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Autore: valy88    03/04/2008    13 recensioni
Su questo erano pienamente d’accordo almeno… Il primo bacio non si scorda mai… soprattutto se ti è stato dato da uno come Roy Mustang…
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FIRST KISS

 

FIRST KISS

 

 

Fandom: Full Metal Alchemist

Personaggi: Roy Mustang, Riza Hawkeye (principali)

Rating: Verde

Genere: Generale, Romantico

Disclaimer: I personaggi citati in questa storia non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiromu Arakawa (grazie per aver creato questo meraviglioso manga)

Tipologia: One –shot

 

 

Era una giornata come tante altre al quartier generale di Central City...

C’era Felman che riordinava la pila di documenti sulla sua scrivania e preparava la scacchiera, pronto per sfidare il maggior Armstrong…

C’era Fuery che cercava di ripristinare i contatti radio, persi la sera prima per uno stupido corto circuito…

C’era Breda che faceva colazione con il suo solito “leggero” panino…

C’era Havoc che, mentre fumava la solita sigaretta post-caffè, raccontava al colonnello della sua ultima conquista…

C’era il colonnello che faceva finta di ascoltare tutto ciò che il sottotenente diceva…

C’era persino Black Hayate che dormiva beatamente nel suo angolino

Ed, infine, c’era lei che cercava di lavorare… come sempre del resto… Ma quel giorno era più difficile del solito concentrarsi… C’era un pensiero che la tormentava dalla notte prima… Riza, infatti, aveva sognato… aveva sognato un evento del passato… Niente di strano o straordinario fino a qui… In realtà, ciò che la turbava più di qualsiasi altra cosa, era il fatto che avesse sognato proprio quello...

 

Era molto grande casa Hawkeye… Se non la si conosceva bene, ci si poteva perdere tra tutte quelle stanze…

Ma Roy Mustang ormai la conosceva a menadito… Sapeva dove mettere i piedi, sapeva a quali stanze poteva accedere e quali no…

Il suo luogo preferito, però, rimaneva la biblioteca… Ci passava giornate intere a studiare tutto ciò che riguardava l’alchimia del fuoco… Infondo, era lì per quello...

Ed, in quel momento, si trovava proprio in quella stanza enorme e piena di libri…

Però sapeva di non essere solo… C’era, infatti, anche la piccola Hawkeye con lui…

Lei non parlava quasi mai, anche il suo maestro non ne parlava… Però sapeva che si chiamava Riza e che era l’unica figlia del suo insegnante… Aveva imparato ad osservarla ed a interpretare tutti i suoi silenzi, durante il tempo passato in quella casa dopo il trasferimento… Ormai la conosceva bene… Pertanto poteva scommettere che proprio in quel momento stava seduta a terra, tra gli alti scaffali, con in mano un libro che narrava le gesta di un nobile cavaliere che traeva in salvo la sua principessa, e nell’altra una mela rossa mezza mangiata…

Roy, quindi, decise che, nonostante il suo maestro fosse severo, non si sarebbe arrabbiato se si fosse preso una piccola pausa per parlare con lei… Così abbandonò il libro sulla poltrona e si diresse verso la ragazza…

<< Ciao! >> esordì poi con il suo solito sorrisetto stampato sul volto.

Riza però, che da tempo si era accorta che lui la stava fissando, cercò di far finta di niente… Forse se l’avesse ignorato si sarebbe stufato ed avrebbe smesso di fissarla in quel modo che la irritava…

<< Che fai? >> continuò intanto lui…

A Riza non piaceva il suo modo di comportarsi… Era sfacciato ed arrogante per essere un ragazzino di quell’età… E, come se niente fosse, si era intrufolato in casa sua, senza chiedere permesso, rubandogli anche quelle poche attenzioni che il padre le aveva rivolto in passato…

 << Leggo… >>

<< Questo lo vedo anche io… >>

<< Allora perché me l’ hai chiesto? >>

<< Per parlare… Non parli mai… >> e, dicendo questo, si era posizionato accanto a lei, appoggiando la schiena contro lo scaffale ed, incrociando le gambe, le aveva sfilato il libro dalle mani senza troppe cerimonie…

E proprio questo era ciò che non sopportava di lui… Non chiedeva mai… prendeva e basta…

<< Ridammelo! >>

<< Ma questo è il solito romanzo per ragazzine… Il principe che protegge la principessa… storie lette e rilette… Tutte fesserie… >>

<< E tu che ne sai! >>  urlò quindi lei, riprendendosi il libro a forza.

<< La realtà è diversa… Per vivere bisogna lottare… ma non con draghi o demoni… con le persone… Questo… >> e, dicendo questo, indicò il libro << … è solo un sogno… un sogno per ragazzine come te… >>

<< Io non sono una ragazzina! >>

<< Ah no? Questo libro dimostra il contrario… >>

<< Questo libro è l’unica cosa che mi ricorda  mia madre, visto che mio padre non me ne parla mai perché troppo impegnato con te ed i vostri studi! >> e, dicendo questo, si era alzata pronta ad andarsene.

Ed ora Roy si sentiva un vero idiota… L’aveva offesa… Non riusciva mai a farne una giusta con lei…

<< No, dai… Scusa… non volevo… >> disse quindi mentre la prendeva per un braccio e la faceva voltare verso di sé.

<< Non ci sono scuse, mi disp… >> ma non era riuscita a dire altro…

In quel momento, infatti, si era trovata il viso di quel ragazzino presuntuoso a pochi centimetri dal suo… Sentiva il suo respiro contro la pelle… ed il suo cervello smise di funzionare… Era vicino… troppo vicino…

<< Sono stato uno stupido a dire quelle cose… Non dovevo… scusa… >> continuò intanto lui, veramente pentito di ciò che le aveva detto un attimo prima

Ecco lo sapeva… Ogni volta che provava ad essere arrabbiata con lui, lui riusciva a farsi perdonare facendo il carino… ed a  lei cominciava a smuoversi qualcosa dentro… Non sapeva cos’era quella strana sensazione che le attanagliava lo stomaco ogni volta che lui era nei paraggi o parlava con lei, ma sapeva che c’era… la sentiva sempre più forte…

<< Non importa… Adesso scusami, ma devo andare… >> non si era convinta neanche da sola… La verità era che tutta quella vicinanza la stava innervosendo… e non poco…

<< C’è un modo per farmi perdonare? >>

<< Non lo so… In questo momento non mi viene in mente nie… >> ma anche questa volta non aveva fatto in tempo a finire di parlare, che si era trovata le labbra di lui sulle proprie…

La stava baciando… un ragazzo la stava baciando… Roy Mustang la stava baciando…

Romantico? Sì, lo era stato… Una volta aveva letto di una scena simile in uno dei suoi tanti libri…

Emozionante? Sì, perché dentro di lei si stavano scatenando qualsiasi tipo di emozione…

Dolce? Sì, perché lui, per quanto potesse essere arrogante e pieno di sé, l’aveva sempre trattata con dolcezza… anche durante quel bacio…

Se Riza avesse dovuto descrive quello stesso bacio avrebbe usato esattamente questi aggettivi…

Adesso però non le importava più di tanto se si era preso nuovamente un cosa senza chiedere… Lui la stava baciando… e lei stava baciando lui…  Era il suo primo bacio… Poco importava se non era perfetto… in quel momento le sembrò dannatamente giusto…

Roy, dal canto suo, non seppe perché agì in quel modo… Voleva solamente vedere ancora una volta il sorriso sul volto di Riza … e baciarla, secondo lui, era l’unico modo per ottenere ciò… Che male poteva esserci in un bacio tra due ragazzini… Lui, d’altronde, ne aveva già dato uno, una volta… Però non immaginava che con Riza potesse essere così…

Unico? Sì, perché le labbra di lei sapevano di mela… e a lui le mele erano sempre piaciute…

Timido? Sì, perché aveva visto le guance di lei tingersi di rosso… e non le era sembrata mai così carina come in quel momento…

Morbido? Sì.

Ma, soprattutto, così diverso… Sì, perché Riza Hawkeye era diversa da tutte le altre ragazzine che aveva conosciuto… Lei non giocava con le bambole, lei non piangeva mai, lei gli faceva battere forte il cuore…

Fu però in quel momento che lei decise d’interrompere il contatto…

Non disse nulla… Si scansò gentilmente da lui, bisbigliando un timido << Scusami… >>  ed uscì dalla biblioteca…

Ma Roy Mustang non dimenticò mai lo sguardo confuso che comparì sul volto di lei in quel preciso istante…

 

<< Hawkeye? >>

Non ricevendo alcuna risposta, il maresciallo Felman alzò di più il volume della sua voce…

<< Tenente Hawkeye? >>

Sentendosi chiamare, Riza si riscosse dai suoi pensieri ed indirizzò lo sguardo verso la voce che l’aveva appena chiamata…

<< Ha bisogno Felman? >>

<< E’ già da un po’ che la chiamo… Si era forse addormentata? Aveva gli occhi chiusi… >>

Riza arrossì… Non si era accorta che aveva ripreso a pensare al suo sogno, e adesso si era ritrovata gli sguardi di tutti i suoi colleghi puntati addosso…

<< Non è da lei trascurare il lavoro per dormire? Sta male per caso? >> disse intanto il colonnello, andando a sedersi vicino a lei…

<< No… niente di tutto ciò… È che stanotte ho dormito poco… Tutti qui… >>

<< E come mai? >>

<< Black Hayate non stava bene… >> non era da lei raccontate bugie campate per aria… Il suo cane, infatti, stava benissimo… Non avrebbe convinto nessuno…

<< Ecco perché oggi dorme e basta >> intervenì però Fuery

-Ok…- pensò Riza -…forse qualcuno l’aveva bevuta…-

<< Nessuno arrossisce perché non dorme… Conosco quello sguardo… >>  Havoc partecipò alla conversazione…

Il colonnello quindi, irritato per le troppe attenzioni dei suoi sottoposti nei riguardi di Riza , rispose << Se lo conosci, illuminaci >>

<< Il tenente Hawkeye… sta pensando ad un uomo? >>

<< Non è vero! >>

Niente di strano se ad obbiettare fosse stata solo Riza… La cosa che stupì tutti fu che quel “Non è vero” uscì anche dalle labbra del colonnello Mustang…

<< Invece sì… Starà pensando a quando era una ragazzina… Per esempio, io ricordo spesso il mio primo bacio… Era una bambina bellissima che non era riuscita a resistere al mio fascino… >>

<< Ti prego, Jean… risparmiaci… >> supplicò quindi Fuery.

<< Il suo invece colonnello? Com’è stato? >>

<< Nel mio quartiere tutte le bambine volevano rubarmi il mio primo bacio… Ah… bei tempi quelli… Modestia a parte, ero un latin lover già a 10 anni… Ricordo che la prima si chiamava Rebecca… Ricordo ancora i suoi capelli… scuri come la notte… e gli occhi di un verde smeraldo… Sarebbe molto bello rincontrarla… >> concluse poi, passandosi la solita mano tra i capelli, mentre rivolgeva lo sguardo verso quello di Riza, la quale non gli era apparsa per niente amichevole…

<< Rebecca? >> chiese infatti lei, con una leggera punta di nervosismo…

<< Rebecca >> rispose lui, maledicendosi subito dopo…

Adesso l’aveva fatta arrabbiare… Forse aveva un po’ esagerato… Quante volte sua madre gli aveva ripetuto che bisognava contare fino a 10 prima di parlare? Soprattutto con una donna… Troppe… ma evidentemente non gli erano bastate…

<< E lei, tenente? >> continuò intanto l’interrogatorio Havoc, ignaro di quello che passava per la mente dei due…

<< Io cosa? >> era una delle tattiche di Riza… Fare finta di niente, sperando che prima o poi si stancassero e lasciassero perdere…

<< Come cosa? Il suo primo bacio… Com’è stato? Era un bel ragazzino? >>

<< Non lo ricordo… è passato molto tempo… >>

<< Su, Hawkeye… non dica sciocchezze… Il primo bacio è come il primo amore: non si scorda mai… >> disse quindi il sottotenente Havoc.

Su questo erano pienamente d’accordo almeno… Il primo bacio non si scorda mai… soprattutto se ti è stato dato da uno come Roy Mustang…

<< Era un bel ragazzino… >> rispose di conseguenza lei.

Roy, dal canto suo, si posizionò meglio sulla sedia, pronto ad ascoltare la lista dei pregi che Riza stava per elencare… Sapeva, infatti, che stava parlando di lui… Glielo aveva confessato tempo addietro, quando il loro rapporto si era trasformato in qualcosa che andava ben oltre il semplice colonnello/tenente… Sapeva di amare Riza, e lei amava lui… Ma per qualche stupida regola, probabilmente imposta da un tizio che aveva ricevuto un bel due di picche da una sua collega, non potevano farlo sapere a nessuno… Però se avesse potuto, lo avrebbe gridato al mondo intero quanto straordinaria e meravigliosa fosse quella donna seduta davanti a lui…

<< Però è arrogante, troppo pieno di sé e, a volte, persino antipatico… >> aveva intanto continuato lei, mentre riordinava la scrivania…

<< Sembra il colonnello da come lo sta descrivendo, tenente… Com’è? Lo vede ancora? >> ridacchiò Havoc.

<< Sì, lo vedo ancora… Tutti i giorni… È diventato un bell’uomo, senza dubbio… Ma non è il colonnello… >> si sarebbe presa la sua piccola rivincita… Siccome a Roy mancava “Rebecca”, lei gli avrebbe fatto credere che non era stato lui quello a cui aveva dato il primo bacio…

-Ah no?- pensò di conseguenza Roy, che intanto si era avvicinato a lei…

Dove voleva andare a parare Riza? Era stato lui a darle il primo bacio, quel pomeriggio nella biblioteca di casa Hawkeye… Glielo aveva confessato…

<< Era biondo… >>

<< Biondo? >> chiese il colonnello

<< Biondo >> rispose lei, che raccolse tutti i suoi documenti ed uscì dalla stanza.

-Ma che diavolo dice?!- pensò Roy, mentre la vedeva uscire dalla stanza.

<< Tenente Hawkeye… >>

<< Sì… >> rispose lei, voltandosi.

<< Nel mio ufficio… ora… Ho dimenticato di darle dei documenti… >>

 

<< Problemi, colonnello? >> chiese Riza, dopo aver chiuso la porta alle sue spalle.

<< Come si chiama? >>

<< Chi? >> domandò il tenente, non capendo assolutamente a chi si riferisse il suo comandante.

<< Come chi?! Il biondo… Voglio nome e cognome… perché lo devo incenerire >>

<< Geloso, Mustang?... >> ridacchiò lei, che subito dopo continuò << … Non c’è nessuno biondo, Roy… Sei stato tu il primo… il primo a parlarmi, il primo ad ascoltarmi, il primo a baciarmi, il primo a comprendermi… Sei stato perfino il primo ad amarmi… >>

<< Ma allora perché hai detto quelle cose? >>

<< Volevo farti provare quello che ho provato io mentre dicevi che volevi rivedere Rebecca… >>

<< Gelosa, Hawkeye?... >> le chiese quindi lui, mentre si avvicinava piano verso di lei e le cingeva la vita con le braccia << … Tranquilla… Non ci sarà mai nessuna Rebecca capace di farmi provare ciò che sento per te… >> e, detto questo, avvicinò le labbra a quelle di Riza, la quale si scansò all’ultimo secondo…

<< E adesso che ho fatto? >> chiese lui, allargando le braccia.

<< Prima ci sono ancora da firmare questi rapporti… >> disse poi lei, estraendo la pistola << … E, se vuole arrivare a fine giornata vivo, le consiglio di mettersi al lavoro… >>

 

Già… dimenticava con chi stava parlando… Quella era Riza Hawkeye, ed il suo motto era “Prima il dovere e poi (forse) il piacere”…

 

 

 

 

Note dell’autrice:

 

Allora… la prima cosa da fare è sicuramente ringraziare tutti coloro che sono arrivati fino a questo punto. Questa è la prima fan fiction Royai che scrivo, e devo dire che ne sono abbastanza soddisfatta, anche se so che non è minimamente paragonabile a tutte quelle che sono già state pubblicate da autrici, per me, veramente eccezionali!

Spero che la parte in corsivo si capisca… Cioè, in teoria doveva apparire come il sogno di Riza…

Dedico questa storia a tutte le ragazze del forum di Royai, ma anche a tutte coloro che supportano questa, lasciatemelo dire, meravigliosa coppia!

Ringrazio anche soxy88 per aver letto e revisionato gli errori a me sfuggiti!

Spero che apprezziate questo lavoro, nato nella mia mente durante la notte e realizzato successivamente

A presto!

Baci!

Valy88.

 

 

 

  
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