L’estate quell’anno stava lasciando posto all’autunno in grande stile con un temporale i cui tuoni illuminavano  in una sorta di ritmo irregolare il cielo coperto di nubi.  
Proprio mentre l’ennesimo lampo stava squarciando il cielo due ragazzi sui 17 anni  stavano camminando-bagnandosi come pulcini- verso una casa dall’aspetto particolare, il primo stava  sospirando animatamente mentre l’altro con indosso un cappellino da baseball sta va dicendo:-Capisci io Kazuha non la sopporto più, da quando stiamo insieme lei non fa altro che seguirmi come un cagnolino nelle indagini !
L’altro ragazzo stava per dire qualcosa  quando si accorse di essere arrivato davanti alla porta :con un certo sollievo suonò alla porta che trillò in uno scampanellio allegro. La porta si aprì quasi subito facendo uscire un piacevole profumo di tè caldo ai frutti di bosco . Una voce brusca e femminile disse:-Sbrigatevi ad entrare che fuori c’è il diluvio!
Shinichi e Heiji si guardarono poi entrarono. La persona  che gli aveva accolti richiuse subito la porta scomparendo per un momento e tornando con un paio di asciugamani, Heiji dopo aver preso al volo la sua asciugamano e togliersi le scarpe riconobbe la ragazza ,Shiho Miyano e per un attimo rimase imbambolato:era la prima volta che la vedeva nel suo vero corpo, infatti la scienziata da un po’  di tempo aveva trovato l’antidoto definitivo all’APTX4869 scoprendo che l’ultimo ingrediente era il sakè .
Dopo che i due liceali si asciugarono Shinichi notò la mancanza del simpatico dottor Agasa quindi si avvicinò alla scienziata e le chiese :-Dov’è Doc ?
-il dottor  Agasa è andato a trovare un suo amico inventore –
Il ragazzo tornò a sedere sul divano ma dopo  pochi minuti ricevette una mail dalla sua amica d’infanzia Ran , poi disse ad Heiji:-Io devo andare, Ran mi ha chiesto di andare a casa sua, ci vediamo dopo.
Dopo che il ragazzo se ne fu andato nel salotto scese un silenzio imbarazzate, Shiho sorseggiava con calma il suo tè caldo, invece Heiji aveva lasciato la sua tazza a raffredarsi sul tavolo mentre cercava di non guardare la scienziata,dopo un po’ il detective di Osaka ne ebbe abbastanza di quel silenzio e  le chiese:-Perché hai sempre quella faccia ?
-Questa è la mia faccia non posso certo cambiarla.
-Intendo dire perché hai sempre quell’espressione arrabiata e non sorridi mai ?
-Ho i miei motivi…
-Scommettiamo che riesco a farti ridere ?
-Vediamo…- Rispose in modo provocatorio lei.
Intanto Heiji era andato dietro a Shiho, che non si era accorta che il ragazzo si stava avvicinando in modo sospetto ai suoi fianchi, la ragazza si girò mentre lui cominciò a farle il solletico. In quell’assurda battaglia non si erano accorti che stavano andando verso il divano:Heiji cozzò con la gamba al divano e cadde sopra spingendo su di sé la ragazza che arrossì. Si guardarono negli occhi per un secondo poi si baciarono. Li interruppe lo squillo  del telefono di Shiho, lei si tirò su poi prese il cellulare cercando di non fare una voce troppo allegra:-Che c’è Shinichi ?
-Come mai quella voce allegra ? Cos’è è successo ? Comunque ho da darti una notizia fantastica:abbiamo trovato gli uomini dell’Organizzazione Nera.
Shiho chiuse la chiamata poi guardò Heiji che le chiese cosa poteva essere successo , lei rispose raccontandogli della telefonata. Heiji la guardò poi disse:-Forse è meglio andare da Shinichi.
-Hai ragione. Andiamo.
Poi aprirono la porta e uscirono verso il temporale.