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Autore: SLAYERS    12/10/2013    1 recensioni
Scary, una ragazza di 16 anni, viene coinvolta in un brutale omicidio in una biblioteca; da questo episodio scopre di possedere delle capacità non comuni agli essere umani.
Seguita da un ammiratore mai notato e leggermente inquietante, attratta da uno spietato assassino che non sembra essere poi così pericoloso, scopre che c'è un mondo fantastico e davvero poco serio al di sotto dell'apparente normalità della vita quotidiana.
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Cessoforium

-Mi dispiace signore, ma lei non può entrare. La sua tessera della biblioteca è scaduta.- disse la signorina seduta dietro la scrivania, mentre batteva nella tastiera di un computer.

 Aveva gli occhiali da vista poggiati sulla punta del naso, i capelli corti e ricci di un bel colore nocciola, ed era piegata da una prominente gobba.

Nonostante tutto, un pensierino ce lo farei.. pensò l'anziano signore che la guardava dall'altro lato dello scranno, -E cosa aspetta? Me ne faccia una nuova!- disse spazientito. La bibliotecaria alzò gli occhi dallo schermo del computer, e lo guardò per la prima volta con aria impassibile. Era vecchio, trasandato, si stava rigirando un bastone appuntito di ebano tra le mani, e aveva una scintilla di malignità negli occhi che la fece trasalire. -Ok, vedrò cosa posso fare. Ma gli oggetti contundenti come ombrelli, bastoni, o quant'altro devono restare fuori.- disse, e prima che il vecchio potesse ribattere con quella voce insolente ed irritante si mise all'opera schiacciando pulsanti per fargli una nuova tessera. -Ecco a lei- disse la donna diversi minuti dopo, porgendogli la nuova tessera alzò lo sguardo e notò che la fila di persone impazienti era aumentata, non curante guardò con calma l'anziano signore allontanarsi con passo malfermo verso la porta della sala. Si schiarì la gola e disse -Il bastone, signore!- il vecchio proseguì come se nulla fosse, e la donna irritata scrollò le spalle. Dopotutto non mi pagano per togliere i bastoni ai vecchi, pensò.

-Il prossimo!- una ragazzina dai denti sporgenti si fece avanti. -Salve! Dovrei restituire un libro.- disse porgendo il libro all'impiegata. La donna lo prese in mano "La storia del nazismo", -Bene- rispose, -ci penserò io dopo. Le serve altro?-. 

La ragazza ci pensò su -Sì! Un libro di geografia, per favore.- La bibliotecaria le indicò la sezione e la salutò.

 

Stalkmon stava comodamente seduto a leggere appassionato un libro di cacciatori che uccidevano demoni e facevano incesti, quando alzò la vista e vide Scary davanti a se. La magnifica ragazza di cui era innamorato da quando aveva dieci anni, dal giorno in cui gli ruppe involontariamente gli occhiali colpendoli con una palla, lei nemmeno se ne accorse, ma lui era rimasto accasciato a terra agonizzante tra il sangue che gli usciva dal naso. La sua indifferenza lo colpì al cuore e la trasformò nella musa che gli ispirava numerosi dipinti e schizzi d'arte. Lui non si era mai considerato un bel ragazzo, portava gli occhiali malandati, e dei lunghi riccioli corvini che continuavano a ricadergli davanti agli occhi. La fissò intensamente mentre si allontanava presa dai suoi impegni, allora rimise apposto il libro e la seguì. 

 

Appena entrò la ragazza si guardò intorno e notò che non c'era poi così tanta gente, in tutta la biblioteca c'erano solo due bambini con la madre. Diretta alla sezione geografia inveii mentalmente contro il vecchio che l'aveva fatta aspettare così tanto. Una ragazza minuta dai lunghi capelli ramati le sfrecciò davanti e si diresse nella sua stessa direzione.. Incuriosita la seguì con lo sguardo, era proprio una bella ragazza, dai fianchi formosi e la vita sottile. Sentì qualcosa tiragli un piede a abbassando lo sguardo notò di avere le scarpe slacciate, quindi si abbassò ad allacciarle. Alzandosi in piedi vide la bella ragazza parlottare con il vecchio per poi strizzargli l'occhi e andare verso la sezione geografia. Sorpresa dalla scena alquanto bizzarra alla quale stava assistendo, si acquattò di nascosto ad osservarli seguendoli. Appena girò l'angolo vide il vecchio palpare il sedere della ragazza, inorridita si mise una mano davanti alla bocca, la ragazza non sembrava disturbata da quel contatto, anzi gli sorrise e gli prese la mano conducendolo verso il bagno degli uomini. Stravolta e indecisa tra girare sui tacchi e far finta di nulla o prendere lo spray al peperoncino e correre a difenderla, prese coraggio e optò per l'atto eroico. 

 

Contemporaneamente l'anziano cominciò a fare strani pensieri come suo solito. Questa ragazza è proprio affascinate! pensò. La ragazza che lo teneva per mano aveva un sorriso luminoso, la carnagione chiara e gli occhi fiammanti.  Se solo fossi più giovane, ma questo di certo non mi fermerà. il profumo che indossava gli inebriò le narici. Non so dove stiamo andando, ma andrei dovunque con lei. Mentre superavano alcuni scaffali, la ragazza si voltò e il vecchio vide che il sorriso era svanito, e al suo posto c'era un ghigno irritante. Raggiunsero il bagno degli uomini.

 

Questo è il colmo, pensò Stalkmon, io che seguo una persona, che a sua volta segue un paio di persone. Era nascosto dietro uno scaffale da una decina di minuti, ma lei non si muoveva. Due losche figure gli passarono davanti velocissime e non lo degnarono neanche di una nota. Un brivido gli scese lungo la spina dorsale. Avvicinandosi al bagno, che aveva notato essere il luogo d'interesse di tutti, sfogliò un libro al contrario con nonchalance. 

 

Con una mano in tasca a stringere lo spray al peperoncino, li guardò scomparire dietro la porta che sbatte con un tonfo sordo. Sono preoccupatissima, dovrei entrare? Si erse in tutto il suo metro e settantacinque, quando due uomini con indosso giacche di pelle senza maniche, che lasciavano intravedere braccia tatuate con svastiche e "i love my mom", e stivali di cuoi. La ragazza soffocò una risata, ma non riuscì a vederli in volto, poiché le erano sfrecciati davanti senza fare alcun rumore. Si guardarono con circospezione come se non l'avessero notata. Inaspettatamente entrarono nel bagno delle donne. Scioccata fissò la porta del bagno con un sopracciglio alzato, non fece in tempo a comporre nessun pensiero che uscirono di fretta dal bagno con un'espressione imbarazzata ed entrarono nell'altro. In preda al panico per la situazione creatasi, era in procinto per abbandonare il suo atto eroico, ma qualcosa le tenne i piedi saldi a terra, si fece coraggio ed entrò.

Dentro al bagno c'era una scena demenziale.

Un ragazzo dai lunghi capelli biondi si guardava allo specchio concentrato, pettinandosi in modo morboso la fluente chioma. Il vecchio era accasciato in un angolo tremante con i pantaloni bagnati all'altezza del cavallo. E la ragazza minuta impugnava il bastone color ebano con aria minacciosa, pronta a scattare contro la testa del vecchio. Seduto sul water un ragazzo dai capelli color ciliegia si fissava i piedi annoiato. La ragazza rimase in piedi, interdetta, la potrà sbatte improvvisamente dietro di lei. Tutti si girarono a guardarla, e si sentì avvampare, il ragazzo dai lunghi capelli distolse subito lo sguardo dirigendolo di nuovo verso la sua immagine riflessa e disse con tono annoiato -Jaibe, chi è quella? Non dovrebbe vederci!- Sulla faccia della ragazza balenò un'espressione di sorpresa. -Siamo nel gruppo dei fantastici 4? dove ognuno è più giovane dell'altro?- sghignazzò il vecchio. Tutti lo ignorarono. Jaibe la guardò e strizzò gli occhi come per metterla a fuoco, -Macchiata, credo che tu abbia il dono della miopia, vero?- la macchiata la guardò allarmata, -Macchiata? Miopia? Di che cosa stai parlando?-. La ragazza minuta disse -Alice, smettila di pettinarti!- Ma non è un'uomo? pensò l'ultima arrivata.

Lo guardò attentamente, aveva gli zigomi pronunciati e i lineamenti femminili. - E tu smettila di strizzare gli occhi a chiunque, Easy!- si rivolse alla ragazza continuando a guardarsi, e poi -Jaibe, mi guardo come se fosse la prima volta in vita mia, che bella visione!-. La ragazza con il bastone in mano disse -Ma quale prima volta! Tu fai sempre così!-. Jaibe dopo un po' parlò come se non avesse sentito nulla di quello che avevano detto -Noi siamo dei giustizieri, combattiamo contro i demoni assetati di sangue di vergini.- Easy scoppiò in una fragorosa risata, - Forse questo demone si è sbagliato sul mio conto..- Il vecchio gridò addolorato -Ma quale demone!- Jaibe senza dargli troppa attenzione disse -I macchiati sono coloro che non hanno voglie, nei ecc.. Noi giustizieri non ne abbiamo, possiamo solo crearne l'illusione attraverso i tatuaggi.- La ragazzo lo guardò.. e scoppiò a ridere, -Come no! Sentite a me non interessa questa cosa di fare i super eroi, io me ne vado e arrivederci.- Jaibe si avvicinò e indicò la ragazza. -Tu macchiata possiedi il dono della miopia, cioè tu sei miope alle cose reali, mentre quelle invisibili ed estranee ti saltano agli occhi. Indossi delle lenti a contatto vero?- La ragazza annui e lui si avvicinò propenso ad alzarle la palpebra, e lei pensò Quant'è carino! 

Stalkmon sussultò dietro la porta.

-Sono davvero profumati..- continuò imperterrito Alice davanti allo specchio. Jaibe era ancora immobile difronte alla ragazza, e stava per parlare di nuovo quando una tosse grassa lo indusse a voltarsi verso il vecchio con una smorfia. Si portò una mano all'orecchio ed estrasse un pugnale, gli occhi della ragazza schizzarono fuori dalle orbite dalla sorpresa E da dove lo ha tirato fuori? Siamo forse ad uno spettacolo di magia?. Il ragazzo avvicinò il pugnale alla gola del vecchio, le i lanciò un urlo - Cosa vuoi fare?!?-, Jaibe sorrise in modo provocante -Non preoccuparti, adesso scomparirà.- detto questo lo prese per la collottola, lo trascinò verso di se e affondò la lama.

Il sangue uscì a zampilli dallo squarcio, e il vecchio scivolò lentamente a terra premendosi le mani contro il collo. Jaibe che nel frattempo aveva dato le spalle all'uomo morente, sorrise beato e guardò la ragazza scioccata che disse con voce tremante -Ehm.. quanto ci mette a scomparire?- Interdetto si voltò di scatto verso il presunto demone, e sorpreso gridò -Easy! Che cosa hai fatto??!?-. La pozza del sangue del vecchio si stava allargando fino a lambire le scarpe dei giovani. Alice guardò distrattamente il corpo, poi si rivolse a Easy con lo sguardo stanco di chi si è appena svegliato -Che hai fatto?-.  Easy non sembrava sconvolta, solo infastidita dalle insinuazioni dei due -Io?? Ma se sei stato tu a ucciderlo?-. Jaibe alzò le spalle -Non credo proprio. Comunque ormai quel che è fatto è fatto, ci conviene svignarsela prima che arrivi qualcuno.- E si avviarono tranquillamente verso l'uscita, mentre Alice lasciò con immenso dispiacere la sua immagine riflessa. Spalancando la porta i tre colpirono in pieno Stalkmon che cadde a terra supino. La ragazza impaurita uscì velocemente dal bagno prima che qualcuno l'accusasse per quello che non aveva fatto, e colpì per sbaglio la testa del ragazzo sdraiato a terra. Con indifferenza puntellò il suo corpo con il piede come ad assicurarsi che fosse ancora vivo -Ci sei?-. 

 

Stalkmon si senti chiamare da una voce angelica, e con molti sforzi spalancò gli occhi lentamente. Quasi svenne di nuovo quando incontrò gli occhi di Scary che lo guardavano fisso, fece appena in tempo a catturare la sua immagine prima che lei se ne andasse.

 

Scary se ne andò di fretta spaventata e sconvolta da ciò che aveva visto. Nonostante quei tre fossero una specie di setta satanica sballata trovava Jaibe molto attraente e aveva qualcosa di familiare. Accidenti a loro.. e io che volevo sapere solo cosa fosse la Germania!

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                                        

  
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