiando il braccio sopra il suo borsone.
23:27
Era ad almeno dieci o quindici minuti di strada da lei, ma adesso era bloccato nel traffico.
Quando comparì il ricordo di Mary nella sua testa sorrise.
Era sempre stato il migliore nel deludere le persone e non era mai stato la persona di cui tutti possono fidarsi, ma sapeva che se lei gli avesse mai dato un’altra opportunità, anche mezza, lui le avrebbe mostrato come poteva curare se stesso per lei.
Ed era per questo che ci provava, solo per lei.
Agì di istinto e, prendendo il borsone, scese dalla macchina e cominciò a correre dove le aveva detto Helen che Mary si trovava, in un pub lì vicino.
 
 
«Gente! Fra dieci minuti faremo il conto alla rovescia, preparatevi.»
Si, certo. Ma a cosa si doveva preparare Mary? Ad un nuovo e schifoso anno? Sarebbe stato uguale al precedente, se non peggio.
Si mise in disparte, non voleva stare più insieme a quei pazzi ubriachi dei suoi ex compagni.
«Mary…» qualcuno la chiamò, ma lei non riusciva a crederci.
Non voleva crederci.
Si girò e non vide nessuno alle sue spalle.
Sospirò affranta e quando andò per ritornare alla posizione di prima se lo ritrovò davanti a sé.
Harry Styles versione bagnato fradicio e senza fiato era proprio davanti a lei, a Londra.
«Harry.. ma che ci fai qui?»
«Non c’è tempo.- prese una scatolina dentro la tasca e la tenne in mano, ma lei non poteva vederla.- Questa volta non inventerò scuse, perché non ti voglio perdere. Non arrenderti con me ed io ti proverò che io posso farcela, per te.»
«Un minuto gente!» annunciò nel frattempo il dj dal palco.
«Non sono mai stato onesto, so che non puoi contare su di me. Ma se tu mi darai un’altra possibilità ti dimostrerò che non c’è niente che non farei per te.» prese l’anello che aveva comprato insieme a Louis prima di partire e glielo mise.
Mary non ci credeva, guardava prima la proprio mano e poi il viso del ragazzo che amava e che era venuto lì solo per lei, mandando a monte tutto.
«Devi solo dirmi si.»
«5..»
«Harry…» sussurrò.
«4..3..2..»
«Si. Si, Harry.»
«1.. BUON ANNO!»
Tutti i festeggiamenti furono solo da sottofondo ai due, i quali si stavano baciando come non facevano da tempo.
E vissero per sempre felici e contenti.
E poi? Chi vivrà, vedrà.
 
 
 

Ciao dolcezze, BUON…ehm.. Ottobre?
Come state? Dio, mio quanto mi mancava questo fandom! E quanto mi mancava scrivere!
Come ho detto prima, questa OS di capodanno ( non so perché ) la dedico a tutte voi che mi avete sostenuta per tutta la scrittura della long **
Vi aspettavate un seguito, vero?
Ebbene, Hikari è una schiappa nello scrivere long, quindi credo che mi darò alle OS basate su canzoni che ascolto c: (( Sperando che mi venga in mente qualcosa per Jack e Tay… çç ))
Questa OS è ispirata alla canzone dei Simple Plan (( gli amori miei ** )) ‘Try’ e vi consiglio di ascoltarla che è qualcosa di asdfghjklmnbvcx
Bene, ho detto tutto, credo AHAHAH
Ora vado ad avvisare tutte quelle che aveva recensito e che erano interessate lol
VI AMO <3

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