AUDREY

Audrey sospirò. Aveva nuovamente provato a chiamare Jane, sua sorella e, come ogni benedetta volta, non l'aveva degnata di una risposta. Eppure, voleva soltanto porle le proprie congratulazioni per l'uscita dell'ultimo libro. Un ottimo scritto, davvero. Cinico e malinconico, come lei,  anche dolce a tratti, una dolcezza un po' aspra certo, non ci si poteva aspettare niente di diverso da Jane, ma le era piaciuto molto. Le due non si parlavano da mesi interi, alla morte della madre entrambe si erano chiuse in loro stesse e ci era voluto del tempo prima di sbloccare la situazione, Audrey, più adulta di quanto non si potesse pensare, aveva sperato di poter riallacciare i rapporti ma ,visti i silenzi dell'altra, il loro legame era forse più compromesso di quanto credesse. Nonostante ciò, doveva portare avanti la sua vita e  ci stava riuscendo, anche se a fatica

Lavorava in una casa di moda piuttosto famosa da qualche mese. Nell'ambiente Audrey era abbastanza conosciuta, infatti, oltre ad essere una talentuosa disegnatrice, aveva anche un corpo favoloso ed è facile immaginare quanto ciò serva a fare strada in quel mondo. Il suo punto di forza erano i capelli: lunghissimi, ondulati e rossi, le ricadevano sulle spalle magre, setosi come fiori appena colti. In più era molto snella, ed il viso bianco, cosparso di lentiggini, dagli occhi scuri e profondi, non passava inosservato agli occhi di nessuno. Era anche una ragazza carismatica e intelligente, sembrerebbe quasi perfetta! In realtà no, era piena di difetti, ma in qualche modo essi la rendevano ancora più adorabile e comunque, nessuno riusciva (e tentava) di conoscerla più a fondo, nessuno tranne Alessandro,il suo migliore amico storico e Melissa, bellissima e dai tratti vagamente orientali, che aveva conosciuto un anno prima ed era diventata una specie di sorella per lei, "visto che sembrava non averne più una" pensò amaramente.

"Alessandro" scandi` la parola con tono sognante e facendo rotolare la 'r' come una caramella. Su di lui si potrebbe scrivere un poema. Non appena la parola giunse al suo orecchio e la sua mente evoco` il suo volto, l'espressione si addolci`, rasserenata da tale pensiero. Ogni problema svanito come fumo, nulla poteva turbarla mentre la sua testa era satura del verde dei suoi occhi. Occhi verdi screziati di scuro, due colori soltanto, eppure sembravano racchiudere un arcobaleno intero, tanta era la loro profondità. I due erano soltanto amici certo, ma in passato c'erano stati periodi confusi, baci, a volte qualcosa di più, ma non si era sfociato in niente di differente dall'amicizia. Nonostante lo negasse apertamente, Audrey ne era ancora innamorata. L'aveva capito quando aveva sedici anni -erano amici già da tre anni- e il pensiero non l'aveva più abbandonata. Mai.Altri ragazzi, altri baci, altri 'ti amo'. Tutto falso! Tutto! Niente sembrava esaltarla e annientarla allo stesso tempo come il suo sguardo ammaliante, niente la tormentava e la rallegrava più della sua presenza, ogni sentimento più intenso fuorisciva da lei come lava soltanto al pronunciare il suo nome. Nonostante ciò, i due proseguivano il loro rapporto tranquillamente e la ragazza tentava di sotterrare i suoi pensieri sotto tonnellate di riflessioni, elucubrazioni mentali, rassicurazioni tra sé e se ma nulla sortiva l'effetto desiderato: l'affetto verso di lui la avvolgeva nel suo abbraccio confortevole, l'amore si imponeva,prepotente, la passione cresceva,totalizzante, il fuoco divampava, distruttore,sino a stordirla per la loro intensità.

Lo squillare brusco del cellulare interrupe il corso dei suoi pensieri. Guardò lo schermo, "Alessandro", non senza arrossire,trascinò il simbolo della cornetta verso destra per rispondere.

-Ciao tesoro!- esordi` con tono allegro,forzatamente allegro...

- Ciao Ale! Dimmi-

-Si, Audrey, ti va se andiamo a pranzo, in quel posticino che piace a te, magari?-

('Mmh. Sta facendo il carino, qui c'è qualcosa che non va...')

-Ehm..si, per me è ok. Che devi dirmi, Ally?- disse con tono smielato

-AUDREY! Sai che odio quel soprannome! Ne parliamo dopo! All'una e trenta da Desy's! Ciao stronzetta!-

La ragazza in questione sogghigno`. Adorava bisticciare con Ale, anche solo sentire quelle sue risposte acide,la riempiva di soddisfazione.

Desy's era da sempre il loro ristorante preferito,era un posticino intimo,i tavoli bianchi venati dal legno,le ampie vetrate e il personale cortese lo rendevano il ritrovo perfetto per un buon pranzo veloce. Inoltre i due amici avevano dei meravigliosi ricordi lì, un giorno di molti anni prima,quando entrambi avevano 17 anni e quindi già si frequantavano da molto tempo,Alessandro si era dichiarato a Audrey,e si erano timidamente baciati per la prima volta. Nei mesi che seguirono quel giorno avevano l'abitudine di passare vicino a quell'incrocio,anche diverse volte a settimana,soltanto per poter rivivere quel dolce ricordo. Entrambi,ovviamente lo facevano all'insaputa dell'altro.

 Chiuse gli occhi ed ispirò profondamente per ritrovare la calma persa nell'udire la sua voce e nell'essersi lasciata trascinare dai ricordi. Dopo tanti anni ancora non riusciva ad abituarsi, quel tono pacato e serio, eppure leggero ed ironico...ad ogni parola i suoi pensieri deragliavano verso luoghi poco consoni, ('Ecco! Anche ora!') Ed arrossi`.

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 Spazio autrice

Allora! Questo è soltanto l'inizio di una long a quattro mani,quindi i personaggi sono due! L'altro personaggio è scritto da michellemichelle24 che credo pubblicherà questa sera,non mi aspetto chissà cosa da questa storia,però recensite numerosi (che sia un giudizio negativo o positivo è sempre ben accetto,anzi le critiche costruttive sono sempre apprezzate!)