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Autore: Facy    04/04/2008    9 recensioni
Bill viene strappato da un drammatico incidente alla vita e alla ragazza che ama. Per lei il mondo finisce, ma c'è qualcosa che il dolore ha cancellato dai suoi ricordi... basterà il fantasma di Bill a trattenerla dal compiere il gesto estremo? I Tokio Hotel non mi appartengono, non ricavo niente dai miei scritti, non scrivo a scopo di lucro.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don’t jump (tears)

 

 

On top of the roof

The air is so cold

And so calm...

 

E’ come nella tua canzone. Sono sul tetto, e l’aria è così fredda e così calma. Non un alito di vento soffia tra i miei capelli che sono lunghi e sciolti, scuri, che tu accarezzavi così dolcemente.

Ma tu non ci sei.

Bill...

 

I say your name in silence

You don’t want

To hear it right now...

 

Quale giustizia governa il mondo e il destino degli uomini, se muori a diciannove anni sull’asfalto freddo e bagnato di pioggia, colpito da una macchina che viaggiava veloce e a fari spenti di notte per le strade di Berlino? Quale giustizia, se muori in maniera così dolorosa e crudele, quale se capisci che non potrai mai più cantare, amare, ridere e sognare? Quale se muori tra le braccia di tuo fratello e della ragazza che ami? Quale?

 

The eyes of the city

Are counting to tears falling down

Each one a promise

Of everything

You never found....

 

Non hanno niente di sensato, i miei ricordi di quella notte. Rammento poco in realtà, e non riesco a collegare i fatti di quei momenti.

Noi due che parliamo... Non ricordo le nostre parole, solo il tuo bacio, l’ultimo, il tuo sorriso.

Tu che esci dalla porta, di corsa. Non guardi la strada. E’ notte, piove molto. L’auto viaggia veloce. Troppo veloce.

La frenata brusca, e quell’urlo atroce che risuonerà per sempre nella mia mente, implacabile.

Io che corro fuori, Tom che scende dal piano di sopra e mi segue.

Ti vedo: disteso sull’asfalto freddo, accanto a un auto, il braccio alzato a ripararti il viso. Il guidatore esce urlando terrorizzato ma io non lo sento.

Mi precipito su di te, ti prendo tra le mie braccia, cerco la tua mano con la mia. Tom urla di chiamare un ambulanza, poi si china su di noi.

 

I scream into the night for you........................Don’t make it true

Don’t jump!........................The light they wont guide you trough

They’re deceving you.......................Don’t jump!

Dont’ let memories go........................Of me and you

The world is dawn there out of view......................Please don’t jump!

 

Tom urla il tuo nome, piange.

Sono come paralizzata.

-Tomi...- dici debolmente guardando tuo fratello in lacrime.

-NO! Noi dobbiamo morire insieme! L’hai promesso!-

Mi guardi. Lo guardi. Prenditi cura di lei, dicono i tuoi occhi. Tom fa cenno con la testa, ha capito, urla il tuo nome, ma tu non lo senti più

Guardi me adesso. Quello sguardo, io non potrò mai dimenticarlo.

I tuoi occhi color zucchero caramellato, così splendidi nel tuo volto pallido, un rivolo di sangue che ti cola dalla tempia, fiore scarlatto che sboccia crudele.

-Sibyl...- riesci a stento a dire il mio nome.

Piango, le mie lacrime cadono su di te. Ti accarezzo i capelli, ti stringo la mano. Mi chino sul tuo volto e ti bacio sulle labbra fredde.

Poi la presa della tua mano si fa debole... assente.

-Bill!- ti chiamo disperatamente.

Nulla....

Non mi rispondi se non con uno sguardo velato. Poi nemmeno più quello.

Arriva l’ambulanza, gli infermieri. Mi strappano urlante dal tuo corpo, ti caricano su un lettino, ti coprono il viso, il tuo viso bellissimo, con un lenzuolo bianco come neve. Ti cancellano dalla mia vista.

Cerco di seguirti sull’ambulanza, sono le braccia di Tom che mi trattengono.

-E’ morto-

Cado sull’asfalto dove eri disteso fino a pochi attimi prima, urlo e le mie urla si perdono sotto la pioggia dirotta che mi fradicia i vestiti e i capelli, il viso, che si mischia alle mie lacrime.

Poi, il buio.

 

You open your eyes

But you can’t remeber what for

The snow falls quietly

You just can’t feel it no more

 

Mi sono risvegliata nel bianco assoluto di una camera di ospedale, Tom e Simone al mio capezzale. Mi hanno fatta uscire subito, non avevo niente. Il mio male era nel cuore. Semplicemente non esistevo più. Non sentivo niente, a parte il dolore atroce e insopportabile.

I giorni dopo la tua morte si sono trascinati lentissimi e implacabili.

Di essi non ricordo che il dolore che non mi abbandonava mai, che non mi abbandona adesso.

Rammento qualcosa unicamente del tuo funerale.

La musica dell’organo, Simone che piangeva, Tom che mi abbracciava, i singhiozzi senza lacrime (troppo dolore ce le aveva gelate negli occhi) che ci scuotevano entrambi, il freddo della chiesa che mi penetrava fin nelle ossa.

La cassa di legno che conteneva il tuo corpo...

 

Somewhere out there

You lost yourself in your pain

You dream of the end

To start all over again

 

Credo sia stato allora che questa idea ha cominciato a insinuarsi tra i miei pensieri confusi dal dolore.

Farla finita...

Che senso aveva la vita senza di te?

E ora sono quì, sul cornicione di un grattacielo, l’abisso della città davanti a me.

Basterebbe così poco, un passo nel vuoto e...

 

I scream into the night for you........................Don’t make it true

Don’t jump!........................The light they wont guide you trough

They’re deceving you.......................Don’t jump!

Dont’ let memories go........................Of me and you

The world is dawn there out of view......................Please don’t jump! Don’t jump!

 

Sarei da te, di nuovo insieme, insieme per sempre.

Che cosa ci separa, oltre questo passo nel vuoto?

Bill, io non posso vivere senza di te! Amore mio, non posso! Non posso...

Bill, amore....

Vengo da te. So che tu non vorresti, ma devo. Non posso più vivere... Bill! Tu potresti senza di me?

Potresti andare avanti sapendo che non mi rivedrai mai più? Potresti affrontare ogni giorno della tua vita con la consapevolezza che sono morta troppo giovane, e che non mi potrai mai più baciare, abbracciare, che non potrai mai più fare l’amore con me? Potresti farlo? Io no. Non posso...

 

I dont’ know how long

I can hold you- so strong

I don’t know how long

 

Improvvisamente una forza misteriosa mi spinge a voltarmi. Dall’altra parte del tetto c’è qualcuno che viene verso di me. Una snella figura efebica, dai capelli più neri dell’ebano striati di biondo chiarissimo, sparati in tutte le direzioni. Vestiti neri. Un viso pallido e bellissimo, dai lineamenti delicati. Grandi, splendidi occhi nocciola, truccati vistosamente di nero.

Oh Bill! Sei così bello. Sei vivo, reale. Sei tu.

Ti sorrido. E’ bello vederti proprio adesso, è come un assaggio della felicità che proverò tra pochi istanti, quando ti rivedrò definitivamente, quando sarò definitivamente (e per sempre) con te.

Ma tu non ricambi il mio sorriso.... Il tuo volto non è sereno come il mio, dai tuo occhi non traspare gioia come dai miei.... No, il tuo viso è il ritratto dell’angoscia e del terrore.

Vedo muoversi le tue labbra in una preghiera muta. Improvvisamente capisco. Lascio cadere le braccia che ti avevo teso, un pò delusa. So cosa vuoi dirmi.

Come sei ingenuo. Puoi soltanto pensare che ti ascolterò?

 

Just take my hand

And give it a chance

Don’t jump!

 

Non guardarmi così, è inutile. Non cercare di trattenermi, tanto salterò comunque.

In fondo la colpa è tua. Sei tu che morendo mi hai distrutta, tanto vale smetterla con questa parodia di vita.

Non pregarmi. Non implorarmi. Non guardarmi così. Non serve.

Muovi un passo verso di me, poi un altro.

Cosa vuoi fare, afferrarmi e portarmi via a forza dal baratro? Sei solo un fantasma, almeno credo, le tue braccia passerebbero attraverso il mio corpo.

Non fai niente. Ti avvicini lentamente a me, poi ti fermi e rimani a guardarmi con il tuo sguardo addolorato e spaventato. Hai paura per me, ma non ne hai ragione. Io non ho paura. Non sentirò dolore. Sarà come volare, non sentirò nemmeno l’impatto con l’asfalto della strada sotto di me. Forse sarà come addormentarsi, finalmente libera, finalmente in pace.

In fondo io non sono viva. Sono morta due settimane fa, colpita da una macchina che viaggiava troppo veloce e a fari spenti, sotto la pioggia notturna. Sono morta con te. Senza te io non esisto.

Vedi? Non sento nemmeno più il dolore per la tua morte. Per la prima volta dopo due settimane non sto soffrendo. Tra pochi istanti non sentirò nemmeno più la paura del ritorno del dolore.

 

I scream into the night for you........................Don’t make it true

Don’t jump!........................The light they wont guide you trough

They’re deceving you.......................Don’t jump!

Dont’ let memories go........................Of me and you

The world is dawn there out of view......................Please don’t jump! Don’t jump!

 

Fai un altro passo verso di me. Ora sei vicinissimo.

Allunghi una mano, una delle tue bellissime mani affusolate, verso di me. Stranamente è come se le tue dita potessero davvero toccarmi. Eppure sei un fantasma...

Mi sfiori dolcemente il ventre in una carezza delicata.

Una vertigine improvvisa mi assale, il mondo perde i suoi confini, il cielo plumbeo e gonfio di pioggia che non cade sbiadisce davanti ai miei occhi.

Tutto cambia. All’improvviso ricordo ogni cosa.

 

-Bill...?-

La voce esitante della bella ragazza dai lunghi capelli bruni fa voltare il giovane che sta seduto alla scrivania.

-Amore?-

La ragazza sorride. Quanto è bello, non può fare a meno di pensare, sia pure in quel momento.

-Devo dirti una cosa...-

Il ragazzo dai capelli corvini striati di biondo chiarissimo si alza e le sorride.

-Dimmi-

La ragazza esita. Ha pensato tanto a cosa dire in quel momento. Mentre annega negli occhi di zucchero caramellato del ragazzo, parla con voce dolce.

-Avremo un bambino-

Lo stupore si dipinge sul viso delicato del ragazzo.

-Non è vero...- mormora meravigliato con le lacrime agli occhi, commosso.

La ragazza annuisce sorridendo con gli occhi scuri che scintillano di tenerezza.

Lui le corre incontro e la prende per la vita, facendola volteggiare sopra di lui, mentre lei ride, e anche lui ride, ride piangendo.

La rimette giù. L’abbraccia, le accarezza i capelli, le sussurra all’orecchio.

-Sibyl... E’ meraviglioso... Non so che cosa dire...-

-Dimmi che mi ami-

-Ti amo. Ti amo tantissimo-

-Anch’io. Ti amo più della mia vita-

-Sei tu la mia vita-

Il ragazzo le prende il viso tra le mani e la bacia.

Poi si stacca da lei, sorridendo, e grida.

-Dobbiamo dirlo a Tom. E a mia madre!-

Lei annuisce, è stanca, lui se ne accorge.

-Riposa. Io vado a prendere mia madre. La porto quì, e glielo diciamo a lei e a Tom insieme-

-Fantastico-

Lui apre la porta e si precipita giù per le scale. Poi risale di corsa e bacia la ragazza appassionatamente, mentre lei si stringe a lui. Le sorride e corre in strada.

Una frenata brusca, un urlo.

Il buio.

 

Cado in ginocchio, urlando piena di orrore per quello che stavo facendo. L’assenza perfetta di dolore svanisce, lasciando il posto a una sofferenza atroce, che mi dilania il petto.

Mi guardi, capisci che hai vinto la tua battaglia. Sorridi, il tuo sorriso bellissimo. Tremo, urlo. Mi cingo il corpo con le braccia, come a proteggere la creatura che porto in grembo, il figlio del nostro amore al quale so di non poter fare alcun male. Che cosa stavo per fare? Dio mio, cosa? Cosa stavo per fare?

Il tuo viso è bellissimo e sereno, ma io quasi non lo vedo, perchè i miei occhi sono velati da lacrime bollenti che rigano le mie guance fredde, che cadono sulle mie labbra gelate, sulle mie mani di ghiaccio. Non piangevo dal giorno della tua morte, ma questo è un pianto diverso. E’ il pianto di una bambina che nasce, quello mio, di me che sono rinata. Mi hai ridato la vita.

La pioggia comincia a cadere, lava via l’orrore, mi fradicia i capelli, i vestiti, lava le lacrime.

Tu resti con me. So che presto, prestissimo dovrai andartene, ma rimani ancora qualche istante, e te ne sono grata. Sei in piedi accanto a me che sono accasciata a terra, mi guardi e c’è una tenerezza infinita nei tuoi occhi. Ma improvvisamente nel tuo sguardo si affaccia la tristezza. Devi andartene. Sento di amarti come non mai ora che so che questo è davvero un’addio.

Oh Bill! Come vorrei che questo istante non finisse mai.

Le lacrime ricominciano a scorrere sul mio viso. Non voglio lasciarti, non voglio! Amore mio...

Ti inginocchi vicino a me, sorridi tristemente. Allunghi una mano, io faccio lo stesso, ma le tue dita passano attraverso le mie. Chini il capo. Piangi. Sento il mio cuore lacerarsi. Morire a diciannove anni, lasciare per sempre la persona che ami... Non c’è giustizia in questo. Lo capisco. Lo so.

Avvicini il tuo viso al mio, e per un miracolo, o forse per una pietosa illusione, riesco a sentire le tue labbra sulle mie, ed è davvero come se fossi vivo e mi stessi baciando, le tue labbra sono calde e morbide come sempre, sei bellissimo come sempre, sei il mio Bill di sempre.

Un istante, un bacio per avere la forza di vivere senza di te, poi un soffio di vento, e tu già non ci sei più. Mi alzo come un’automa, scendo le scale, cammino fino a casa. Apro la porta, c’è Tom che guarda lo schermo della tv accesa senza vederlo. Si gira, mi guarda, si alza e mi viene incontro.

Mi getto tra le sue braccia singhiozzando, e tra le lacrime gli racconto ogni cosa. Piango nel suo abbraccio così simile al tuo, i suoi occhi così simili ai tuoi piangono con me. Ma ora le lacrime non fanno più così male come prima.

Ora finalmente sul tetto soffia il vento. L’aria non è più così calma e così fredda. Ora finalmente cade la pioggia, scorre il tempo, e non si ferma il mondo in un’assenza perfetta di dolore, in cui le lacrime non cadono.

Noi abbiamo bisogno delle lacrime. Il dolore non va trattenuto dentro. Dobbiamo piangere quando soffriamo. O il dolore ci distrugge. Uccide la speranza. Se avessi pianto avrei capito che non sarò sola. Ci sono Tom e Simone accanto a me, ci sono Georg e Gustav, c’è la mia famiglia, le persone che mi amano e che ti hanno amato.

L’ho capito adesso.

Ma soprattutto ci sono parole sussurrate, forse sognate, portate dal vento. Parole, le ultime, le tue. Una promessa. Ci sarò sempre.

 

And if all this can’t hold you back

I’ll jump for you...

  
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