One-shot scritta per il primo prompt della nuova stagione.

Ciao Cas,

Finalmente ho trovato il coraggio e il tempo per mettermi a scrivere questa lettera. So che non la leggerai mai, ma pensare di parlare di nuovo con te mi da la forza per parlare di come mi sto sentendo in questi ultimi mesi. Avresti mai detto che mi sarei mai ritrovato in questa situazione? Io personalmente no. Ho provato tante volte a fare un punto della situazione, a cercare di andare avanti  ed eppure sembra tutto così difficile, ho la sensazione che uno come me non possa pretendere una simile risposta.

Ho ancora marchiato a fuoco nella memoria l’ultima volta che ti ho visto all’interno di quel cerchio.

In un momento come questo dovresti vedermi come sono ridotto sento le parole che si affollano, gli occhi appannati e la testa che batte.  Mi sento uno stupido, scrivendo quella che a me sembra tanto una preghiera anche se Sam invece continua a dirmi che è solo una lettera.

Un misero, ridicolo, stupido pezzo di carta che non riceverai mai. 

Se non stessi usando questo pezzo di carta straccia con alcune macchie di whisky mi sentirei una di quelle ragazze infantili che piangono con un barattolo di gelato al pistacchio da cinque kili davanti a film altrettanto pessimi come Twilight.

E’incredibile vero? Pensare a quanto tempo sto perdendo pensando a cosa scrivere in queste lettere che tu non leggerai mai. Vorrei solo che tu sapessi però quello che non ho mai avuto il coraggio di dirti.  Cerco di non pensare a quello che è successo ma poi, anche con la più piccola cosa, mi rendo conto che sei sempre al centro dei miei pensieri. Spesso mi ritrovo a fissare il vuoto e pensare, anche se vorrei poterlo non fare. Sono arrabbiato con te, non capisco il tuo comportamento. Vorrei capire che cosa ti è passato nel cervello, il motivo di quei tuoi comportamenti! 

Perchè Cas? Perchè è andata così? 

Non riesco a dimenticare, tutti i miei tentativi sono stati solo inutili. Sam dice che dovrei rilassarmi, se continuo così un giorno di questi mi esploderà il cervello. Nonostante tutte le cose che ho avuto da fare e tutti i casi a cui ho lavorato sento che qualcosa non va, come se un pezzo della mia vita, della mia famiglia se ne fosse andato.

Sai Cas, non so se sto così per colpa della delusione o della solitudine, del fatto di aver riposto in te le speranze che ho riposto in qualsiasi altra persona che aveva la mia fiducia. 

Mi manchi Cas, non per dirlo in senso stretto, però si. Mi manchi, mi mancano le sensazioni che ho standoti vicino, il senso di pace che non provo con nessun altro se non con te. Purtroppo questa dannata solitudine una cosa che mi sbatte contro da quando è morta mia madre. Mi sono sempre sentito un pesce fuor d’acqua, vedevo le persone come da un vetro. Ho sempre saputo di essere diverso. Mi sono sempre rifiutato di  creare rapporti con persone che non potevo proteggere, con Lisa, Ben, Cassie e molte altre. Una serie di persone che non facevano altro che, seppur inconsciamente di ricordarmi quanto fossi inutile, quanto non riuscissi ad essere la persona che volevo.  

Da quando non ci sei più tu con noi mi sembra di essermi rimesso la maschera che portavo da ragazzo e che tu, stranamente eri riuscito ad allenare, facendomi sentire meno strano, più importante. Da quando mi hai salvato dall’inferno mi hai dimostrato che forse le seconde possibilità esistono anche per quelli con me. 

Sento le lacrime scendere lungo gli zigomi e io non riesco a fermarle, tutto questo ancora mi brucia, la mia vita è condizionata! Sai, non ricordavo che le lacrime facessero così male, sembrano fatte di acido e io sento la pelle che loro toccano bruciare. Le mie sono lacrime amare.

Faccio le cose con calma e sai non sono mai il primo ad espormi, nascondo le mie debolezze sotto la maschera dell’indifferenza per evitare che la gente mi possa colpire dove mi fa più male. E’ raro che io riesca a pensare positivamente, ma come biasimarmi?
Non ce la farei Cas, specialmente adesso che non ci sei più tu qui con me. Non posso permettermi di pensare positivo e poi prendere un’altra botta. 

In tutta la mia vita, si da quando ero bambino e durante tutta la mia adolescenza ho imparato ad andare avanti, d’altronde che altra scelta avevo? 

Non ho mai considerato neanche lontanamente il pensiero di poter aver una vita normale, lo sai anche tu. Le persone sono sempre troppo occupate, disinteressate ed egoiste per occuparsi di guardare quello che gli altri hanno dentro e poi, diciamocelo, nessuno potrebbe capire come mi sento, quello che ho visto e che ho passato. Le persone che ho perso, le aspettative che sono sempre ricadute su di me e su  nessun altro.  Ed è per questo che sento il bisogno di averti al mio fianco. Tu sei stato l’unico, insieme a Sam,  che mi è stato vicina nel momento del bisogno. 

Come se non bastasse Sam sta sempre peggio, lui finge che vada tutto bene ma io lo vedo nei suoi occhi, me ne accorgo dal modo in cui mi mente. Quando non sono impegnato a scrivere fisso il muro, non se ce la farò questa volta Cas, le cose cominciano ad essere troppo più grandi di me. Voglio provare tutto il necessario, anche l’impossibile ma non posso perdere anche lui.

Dopo mia Madre, mio padre, Joe, Hellen, Bobby e te, non resisterei anche senza di lui.

Non riesco a controllare tutto questo, vedo la luna alta nel cielo ma il sonno non arriva. Sento le gambe stanche, come se fossi stanco di trascinarmi tutti i giorni senza un vero obiettivo. Ho tanto sonno sonno, voglio dormire. Allora perchè non ci riesco?  Perchè mi sento sperduto?

Oh Cas, se tu fossi qui sapresti cosa fare. Mi diresti che andrà tutto bene, come al tuo solito. Fissandomi con i tuoi occhi blu e scacciando quei pensieri che mi ronzano in testa come  mosche. Forse mi sono solo montato la testa come al mio solito e ho cominciato a pensare in positivo. Pensavo che sarebbe stato diverso, pensavo che tu fossi diverso..e invece mi ritrovo nella stessa situazione di prima. Ad aver un’altra persona solo perchè sono stato così inutile da non riuscire a proteggerti.

Non ti capisco Cas, è vero. Ma  ho imparato ad accettarti così come sei. Lo sai perchè? Ti è mai capitato di passare una vita intera sentendo di non essere mai abbastanza? Ti dover sempre dimostrare alle persone chi eri, cosa volessi dalla tua vita, dopo averci pensato tanto, sei uno dei pochi che capisce davvero come mi sento. 

Ammetto di essermi svegliato di soprassalto qualche volta, aspettandomi di vederti lì con la tua solita faccia che mi avrebbe sicuramente fatto infuriare. All’inizio pensavo che sarebbe stata una cosa temporanea, in cui tu saresti tornato come se non fosse mai successo nulla.
Adesso invece mi torturo con pensieri che cercano di convincermi che avevi un piano, che era tutto calcolato. Non posso pensare che ci hai traditi Cas. Non posso! 

Mi sento male se ci ripenso a tutto quello che è successo, il tempo che è passato senza che io potessi fare niente e quel dannato senso di dolore che mi attanaglia nelle serata più tristi quando mi ricordo che in fondo il passato non si può cancellare, che tu non puoi tornare. Ti chiedo solo scusa Cas, per tutto, per non aver capito, per non essere mai riuscito a dirti in faccia quello che sentivo.

Sai Cas, nei miei sogni ancora ci sei, mi abbracci e mi ripeti che andrà tutto bene, che sarai sempre con me per proteggermi, come hai fatto dalla prima volta che hai stretto la mia mano per tirarmi fuori dall’Inferno. Si, lo so, nei miei sogni è sempre tutto troppo facile. Sono da biasimare se  volessi che diventassero la realtà? 

Sinceramente non so perchè ti sto scrivendo tutte queste cose... Vorrei trovare una risposta, una via d’uscita. Potresti potresti rispondermi dicendo che non mi accorgo delle cose che ho intorno, delle cose buone che ci sono perchè sono troppo preso dal mio vittimismo. Ma dai, seriamente?Lo diresti davvero? Tu?

Nonostante tutto sai però qual è la cosa peggiore? Non poter sapere dove sei finito. Non so proprio niente della morte dei demoni e delle altre creature e quindi so ancora meno della morte di un angelo. Dove sei Cas? Se ti chiamassi mi potresti sentire?

Dio o chi per lui, avrebbe un momento per farti tornare?

Lo avresti mai detto che mi sarei ritrovato qui a pregare? Pregare un Dio che è rimasto insensibile quando è morta mia madre, quando mio padre ha dovuto fare un patto con Azazel.

Insomma non ho molto altro da dire. Ti lascio con questa, lo so, non è nei miei canoni di musica abituale però neanche io sono molto nei miei soliti canon....

Hai un momento Dio?
No, perchè sono qua
Insomma ci sarei anch'io
Hai un momento Dio?
O te o chi per te
Avete un attimo per me?
Li pago tutti io, i miei debiti
Se rompo pago per tre
Quanto mi costa una risposta da te,
Quant'e'?
Ma tu sei li' per non rispondere
E indossi un gran bel gilet
E non bevi niente o io non ti sento,
Com'e'? Perchè?
Perchè ho qualche cosa in cui credere
Perchè non riesco mica
A ricordare bene cos'è
Hai un momento dio?
No, perchè sono qua
Se vieni sotto offro io
Hai un momento dio?
Lo so che fila c'è,
Ma tu hai un attimo per me?
 

Note dell'autrice:
Vi chiedo scusa davvero, forse ho esagerato un pò con l'angst xD
Non se sta peggio Dean o io dopo aver fatto questa specie di rlflessione su come per me, si è sentito Dean. Ovviamente io shippo la Destiel e questa non poteva che rispecchiare la mia idea. Spero vi piaccia e spero non vi abbia rattristrato troppo