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Autore: Kiki BSK    12/10/2013    2 recensioni
Ciao a tutti! Sono tornata con i miei piccionconi preferiti- Annabeth e Percy e uno dei due compie gli anni (La storia è basata al 19° compleanno...l'altro/l'altra ce li ha già)...vi auguro Buona lettura.
P.s. io mi sono divertita tantissimo a scrivere questa FF e forse è quella (tra quelle che ho scritto di Percy) dove mi sono impegnata di più,fin ora.
"Mi avvicino al mostro e gli lascio un fendente sul suo lato destro.
Facendo questo l'altra testa mi scaraventa esattamente dalla parte opposta della grotta.
Vengo rallentata da Percy che mi prende al volo.
-Meno male che sei la figlia di Atena-dice lui.
-Hei!Attento a come parli.Ti ho detto che di solito non son molto reattive,questa è molto più reattiva di quello che dovrebbe essere-gli dico rialzandomi.
-Ok,punto debole?-chiede lui.
-Non lo so-gli rispondo.
-Come non lo sai?-mi chiede lui.
-Sono la figlia di Atena ma non sono un genio,ok?-dico rimettendomi il cappello in tasca."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Clarisse La Rue, Grover Underwood, Percy Jackson, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This love is only getting stronger

Sono distesa in una vasca da bagno lontano dal Campo Mezzosangue per una missione.

Ci siamo fermati in un piccolo Hotel meno di cinque minuti fa,per la notte dato che dobbiamo raggiungere la Virginia.

Ci siamo fermati perché ci è stata affidata la missione alle nove di sera dopo ore di allenamento e siamo un po stanchi per raggiungere la Virginia.

Mi immergo sott'acqua con gli occhi chiusi per rilassarmi dato che non abbiamo avuto problemi ad uscire dal campo.

Di solito arrivano dei mostri pronti a farci fuori.

Riemergo dall'acqua e poggio la testa sul bordo vasca.

é da un po che non mi prendevo una pausa di relax,a parte il fatto che non era da me,ma il fatto è che al campo era difficile che succedeva qualcosa di simile.

Gioco un po con la schiuma che si era formata grazie al bagnoschiuma al profumo di rosa.

Finito il bagno mi alzo e mi avvolgo in un'asciugamano.

Vado in camera e mi vesto pronta per andare a dormire perché il giorno dopo avremo dovuto continuare il viaggio.

Mi infilo sotto le coperte e resto a pensare per qualche minuto e poi mi addormento.

La mattina dopo ci mi alzo e mi ritrovo con Grover e Percy davanti la porta che aspettavano.

Andiamo in macchina e ripartiamo,poco dopo arriviamo in virginia.

-Ok,ora che siamo arrivati,dov'è il mostro?-chiede Percy.

-é un'Anfisbena che sta in una specie di grotta nei dintorni-gli dico.

-E cosa sarebbe un'Anf…Anfis…quella robe lì?-mi chiede.

-Niente di che,un serpente con una testa in più al posto della coda-dice Grover.

-Ottimo,andiamo.Grover facci strada-dice Percy seguendo Grover che avanzava.

Mi metto a camminare affianco a lui.

-Spiegami cosa sarebbe esattamente questo mostro per favore-dice lui.

Il tempo di spiegarli bene cos'era che Grover ci ha già portati avanti a lui.

Percy tira fuori Anaklumos,tradotto Vortice, e si posiziona avanti a me.

In questo periodo è molto protettivo nei miei confronti,anche se sa che io sono più brava di lui.

Tiro fuori la mia spada e controllo di avere ancora il pugnale di scorta attaccato alla caviglia.

Il mio berretto era ancora al suo posto,così lo indosso sparendo dalla vista di tutti.

Mi avvicino al mostro e gli lascio un fendente sul suo lato destro.

Facendo questo l'altra testa mi scaraventa esattamente dalla parte opposta della grotta.

Vengo rallentata da Percy che mi prende al volo.

-Meno male che sei la figlia di Atena-dice lui.

-Hei!Attento a come parli.Ti ho detto che di solito non son molto reattive,questa è molto più reattiva di quello che dovrebbe essere-gli dico rialzandomi.

-Ok,punto debole?-chiede lui.

-Non lo so-gli rispondo.

-Come non lo sai?-mi chiede lui.

-Sono la figlia di Atena ma non sono un genio,ok?-dico rimettendomi il cappello in tasca.

Subito dopo mi lancio e salgo da dietro schivando i denti della testa dietro.

Arrivo all'attaccatura delle ali a per poco non rischio di cadere dall'aria che esse facevano,nel frattempo Grover restava nascosto,Percy si occupava delle teste lasciando il segno di Anaklumos sulla mascella di quella anteriore.

Arrivo sulla testa anteriore e mentre essa si abbassa afferro Percy per una mano e lo tiro sulla testa.

-Dove bisogna colpire per ucciderla?-mi chiede.

-Dritto al cuore-dico.

-Sicura?-mi chiede.

-Si Percy-dico tirando fuori il mio coltellino.

-Al tre-dice lui.

Parte il conto alla rovescia e al tre lui salta giù e lancia Anaklumos dritto al petto dell'Anfisbena.

Subito dopo,durante la mia caduta riesco a lanciare il mio coltellino dritto al cuore del mostro polverizzandolo.

-Ok,non male e forse è stato più facile sconfiggerlo-dice Percy rimettendo il cappuccio ad Anaklumos in modo che tornasse ad essere una semplice penna.

-Si,hai ragione.Grover hai l'anello di Afrodite?-gli chiedo.

-Si,sano e salvo-dice lui toccandosi lo zaino.

-Ora,che si fa?-chiede Percy.

-Che ne dite di andare alle terme?-dice Grover.

-Dopo che abbiamo consegnato l'anello,spero-dico a lui.

-Ovvio,ho già parlato con Chirone-dice lui.

-E quando?!-dice Percy.

-Mentre stavate…ecco…si,durante la battaglia-dice lui.

-E l'anello?-chiedo io avendo dei sospetti.

-Spedito a Chirone attraverso l'Arcobaleno,con due dracme in più-dice lui.

In pratica aveva chiamato Chirone attraverso il tipo di chiamata che usavamo noi Mezzosangue.

-Bene,e terme sia-diciamo io e Percy all'unisono.

Torniamo alla macchina e andiamo alle terme.

Arrivati ordiniamo le camere per la notte.

-Come ci sono solo due camere a disposizione-chiedo alla ragazza della recepito.

-Una matrimoniale e l'altra singola,sono vicine in compenso-dice la ragazza.

-Ok le prendiamo-dice Grover.

Una volta prese le chiavi ci allontaniamo per discutere sulla decisione presa esclusivamente da Grover.

-Ragazzi siamo arrivati-dice una voce da dietro le nostre spalle.

Mi giro e mi ritrovo Thalia,Clarisse e Tyson.

-Perché Clarisse è trasportata da Tyson?-chiedo curiosa.

-Non volevo venire perché stavo battendo uno della casa di Ermes-dice lei scendendo dalle spalle di Tyson.

-La solita-dice Percy dietro di me.

-Di cosa stavate discutendo?-chiede Thalia,la seconda più grande del gruppo dopo Grover.

-Sul fatto che Grover ha accettato di prendere una camera singola e una matrimoniale e noi siamo in tre.A proposito voi come fate con le stanze che sono finite?-le chiedo.

-Semplice Saputella,le abbiamo prenotate-dice Clarisse.

-E comunque non ci sono problemi-dice Thalia.

-Bene,allora ci dormi tu con Percy-dico incrociando le braccia e inarcando un sopracciglio.

-No mi dispiace,io già la mia camera-dice lei mostrandomi la chiave seguita dagli altri.

-Grover può dormire con Percy?-dice Tyson.

-Ci abbiamo già provato e il giorno dopo mi sono trovato con uno zoccolo stampato sulla gamba-dice Percy indicando il punto preciso.

-Allora vi tocca dormire insieme-dice Thalia.

-Ci vediamo dopo-dice Grover avviandosi verso l'ascensore.

-Ok-rispondiamo noi altri all'unisono.

-Abbiamo un compleanno da festeggiare o mi sbaglio?-dice Grover.

Ora che ci penso su mi accorgo di essermi dimenticata del mio compleanno.

Le porte dell'ascensore si chiudono con i miei amici che mi salutavano.

-Andiamo festeggiata?-dice Percy prendendo le valige.

-Si-dico rimanendo un po stordita.

Arriviamo in stanza e vedo subito la vista magnifica che arrivava dalla finestra della camera.

-Buon compleanno-dice Percy poggiando le valige per terra.

Mi giro e mi trovo lui che mi porge un pacchetto regalo.

-Cosa c'è dentro?-gli chiedo.

-Diciamo che noi sapevamo che saremo venuti alle terme e quindi avevamo il costume,dato che abbiamo organizzato tutto noi,e tu non lo sapevi-risponde lui diventando lievemente rosso.

-Grazie-dico prendendo il pacchetto,lo apro e trovo un costume blu,lo stesso colore dei suoi occhi.

-Ok,vatti a preparare,io sistemo qui-dice lui aprendo la sua borsa.

-Vado ma prima dimmi di chi è stata l'idea-gli chiedo.

-Di Thalia-dice lui cercando di mostrarsi sicuro ma riuscivo a cogliere un briciolo di incertezza nella voce.

Evito di insistere e vado a prepararmi.

Esco in accappatoio e vedo che Percy aveva addosso anche lui l'accappatoio.

-Ti sei già cambiato?-gli chiedo.

-Si,non mi ci voleva molto sistemare-dice lui.

Mi guardo intorno e vedo che si era preparato il divano per la notte.

Mi si stringeva un po il cuore pensare che io avrei dormito in un letto comodo e lui in un divano.

Mentre pensavo a questo mi accorgo di trovarmi davanti agli amici,quando si dice essere soprappensiero e di perdere la cognizione del tempo.

-Andiamo?-dice Thalia.

Prendiamo l'ascensore e arriviamo alle piscine termiche.

-Ma Grover e Tyson?-chiedo.

-Sono già in piscina a rilassarsi-mi risponde Clarisse.

Ci togliamo gli accappatoi,ci troviamo Grover e Tyson che ridono in acqua.

-Eccovi finalmente-esclama Grover.

-Già,siamo arrivati-dice Percy.

Thalia aveva un costume verde smeraldo che si univa dietro la schiena,Clarisse nero simile a quello di Thalia tranne per il fatto che al posto di unirsi dietro si univa a X davanti.

Percy aveva un costume(di forma simile ai Boxer) grigio.

Entriamo in acqua e ovviamente si formano i classici "schieramenti",maschi da una parte e femmine dall'altra.

Ridiamo e parliamo tutti insieme.

-Hey noi andiamo a finire di preparare la sorpresa per i tuoi 19 anni-dice Grover uscendo dall'acqua seguito da Tyler e Percy.

-Okey,noi la teniamo buona ancora un po-dice Thalia.

Il tempo che i tre ragazzi se ne vadano e Clarisse mi dice una frase abbastanza strana.

-Allora,ti piace come Percy ha organizzato il tuo compleanno?-mi domanda.

-Come Percy?!-chiedo confusa.

-Si,Percy ha organizzato tutto-risponde Thalia.

-Ma a me ha detto che sei stata tu-dico mentre le due ragazze si staccavano dal bordo per piazzarsi davanti a me per guardarmi con la testa leggermente piegata di lato.

-Bhè…é stato lui-risponde Clarisse.

-E la storia della camera matrimoniale?Ditemi che non è stato lui dato che ha prenotato lui,immagino-chiedo incrociando le mani al petto.

-Si le camere le ha prenotate lui,ma la matrimoniale era l'unica che rimaneva.Quella è stata sfortuna-dice Thalia.

-O fortuna,dipende da come la pensi-dice Clarisse.

-Clarisse!-la richiamiamo io e Thalia.

-Ammettiamolo,non è male-dice lei facendo finta di pensarci su.

-No,non è male-dice Thalia.

Sentivo la rabbia che mi saliva lungo la spina dorsale,forse non era rabbia dato che non ci somigliava.

Non sapendo cosa fare le immergo sott'acqua.

-Annabeth!-dicono le ragazze riemergendo.

Immergono in acqua anche me,del resto me lo meritavo.

Risalita in superficie ridiamo all'unisono,del resto sono le mie migliori amiche.

-Hey,una domanda-dico richiamando la loro attenzione.

-Perché devo dormire con Percy?-chiedo a loro che si scambiano uno sguardo un po perplesso.

-Sinceramente no lo sappiamo,non ha detto niente riguardo a questo-spiega Thalia.

-Hey,è ora di andare-dice Clarisse.

-Già,se no si fa tardi-dice Thalia uscendo dall'acqua,io le seguo.

Arrivo in camera mia e non c'era nessuno.

Entro e faccio per dirigermi al bagno ma sento l'acqua che scorre.

Mi fermo di colpo e indietreggio,meno male che l'ho sentita l'acqua se no sarei entrata.

Mi siedo sul davanzale della finestra(lunga tre metri,alta quattro sollevata un metro da terra).

Guardo fuori verso il boschetto e l'acqua.

-Non hai visto il regalo di compleanno da parte degli altri?-chiede Percy uscendo dal bagno.

Aveva solo un'asciugamano legato in vita.

-No-dico rivoltandomi a guardare fuori.

-Ci credo,non l'ho tirato fuori,che stupido!-dice.

-Fa niente,lo guardo dopo.Vado a farmi una doccia-dico avviandomi verso il bagno.

Entro,mi tolgo l'accappatoio,il costume e poi entro in doccia.

Sentire l'acqua scorrere sul mio corpo mi faceva sentire come se tutti i miei pensieri scivolassero via.

Sono molto confusa,non era la prima volta che vedevo Percy a petto nudo,ogni volta dovevo curargli le ferite che gli provocavano le battaglie,oggi mi aveva protetta mettendosi tra me e la bestia e ora stavamo condividendo la mia stessa camera da letto,me avrebbe dormito sul divano ed io sono dispiaciuta.

Esco dalla doccia e mi avvolgo un'asciugamano attorno al corpo.

Mi guardo intorno per vedere dov'era Percy ma non c'era.

Guardo sul letto e c'era un vestito blu elettrico.

Non aveva le spalline e finiva a punta sulla caviglia destra.

C'era un bigliettino che si trovava esattamente al centro del fiocco in alto a destra.

"Indossalo,stasera ti portiamo in un bel posto. Firmato:Grover."

Indosso il vestito e prima di uscire attaccata alla porta c'era una rosa bianca.

"Indossa anche questa. Firmato:Grover"

Appendo la rosa-fermaglio sul vestito vicino al seno destro.

Apro la porta e mi ritrovo i ragazzi davanti alla porta che aspettavano.

-Grazie ragazzi!-dico abbracciandoli.

-Andiamo-dice Clarisse.

Percy mi si avvicina senza farsi notare.

-Sei bellissima-mi sussurra all'orecchio per poi superarmi.

Usciamo e ci dirigiamo in macchina vicino ad un laghetto.

C'era un pic nik pronto vicino al lago,capisco che l'idea è stata di Clarisse e Thalia per il fatto che era esattamente identico ad un sogno che avevo raccontato solo a loro due.

Mangiamo,ridiamo scherziamo e alle dieci e mezza sentiamo degli scoppi alti nel cielo.

Fuochi d'artificio coloravano il cielo di tutti i colori possibili.

Torniamo all'Hotel e ci diamo tutti la buonanotte,poco dopo eravamo nelle nostre camere.

-Buonanotte-diciamo io e Percy all'unisono chiudendoci la porta alle spalle.

-Piaciuta la festa?-chiede Percy.

-Tantissimo,il miglior 19° compleanno del mondo-dico sedendomi sul letto.

Lui indossava un completo di Jeans e maglietta bianca.

-Potevi dirmi che avevi organizzato tu?-dico guardandolo come un cucciolo.

-Già…la cena però l'hanno organizzata Thalia e Clarisse,i fuochi d'artificio mio fratello e il vestito è stata un'idea di Grover-dice lui passandosi una mano tra i capelli neri corvino.

-Ok…comunque grazie Percy-gli dico.

-E comunque 19 anni si compiono una volta sola…come i 18,17,16-lo fermo.

-Ok,ho afferrato il concetto-dico.

-E poi tu l'anno scorso avevi organizzato i miei 18,per lo più a sorpresa-dice poggiando la giacca nera su una sedia li vicino.

Il mio cuore cominciava a palpitare più forte,come se volesse uscirmi dal petto.

-Mi dai una mano con la cerniera?-chiedo.

Come tutti i Mezzosangue reagivo d'impulso.

-Certo-dice lui avvicinandosi.

Mi aiuta a tirare giù la cerniera,lo ringrazio e mi dirigo in bagno con il cambio per la notte in mano.

Quando esco vedo Percy,cambiato,disteso sul divano che dorme.

Mi avvicino a lui per vedere se stava davvero dormendo,tenendomi i capelli sulla spalla sinistra,e poi mi siedo sul davanzale della finestra a vedere il paesaggio che mi si presentava davanti.

La luna illuminava tutto ciò che poteva.

Mi alzo e mi dirigo al centro della finestra,poi mi sento prendere da dietro.

-A quanto pare non sono l'unica che non riesce a dormire-dico a bassa voce mentre con le mani accarezzo le braccia di Percy che mi tiene stretta a lui.

-Già,non sei l'unica-dice lui tenendomi stretta.

Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia,stretta a lui e sinceramente…non avrei mai voluto staccarmi da lui.

Ho le guance leggermente arrossate e per questo tengo la testa bassa.

Mi giro su me stessa e lo abbraccio poggiando la fronte sulla sua spalla.

Mi accarezza i capelli con una mano e l'altra mi tiene sempre stretta a lui.

Alzo lo sguardo,incontro i suoi occhi blu come l'oceano e mi ci perdo dentro vedendo il riflesso dei miei.

L'istinto da mezzosangue mi spinge a compiere un gesto,ma forse non era proprio l'istinto da mezzosangue…ero semplicemente io,Annabeth Chase a volerlo fare.

Mi avvicino alle sue labbra con le mie esitando per qualche secondo,vengo rassicurata dal fatto che è lui che posa le labbra sulle mie.

In quel momento il cuore comincia a pulsare più forte dopo aver perso un battito.

Non avevo mai pensato che lui ricambiasse quello che io provo per lui,nel frattempo fa incrociare le nostre dita.

-Devo dirti una cosa Percy-gli dico nel momento in cui ci stacchiamo per prendere fiato.

-Anch'io-dice lui dandomi un bacio sulla fronte.

-Ti amo-diciamo all'unisono per poi metterci a ridere.

-A quanto pare non sono l'unico che la pensa così-dice lui.

-Già non sei l'unico-rispondo rimanendo abbracciata a lui.

Mi bacia ancora e io ricambio il gesto.

Ci avviamo piano verso il letto dopo che lui mi ha preso in braccio.

Mi stende sul letto,dopo aver scostato le coperte,e prende a baciarmi il collo mentre io gli accarezzo i capelli neri.

Torna a baciarmi ed io nel frattempo infilo una mano sotto la sua maglietta per toccargli i pettorali che gli erano spuntati fuori dopo tutti gli allenamenti fatti insieme.

Mi bacia il collo mentre io gli tolgo piano la maglietta.

Appena si stacca dal mio collo lo guardo e non era affatto venuto su tanto male.

Prendo in mano la situazione ribaltando le posizioni e lui mi lascia fare.

Lo bacio e mentre faccio quello lui mi toglie la maglietta.

Se l'avessi saputo avrei evitato di vestirmi.

Scivolo a baciargli il collo per poi dandoli un piccolo morsetto in modo da non provocarli dolore e lasciandoli un succhiotto.

Le sue mani erano come il fuoco sulla mia pelle ancora ghiacciata.

Richiama la mia attenzione proprio quando le sue mani raggiungono il gancio del mio reggiseno.

Mi fermo qualche secondo poggiando il naso sull'attaccatura del suo collo.

Lui si ferma,ma io non volevo questo.

-Non ti fermare-gli dico sulla sua pelle.

-Sicura?-chiede lui accarezzando la mia schiena.

Senza rispondergli gli porto le mani sul reggipetto e lo aiuto a slacciarlo,poco dopo esso raggiunge le nostre magliette.

Mi poggio sul suo petto e faccio scivolare le mie mani dalle sue spalle fino ai suoi fianchi.

Alzo lo sguardo perdendomi nel blu oceano dei miei occhi per poi baciarlo.

Scendo con le mani dal suo petto ai suoi pantaloni ma lui mi blocca le mani portandole all'altezza del suo cuore per farmi sentire il suo battito,io faccio lo stesso con lui.

Poco dopo lui mi bacia sul collo,salendo sul lobo dell'orecchio,spostandosi sull'angolo della bocca per poi farle unire.

Io ero aggrappata alla sue schiena,carezzandogliela e graffiandogliela.

Arriva all'attaccatura dei miei pantaloni,infila una mano in essa e mi sfiora coi polpastrelli la pelle.

Inarco la schiena e nel frattempo catturo le sue labbra.

Mi toglie i pantaloni lasciandomi solo con gli slip.

Mi lascia una scia di baci partendo dalle labbra,collo,incavo dei seni e poi il ventre.

Riesco a toglierli i pantaloni lasciandolo in boxer.

Lo fisso negli occhi blu oceano rimanendo incatenata.

Poggio le mani sul suo petto facendole scorrere fino all'attaccatura dei boxer e risalgo dalla schiena.

Si china maggiormente e mi succhia il collo in modo da lasciarmi un segno,quello che indicava che ero sua.

Mi sfiora con le nocche il viso,i collo,i seni,il ventre e le cosce mentre io mi perdevo nel suo profumo.

Nel fare il percorso contrario passa dall'interno coscia provocandomi forti brividi.

Una volta finito il percorso lo sorprendo facendo scoccare l'elastico dei suoi boxer per poi toglierli.

Mi cattura le labbra mentre si vendica facendo scorrere un dito sopra al bordo dei miei slip.

Una volta tolti compiamo un gesto che ai nostri genitori,Atena e Poseidone,non credevo avessero apprezzato,ma a quanto pare mi sbagliavo.

Ci hanno lasciato diventare un'unica persona senza intromettersi,forse avevano capito l'amore che uno provava per l'altro.

Finito quell'atto d'amore lui si stende accanto a me per recuperare fiato.

Mi avvicino a lui facendo incrociare le nostre gambe.

-Alla fine i nostri padri hanno accettato il nostro amore-dice lui.

-L'ho pensato anch'io un secondo fa-gli rispondo baciandoli una spalla.

Scappa una risata da entrambi non credendo di stare finalmente con chi amavamo.

-Vieni qui-dice facendo un gesto facendomi capire di stendermi su di lui ed io obbedisco.

Mi sdraio e poggio la testa sulla sua spalla sinistra restando ad inalare il suo profumo poggiando il naso sul suo collo dopo averli dato un bacio.

Mi carezza con una mano i capelli e l'altra la fa intrecciare con le mie dita,io gli sfioro il petto per poi poggiare la mano,avevo guarito tante volte le ferite sul suo petto quando la semplice acqua non bastava da sola,anche se le volte erano poche.

-Da quando hai tutti questi muscoli?-chiedo ironicamente.

-Da quando mi alleno con la ragazza più bella e intelligente del Campo-risponde lui lasciandomi un bacio sulla fronte.

Rimaniamo tutti e due per qualche secondo in silenzio.

In quel momento volevo sapere una sola cosa…da quando provava questi sentimenti per me?

-Posso farti una domanda?-gli chiedo alzando la testa e guardandolo negli occhi dove riuscire a vedere i miei che si riflettevano,come se stessi guardando nell'acqua.

-Certo-risponde lui poggiando l'altra mano sulla parte bassa della schiena.

-Da quando sei innamorato di me?-chiedo tenendo il tono più serio che potevo.

-Da quando ho visto una ragazza combattere con jeans,una maglietta rossa coperta da un'armatura greca.Poco dopo,anche se ero distante incontro gli occhi di quella ragazza…grigi,i più belli che io abbia mai visto.Mi ci perdo restando incantato,poco dopo vengo strappato via da quella visione quasi surreale da un satiro che poco prima mi aveva spiegato chi era quella ragazza-risponde lui restando serio.

-E tu?Quando ti sei innamorata di me?-chiede a sua volta tenendo lo stesso tono di voce.

-Ero su una collina che mi stavo allenando,mi giro e intravedo un ragazzo,metto KO l'ultimo guerriero e poco dopo torno a guardare lui che era affiancato da un satiro.Vedo che parla con lui tenendo lo sguardo fisso sui miei occhi achee se era a molta distanza da me.Riuscivo a specchiarmi nei suoi occhi come sto facendo in questo momento.Poco dopo perdo quel contatto che si era formato,dal suo amico satiro,rimanendo estremamente stordita,avevo provato qualcosa di potente ma non riuscivo a spiegarmi cosa.Poco dopo capii che mi ero innamorata di lui ma volevo tenerlo segreto,probabilmente per paura di non essere ricambiata o pensando che sarebbe stata una cotta passeggera,ma in realtà non è stato così-rispondo io.

Facciamo unire di nuovo le nostre bocche.

-Ti amo Annabeth-dice lui sulla mie labbra.

-Ti amo anch'io Percy-gli rispondo sorridendo.

Poco dopo mi abbraccia e si stende su un fianco portandomi dietro a quel movimento.

Mi avvicino a lui posando la testa sul suo mento e poggiando le mani sul suo petto mentre lui mi stringeva in un abbraccio e ridiamo insieme.

-Prometto che non ti accadrà niente-mi sussurra all'orecchio poco dopo che si sono fermate le risa.

-Prometto che starò per sempre con te-dico tornando a guardarlo.

Mi poggia una mano sulla nuca e l'altra sulla schiena.

Eravamo coperti dalle coperte per tenerci caldi,ma anche se fossimo stati sull'Everest non avremmo avuto freddo,il nostro amore era intenso e lo sentivamo entrambi.

-Buonanotte amore mio-mi sussurra lui.

-Buonanotte-rispondo io poggiando la testa sulla sua spalla.

Finalmente dopo anni di sofferenza,dove uno resisteva all'altro,riuscivo a dormire con chi amavo.

Di una cosa ero sicura…io non avrei mai lasciato lui e lui non avrebbe mai lasciato me,per sempre.

Mi addormento tra le sue braccia sentendomi finalmente al sicuro,lontana da qualsiasi pericolo.

Angolo dell'autrice:
Allora...diciamo che mi sono divertita a scrivere questa storia (immagino abbiate trovato errori...ecco,si...quelli mi stanno appiccicati con l'attack non so che dire).
Vi è piaciuta?A me si...se volete,sono accettate recensioni molto volentieri (ride e scappa).

  
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