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Autore: germangirl    10/10/2013    8 recensioni
Due amiche.
Una bottiglia di Pinot nero.
Un segreto da svelare.
Traduzione di “When Lanie finds out” di Dana Keylits.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Lanie Parish, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Kate esamina in modo frenetico tutto l’appartamento, cercando qualsiasi traccia dell’uomo. Lanie sarà qui a minuti e non vuole che bigliettini d’amore, abbandonati distrattamente (lui ne scrive continuamente!) o capi d’abbigliamento gettati da qualche parte li tradiscano. Semplicemente, non è ancora pronta a rendere pubblica la loro storia. Nemmeno a parlarne con Lanie, pensa.

Soddisfatta della mancanza di tracce di Castle nell’appartamento, Kate controlla anche sé stessa. Si è buttata addosso un paio di jeans e una felpa della Polizia di New York, ha raccolto i capelli in una coda disordinata e si è ritoccata il trucco prima di aprire una bottiglia di Pinot Nero e disporre due bicchieri sul bancone della cucina.

Kate non si aspettava di vedere Lanie stasera, ma l’anatomopatologa l’ha chiamata cinque minuti fa per dirle che era per strada e che voleva parlarle, senza accennarle minimamente a cosa, e in quella breve conversazione a senso unico Kate non ha avuto modo di protestare. Lanie stava arrivando, fine della storia.

Sta per ritornare nella camera da letto, per controllare anche quella stanza, quando un rapido bussare alla porta la coglie di sorpresa.

“Questa è l’ultima volta che vengo a casa tua in macchina. Hai idea di quante buche ci siano fra il mio ufficio e casa tua?”

“Ciao Lanie” la saluta Kate, mentre chiude a chiave la porta dietro un’esausta dottoressa Parish che la oltrepassa per entrare nell’appartamento. Si libera del cappotto con una scrollata di spalle e prende posto al bancone, afferra un bicchiere e si versa del vino prima ancora che Kate abbia l’opportunità di offrirglielo.

“Stavo proprio per tirare fuori qualcosa da mangiare, hai fame?” le chiede Kate, osservando l’amica con curiosità.

“Mmm mmm” replica Lanie, sollevando il bicchiere alle proprie labbra e prendendo un sorso generoso di quel liquido cremisi. “Ahhhh” mormora. “….. va giù che è una meraviglia!”

Kate sorride mentre prende con un mestolo un po’ di hummus, mettendolo in una ciotola, e taglia del pane in pezzetti triangolari. Pesca dell’uva nera dal sacchetto in frigorifero, la lava e la mette in un’altra ciotola. In tutto questo, Lanie non le ha tolto gli occhi di dosso. Percepisce il suo sguardo sospettoso, astuto, su di sé e improvvisamente Kate si sente a disagio.

“Allora, ehm” inizia Kate, infilandosi un po’ d’uva in bocca mentre si siede sullo sgabello davanti a Lanie, “…. Che succede? Cosa c’è di così eccitante da spingerti a venire a casa mia di giovedì sera e per giunta durante l’ora di punta del traffico?”

Lanie spalma un po’ di hummus su un pezzetto di pane e lo mette in bocca, prima di fregarsi le mani per liberarle dalle briciole, poi sorseggia il vino e infine si rivolge all’amica. Solleva le sopracciglia in modo malizioso e domanda a sua volta: “E lo chiedi pure?”

Tocca a Kate ora sollevare le sopracciglia. “Scusa?”

“Kate Beckett, da quanto tempo ci conosciamo?”

“Cos… Perché me lo chiedi?”

“Perché mi ferisci, Detective.”

“Cosa? Cosa ho fatto?” chiede Kate, improvvisamente allarmata.

“Mi stai tenendo fuori” replica Lanie. “Ascolta, capisco perché mantieni un profilo basso con Javi e Ryan, ma io?” Le afferra le mani e le rivolge una delle sue occhiate. “Io? Io dovrei essere tua amica.”

“Tu sei mia amica!”

“Allora perché non mi racconti la verità?”

“Lanie, io…”

“Oh, per favore Kate, non ci provare nemmeno a mentirmi. Pensi davvero che io non sappia cosa stia succedendo?” Lanie sembra arrabbiata adesso e prende un altro sorso di vino in un apparente tentativo di calmarsi.

Ma Kate ha capito che Lanie sa davvero cosa sta succedendo e si sente sorprendentemente sollevata. Un timido sorriso compare lentamente sul suo volto mentre solleva lo sguardo verso Lanie attraverso il ventaglio delle lunghe ciglia che incorniciano i suoi occhi verdi-nocciola.

“Mmmh hmmm” commenta Lanie. “Lo sapevo. Vuota il sacco.” Poi indica la bottiglia di vino e Kate ne versa un po’ nel suo bicchiere.

Prende un respiro profondo. I palmi delle sue mani sono improvvisamente sudati, li asciuga distrattamente sui jeans, poi beve un generoso sorso di vino, per farsi coraggio, e raddrizza la schiena. “Castle e io…” Non lo ha ancora detto a nessuno, nemmeno a suo padre, e si meraviglia di quanto sia eccitante pronunciare quelle parole. Il cuore le batte nervosamente nel petto “… stiamo insieme!”

Il sorriso sul volto di Lanie si allarga a dismisura, mentre l’amica si appoggia allo schienale dello sgabello e batte le mani. La dottoressa si porta le dita intrecciate alle labbra, spalanca gli occhi e si mette a ballare. “Sì!” esclama. “Sì, sì, sì! Lo sapevo!” Salta giù dallo sgabello e gira intorno al bancone per afferrare Kate e stringerla in un abbraccio celebrativo. “Oooh! Sono così felice per voi, ragazza!” Tornando al suo posto, riprende: “…e ora dammi tutti i dettagli e non ti azzardare a saltarne nemmeno uno a partire da…” punta il dito contro la sua amica, “… quando avete cominciato!”

Kate ridacchia, sentendosi più leggera ora che Lanie lo sa. E’ un sollievo dirglielo, dirlo a qualcuno. Questo rende la loro storia ancora più reale. Questo la rende ancora più meravigliosa.

“Beh, la prima volta che siamo stati insieme è stata la notte in cui Javi e io siamo stati sospesi…”

Lanie posa il suo bicchiere di vino con un rumore sordo. “Cosa? Me lo hai tenuto nascosto per tutto questo tempo?”

Kate fa una smorfia. “Devo ricordarti che quando tu e Espo vi siete messi insieme lo hai tenuto segreto a me?”

Lanie sembra imbarazzata e solleva il palmo. “OK, hai ragione, touché” ammette, poi aggrotta la fronte, come se un pensiero improvviso le avesse attraversato il cervello. “Aspetta!” assottiglia gli occhi. “Allora quando Castle è uscito con quella sgualdrinella della televisione voi due stavate già insieme?”

Kate alza gli occhi al cielo prima di bere un sorso dal suo bicchiere. “Sì. Pensava che fosse una buona mossa per sviare l’attenzione, per far credere a tutti che fossimo ancora single.”

“Cosa?” squittisce. “Stupido, tontolone, immaturo…” cerca altri epiteti altrettanto coloriti per descriverlo ma non ne trova. “Lo dovrei prendere a schiaffi!”

Kate ride. “Non ti preoccupare, l’ho punito in modo appropriato.”

Lanie tamburella con le dita sul bancone. “Bene” ride. “Allora, come è? Il sesso con lui, intendo”

“Lanie…!”

“Oh, andiamo. Sai bene che me lo vuoi dire. E’…?” solleva le mani, tenendole a una quindicina di centimetri una dall’altra. “… allora?”

“Lanie…!”

Ridacchia, solleva le sopracciglia e continua a tenere le mani per aria, aspettando una risposta. Kate le fa un sorriso sbilenco, poi le si avvicina, le afferra i polsi e allontana le mani di Lanie di altri tre o quattro centimetri.

“Oooooh, Kate! Congratulazioni!” urla Lanie.

Kate si morde il labbro inferiore, guardando il soffitto, mentre un sorriso da ragazzina si fa strada sul suo volto.

“Devo dirtelo, ragazza, sono contenta di vederti così.” Solleva il bicchiere per fare un brindisi. “Sembri felice.”

Kate sorride e annuisce. “Sono felice.”

“Beh, era ora, santo cielo!” esclama Lanie, svuotando il suo bicchiere e afferrando altra uva per mangiarsi anche quella.

Le due continuano a chiacchierare per un’altra mezzora finché Lanie controlla l’orologio e salta giù dallo sgabello. “Oh, sono in ritardo. Devo vedere…” si interrompe.

“Javi. Non mentire.” La ammonisce Kate, mettendole una mano sulle labbra.

Lanie alza gli occhi al cielo. “Bene. Devo vedere Javi fra dieci minuti.” Si infila il cappotto al volo e afferra la borsa. “Sono contenta per te, Kate. Spero che tu e Castle sarete felici insieme. E non ti preoccupare, le mie labbra sono sigillate. Non lo dirò a nessuno”. Fa una pausa. “Nemmeno a Javier.”

Kate le fa un cenno di assenso, sollevata. “Grazie.”

“E dì a Castle che sono felice anche per lui, ma devi anche dirgli che se ti fa soffrire io lo taglio.

Kate ride. “Lo metterò in guardia.”

“Non pensare che non lo farei, Detective, perché, credimi, ne sono capace!”

Kate ride, sollevando entrambi i palmi. “Lo so! Mi assicurerò che anche lui lo capisca.”

“Bene!” Si abbottona il cappotto e sorride a Kate. Un sorriso astuto, un sorriso da sono-felice-che-tu-sia-felice che solo una vera amica ti può rivolgere.

Si abbracciano e Lanie vola fuori dalla porta, rapida come quando è entrata.

Kate tappa il vino, mette via il cibo e spenge le luci prima di dirigersi verso la sua camera. Si sfila la maglietta, scivola fuori dai jeans e si libera velocemente da slip e reggiseno prima di saltare sul letto.

E su Castle.

E’ nudo, disteso sul letto con braccia e gambe divaricate, coperto solo da un leggero lenzuolo bianco, esattamente nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato quando Lanie le aveva telefonato.

Kate si mette a cavalcioni su di lui, si abbassa e lo bacia, mormorandogli sulle labbra: “Allora, dove eravamo rimasti?”

Lui le mordicchia il labbro inferiore e solleva il bacino per incontrare quello di lei. “Sai, avresti almeno potuto togliermi le manette prima che arrivasse Lanie”. Strattona quei vincoli di acciaio, simulando sofferenza, mentre quelle producono un rumore metallico contro la testiera del letto di ferro spazzolato.

Kate fa un sorrisetto, percorrendo con le mani il torace nudo di Castle avanti e indietro e ondeggiando i fianchi sulla sua crescente erezione. “Beh, e allora dove sarebbe stato il divertimento?” Chiede. “Sai quanto era sexy sapere che eri qui? Così? Ad aspettarmi?”

Rick geme, combattendo contro le manette, morendo dalla voglia di toccarla con le mani ma riuscendo solo ad accarezzarla con le sue labbra, cosa che fa, abilmente, mentre la sua lingua vaga nella bocca di lei e l’eccitazione che aveva provato prima, prima che Lanie li interrompesse in modo tanto maleducato, ritorna alla carica.

“Me lo posso immaginare” dice con voce roca.

“Mmmhh” geme Kate, mentre il suo corpo vibra contro quello dell’uomo. Avvicina le labbra al suo orecchio e gli sussurra: “Allora riprendiamo da dove siamo stati interrotti.”

“A me va bene” le replica. “Ma se il telefono squilla, non rispondere!”

 

Nota della traduttrice

Nel mio girovagare per fanfiction.net mi sono messa a cercare un racconto che avesse come protagoniste Lanie e Kate, visto che la dottoressa Parish manca da un po’ e, sinceramente, mi sarebbe piaciuto vedere la sua reazione davanti allo stravolgimento della vita di Beckett. In realtà, qui siamo tornati ancora più indietro, ma la storia era troppo divertente e per me è stato amore a prima vista. L’autrice è stata tanto carina da autorizzare la traduzione e quindi eccola qui.

Grazie a Monica per il suo supporto e i suoi deliziosissimi commenti in verde (a volte penso che dovremmo pubblicare quelli invece della FF!!!)

E, come sempre, grazie a chi di voi mi ha dedicato un po’ del suo tempo ed è arrivato fino qui.

Baci,

Germangirl

  
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