Facilier sbuffò, seduto a quel tavolo insieme a Jafar, Capitan Hook e Gaston.
Giornata tranquilla al “Disney Villain Caffè”.
Insolitamente tranquilla.
Niente risse, niente discussioni infinite e accese su chi fosse il più malvagio lì dentro, né scommesse su chi sarebbe stato sconfitto miseramente dai buoni..
Non c’erano nemmeno piani da elaborare, intrighi da macchinare…
Niente. 
La noia più assoluta.

- A chi va una partita a poker?- chiese lo stregone della Louisiana, facendo comparire un mazzo di carte da gioco, ovviamente truccate. 
Che razza di antagonista sarebbe stato, altrimenti? Aveva una reputazione da difendere, dopotutto.

 

Al tavolo accanto erano sedute le tre megere per eccellenza.
Ursula stava sorseggiando la sua tisana di pesce marcio – era una chela di granchio quella che galleggiava nella tazza? – mentre Crudelia ascoltava distrattamente l’acuto ciarlare di Izma. 
La voce di Izma era acuta e spigolosa come il suo nome, come il suo carattere. 
Sembrava il suono di unghie che stridevano su una lavagna.

- Quel maledetto, stupido lama parlante! Se penso che ho dovuto setacciare ogni sperduto villaggio dell’Impero per trovarlo…- strillò l’ex-consigliera dell’Imperatore, la coda da gatto - che le era rimasta come ricordo della trasformazione – frustava furiosamente l’aria.
Il loro lavoro era stressante – o quantomeno, lo era dover essere sempre sconfitte dai “buoni” – quindi avevano il diritto di sfogarsi, ogni tanto. No?
- In ogni caso, ci hai messo meno tempo di quello che la cara Malefica ha impiegato per trovare la “principessina Aurora” – commentò malignamente Ursula, esibendo una smorfia disgustata nel pronunciare il nome della Bella Addormentata.
Le tre donne risero sguaiatamente, sussurrando tra i denti un “Se ci sente sono guai…”

- Mmm… mi sa che vincerò io, questa volta.- commentò Jafar, scrutando le carte che teneva in mano.
- Aspetta a dirlo, Gran Visir delle mie pantofole.- ringhiò Hook, cercando di liberarsi del cappello che, nel tentativo di sfilarselo, era rimasto impigliato al suo uncino. “Maledetto Peter Pan”, bofonchiò tra sé, il pirata.
Gaston stava ancora tentando di capire come funzionasse il gioco… 
Una vera causa persa.
Facilier lanciò uno sguardo annoiato alla sua mano: niente di interessante.
Un Asso di Picche, Jack e Queen di Quadri e un 10 di Fiori.
Doveva prendere l’ultima carta.
Afferrò quel rettangolo di carta girato sul dorso e se lo portò davanti agli occhi. 
Rise.


- Scala.*- ghignò, sornione, scoprendo le sue carte.
Un Re di Cuori spiccava proprio là, tra la Regina e l’Asso.
 

Dietro Facilier, Izma era lanciatissima nel suo discorso.

-  E ho detto 
“(**)Sono la bis-prozia della nipote della moglie del fratello del cugino acquisitivo…- si interruppe per riprendere fiato.

- Dopotutto… (**) anch’io sono un reale..- commentò Facilier, prendendo tra le dita il Re di Cuori.
 

- … da parte di mamma…-

I due cattivi Disney si voltarono.
Lo stregone alzò un sopracciglio. L’ex-consigliera arricciò il naso.
Un secondo.
A modo loro, si sorrisero.












* Per chi non conoscesse le regole del Poker, eccole qui ^^
http://www.snai.it/wiki/poker/regole-del-poker.php

** Citazioni di battute di Izma e Facilier nei rispettivi film “Le Follie dell’Imperatore” e “La Principessa e il Ranocchio”.


Angolo del Corvo:

Ok, non uccidetemi, non uccidetemi, non uccidetemi!
È palese che questo è il mio primo tentativo di fan fiction con personaggi Disney.
E non so da dove diavolo io sia andata a pescare l’idea balzana di associare Izma a Facilier.
(Io credo che il nostro caro stregone della Louisiana mi riempirà di maledizioni e malocchi da qui fino alla mia vecchiaia. Devo ammettere che me la sono cercata…)
È stata una folgorazione. Quel “da parte di mamma” che ambo i protagonisti dicono…
Me ne sono accorta quasi per caso e non ho resistito all’impulso di scriverci una storia sopra.
Spero di evitare il linciaggio.

Meglio che mi defili.
*corre a chiudersi nel suo armadio*
Drake, Morgana, fatemi posto!
…
Che c’è? Si, io ho dato un nome agli scheletri nel mio armadio.
Problemi?


The 
       Raven.