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Autore: Summer38    10/10/2013    3 recensioni
[ambientata circa alla metà di "Si ricorderanno di noi?"][terza storia nel fandom dei Pokémon]
Crystal è stata rimpiazzata, sostituita, cambiata. Non è più lei la protagonista. La sua avventura è finita e, nonostante il ritorno del suo compagno e del suo rivale, lei non può più tornare. Ora comanda Kotone, dai capelli castani e dal cappello più grande della sua testa. Può solo sorridere ed annuire, chiudendo tutti i suoi aspri pareri all'interno del suo cuore. Aspro scontro tra una povera Allenatrice sostituita e con la sua nuova parte, allegra e sorridente, che esige il suo permesso per partire per la sua avventura.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crystal, Lyra / Kotone
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cambiamento.

 

Era strano.

Crystal era l'unica che la vedeva così. Forse perché era lei, quella che doveva per forza restare indietro e cambiare. Era partita ed era tornata col sorriso sulle labbra, forse con gli occhi lucidi per le avventure ormai finite. Ma non aveva mai espresso il desiderio di cambiare o di ritornare indietro sui suoi passi. Ormai il suo compito era finito e doveva passare il testimone agli altri Allenatori. Eppure, qualcuno non l'aveva pensata come lei. E alla base delle collina, tutti si erano riuniti per rivedere la partenza di vecchi giocatori e di una nuova protagonista. Hibiki e Silver non erano nemmeno cambiati, erano semplicemente stati incaricati di ritornare indietro. Lei, invece, era stata cambiata completamente. L'avevano sostituita. Non c'erano più i suoi capelli azzurri, nemmeno i suoi vestiti e neppure il suo nome. Lei non esisteva più. Ora c'era Kotone, con i suoi capelli castani e con il cappello più grande della testa, che forniva una sua copia colorata male. La cosa non le piaceva. Ma ormai non ci poteva fare più nulla. Annuire, sorridere e dare la sua, se si poteva chiamare così, benedizione. Che anche Kotone vincesse le sue lotte Pokémon, che conquistasse la Lega e tutto quello che tutti loro avevano già fatto. Era quasi prevedibile. O forse, sostituendola, era cambiata anche la loro storia? Sinceramente, non lo voleva sapere. Raggiunse la panchina e, protetta dalla leggera nebbia che avvolgeva la cima della collina, si sedette. Sospirò amaramente e nel silenzio che dominava la sua “zona”, quasi sentì le congratulazione degli altri personaggi. Provò lo strano desiderio di essere là con loro, per partire al posto della sua nuova parte. Ma non trovò nemmeno la forza di alzarsi e chiuse gli occhi, esausta di tutti quei sentimenti negativi, così diversi dalla sua solita indole.

 

~

 

Crystal quasi imprecò quando, aprendo gli occhi, si ritrovò davanti la faccia di Kotone. Erano passati quasi dieci minuti da quando si era abbandonata alla solitudine, sulla sua magnifica panchina, ma non si era minimamente accorta della presenza di lei. Sorrise, un sorriso terribilmente finto, ma non se ne preoccupò. «Kotone, non dovevi partire?» domandò allegramente, fingendo come mai nella vita. Teoricamente, e Crystal lo sapeva benissimo, i giocatori non potevano partire senza una “benedizione” da parte degli antenati. Inconsciamente, Crystal aveva sperato di farle perdere il posto, non facendola partire. «Crystal... ehm, ti ricordi della Benedizione?» chiese lei, cercando nei suoi occhi una traccia di consapevolezza. E la trovò, probabilmente. Era più forte di lei, però. Scrutava il viso di Kotone e i suoi abiti, alla ricerca di un possibile paragone alla sua persona. Sembrava creata da zero. Non era ispirata a lei, non era lei, era completamente diversa da quella che era stata. Decise di essere gentile, come lo era sempre stata, e si alzò in piedi. Cercò di non valutare anche la differenza di altezza. «Hai la mia benedizione, Kotone; vinci le tue lotte, raccogli le tue medaglie, conquista la Lega e combatti per la buona causa» disse con calma, modificando il tono di voce per dargli quasi un senso di importanza. Sperò che bastasse, che non chiedesse chissà cosa. Almeno questo desiderio si realizzò. Vide schizzare via Kotone alla velocità della luce, urlando di aspettarla agli ormai veterani Silver e Hibiki. Chissà com'era ritornare ad interpretare le loro vecchie parti. Forse avrebbero detestato combattere nuovamente l'uno contro l'altro. Si buttò nuovamente sulla panchina e si rilassò. Alla fine, non erano affari suoi.

 

~

 

Scese alla base della collina quando la luce ormai era fioca e la nebbia aveva preso il sopravvento. Per tutto il giorno aveva sentito le voci allegre dei suoi compagni, felici di quel nuovo viaggio, che aspettavano novità ed impressioni. Crystal mangiò con lentezza quasi esasperante, restando l'ultima al tavolo. Si sentiva fuori luogo. Tutti avevano i loro compagni e rivali, lei no. In una botta sola, aveva perso tutti e due. Salutò tutti con un sorriso stanco, cercando di allontanarsi da tutti e tutto. Le dava fastidio essere rimpiazzata ma anche essere così asociale, così diversa dal solito, non le piaceva. Per questo, per non dar fastidio a nessuno, si ritirò in fretta nella sua stanza. Quel posto, quella sottospecie di limbo, cambiava ad ogni singolo evento ma, almeno, le loro stanze personali no. «Ma che diamine...?» disse, incontrando con lo sguardo un semplice foglio bianco appoggiato sul cuscino del suo letto. Lo aprì con curiosità, cercando di tradurre le frasi scritte in modo frettoloso. Quando finalmente riuscì a leggerlo, sulle sue labbra si disegnò un sorriso vero e proprio. Appoggiò il biglietto sul comodino e, con rinnovato vigore, ritornò con i suoi compagni. Non le piaceva l'idea di essere rimpiazzata, per niente. Ma ormai non poteva fare più nulla. Tanto valeva essere la mentore di quella sua nuova compagna.

“Ti renderò fiera di me, Crystal!

-Kotone.”

 

Angolino dell'Autrice

 

Avevo detto che un giorno sarei tornata su EFP, ma non ho mai specificato in quale fandom. Ed eccomi qui, con la mia terza storia su questo fantastico manga, anime e videogioco. “Cambiamento” si collega perfettamente alla metà di “Si ricorderanno di noi?”. Ho voluto aprire una parentesi per parlare della sostituzione di Crystal con Kotone, per il remake di Oro e Argento. Tra le due, preferisco davvero la prima e mi dispiace della sua sostituzione. Bene, non ho molto altro da dire. Vi saluto, lasciandovi alle note, sperando che la storia vi sia piaciuta. Sono ben accette sia le critiche che le recensione positive, ovviamente!.

 

Note dell'Autrice

 

La Benedizione è una mia invenzione. Semplicemente è una frase che il precedente giocatore riferisce al nuovo protagonista, per augurargli tutto il bene del mondo.

Crystal non è esattamente il nome del vero personaggio del gioco Cristallo; il vero di nome della protagonista femminile è Kristy, anche detta Kris (nome originale). Il cambiamento del nome è come per Blue, in “Si ricorderanno di noi?”, che in origine si chiamava Leaf – anche se negli originali non esisteva.

Silver e Hibiki, al contrario di Crystal, sono stati menzionati nella prima storia di questa “serie”; nonostante questo, Crystal esisteva. Lei aveva già ricevuto la “benedizione” da parte di Blue, ovvero Leaf (che in realtà non esisteva, infatti nel primo gioco c'era solo Red).

Crystal e Kotone, rispettivamente Kristy e Cetra, sono probabilmente OOC; per Crystal mi sono ispirata parzialmente al carattere del manga – lì viene indicata come un personaggio intelligente e premuroso, che arriva anche al donare tutti i suoi soldi per un asilo e, per questo, nel testo si dice che è “diversa dal solito”.

Il limbo è quel posto in cui tutti i personaggi vengono mandati alla fine delle loro avventure, sempre di mia invenzione, e i luoghi cambiano praticamente sempre, tranne le camere da letto.

 

Vi saluto,

Summer38.

   
 
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