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Autore: Lelusc    07/10/2013    1 recensioni
Quando la ruota della vita gira, non sai mai dove si fermerà,sarà amore,morte,amicizia,paura,lacrime o altro? Beh,la ruota della vita di Inata Yozomu sta girando e anche in fretta, anche se prima era bloccata e arrugginita,cosa accadrà al nostro ragazzo?
TRATTO DAL RACCONTO:“Ah che scocciatura, maledizione!” Esclamo ritornando indietro di corsa, togliendomi le cuffiette con gesto nervoso.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Finalmente! Un’altra noiosa giornata di scuola è finita, penso mentre cammino lungo il marciapiede diretto a casa. Mi metto le cuffiette alle orecchie e comincio ad ascoltare la musica, sperando riesca a scuotermi dalla monotonia della città. Credo proprio che avviserò a casa che starò fuori per pranzo mi dico estraendo dalla cartella il cellulare. Quando il mio fugace sguardo scivola su delle persone dall’altro lato della strada e rimango per un attimo a guardarle.

Due ragazzi con indosso un uniforme di una scuola privata, importunano una ragazza e incombono su di lei che ormai è con spalle al muro.
Il mio sguardo vaga dai due tizzi alla ragazza e ammetto per un secondo che è graziosa.

Capelli color cioccolato e occhi di un caldo nocciola, quasi rossiccio.

 Nonostante tutto, irritato dai miei pensieri, continuo a camminare ignorandoli e giro l’angolo di un edificio diretto verso la fermata dell’autobus, andrò a mangiare nel solito ristorantino economico, ormai sono di casa e i proprietari sono davvero gentili.
Vedo davanti a me la fermata, ma all’improvviso mi passa alla mente l’immagine della ragazza.

“Ah che scocciatura, maledizione!” Esclamo ritornando in dietro di corsa, togliendomi le cuffiette con gesto nervoso.
Sono ancora lì. Uno di quei vigliacchi ha afferrato la ragazza per un polso e nonostante lei si dibatta, non riesce a svincolarsi dalla sua presa, è spaventata e quasi in lacrime, questo è ciò che succede se ci si sente impotenti davanti a una situazione sfavorevole e brutta.

“Allora vieni con noi, ti divertirai e intanto che ci sei pagaci da mangiare”dice uno di loro.
“No! Lasciatemi!” Urla la ragazza cercando di farsi lasciare strattonando il braccio, ma invano.
“E no, vogliamo mangiare e divertirci un po’ con te, non ti permetteremo d’andare via”dice un ragazzo.

Stranamente il loro discorso e la loro vigliaccheria mi nausea e m’irrita come non è mai successo, di solito sto per i fatti miei, ma quando mi si consuma davanti un’ingiustizia simile non posso restare in disparte, anche se in tutti questi anni non ho fatto altro,che strano penso, mentre afferro in una morsa il braccio del ragazzo che con gesto prepotente stringe ancora il polso della ragazza.

“lasciala”ordino con voce dura.

Rimango sorpreso e stranito quando nel udire le mie parole la ragazza si volta verso di me e mi guarda con gli occhi lucidi e sgranati,chiedendomi aiuto con lo sguardo,o almeno  è così che lo interpretai.

“E tu chi sei piccoletto? Vuoi farti male?”Chiede uno di loro, con tono e aria da sbruffone che mi fa andare fuori dai gangheri.
“ sei sicuro che non sia tu quello che si farà male?”Chiedo facendo un sorrisetto.

“tu, razza di bamboccio”dice il ragazzo arrabbiato, lasciando la giovane che si afferra subito con l’altra mano il polso sicuramente dolorante e livido mentre la feccia arrabbiata mi parte di destro.

Lo schivo. Niente di più facile per uno del mio calibro e dopo parto di destro. Un pugno ben assestato allo stomaco e l’ho steso. Guardo esplicito l’altro che irrigidito indietreggia e se la da a gambe.
“Aaah, sono andato a finire in un’insulsa rissa, almeno fosse stata divertente, che noia e che cosa indecente”, mi lamento mentre mi giro e m’incammino verso la fermata dell’autobus.

“Aspetta!” Esclama la ragazza, la ignoro.
“Aspetta per favore!”Dice venendomi dietro.
La guardo con la coda dell’occhio mentre m’insegue e stringe forte la cartella al petto, sicuramente è ancora spaventata, non che m’interessi. Quando decido si farle il favore di girarmi vedo il mio autobus passare e corro verso la fermata, se lo perdo un’altra volta mi metto ad urlare,penso mentre corro.

“Aspetta!”Urla ancora la ragazza, ma io sono già dentro all’autobus affollato e mentre parte, stranamente, lancio un ultimo sguardo verso di lei che guarda verso di me, senza sapere dove mi trovo e poter fare niente.
 
  
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