Vi è mai capitato di credere al destino? Bhè io non ci credo affatto.
Era un pomeriggio di Settembre,il sole era ancora alto e il caldo scioglieva i miei vestiti.
15.30,stazione centrale,la metro era a dir poco vuota e l'unica compagnia che avevo era la musica che usciva forte dalle mie cuffiette. "Saimon".  Questo nome mi perseguitava ormai da mesi e i miei sogni ne erano pieni.
15.40 la metro non era ancora passata e la mia pazienza stava finendo,alzai il capo per  controllare gli orari e mi accorsi di aver sbagliato binario. "cazzo,non ci voleva,anche questa oggi". Corsi come una pazza verso l'altro binario e inciampai per le scale,cadendo sopra un ragazzo. Biondo,alto,sguardo profondo. . .Rimasi cinque minuti abbondanti a guardarlo,ma poi mi svegliò la voce antipatica e stridula della tipa che mi avvertì che la metro stava partendo. Mi scusai con lui e ripresi la mia corsa,vidi che anche lui salì,ma nel vagone avanti. Mi rimisi le cuffiette e i Coldplay di certo non migliorarono la mia situazione di stupore e nervosismo,anzi pensai a lui per  tutto il tempo,volevo andare avanti,rivederlo,ma sarei sembrata una stupida,quindi rimasi dov'ero.
Il mio vagone si riempì di botto e io dovevo scendere,dovevo. Feci uno slalom tra le persone e quando si aprirono le porte io scesi,e rimasi la mia illusione di principe azzurro su quella metro.
Quel pomeriggio ero uscita sola,senza essermi sentita con nessuno,non avevo un posto preciso dove andare,ma dovevo uscire,questo lo sapevo. Mi incamminai lentamente verso le vie strette del centro,dovevo sedermi e fumarmi una sigaretta,avevo bisogno di sciogliermi la tensione di dosso e dovevo arrendermi al pensiero che non avrei mai più rivisto quel ragazzo.
Odiavo il sole,amavo la pelle chiara,odiavo i miei capelli rosa scolorito e le miei sopracciglia folte e disordinate,amavo i miei piercing e i miei tatuaggi,odiavo le persone che mi fissavano e amavo quel ragazzo. . .
Avete mai avuto l'impressione di amare una persona che non avete mai incontrato prima?
Quella fottuta sensazione di depressione che vi viene allo stomaco per il semplice fatto che non la rivedrete mai più,quel nodo alla gola e quel disagio,quella fragilità che per un attimo vi passa per tutto il corpo quando ve lo immaginate,ed immaginate quella piccola frazione di secondo quando i vostri sguardi si erano incrociati e vi vengono delle mega pippe mentali sulla faccia da cazzo che magari in quel momento avreste potuto avere. Bhè sembrerà strano ma in quel secondo non mi è arrivata nessuna di queste sensazioni,eppure eccomi quì,seduta sulle scale di un palazzo a fumarmi una sigaretta e pensare a lui.