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Autore: Elizabeth_Lovegood    08/10/2013    2 recensioni
[ 5 anni dopo gli avvenimenti dell'anime ]
Killua e Gon, ormai diventati validi Hunter professionisti, vengono mandati in missione dal presidente Netero.
Devono infiltrarsi all'interno della fortezza della famiglia Wasaki, una delle più importanti esponenti della classe agiata e scoprire quante più informazioni possibili per cercare di conoscere più a fondo la nuova minaccia mondiale che si cela sotto il nome di questa potente famiglia. Un nuovo nemico è pronto a colpire l'equilibrio del mondo ma Gon e Killua non saranno soli a combatterlo; Arya Wasaki, ribelle diciassettenne, determinata ed arguta, accorrerà in loro aiuto. Tuttavia, un potere misterioso si cela in lei, un potere ancora sigillato, un potere che la rende essenziale per il piano che ha in mente di attuare suo padre.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gon Freecss, Killua Zaoldyeck, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una ragazza dagli occhi verdi attira l'attenzione di Gon










Pov. Killua


Io e Gon eravamo in viaggio da almeno mezz'ora per raggiungere la fortezza della famiglia Wasaki; una delle più importanti esponenti della classe agiata, in questo momento. Guardo la strada davanti a me con fare annoiato: certo che Netero non aveva proprio altro da fare che assegnarci una missione noiosa come quella. Insomma, infiltrarsi in una villa per scoprire i segreti di quella famiglia è un impresa davvero poco interessante per degli Hunter come noi che hanno affrontanto pericoli ben più grandi. Gon non sembra del mio stesso avviso visto che ha accettato l'incarico con un bel sorrisone sulle labbra e ora cammina accanto a me, ansioso di arrivare a destinazione.

- Perché sei così felice? - chiedo un po' curioso.
So che Gon è fatto così; prende le cose con estremo entusiasmo, ma sono proprio curioso di sentire la risposta che darà alla mia domanda.
- Perché partiamo per una nuova missione e perché abiteremo in un castello come quello dei racconti di zia Mito dove ci sono i draghi e le principesse.- afferma con estrema naturalezza fermandosi per un istante.

Lo osservo sbarrando gli occhi e poi scoppio a ridere mentre lacrime mi solcano il viso e con le mani sono costretto a tenermi la pancia.
Non è la prima volta che il mio amico se ne esce con frasi sconclusionate come questa ma ogni volta che dice cose del genere non riesco a fare a meno di ridere. Accenna anche lui un gran sorriso vedendomi così divertito e poi continuiamo a marciare per il sentiero sconnesso stando attenti a non inciampare nelle varie buche e nelle radici che fuoriescono dal terreno.
La città è a qualche kilometro di distanza, volendo potremmo raggiungerla anche in dieci minuti ma abbiamo deciso di prendercela comoda, percorrendo lentamente la strada.
Dopo mezz'oretta riusciamo ad arrivare in città senza la minima difficoltà , così comincio a guardarmi intorno cercando qualcuno che possa indicarci dove si trova la tenuta della famiglia Wasaki. Sto per andare a chiedere informazioni ad un passante quando Gon mi richiama scuotendomi per una spalla.

- Che c'è ?- chiedo un po' scocciato.
Lui si limita ad indicare un punto indistindo con l'indice così seguo la traiettoria da lui indicata e vedo qualcosa che mi lascia sorpreso: in una piccola viuzza buia, un uomo costringe una piccola ragazza con le spalle al muro. Tuttavia non è questo che mi ha sorpreso, nel buio del vicolo un' altra ragazza osserva la scena aspettando il momento giusto per intervenire. Riesco vagamente a scorgere la sua sagoma nell'oscurità. Mi avvicino alla viuzza seguito da Gon e proprio in quel momento la ragazza nascosta esce allo scoperto spostandosi con grande velocità alle spalle dell' uomo e immobilizzandolo. Gli da un potente calcio sull' inguine, poi lo lascia andare mentre lui si accascia a terra dolorante e infine si avvicina alla ragazzina spaventata ancora poggiata con le spalle al muro.

- Tranquilla, è tutto finito adesso. - afferma con voce dolce, rassicurandola.

Nel frattempo l'uomo riesce a riprendersi, si mette alle spalle della ragazza e cerca il momento giusto per colpirla a tradimento con un coltello. Comincio immediatamente a correre nella loro direzione ma dopo un po' mi fermo: la ragazza proprio un istante prima che l'uomo la colpisse si gira di scatto puntandogli una katana alla gola.

- Ti conviene andartene se non vuoi finire a pezzettini. - lo minaccia tenendo saldamente l'arma in mano. L'uomo non se lo fa dire due volte e scappa via correndo come un pazzo.
Le ragazze escono dal vicolo buio e finalmente riesco a vedere il volto di entrambe. La prima è gracile di corporatura, gli occhi azzurri ancora sgranati per la paura e i capelli mediamente lunghi e di colore nero. L' altra è abbastanza alta, i suoi occhi verdi esprimono determinazione e coraggio, ha i capelli castani ondulati e molto lunghi ma la cosa che mi colpisce di più sono le due katane dall'elsa blu e nera che tiene legate dietro la schiena.
Continua a rassicurare l'altra ragazza e poi comincia ad esortarla a tornare a cosa. Quella con un sorriso riconoscente si incammina verso una strada abbastanza trafficata e sparisce fra la folla. Mi giro un attimo verso Gon e noto che il suo sguardo è ancora puntato sulla figura di quella ragazza.

- Ehi Gon, andiamo? - chiedo anche se il moro non sembra nemmeno starmi a sentire.
Senza degnarmi di uno sguardo si dirige verso quella ragazza con fare entusiata.

- Wow, sei stata fortissima. - afferma agitando in aria le braccia mentre lei sembra un tantino imbarazzata dal complimento. Dopo qualche attimo accenna un sorriso.
- Beh era in difficoltà, non potevo lasciarla al suo destino. - risponde mentre dà un occhiata all'orologio e impallidisce.
- O cavolo è tardissimo, devo andare. - dice accennando un cenno di saluto verso Gon.
- Spero ci incontreremo di nuovo. - urla lui mentre io scuoto la testa.
E' sempre il solito, basta che incontri qualcuno che gli ispira simpatia e non perde tempo a cercare di stringere amicizia. Sorrido: è grazie a lui se adesso non sono più un assassino, è stato lui ad aiutarmi a sfuggire al mio destino. Continuiamo a camminare senza meta per la città fino a quando non decido di chiedere indicazioni ad un passante.
Una volta ottenute le informazioni percorriamo la strada indicata fino ad arrivare di fronte ad un grande portone di ferro grigio e con una grossa " W " scolpita sopra.
Suoniamo al campanello ed immediatamente un uomo alto, con i capelli brizzolati, dei folti baffi e un' espressione amichevole viene ad aprire.

- Voi siete Gon Freecks e Killua Zaoldyeck ? - chiede.
- Sì, siamo qui per l'incarico di guardia del corpo della famiglia Wasaki. - rispondo mentre il maggiordomo si appresta a farci entrare e a scortarci per i corridoi della grande villa che somiglia più ad uno dei castelli ai quali aveva accennato Gon all'inizio del viaggio.
Il maggiordono si ferma davanti ad una porta poi la apre e ci esorta ad entrare.
- Prima di poter incontrare il capo dovrete dare prova della vostra forza e quindi dovrete affrontare uno dei nostri addetti alla sicurezza.
Sentendo quelle parole non posso fare altro che sbuffare: se solo questo tizio fosse a conoscenza di tutte le imprese che io e Gon abbiamo portato a termine probabilmente ci lascerebbe passare senza riservarci prove inutili.
- No Fred, non c'è bisogno di alcuna prova della loro forza. Io so chi sono. - interviene una ragazza alta, dagli occhi blu scuro e i capelli lunghi e neri che sembra avere più o meno vent'anni.
- Ma signorina Alice...- comincia il maggiordomo, ma viene interrotto.
- Niente ma, Fred. Esegui gli ordini e basta. Ora lasciaci soli: li condurrò nel mio ufficio. - afferma con tono autoritario mentre l'uomo sparisce in uno dei tanti corridoi.
Appena entriamo nella piccola stanza noto che all'interno vi è soltanto una scrivania con sopra un computer, una poltrona dietro di essa e altre due sedie. Il resto dell'arredamento è molto povero e questo mi sorprende visto il modo con il quale sono riccamente decorate le pareti dei corridoi e tutto il resto.
- Devo aver sbagliato, questo non è il mio ufficio. Comunque non importa, vi conosco già: so che siete degli ottimi Hunter e credo che grazie a voi mia sorella non solo sarà al sicuro ma la smetterà di aggirarsi per la città. Nostro padre è esasperato dal suo comportamento irresponsabile e quindi vuole che voi due la teniate sotto controllo in ogni singola ora del giorno. - dice senza staccare gli occhi da me.
Dopo qualche istante si sente qualcuno bussare alla porta.
- Avanti. - afferma la ragazza mentre il maggiordomo entra nella camera.
- Ho portato qui la signorina Arya proprio come mi aveva chiesto. - dice l'uomo spostandosi per lasciare passare la nuova arrivata.
Osservo con gli occhi sbarrati la ragazza che è appena entrata: ha gli occhi verdi pregni di rabbia, le labbra carnose sono serrate in un espressione di puro astio e i capelli castani e lunghi ondeggiano ogni volta che scuote la testa. Non ci credo, è la stessa ragazza che abbiamo visto in quel vicolo buio.
- Cosa vuoi, sorellina? - escalma scocciata calcando sull'ultima parola.
- Oh volevo presentarti le tue guardie del corpo piccoletta. Loro sono Killua e Gon e ogni volta che proverai ad andartene senza permesso saranno i primi ad impedirtelo. - afferma con un ghigno.
Arya non dice più una parola, ci osserva per squadrarci dalla testa ai piedi e poi esce dalla stanza seguita da un preoccupato Fred.











* Angolo Autrice *
Ciao a tutti, spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto. E' la prima volta che pubblico una storia su questo fandom ma avevò già da qualche tempo l'idiea per scrivere qualcosa su HunterxHunter che è in assoluto il mio anime preferito.
A presto,
Elizabeth_Lovegood

 

  
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