Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Smith2000    09/10/2013    0 recensioni
La storia parla di Sophia,una ragazza normalissima,che ama studiare e non ama molto uscire.
Sophia è una ragazza semplice e solare,ama tutto ciò che la circonda e non farebbe del male ad una mosca,è una ragazza che ama la natura,ama le cose semplici,ama anche le cose più banali che esistano!!
Ama stare con le sue migliori amiche e stare con la famiglia.
Justin è un ragazzo duro,non ama nessuno ed è un ragazzo tosto,odia le persone che gli stanno attorno e ammazzerebbe tutti se ne avesse la possibilità,è stato in carcere quattro volte per spaccio,consumazione di stupefacenti,per violenza e per violenza sessuale.
Nonostante Justin sia un ragazzo di ferro,non riuscirà per tanto a sottomettere Sophia,perché se ne innamorerà tanto da proteggerla da tutto e tutti,anche da se stesso!
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 1 E' inverno e sono le sette del pomeriggio. Sono molto stanca,dopo aver finito i compiti di algebra con la mia amica,è ora di andare a casa. Esco dal cancello. Mi dirigo a casa. La mia amica abita in una strada di periferia canadese,e ho molta paura a camminare da sola. Si spegne il cellulare. Ho parecchia paura,sembra quasi che qualcuno mi stia seguendo alle spalle. Non oso girarmi per nessuna ragione,ho paura. Aumento il passo. Il mio fiato si fa sempre più affannato. Qualcuno posa la mano sulla mia spalla. Mi voltai lentamente. -Cosa ci fa una ragazzina tutta sola,in pieno inverno,in queste strade?-Disse un ragazzo. Feci un passo indietro. Sbatto con qualcuno. -Chaz,togliti,lei è mia.-Disse con finto entusiasmo. -Ahm..ragazzi,ci siete confusi,io non sono di nessuno.-Dissi col cuore in gola. -Ti sbagli piccola,adesso sei mia.-Disse lui. Mise una mano nella mia bocca. Cercai di urlare,senza riuscirci. Mi caricò in macchina e la macchina iniziò a sfrecciare. Aprì una casa abbandonata con un calcio sfondandola e entrammo. -Stenditi sul letto.-Disse con un tono duro. -Che vuoi farmi?-Dissi con paura. -Cazzo,ho detto stenditi.-Disse urlandomi contro. Mi stendo sul letto. -Abbassa quei cazzo di pantaloni.-Disse quel ragazzo. -Ma che intenzioni hai?-Gli chiesi con molta paura. -Abbassa i pantaloni,ho detto!!Sei sorda?-Mi chiese con un tono duro. Ho paura,non lo conosco neanche,è la prima volta che lo incontro. Abbassai lentamente i pantaloni,senza abbassare le mutande. Velocemente si stirò sul mio corpo,infiò due dita nella mia intimità,mi fecero urlare,non l'avevo mai fatto! Non ero pronta,ho solo 16 anni cavolo. In fretta,scivolarono anche le mutande. Iniziarono le spinte forti,violente. Vide la mia sofferenza e non si fermò. Godeva al fatto che io soffrissi. -Non so,potremmo vedere un film insieme,che ne dici?-Chiese divertito,con qualche gemito di piacere.-Non mi sono mai divertito tanto in vita mia,dimmi è la tua prima volta vero?-Chiese ancora più divertito. -Lurido bastardo!-Gli urlai in faccia. Diede una spinta violenta. Uscì da me. Feci un grande respiro. -Non pensare che sia finito qui il gioco,ancora deve iniziare!!-Disse soddisfatto. -Lurido bastardo,che t'ho fatto?!-Gli chiesi. -Niente,è solo per mio piacere!-Disse tirandomi uno schiaffo. -Ma chi sei?-Gli chiesi. -Lo scoprirai da sola.-Disse prendendo una sigaretta e accendendola. Fece un tiro e la puntò verso di me. -Ehi,attento con quella sigaretta,che vuoi fare?-Non feci in tempo nemmeno a dire l'ultima parola che quella sigaretta finì sulla mia pancia. Urlai di dolore e quel misterioso ragazzo sembrava essere divertito. -Toglila subito.-Dissi spezzando la sigaretta. Mi arrivò un pugno dritto in viso. -Non permetterti mai più,di interrompere un momento magico per me!-Disse lui. -Non ho fatto nulla di male per meritarmi ques..-Non mi fece finire la frase,che mi prese per i capelli ritrovandomi faccia a faccia con la sua intimità. -Apri quella cazzo di bocca!-Disse con un tono molto duro. Non posso più respingerlo. Sono una schiava per lui. Se solo sapessi come si chiama,lo denuncerei immediatamente. Faccio ciò che dice senza oppormi,adesso mi lascia andare,spero. Gode,gode da pazzi. Non mi sono mai umiliata in questo modo e non vorrei mai farlo! Sputai quella sostanza viscida e mi ritrovai di nuovo faccia a faccia con quel ragazzo. -Come ti chiami?-Mi chiese. -Che ti importa?-Gli chiesi. Portò le mani sul mio viso. -Stupida bambina,mi dispiace ad aver rovinato la tua prima volta!-Disse divertito. Lo fulminai con lo sguardo. Prese il mio Iphone e prese il mio numero. -Come ti chiami?-Chiese divertito. -Sophia.-Gli risposi. _ Continua.
  
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