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Autore: Agente Isa88    25/10/2004    2 recensioni
4 anni dopo lo sconto sotto la pioggia. Tre ragazzini trovano l'agente Smith dentro un vecchio cinema e... COMMENTATEEEE!!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, questa è una storiellina semplice, niente di così impegnativo, ma spero piaccia lo stesso

Ok, questa è una storiellina semplice, niente di così impegnativo, ma spero piaccia lo stesso!

                                                                                                                                                Isa

 

 

Questa è realtà!

 

Erano passati ormai quattro anni da quando tornò la pace nel mondo, da quando cessò la pioggia, da quando si capì che c'era qualcosa di strano nel mondo... ma da allora tutti vivevano serenamente.

 

Solita giornata scolastica per Nutty, una sedicienne con tanti sogni nel cassetto, che faceva finta di ascoltare la lezione di informatica, fortunatamente poteva nascondersi dietro lo schermo del computer mentre estraeva uno strano floppy.

 

La sua compagna di banco, Annichan, la guardò incuriosita "che diavolo è quello?"

 

"una cosuccia più divertente di Excel..." disse inserendolo.

 

"guarda che se ti scopre il prof. finiamo in presidenza tutte e due!"

 

"ma dai, non è nulla di pericoloso, è solo un programmino che ho inventato molto divertente" detto questo connesse tutti i computer della stanza a Internet e tramite le risorse di rete espanse il suo piccolo Virus.

 

Il resto della classe concentrato a guardare gli schermi si alzò in piedi di scatto "Prof! Sta succedento qualcosa di strano nel computer!" Il professore di informatica si alzò e andò a controllare.

 

Un uomo in nero con gli occhiali da sole si muoveva sullo schermo cancellando tutti i file, più ne mangiava più gli uomini in nero aumentavano ridacchiando. "da dove salta fuori questo Virus? Sta cancellando tutti i file scolastici!"

 

L'attenzione del professore venne attratta da due alunne che ridevano a crepapelle alle sue spalle "presumo che siate state voi due vero?" ringhiò.

 

"Io non centro proprio nulla!!!" si giustificò Annichan.

 

"le piace il mio nuovo programmino? Si chiama Virus Smith!" rise Nutty.

 

Un attimo dopo tutte e due furono convocate dalla preside per aver cancellato quasi tutti i file scolastici.

 

"per un soffio non siamo state espulse!" disse Nutty soddisfatta.

 

"ma che dici? grazie a te sono stata anche io dalla preside, e io non ho fatto nulla!" disse arrabbiata Annichan. Un suono interruppe il discorso, era il cellulare di Nutty "è un messaggio di Beba..."

 

"Beba?" chiese Annichan.

 

"è la mia migliore amica, non te ne ho mai parlato? comunque mi ha scritto che tra poco passa a casa mia...ha una bella sorpresa per me..."

 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

 

Finì la giornata scolastica e tutti gli studenti tornarono a casa.

 

Nutty, una ragazzina abbastanza tranquilla che ama il disegno e scrivere fanfiction su Smith. Perchè su Smith? Lei era sempre stata convinta che qualcosa nel mondo non quadrasse, era una sua strana impressione. Ne fu consapevole quando l'agente Smith si impossessò di tutti gli esseri umani, compresa lei e tutti i suoi amici.

 

Lei era convinta che certe cose potessero esistere solo nei film, ma non era così. Nutty conosceva già Smith, l'ho vedeva sempre nei paraggi di casa sua a inseguire strani tipi vestiti sempre di nero... pensò sempre che fossero gente losca. A Nutty invece attraeva Smith, ogni tanto si affacciava dalla finestra e quando lo vedeva si fermava a osservarlo.

 

Gli è sempre parso un tipo strano, sia per i suoi modi di fare che per come era vestito, era sempre in giacca e cravatta e sembrava quasi un robot. Passato del tempo una volta si accorse di averne visti due di agenti Smith, dapprima pensò di aver visto male, ma presto si accorse che non fu così.

 

Come fa a sapere il suo nome? E chi se lo scorda più il loro primo, e anche ultimo! Smith sfondò la porta di casa sua ed entrò in compagnia di un'altra decina di agenti uguali a lui. La immobilizzò al muro sghignazzando e le infilò una mano nel torace, Nutty sentì bruciare tutto il suo corpo "chi diavolo sei?" chiese.

 

"piacere sono Smith!" le rispose prima di farla diventare come lui.

 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

 

Suonò il campanello di casa sua, Beba si presentò alla porta "come va?" chiese amichevolmente.

 

"benissimo...anche se per via di quel programma mi sono fatta un giretto dalla preside..."

 

"quello su Smith? Secondo me ti hanno preso per una pazza, sei l'unica nell'arco di miglia e miglia che impazzisce per uno come lui!"

 

"E poi che c'è di male se mi piace?"

 

"che c'è di male? Non credi che la gente possa trovarti pervertita dicendo che sbavi per uno che ci ha quasi fatto fuori tutti? E' uno spietato assassino...niente di più..."

 

"era uno spietato assassino..." precisò Nutty.

 

"bè...non proprio... sai che dovevo farti una sorpresa?" disse sorridendo.

 

Nutty la guardò in silenzio.

 

"Hai presente il cinema Puccini? Sta mattina ci sono entrata di nascosto per osserarlo un po'... e diciamo che tra il buio, i detriti e la polvere... ho visto buttato in un angolo un uomo, era in giacca e cravatta... diciamo che l'ho riconosciuto subito... insomma, per farla breve, nel cinema c'è Smith..."

 

Nutty non cambiò espressione e continuò a fissarla ancora per pochi istanti...prima di cadere per terra! Un piccolo mancamento...

 

Dile, fratello minore di Nutty, si affacciò in sala attirato dal gran baccano "che diavolo sta succedendo qui?" Trovò Beba a cercare di alzare Nutty da terra.

 

Tutti e tre si sedettero sul divano, Beba spiegò la situazione anche a Dile "dimmi che stai scherzando?" disse lui.

 

"no... Smith è ancora vivo...o almeno credo...dato che non si muove..."

 

Nutty tornò in se con le guance rosse grazie ai delicati schiaffi dati da Beba per svegliarla. Dile sembrava abbastanza agitato "e adesso cosa facciamo? Se quello torna in vita siamo tutti morti! E io sono ancora giovane!"

 

"Allora le mie teorie erano tutte giuste!" urlò Nutty improvvisamente.

 

"quali teorie? Le tue storielline?" disse sarcastico Dile.

 

"Ma quali storielline, ignorante! Le mie non sono semplici fanfictions, le mie erano teorie sul futuro!" disse guardandolo storto.

 

"tu hai sempre scritto che Smith in qualche modo sarebbe tornato..." disse Beba.

 

"E a quanto pare avevo ragione!"

 

"se vuoi ti faccio vedere dove si trova..."

 

"che aspettiamo ad andarci?" disse Nutty prendendo una piccola torcia.

 

"scherzate vero?" disse Dile.

 

"per niente!" dissero le due all'unisono uscendo dalla porta.

 

"Ok, ok... basta continuare a convincermi, vengo con voi!.....aspettatemi però non lasciatemi solo!" disse seguendole.

 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

 

Erano tutti e tre molto agitati, Nutty non vedeva l'ora di incontare Smith, Beba sperava andasse tutto bene e Dile...bè Dile pregava che Beba avesse avuto un'allucinazione!

 

Non potevano passare dal palazzo di Beba per accedere al cinema perchè il portinaio li avrebbe fermati, quindi passarono dall'entrata posteriore di un grande magazzino. Superarono un cancelletto arruginito ed eccoli di fronte all'entrata del cinema.

 

Un posto dimenticato da tutti. Scatoloni, pattume, vecchie scale di legno, e altra sporcizia occupavano l'entrata del cinema, che era coperto anche da vecchia edera mai tagliata. Insomma, un posto da brivido!

 

"aiutatemi a spostare questa roba" disse la beba spostando un grosso scatolone.

 

"come diavolo hai fatto a passare di qua! E' tutto bloccato" disse Nutty.

 

"infatti non sono passata di qua, sono entrata da una porta diroccata più in la, ma se passiamo di qua faremo prima..."

 

Dile provò a spostare una scala di legno, ma questa di incastrò ancora di più impedendo l'accesso ai tre ragazzi.

 

"non ci rimane che passare dall'altra porta..." disse la Beba, e i due amici le andarono dietro.

 

L'altra entrata era completamente sgombra da qualsiasi cosa, a parte la polere e vecchi pezzi di intonaco caduti dal soffitto. Per raggiungere la sala principale del cinema toccava attraversare le scale, tutte quasi distrutte, ci volle molta attenzione, c'era rischio di cadere e di farsi male.

 

Tutto si fece ancora più buio.

 

Nutty accese la torcia.

 

"per favore torniamo indietro..." disse Dile dietro alle due.

 

"ssst!" dissero Nutty e Beba all'unisono.

 

Nutty illuminò ben bene la stanza, le poltrone rosse erano ancora intatte ma sotterrate dalla polvere, era ancora ben tenuto anche il grande telone bianco dove proiettare i film, era davvero gigantesco e metteva anche i brividi.

 

A un certo punto la torcia illuminò l'angolo della grande sala, una sagoma umana era ben visibile saduta appoggiata al muro con la testa bassa.

 

"AAAAAAAAAHHH!!!" urlò di gioia Nutty. Gli altri due le immobilizzarono la bocca e la trascinarono dietro un'angolo.

 

"Sei matta?!" le urlarono "se quello ci scopre e si sveglia saremo finiti! sta zittaaaa!"

 

Nutty si ricompose con un colpo di tosse "ok, ok...frenerò l'entusiasmo!"

 

"allora non stavi scherzando!" intervenne Dile.

 

"te ne sei accorto solo ora?" disse irritata Beba.

 

Nutty cercò di avvicinarsi per vederlo meglio, tra i consigli generale degli altri due che la pregavano di non muoversi di un passo di più.

 

Nutty gli si fermò di fronte e si inginocchiò. Vedendo che non si muoveva fece cenno agli altri di avvicinarsi pure. Con passo cauto la raggiunsero.

 

"Non ci posso credere che questo maledetto sia ancora vivo..." disse Dile.

 

Nutty non sembrava sorpresa e neanche Beba, perchè la sua amica era sicura.

 

Nutty si chinò ancora e provò a dargli una piccola pacca. Dile diventò bianco e la afferrò per le spalle allontanandolo " NON          TO-CCAR-LO!"

 

"e falla finita, volevo solo vedere se si svegliava!" disse Nutty liberandosi dalla presa di suo fratello.

 

"è stato qui tutti questi anni?" disse Beba.

 

"chi vuoi che lo trovi qui?" disse Nutty guardandosi in giro "provamo a spostarlo"

 

Nutty e Beba lo afferrarono per le braccia "non ti disturbare!" dissero le due riferendosi a Dile che le osservava a distanza di sicurezza.

 

le due si accorsero che non riuscivano a muoverlo di un centimetro " chiamiamo qualcuno ad aiutarci" suggerì Beba.

 

"e chi vuoi chiamare?lo uccideranno...e non deve succedere!"

 

"secondo me non sarebbe una cattiva idea!" intervenne Dile.

 

"tu sta zitto!" le rispose sua sorella.

 

Allora Beba si sedette su una delle poltrone della sala, Dile accanto a lei. Mentre Nutty si chinò ancora una volta, prese la torcia e la punto sul viso di Smith, illuminandolo bene, intravise i suoi occhi dietro quegli occhiali scuri...erano chiusi.

 

"sta lontana! Credi che sia uno scherzo tutta questa situazione?" continuò a ripeterle suo fratello.

 

"Che diavolo vuoi che capiti?" le rispose voltandosi verso di lui. Poi si voltò ancora verso di Smith e gli puntò ancora la torcia in faccia...ma questa volta qualcosa non andava, Nutty guardò meglio attraverso i suoi occhiali e notò che i suoi occhi erano aperti, e la stavano guardando.

 

Nutty fece un saltò dallo spavento e si allontanò di colpo. I suoi due amici non capirono il motivo di una reazione simile fino a quando non si accorsero che Smith alzò il viso.

 

Dile diventò color latte e si buttò nelle poltrone dietro la sua a nascondersi, Beba rimase immobile dalla sorpresa, mentre Nutty era ancora per terra pietrificata.

 

Smith si guardò un momento in giro. Dov'era finito? e perchè era ancora li? non era forse morto?

 

"chi diavolo siete voi?" ringhiò debolmente. Non riusciva ad alzarsi, era molto debole.

 

"i-io sono Nutty.. lei è Beba e lui è mio fratello Dile" disse timidamente la ragazza.

 

Smith la guardò confuso.

 

"dormi ormai da quattro anni..." disse Beba.

 

"quattro anni..." ripetè lui "...così tanti...?"

 

"ricordi qualcosa..?" chiese Nutty.

 

Smith fece cenno di no con la testa.

 

I tre ragazzi si guardarono.

 

"...i tuoi cloni... il combattimento..." disse Beba.

 

"si, si! il combattimento sotto la pioggia!" continuò Nutty.

 

Smith alzò lo sguardo "...la pioggia...quella me la ricordo...mi piace la pioggia..."

 

I tre si guardarono ancora.

 

"...q-quel ragazzo con c-cui hai combattuto?" disse tremando Dile da dietro le poltrone.

 

"il ragazzo con la lunga giacca nera e gli occhiali... il signor Anderson..." disse alzando la voce, abbastanza da far abbassare la testa di scatto a Dile che tremava di paura.

 

"voi due avete combattuto, lo ricordi?" disse Beba.

 

"...più o meno..."

 

Nutty sorrise " tu eri un grande assassino!"

 

Beba e Dile le saltarono addosso "cretinaaaaaaaa!!! Se questo si ricorda certe cosuccie siamo mortiii!"

 

"...questo me lo sono ricordato da solo!" disse sorridendo Smith.

 

"sai che hai vinto?" disse Nutty sedendosi affianco a lui "hai sconfitto quello che tu chiami signor Anderson"

 

"Io non l'ho sconfitto... se sono vivo io è vivo anche lui..."

 

"Ma poi perchè eravate l'uno contro l'altro? Ma soprattutto come cavolo hai fatto a impossessarti di tutti noi? Non puoi averci fatto una roba simile...voglio dire...questa è realtà! Non puoi aver fatto queste cose!" disse Beba.

 

"...è una storia troppo lunga...ci sono così tante cose che non sapete di questo mondo...ma come tutto il resto degli umani siete inconsapevoli della verità"

 

"che verità?" chiesero.

 

Smith tacque.

 

"e comunque ti conviene andartene da qui...ti potrebbero trovare..."

 

"nel caso mi trovassero farò fuori chiunque..." ringhiò.

 

"...non credete anche voi che dovremmo andare?" disse Dile tremando come una foglia.

 

"...di qui io non mi muovo, non sono ancora in grado di muovermi... e poi... io devo aspettare..."

 

"cosa?" chiesero.

 

"...il signor Anderson"

 

Nutty restò accanto a lui, a chiedergli ancora così tante cose... Dile non capiva cosa cavolo avesse da chiedergli con così tanta voglia, Beba però non era affatto sorpresa, chissà quante volte gli confessò i suoi sentimenti verso Smith...

 

Nutty andava ogni giorno nel cinema a trovarlo, Beba andava quando trovava tempo e Dile preferiva lasciar perdere. Smith era abbastanza amichevole, non aveva ancora mostrato rabbia...sembrava sereno. Anche se Nutty preferiva non tirare in mezzo il discorso della sua morte, magari si sarebbe arrabbiato.

 

Nutty sapeva che era questione di tempo, il ragazzo con la giacca lunga nera sarebbe tornato presto, c'era solo da aspettare. Nel frattempo Smith si era anche ripreso, riusciva a camminare perfettamente. Era grato a i tre ragazzini per averlo aiutato, anche se a Dile non riuscì mai a ringraziarlo per il fatto che dopo il primo incontro non si presentò più...

 

Nutty stava anche bigiando la scuola sempre più spesso, e anche i suoi voti erano calati... ma lei preferiva stare con Smith fino all'ultimo. A Nutty bastava poter disegnare, lo trovava più importante dello studio, e da quando Smith era li con lei non faceva altro.

 

Ne faceva tanti di disegni, ma mai glieli face vedere, era troppo timida per riuscirci. E ogni volta che Smith tentava di sbirciare lei metteva una mano sopra il foglio imbarazzata.

 

"Scusa Smith, puoi alzare leggermente le braccia?"

 

"eh?!" rispose distratto.

 

Nutty si alzò da terra e gli fece vedere come mettere le braccia "tienile così, ok?"

 

"...ok" disse perplesso mentre cercava di sbirciare nel suo foglio.

 

Nutty allora si mise come sempre al lavoro, Smith le faceva sempre da modello. In classe spesso le chiedevano da dove tirasse fuori certi disegni, purtroppo tutte le volte che cercava di dire che era lo stesso Smith a fargli venire l'ispirazione gli altri ridevano.

 

"fai un espressione di piacere..." Nutty continuava a scarabocchiare.

 

Smith aspettò che si distraesse per rubarle di mano il suo quaderno, tra le urla di Nutty che, imbarazzata, cercava di riprenderselo indietro lui finalmente riuscì a vedere che l'uomo con la camicia strappata e le mani legate al muro era lui.

 

Smith allora gentilmente le restituì il quaderno e Nutty lo strinse imbarazzata. Smith le mise una mano sulla testa e le sorrise.

 

Improvvisamente un grosso boato echeggiò per tutta la città. Smith allora diventò serio e si alzò in piedi, anche Nutty capì. Il signor Anderson era tornato. Smith allora si diresse all'uscita del cinema e con un pugno ne distrusse l'entrata, liberando il passaggiò. Smith camminò lentamente e si voltò sorridendo alla ragazzina, dopo di che prese il volo.

 

Nutty corse all'uscita del cinema e lo guardò allontanarsi sino a scomparire tra le nuvole. Nutty strinse il suo quaderno "fatti onore campione!"  

 

                                                                                                                                    fineeeeeee!!!

 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

 

Fine di questa piccola storiellina, che ho inventato solo per divertirmi un pochetto! Anche se è facile due volte mi sono trovata in difficoltà! Allora... parliamo dei personaggi, nessuno di questi è inventato (a parte Smith...purtroppo) Nutty, la protagonista, sono io, Beba è Beatrice ed è la mia miglore amica anche in realtà, Dile è davvero mio fratello (anche se si chiama Diego), Annichan (che si vede solo all'inizio) è la mia compagna di banco a scuola. 

I ringraziamenti quasta volta sono rivolti solo alla Bea, perchè quando ho incontarato il primo problema della storia è riuscita a farmi rimettere in pista!

 

 

 

 

  
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