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Autore: jiojio    10/10/2013    5 recensioni
La storia segue all'episodio in cui Matty non avendo inizialmente compreso la reazione del suo tutore ,rispetto alla sua volonta' di essere riaffidata al padre naturale, chiede a Mac di occuparsi del nostro Flyboy. Ricorderete tutti le parolole con cui Mac spiega alla giovane donna il modo in cui Harm ha imparato ad Amare, da quel momento il colonnello , avendo messo fuori dalla sua mente quelle considerazioni sul suo amico-collega inizia a riflettere........
CHIEDO VENIA E' LA PRIMA CHE PUBBLICO ; )
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Harmon 'Harm' Rabb, Sarah 'Mac' MacKenzie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Matty: Colonnello mi farebbe un piacere? Sarah: certo! M: si prenderebbe cura di lui per me... cioè facendo in modo che non si senta troppo triste o troppo solo! S: lo farò! La conversazione avuta con Matty le risuonava nella testa, anche lo scorrere dell'acqua sul suo viso sotto alla doccia non riusciva a distoglierla dalla catena di pensieri che si erano scatenate in lei. Quante volte nello sconforto si erano cercati e respinti, quante volte, pur sapendo che il solo essere vicini permetteva loro di superare qualsiasi cosa, avevano preferito l'orgoglio. Quante volte pur lasciando all'altro intravedere l'incondizionato amore che provavano avevano deciso di restare soli. Quante volte in quest'ultimo anno Lei l'aveva allontanato pur avendo compreso che la stava aspettando. Quante volte le occasioni erano state sprecate. Quante volte ancora avrebbero rinunciato alla felicità! Era ritornato dalle qualificazioni nel pomeriggio, era stato Bud a dirglielo, si vestì in fretta e decise di andare da lui. Non sapeva cosa volesse o cosa dovesse fare, dire, solo che vederlo le avrebbe fatto bene! Era in auto, prese il cellulare e compose il suo numero S: Harm, sei a casa? H: Mac è successo qualcosa? S: no, nulla. Hai cenato? H : non ancora, perchè? S : ok, ti raggiungo con due pizze, così ci facciamo compagnia. H : ottimo! a tra poco. Harm era legermente interdetto, certo, Sarah, gli faceva in passato di queste cose, ma da quando Lui si era fatto avanti, alla cena di addio dell'ammiraglio, gli era parso che lei cercasse di evitare qualsiasi momento di "intimita". Scosse la testa decidendo di non farsi troppe illusioni, iniziò a sistemare per la cena, decise di preparare sul tavolino accanto al divano per starle maggiormente vicino, impazziva per il modo in cui Sarah si sedeva accovacciando le gambe. Si ritrovo a pensare e a sorridere a quell'immagine fino a quando non venne scosso dal suono del campanello. S: hei, ben tornato! Come sono andate le qualificazioni? H : ciao, accomodati. Le toglie la cena dalle mani e gli fa cenno di recarsi verso il divano. H : non sono precipitato! Sarah si girò di scatto e si rabbuiò in volto. H : scusami, sono stato uno stupido, non dovevo scherzare su questa cosa. S : tranquillo, solo che ... H : che? S : ... in quelle ore io ero disperata! Nulla mi sembrava avesse senso, il solo pensiero mi manda in panico. Gli occhi che si erano fissati con uno sguardo vuoto su di lui ad un tratto ricominciarono a recuperare il loro scintillio. S: mangiamo, si fredda! H : certo Principessa, metto queste nei piatti e arrivo! Andando verso di lei fece una smorfia, un sorriso che Sarah notò. S : che c'è? H : ci avrei scommesso che ti avrei ritrovata in quella posizione! S : haaa... è più forte di me, ti infastidisce? H : in realtà mi piace, e poi mi indica che sei a tuo agio qui con me, e ...visto che non accadeva da tempo... ne sono felice. Mangiarono e scherzarono parlando del Jag, del generale e anche di piccoli pettegolezzi in genere. Nel ridere su una delle loro avventure a Sarah un ciuffo della frangia copri il volto, Harm, nel modo più naturale possibile, lo sistemò e completò il gesto con una carezza che dal viso giunse al collo. Il colonello dei marines più controllato di tutto il corpo perse un battito a quel tocco, non riusciva nemmeno a respirare. H : ( con un filo di voce ma con una sicurezza mai avuta ) Dimmi che sei qui per restare Sarah! Dimmi che non dovrò più trattenermi dal fare gesti come questo. Dimmi che non c'è più una complicazione valida per la quale dobbiamo rinunciare ad un Noi! Sarah, "Sono nato per amarti con ogni singolo battito del mio cuore, sono nato per prendermi cura di te tesoro, per ogni singolo giorno della mia vita." Sarah sembrava in trans, quanto era cambiato il suo pilota? Tornati dal Paraguay Harm aveva detto che lei si era rassegnata al fatto di non poterlo cambiare, e ora? H : so a cosa stai pensando Amore... ( fece un profondo sospiro ), non sono cambiato, ho solo capito che bisogna ammettere che ci sono cose di cui abbiamo paura perchè non sono controllabili ma ci controllano. Mi sono imprigionato per anni in una stanza di paure per non essere sopraffatto dal sentimento che provo per te, ho capito che mi è impossibile, mi hai vinto, le mura sono crollate ed ho scoperto che Vivere per Te e di Te è tutto quello di cui ho bisogno. Sono cresciuto. Ti prometto che non ti farò soffrire e che saro sempre sincero, nessun silenzio tra noi.... ( si fermò un attimo per capire quello che lei provasse a quella sua serena, consapevole e, per la prima volta, diretta dichiarazione. Poi riprese con un piglio ugualmente sicuro ma carico di speranze ) Una volta mi dicesti che avresti rischiato l'amicizia per qualcosa di diverso, se c'è ancora un po'di quel sentimento in te, permettimi di aiutarlo a riemergere. "Ti Amo!, amo ogni tua piccola cosa... Sei la Sola per Me ed io Sono l'uomo per Te," siamo inscindibili. S : ( Con un groppo in gola, il battito accellerato e un filo di voce) Nulla deve riemergere (prese la mano di Harm e la appoggio sul suo cuore ) sei sempre stato quì, tu sei sempre stato l'unico padrone del mio cuore ma... H : ma... ( era felice e terrorizzato, pendeva dalle sue labbra ) S : io non posso darti che me! Non sono... ( con gli occhi pieni di lacrime ) in grado di darti altro, di renderti felice con una famiglia ( la sua voce si ruppe su questa ultima affermazione ) H : ( asciugandole le lacrime con un gesto ormai suo ) Noi siamo una famiglia mio angelo, non ho bisogno che di Te! La strinse a se e le diede un tenero bacio. Dopo un tempo infinito Harm si alzo e porgendogli la mano l'invitò a seguirlo. Le diede una sua tuta e si svestì rimanendo solo in boxer, Sarah andò in bagno a cambiarsi e ritornò con indosso solo l'enorme maglia con la scritta NAVY, Harm le indicò il letto. H : vieni ( la strinse a se e si addormentarono sereni ) Non era necessario velocizzare le cose, per quella sera c'erano state già troppe emozioni. MATTINO SEGUENTE Compose un sms con una mano e lo inviò, si era svegliato da poco e non riusciva a staccarle gli occhi da dosso, era magnifico sentire le sue morbide membra su di lui, ascoltare la sinfonia del suo respiro, catturare l'immagine serena del suo volto. S : Buon giorno pilota! H : Buon risveglio mia piccola marines. S : non sono piccola! H : ha si? ma ti sei vista tra le mie braccia con la mia felpa? S : guarda che sei tu il gigante, non io una lillipuziana! H : questo ti disturba? S : stringimi ( Harm eseguì ), no, mi piace! .....Tesoro che ore sono? H : sono le ( sporgendosi per guardare la sveglia ) ... cosa? Non sai che ore sono? S : no, non lo so! H : come è possibile, dove hai nascosto il mio orologio vivente, chi sei tu? S : ( lo guardò di traverso, poi perdendosi nei suoi occhi ...) credo di aver vissuto nell'insicurezza e nella paura volendo così avere sempre tutto sotto controllo anche il tempo. Stanotte tra le tue braccia non ero più sola, non dovevo più temere nulla e avevo tutto ciò di cui ho bisogno, non mi era necessario controllare nulla, benchè meno il tempo che scorre. Harm la baciò, era appoggiato con la schiena alla testiera del letto e Sarah era quasi completamente su di lui. S : dai che ore sono? dobbiamo andare al Jag! ( mentre con le mani giocava sul suo torace ) H : no, al Jag andremo più tardi, ho inviato un sms a Bud avvisando che stomattina ci saremmo assentati per una mia situazione in cui tu dovevi aiutarmi. S : bene, avevo bisogno di un po' di relax! H : chi ti dice che ti rilasserai? io avrei altre intenzioni! ( con sguardo malizioso ) S : io ho solo voglia di rilassarmi e ... H : ( curioso) e... S : cosa c'è di più bello e riposante che... H : ( con sguardo corrucciato ) che... S : donarsi all'unica persona che si sia mai Amata e Desiderata dal primo giorno in cui la si è vista! Sarah completamente sul suo pilota, lo scrutava e si perse nei suoi occhi, poi iniziò a sfiorarlo con una scia di piccoli, umidi, caldi e passionali baci. Harm era rapito dalla sensuaità della sua piccola marines, era completamente soggiogato; inizio ad accarezzarla, Sarah era a cavaccioni su di lui, con delicatezza, e assaporando ogni istante le sfilo la felpa, perdendo lo sguardo su ogni centimetro della pelle di lei. Il calore sprigionato dai loro corpi, il desiderio represso li portava ad avere costante bisogno di sentirsi, assaporarsi, perdersi e ritrovarsi in una carezza in un bacio, in un contatto sempre più intenso, un lungo percorso di conoscenza che portava al completamento di due anime in una solo essenza. Un amplesso che li vedeva complici in un gioco senza vinti, nessuno dei due cercava di far soccombere l'altro ma renderlo vincitore, cercavano il proprio appagamento nel volto soddisfatto dell'altro, un darsi incondizionatamente, un gioco d'Amore! Paghi, si stringevano ancora ansimanti, si guardarono e sorrisero. H : non vorrei ma dobbiamo andare. M :lo so! H : forza, una doccia e poi al lavoro principessa! M :insieme? H : naturalmente! Giocarono ancora sotto l'acqua, poi Harm si vestì e scese nell'auto di Sarah per prendere la divisa in più che aveva sempre nella sacca. Harm convinse Mac a recarsi in ufficio con solo la sua auto, visto che li sapevano assenti per un problema da risolvere insieme. Gen. Cr. :Colonnello, Capitano, spero sia tutto apposto! Avete risolto il problema di stamani? H : non proprio signore, avremo bisogno del week end, col suo permesso. Sarah non capiva fin dove Harm voleva arrivare con quella scusa. Gen. Cr. : è così grave? H : è complicato Generale, al momento giusto le spiegheremo tutto, per il momento si fidi di noi! Gen. Cr. : ( titubante ) accordato ma lunedì mi spiegherete tutto.. Andate. H/M :agli ordini! Poco dopo, nell'ufficio di Mac. S : allora cosa hai in mente pilota? H : nulla di pericoloso, usciamo di qui il prima possibile, ho solo voglia di averti solo per me! S : sarà! Harm riporta a casa il Colonnello e le chiede di indossare un vestito da sera e preparare un bagaglio includendo alcuni indumenti. H : passo a prenderti alle 20.00 h. S : dai dimmi dove andiamo? H : No! A dopo. ( dandole un bacio ) Sono davanti al L'Hilton Hotel S : Tesoro ma..? H : vieni! Direttore : Signori è tutto pronto, seguitemi. Vennero condotti su di una meravigliosa terrazza dove vi era un tavolo pronto per la cena, si udiva una dolce musica di sottofondo e un incantevole panorama. Si accomodarono e dopo un po' il cameriere servì la cena scelta da Harm. Sarah era incantata e felice il suo pilota dimostrava la dolcezza nei suoi confronti in una maniera cosi chiara che quasi ne era imbarazzata. Appena ebbero finito Sarah si alzò per ammirare il panorama. Harm la raggiunse e la strinse da dietro. H : tutto bene? S : ( sospirando ) Si! è bellissimo qui. H : e tu sei un incanto, è meraviglioso stringerti sotto questo cielo che sembra vibrare di luce solo per noi. S : quanto ancora intendi stupirmi? H : per tutti i giorni della nostra vita! La voltò verso di lui la guardò con un intensità e una convinzione che non gli aveva mai visto, era estasiata, pitrificata. H : ( con un tono molto sicuro e dolce ) seguimi. La condusse, attraverso una delle porte che davano sulla terrazza, nella suite. Accanto ad un divano vi era un cofanetto e dei calici riempiti per un brindisi, la fece accomodare e si sedette accanto a lei. H : Aprilo! Sarah gli lanciò uno sguardo dei suoi, inarcando il sopracciglio destro, e fece un sospiro. Il cofanetto il legno e madreperla era un carillon che aperto avviava, su una dolce melodia, il movimento di un Capitano di marina e una sposa, alle cui spalle su uno specchio era stato inciso:" dal giardino di rose all'eternità", hai piedi dei due personaggi un solitario e una fascetta d'oro bianco. Sarah era bloccata dall'emozione Harm le strinse le mani. H : Sposami Principessa! S : Si! Un intenso bacio seguì quel momeno, poi i due si scambiarono gli anelli, Harm spiegò a Sarah che quella di far indossare una Vera anche al futuro sposo era una usanza italiana, che faceva comprendere a tutti l'importanza dell'impegno preso. Fu una notte magica, intensa, indimenticabile. H : sei felice? S : come potrei non esserlo? Sono con l'uomo che amo e ci resterò sino all'eternità. Passarono un week and magnifico tra coccole e rilassanti notti di passione ma i lunedì arrivo troppo velocemente. Gen. Cr. : Comandante, Colonnello. HeM : signore, ( guardandosi ) Gen. Cr. : allora....quella spiegazione? H : signore è complicato... Gen. Cr. : cosa? H : io e il colonnello abbiamo un problema da sottoporle Gen. Cr. : mi state facendo preoccupare! avanti Rabb! H : lei crede che potrebbe aiutarci ad ottenere il permesso di usare il giardino della Casa Bianca? Gen. Cr. : vi siete ammattiti, che richiesta è questa? e poi usarlo per cosa? H : Generale è in quel giardino che un Peter Pan è stato trovato dalla sua Wendy ed è li che vuole sposarla e dimostrargli da quel momento di essere cresciuto grazie a Lei e per Lei! Gen. Cr. : ( sorrise e scosse il capo ) Ci sono sempre i privilagi da Generale! I versi tra virgolette sono tratti e tradotti dal testo musicale I Was Born To Love You.
  
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