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Autore: perrieyes    12/10/2013    7 recensioni
Ed io sono nascosta tra le tende sembra che io non sia stata invitata dalla tua futura sposa.
Lei galleggia lungo il corridoio come una regina d’altri tempi ma so che tu desideri che sia io, tu desideri che sia io.
Non è vero?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Perrie Edwards, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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You'll be my William, I'll be your Kate.

I am not the kind of girl
Who should be rudely barging in on a white veil occasion
But you are not the kind of boy
Who should be marrying the wrong girl
 
 
Quante canzoni ho sentito nei corsi degli anni? Forse troppe o forse poche.
Tutte le canzoni hanno dietro una storia, tutti i cantanti cercano di raccontare una parte della loro vita attraverso la musica.
Strappai un’altra pagina piena di scritte.
Il mio secondo disco era previsto entro la fine dell’anno e io non ne avevo scritto neanche una parte.
Buttai il foglio per terra e andai verso la cucina per prendere dell’acqua.
Mentre versavo nel bicchiere l’acqua il mio cellulare vibrò e lo sbloccai per poter leggere il messaggio.
 
Da: Katherine
Accendi la televisione e guarda sul canale ventisei!
 
Andai verso il salotto e accessi la televisione e misi sul canale che mi aveva scritto la mia migliore amica.
Mtv news.
Mi sedetti sul divano davanti e aspettai che la presentatrice iniziasse a parlare.
Perché Katherine mi aveva chiesto di guardare proprio questo programma?
Troppi perché mi giravano per la testa.
Finalmente la schermata della televisione si coloro e poco dopo una ragazza mora con un microfono in mano iniziò a parlare.
La guardai annoiata mentre leggeva le solite date di concerti e dei soliti cantanti.
 
-Tutti voi ricordate la boy band One Direction- disse la mora sorridendo.
-Non ci sarà nessun ritorno ma anzi un ex membro volerà a nozze- aprì leggermente la bocca sopresa.
-Zayn Malik stamattina ha annunciato il suo matrimonio con la bellissima Geneva Lane. Zayn si era già sposato qualche anno fa con la cantante Perrie Edwards ma dopo tre anni hanno dato fine alla loro storia d’amore- la mora sorrise alla telecamera e poi continuò.
-Questo matrimonio durerà più del precedente? E Perrie Edwards come reagirà a questa notizia?- spesi la televisione e mi alzai ritornando a sedermi davanti al tavolo della cucina per scrivere.
 
**
Quel pomeriggio scrissi ben due testi e sfinita mi buttai sul divano guardando il soffitto.
Mi ricordo tutto come se fosse ieri, nessuno sa realmente cos’è successo.
Solo io e lui, questa era l’unica cosa che ci legava ancora.
Sentì la porta chiudersi  e mi sollevai dal divano per vedere il moro avanzare verso di me.
-Perrie?- mi voltai e sorrisi per poi alzarmi e lasciargli un bacio sulla guancia.
-Hai scritto qualche canzone oggi?- domandò indicando i fogli sul tavolo, annui e sorrisi per poi andare a raccogliere i fogli.
Guardai Adam posare la borsa tracollo che portava per andare al lavoro.
 
-Ho sempre saputo che saresti tornata da me- queste furono le sue parole quattro anni fa.
-Non ho mai pensato di tornare- dissi abbassando lo sguardo.
Il moro alzò il mio viso con due dita e poi appoggiò le sue labbra sulle mie.
 
-Mi fai leggere una canzone?- domandò ridendo, negai con la testa e presi i fogli per poi chiudergli in un cassetto in salotto.
-Aspetterai come tutti gli altri- sorrisi e lui mi diede un buffetto sulla guancia.
 
Le Little Mix non esisteva più come i One Direction.
Le due rispettive band si era lasciate sette anni fa.
Chi dava la colpa al matrimonio, chi riteneva che ormai la nostra musica non piaceva più.. per un motivo o per un altro ci lasciammo tutti.
E con tutti intendo anche io e Zayn.
 
Sospirai e poi andai a sedermi sul divano vicino al mio ragazzo.
-Hai sentito la notizia?- mi domandò ridendo, alzai un sopracciglio e lo guardai interrogativo
-Zayn Malik si risposa- lo disse con un tono gioco, come vittorioso.
Annui con la testa e poi presi il telecomando della televisione per accenderla, il ragazzo mi guardò dubbioso e poi negò con la testa.
-Perrie, fattene una ragione! Lui si è costruito una nuova vita e tu devi fare lo stesso- lo guardai schifata
-sto con te, mi sono rifatta una vita! E ora lasciami stare sono stanca, domani devo presentare a Simon almeno le sei canzoni che ho scritto in tutto questo tempo- il moro mi guardò arrabbiato per poi alzarsi.
Sentì i suoi passi pesanti salire sulle scale e chiudere sbattendo la porta.
 
 
I sneak in and see your friends, and her snotty little family
All dressed in pastel
And she is yelling at a bridesmaid, somewhere back inside a room
Wearing a gown shaped like a pastry.
 
 
 
Perché quella notizia mi aveva sconvolto così tanto?
Eppure sapevo che sarebbe arrivato questo momento, sapevo che Zayn si sarebbe innamorato di qualcun’altra che non sono io.
Sapevo che qualcun’altra gli avrebbe dato quello che io non ho potuto dargli.
Sospirai e mi sdraia sul divano chiudendo gli occhi.
 
Era tutto perfetto, era tutto come volevo.
Il mio vestito bianco mi fasciava il petto per poi cadere morbido lungo le mie gambe; il velo mi copriva il viso e i capelli biondi raccolti.
Un trucco leggero senza ciglia finte o righe di eyeliner calcate, un leggero rossetto color carne e del blush rosa sulle gote già fin troppo arrossate.
-Tesoro, sei pronta?- domandò mia madre entrando nella stanza, sorrisi e annui.
Uscì dalla porta e vidi le mie amiche: Katherine, la mia damigella d’onore e le mie tre sorelle: Jesy, Jade e Leigh-Anne.
Sorrisi e le abbraccia una a una, mi fermai e vidi la mia sorellina Caitlin tenere in mano un cestino pieno di petali di rosa rossa.
L’abbraccia forte e poi mi alzai per abbracciare anche mia madre.
-Sei bellissima tesoro- disse asciugandosi una lacrima che le scese dall’occhio destro.
Sorrisi e raggiunsi mio padre che mi aspettava davanti alla porta principale della chiesa chiusa.
Mi diede due baci sulle guancie e ci spostammo indietro per far passare le damigelle e Caitlin.
Presi sotto braccio mio padre e lentamente camminammo verso l’altare.
Sollevai lo sguardo e lo vidi.
Mi stava aspettando con indosso i soliti abiti da sposi nero, sorrideva e si torturava le mani per il nervosismo.
Al suo fianco mio fratello Jonnie e il suo miglior amico Anthony.
 
Aprì piano gli occhi e mi guardai attorno, era sdraiata sul divano del mio salotto con la fronte e la schiena sudata.
Mi alzai indolenzita e andai a verso la cucina per bere del succo di frutta.
Hatchi.
Non avevo visto per tutto il giorno il mio cagnolino, salì velocemente le scale e aprì velocemente la porta della stanza da letto.
Lo vidi in un angolo che tremava, mi avvicinai e lo presi in braccio.
Anche se era ormai un cane adulto, vecchio non aveva mai tremato così.
Poco dopo vidi Adam uscire  dal bagno della stanza.
-Che diavolo hai fatto al mio cane?- urlai al moro, lui mi guardò per poi scrollare le spalle.
-Non ho toccato quella palla di pelo- disse aprendo l’armadio e cercando una maglietta, continuai ad accarezzare Hatchi finche non smise di tremare e piangere.
-Fai schifo!- dissi lasciando andare il cagnolino che corse fuori dalla porta, Adam si voltò verso di me e iniziò a ridere
–io ti faccio schifo? Non sono io quello che..- non li feci terminare la frase che la mia mano colpì velocemente la sua guancia, il mio viso si era arrossato e gli occhi iniziarono a bruciarmi.
-Non permetterti!- gridai ancora –vattene via. Via- gridai l’ultima parola, il moro prese con rabbia un borsone e buttò dentro la sua roba.
Corse velocemente le scale e quando fu in salotto raccolse dei cd che aveva lì e colpì Hatchi con un piede per poi voltarsi verso di me, i suoi occhi erano pieni di rabbia e rancore.
-Puttana- sussurrò prima di uscire dalla porta sbattendola.
Corsi verso il cagnolino che stava piangendo e lo presi in braccio.
Hatchi era l’unico che mi restava.
 
**
 
Erano passati due mesi da quando Adam se ne era andato e mancava solo un giorno alla presentazione del mio singolo in radio.
Sorrisi mentre il mio parrucchiera Aaron mi  lavò i capelli, Aaron era lo stesso che si occupava delle Little Mix.
-Aaron, non hai più sentito nessuna di loro?- domandai incerta
-no, mi spiace- disse prima di risciacquarmi i capelli biondi.
 
-Intanto che si asciuga lo smalto accendiamo la radio?- annui ad Aaron e lui si alzò per accendere la radio.
Una canzone di P!nk invase la stanza e il ragazzo iniziò a ballare e cantare provocandomi delle risate.
I suoi balletti mi fecero tornare in mente i tour con le ragazze, ora andare in tour era triste.
Ero solo, senza di loro.
La musica terminò e il dj cominciò a parlare.
-Ormai non si parla d’altro. Il matrimonio tra Zayn Malik e Geneva Lane  è l’argomento più discusso da tutti- un groppo mi si fermò in gola e respirai a fondo.
-Si dice che non avrà niente a che fare con il matrimonio precedente di Zayn- chiusi gli occhi e sospirai.
 
This is surely not what you thought it would be
I lose myself in a daydream where I stand and say
 
 
 
Entrai dentro lo studio della bbc e Grimmy mi accolse abbracciandomi.
-Perrie, che bello vederti!- disse ridendo, sorrisi e lo seguì verso la sala due.
-Ma di solito non si va nella prima?- domandai quando entrammo, Nick mi guardò e poi scrollò le spalle
-è occupato oggi- rise e poi abbassò lo sguardo.
L’intervista con Nick prosegui per almeno un’ora, mi aveva chiesto del nuovo cd, del singolo e del tour.
Niente vita sentimentale e niente Zayn Malik.
-Perfetto, abbiamo finito con la deliziosa Perrie Edwards, ora il suo nuovo singolo Speak Now- sorrisi e tolsi le cuffie per poi appoggiarle sul tavolo sorridendo, strinsi la mano a Nick per poi lasciargli due baci sulle guancie.
-Ci vediamo presto- disse prima di rimettersi le cuffie e sorridermi.
Mentre chiusi la porta alle mie spalle, si aprì la porta dell’altro studio.
Abbassai velocemente lo sguardo, non volevo incontrare e tanto meno parlare con qualcuno.
Superai velocemente le due persone che stavano chiudendo la porta e m’incamminai verso l’uscita, sospirai e poi sorrisi ai paparazzi che si trovavano fuori dalla radio.
 
Dopo alcuni scatti riuscì ad uscire dalla folla di fotografi e iniziai a camminare lungo il viale.
Mi fermai quando notai Adam appoggiato al muro, si volto e dopo avermi scrutata si avvicinò con una sigaretta in mano.
-Bellina la nuova canzone- disse aspirando dalla sigaretta e poi la gettò in mezzo alla strada
-la parte più bella è stata quella dove dici:’ma tu non sei il tipo di ragazzo che dovrebbe sposare la ragazza sbagliata’ peccato che lui abbia già sposato la ragazza sbagliata- disse ridendo.
Lo guardai e cercai di superarlo ma mi afferrò per il braccio e mi fece sbattere contro il muro, cercai di allentare la sua stretta intorno al mio braccio senza successo.
-Adam, mi fai male- dissi piano, il moro aumento la stretta e mi guardò.
I suoi occhi non erano più azzurri, erano bianchi quasi.
Non gli avevo mai visti così.
-Mi hai preso in giro tutto il tempo, mi hai ingannato tutto il tempo! Non mi hai mai amato- disse spingendomi di nuovo contro il muro
-non ti ho mai detto ti amo, non ti ho mai mentito! Ti ho voluto bene ma non si è trasformato in amore come speravo- dissi trattenendo le lacrime, ero spaventata.
-E me lo dici così? Con tutta la calma del mondo? Io ti ho amata davvero, speravo di avere una famiglia con te- sbarrai gli occhi e negai piano con la testa
-non sarebbe mai accaduto- dissi piano, lui sbarrò gli occhi e mi guardò in cagnesco
-certo perché io non sono Zayn Malik- disse prima di lasciarmi il braccio -rispondimi almeno- disse piano.
Abbassai lo sguardo e sussurrai -si- uno schiaffo colpì la mia guancia destra.
Caddi a terra spaventata con una mano sulla guancia appena colpita e un flash.
Dei paparazzi avevano assistito alla scena, mi alzai velocemente e iniziai a correre via.
 
 
Don’t say yes, run away now
I’ll meet you when you’re out of the church at the backdoor
Don’t wait or say a single vow
You need to hear me out and they said speak now
 
Ero rannicchiata nel letto sotto le coperte calde.
Domani su tutti i giorni ci sarebbe stata la foto dello schiaffo di Adam.
Sospirai asciugandomi le lacrime che scendevano dai miei occhi.
Uno rumore mi fece sobbalzare, mi alzai in punta di piedi e scesi le scale per poi vedere una figura esile vicino alla porta.
-Katherine- urlai per poi correre ad abbracciarla mentre le lacrime continuavano a scorrere dai miei occhi
-piangi, tesoro- disse accarezzandomi la testa.
 
 
Fun gestures are exchanged
And the organ starts to play a song that sounds like a death march
And I am hiding in the curtains
It seems that I was uninvited by your lovely bride-to-be
 
-Non posso ancora crederci che Adam ti abbia schiaffeggiata in pubblico- disse la bionda passandomi una tazza di tè caldo
-io non posso credere di esserci stata insieme ancora- dissi soffiando sopra la tazza, Katherine si morse il labbro e poi mi guardò tristemente
-le foto sono già uscite in verità- disse quasi in un sussurro lei, sgranai gli occhi per poi far cadere la tazza a terra
-e cosa dicono?- domandai spaventata.
La bionda sospiro e poi mi guardò.
-Perrie, non dovevi scrivere quella canzone- abbassai lo sguardo e mi torturai le mani.
Sapevo che quella canzone avrebbe procurato polemiche ma non riuscivo a pensare ad altro che a Zayn e Geneva.
Mi alzai dal divano e presi il computer che era appoggiato al tavolino di vetro.
Entrai su twitter e feci scorrere le menzioni.
C’era chi mi difendeva, chi si preoccupava per me, chi mi insultava, chi mi diceva che ero una stronza e chi amava la mia nuova canzone.
Sospirai e andai a cercare le foto dello schiaffo.
Trovai tre foto: la prima dove Adam alzava il braccio, la seconda dove posava la mano sulla mia guancia e la terza che raffigurava me a terra.
Scoppiai a piangere ancora, delle braccia si strinsero a se e ricambiai forte la stretta.
-Mi odierà adesso- dissi tra i singhiozzi
-non ti odierà e lo sai- disse Katherine accarezzandomi la schiena.
 
 
She floats down the aisle like a pageant queen
But I know you wish it was me, you wish it was me
Don’t you?
 
Mi alzai dal divano guardandomi attorno, il tappeto era pulito e senza coccio a terra.
Andai verso la cucina e trovai un foglietto sul tavolo.
 
‘Esco a comprare del cibo, hai in frigo vuoto!
Hatchi è nella tua stanza che dorme almeno finche non me ne sono andata dormiva.
Fatti una doccia e rilassati un pochino.
Kathe.’
 
Feci come mi aveva consigliato, salì le scale e andai verso il bagno per poi aprire l’acqua calda della doccia.
Tolsi la tuta che aveva addosso e mi buttai sotto l’acqua.
Tutti mi odiano, sto rovinando la vita anche a Zayn.
Se ha deciso di sposarsi con Geneva  io dovrei esserne felice, lei potrà dargli tutto mentre io non stata capace di dargli un minimo di felicità.
Mi sedetti sul piatto doccia con la testa tra le gambe lasciando che le mie lacrime si mescolassero con l’acqua della doccia.
 
**
Entrai nella mia stanza con addosso l’accappatoio lilla e avanzai verso il letto dove vidi giocare Hatchi con un pupazzo.
Sorrisi e inizia ad accarezzare il mio amico peloso.
-Hatchi, almeno tu non mi odi vero?- dissi continuando ad accarezzarlo, la palla di pelo abbaio e scodinzolo
-ho fatto un casino, mi sto rovinando la vita- continuai -credo anzi sono sicura che Zayn mi odi. Insomma lui si sta sposando e io scrivo quella canzone? Forse fanno bene ad odiarmi e augurarmi le peggior cose- sospirai.
-Smettila e scendi giù- mi voltai per vedere Zayn sulla soglia della mia porta, le mie guancie si arrossarono e io annui per poi abbassare la testa.
Sentì la porta chiudersi e guardai Hatchi.
-E ora che faccio?- domandai al cagnolino che abbaiò.
 
Don’t say yes, run away now
I’ll meet you when you’re out of the church at the backdoor
Don’t wait or say a single vow
You need to hear me out and they said speak now
 
Scesi le scale con Hatchi in braccio come se lui potesse proteggermi.
Vidi il moro seduto sul divano, era solo.
Avanzai verso di lui tremante, il moro cercò di sorridere senza successo.
Lascia il cagnolino che saltò in braccio al moro che lo stava accarezzando, sorrisi e andai a sedermi dal lato opposto del divano.
-Come hai fatto ad entrai?- domandai per scacciare il momento di silenzio
-lasci ancora le schiavi di scorta sotto lo zerbino- mi morsi il labbro inferiore.
Questo è stato uno dei tanti motivi per cui abbiamo litigato anni fa.
-Scusa- dissi piano, il moro si voltò verso di me e lasciò andare il cane -non volevo causarti problemi- dissi ancora
-secondo te sono venuto fino a qua solo perché sono incazzato per una canzone?- domandò freddo, mi morsi ancora il labbro inferiore e annui con la testa, lo vidi sospirare e poi negare con la testa.
-Non sono arrabbiato forse sorpreso e deluso ma la cosa che volevo sapere era un’altra- disse guardandomi.
I suoi occhi ambrati mi hanno sempre fatto sciogliere e la stessa cosa stava succedendo adesso.
Il mio cuore continuava a battere e a ripetere ‘bacialo’ mentre la mia mente gridava ‘ti ha lasciato, si sta per risposare con un’altra!’.
-Adam ti ha mai picchiato seriamente?- domandò all’improvviso, lo guardai sorpresa
-no, la prima volta che mi ha toccato è stata ieri- dissi ripensando allo schiaffo che il moro mi aveva tirato.
-Mi dispiace tanto, non lo meritavi- disse guardandomi sincero, alzai le spalle
-alla fine lo preso in giro, sono stata con lui anche se non ero innamorata- il moro alzò un sopracciglio
-questo non è un motivo valido per schiaffeggiarti!- disse serio.
 
Don’t say yes, run away now
I’ll meet you when you’re out of the church at the backdoor
Don’t wait or say a single vow
Your time is running out and they said speak now
 
-Sono venuto qui anche per dirti che noi non abbiamo mai divorziato ufficialmente e io senza la tua firma non posso sposarmi- disse guardandomi dubbioso
-ah- mi lasciai scappare.
Le mie parole non era servite a molto, Zayn voleva ancora sposare Geneva.
Sospirai e negai con la testa.
-Non puoi chiedermi questo- dissi piano, con le lacrime agli occhi
-Perrie- cercò di farmi ragionare il moro
-no! Tu non sai cosa vuol dire sentire per televisione che il ragazzo che ami ancora con tutto il cuore si sta per sposare con un’altra, che dopo qualche mese venga a casa tua chiedendoti di firmare un contratto per l’annullamento del matrimonio- non so con che coraggio dissi quelle parole.
-Per chi mi hai preso? So che stai male ma che diavolo dovrei fare ora? Mollare tutto?- mi gridò contro
-no, non dovresti mollare niente. Geneva può darti tutto quello che vuoi non come ho fatto io- dissi a testa bassa
-Perrie, sai che non è così! Tu mi hai reso felice- disse cercando la mia mano che tolsi dalla sua presa
-si, ti ho reso felice finche non ho perso il bambino- dissi tra le lacrime -e dopo che abbiamo scoperto che non avrei più potuto averli- dissi lasciando andare tutte le lacrime che non avevo versato in quei mesi.
 
Il volto addolorato, deluso e triste di Zayn dopo essere usciti dal dottore non lo scorderò mai.
Aveva sperato tanto in  un’altra possibilità ma questo non era possibile.
Avevo perso il bambino dopo un mese che avevamo scoperto che ero incinta e sapere che non potremmo mai avere un bambino nostro ci fece crollare.
 
-Non importa- mi disse il moro dopo che varcammo la soglia di casa
-non è vero- dissi piano –ti stancherai di tutto questo- dissi prima di iniziare a piangere ancora.
Zayn mi si avvicinò per abbracciarmi forte e lasciarmi un bacio tra i capelli.
-L’unica cosa che m’importa è che tu stia bene- disse prima di baciarmi sulle labbra.
 
-Perrie, ti prego- disse piano il moro –non è facile ne per te ne per me. Tu non immagini come sia diventata casa mia; è un inferno, mia madre e mio padre continuano a ripetermi che non la devo sposare e le mie sorelle non mi parlano più. Continuano a ricordarmi di quanto tu sia perfetta e di quanto male ti stia facendo- disse asciugandosi una lacrima che gli era scesa mentre parlava
-se tu la ami loro dovrebbero essere felice come quando ci siamo sposati noi- dissi guardandolo.
 
-Sei una Malik- disse ridendo Doniya, risi e l’abbraccia –ho tre sorelle ora- la mora annui e sorrise per poi lasciarmi parlare con sua madre.
-Tesoro, non sai quanto io sia felice che tu e Zayn si siate sposati. Ho sempre pensato che foste destinati a stare insieme, sono felice che abbia trovato una brava ragazza come te- disse prima di abbracciarmi -prenditi cura di lui- guardai Zayn che scherzava insieme hai suoi compagni di band.
Mi sarei presa cura di lui per sempre.
 
 
-E’ diverso, io sono diverso, loro sono diversi e Geneva è diversa da te- disse piano –tu amavi le mie sorelle e loro amavano te invece a lei non importa niente- disse guardando a terra
-ma a loro importa sola la tua felicità- dissi guardandolo
-si ma sanno che non sarò mai realmente felice- disse quasi in un sussurro –mia madre l’altra sera dopo che ha ascoltato la tua canzone mi ha detto che sono un completa idiota- disse ridendo.
-Se ami Geneva dovresti infischiartene- lui mi guardò e poi alzò le spalle.
 
I hear the preacher say speak now or forever hold your peace
There’s the silence, there’s my last chance
I stand up with shaking hands, all eyes on me
Horrified looks from everyone in the room
But I’m only looking at you
 
-Firmerò le carte del divorzio, devi essere felice almeno sta volta- il moro mi si voltò e poi tentò un sorriso
-Perrie, io sono stato felice con te- disse prima di alzarsi e andare verso il tavolo dove era appoggiato una cartelletta rossa.
 
-Ti sei dimenticato il nostro anniversario!- gridai al moro appena varcò la porta di casa
-scusa ma volevo finire una canzone- disse tentando un sorriso
-e io ci dovrei credere?- gridai ancora con le lacrime agli occhi
-ma Perrie che diavolo stai dicendo?- domandò avvicinandosi
-non t’importa più niente di me, torni sempre tardi e usci la scusa che stai registrando una canzone quando poi escono delle foto di te in giro per Londra con qualche ragazza- dissi spingendolo
-ma quelle ragazza è una mia collaboratrice, stiamo scrivendo una canzone- disse avvicinandosi ancora
-smettila, sei un bugiardo e io non ti credo più!- corsi fuori dalla porta piangendo.
**
 Avevo firmato il divorzio e ora tutti i giorni parlavano del triangolo:Lane-Edwards e Malik.
Oggi avrei avuto un’intervista da Alan Carr e avrei smentito tutto.
Zayn doveva essere felice e io dovevo aiutarlo.
 
Quando arrivai davanti agli studi, entrai e degli assistenti mi indicarono il mio camerino.
Mi buttai sul divanetto togliendo i tacchi che avevo addosso e chiusi gli occhi, un odore di fragole mi fece aprire velocemente gli occhi.
-Fragole?- domandai ad alta voce.
Uscì dal camerino scalza e andai verso a una cerchia di persone, intravidi una chioma scura, Jesy.
-Jessica- urlai, la mora si girò e sorrise
-Perrie- si avvicinò e mi abbracciò –vuoi un dolcetto alla fragola?- domandò sorridendo, annui e la ragazza ne prese due per poi camminare con me fino al camerino.
-E’ bellissima la canzone, complimenti- si complimentò prima di dare un morso al dolce
-grazie ma credo di aver fatto solo casini con quella canzone- dissi mortificata
-Perrie l’amore crea casini- mi guardò -ma tu e Zayn potreste aggiustarli- disse prendendomi una mano, la strinsi e negai con la testa.
-Ho firmato il divorzio ora mai- Jesy si morse il labbro inferiore e mi strinse ancora di più la mano
 
I am not the kind of girl
Who should be rudely barging in on a white veil occasion
But you are not the kind of boy
Who should be marrying the wrong girl
 
-Allora Perrie la tua nuova canzone sta facendo parlare molto- disse Alan dopo qualche minuto di intervista
-lo so ma non era mia intenzione- dissi ridendo
-la canzone è per Zayn Malik?- mi chiese sorridendo teneramente, negai con la testa
-assolutamente no, Zayn e Geneva sono così carini insieme e spero con tutto il cuore che siano felici- dissi sorridendo alla telecamera.
Quelle parole mi avevano fatto male.
Quelle stesse parole uscite dalla mia bocca.
 
 
Un mese dopo..
 
-Edwards, su con la vita- disse Katherine porgendomi un bicchiere di vino
-e tu da quando bevi del vino bionda?- domandai ridendo
-è elegante- negai con la testa e sorseggiai il vino bianco -e poi pensavo ne avessi bisogno stasera- la guardai tristemente.
Domani Zayn si sarebbe sposato.
-Non importa Katherine- dissi sorridendo amaramente
-so che t’importa ancora- disse guardandomi con i suoi profondi oggi blu –anche se non me lo dici so che stai piangendo da una settimana sperando di leggere da qualche parte che Zayn abbia cambiato idea- disse seriamente
-ormai non posso farci più niente!- gridai con gli occhi che mi bruciavano
-invece puoi, diavolo si che puoi!- gridò anche lei.
-Chiamalo- disse porgendomi il mio iPhone
-tu sei pazza, non lo posso chiamare! E poi per dirgli cosa? Non sposarti, non farlo! Ritorna da me? Ma andiamo Katherine- la bionda mi guardo e poi mi spintono leggermente
-diavolo hai combattuto tanto per Zayn anni fa! Hai superato gli insulti, le false notizie, i finti tradimenti e chi non credeva nel vostro amore- la bionda fece un respiro profondo –tu non leggi cosa ne pensano le fan? Ti rivogliono indietro, Perrie! Rivoglio Zayn e Perrie, non vogliono Geneva e Zayn- mi guardò e poi continuò -solo tu puoi cambiare qualcosa e allora fallo! Chiama Zayn e digli tutto quello che provi!-
 
Il telefono squillava e io chiusa nella mia stanza aspettando che Zayn rispondesse.
-Pronto?- una voce roca rispose, il mio cuore perse un battito e il mio labbro iniziò a tremare.
-Perrie?- domandò ancora
-Zayn- sussurrai
-stai male?- continuò, negai anche se non poteva vedermi
-volevo parlarti- dissi piano, sembrava una supplica.
-Vengo da te, aspettami- e poi chiuse la chiamata.
 
 
Don’t say yes, run away now
I’ll meet you when you’re out of the church at the backdoor
Don’t wait or say a single vow
You need to hear me out and they said speak now
 
La porta s’apri e Zayn entrò tranquillamente.
-Ma suonare il campanello, no?- dissi con una mano sul cuore
-ti dicevo di non lasciare le chiavi sotto lo zerbino- disse avvicinandosi al divano per poi buttarsi su di esso
-stavi festeggiando?- domandai sentendo la forte puzza di alcol, il moro annui e poi si voltò verso di me
-è tutto così diverso- disse in un sussurrò -con te ero sicuro e invece perché ora no?- domandò a se stesso.
 
-Perché non hai festeggiato la tua ultima notte da ragazzo non sposato?- domandai il giorno dopo il nostro matrimonio
-perché non m’interessava, non volevo ubriacarmi per fare magari qualche cazzata! Io ti amo e volevo solo poter dire di si al prete- disse sorridendo
-domani partiamo per Parigi- dissi sedendomi sulle sue gambe
-non vedo l’ora di stare solo con te- sorrisi insieme a lui per poi posare le mie labbra sulle sue.
 
-Perrie, perché mi hai chiamato? Mi confondi ancora di più- disse girandosi verso di me, mi morsi il labbro
-mi spiace così tanto- dissi piano
-domani dirò di nuovo si a una persona che non sei tu, come posso essere qui allora?- mi guardò ancora e si sedette davanti a me -impediscilo- disse piano prima di avvicinarsi pericolosamente al mio viso
-impedire cosa?- domandai spaventata
-quello che vuoi- disse soffiando sulle mie labbra.
Mi alzai velocemente.
-Sei ubriaco- dissi aiutandolo ad alzarsi -è meglio se vai a casa prima che tu possa fare casini- lui annui e poi mi guardò
-peccato- disse prima di lasciarmi un bacio sulla guancia.
Vidi il moro uscire dalla porta e mi risedetti sul divano per poi prendermi il viso tra le mani e iniziare a piangere.
La sua era una richiesta d’aiuto che io non avevo voluto accogliere.
Perché sono così stupida?
Perché devo essere così egoista?
Sto rinunciando alla mia felicità e sto negando la felicità a Zayn.
 
**
 Un rumore di campanello mi fece sobbalzare, percorsi le scale ed andai ad aprire.
Mi trovai davanti Harry Styles.
-E tu che ci fai qui?- domandai incredula.
Non vedo Harry da così tanto tempo.
-Vestiti, andiamo a un matrimonio- disse facendomi l’occhiolino -andremmo ad impedire un matrimonio- si corresse prima di spingermi verso le scale.
 
Mi cambiai velocemente e misi un vestito rosa senza spalline con una cinta azzurra intorno alla vita accompagnati a dei tacchi alti.
-Andiamo- disse il riccio prendendomi per mano, mi fermai di colpo
-perché?- domandai al ragazzo
-Zayn ieri mi ha chiesto di portarti in chiesa e poi potrai scegliere tu che fare- disse tirandomi verso la sua macchina.
Per tutto il tragitto non fiatai ma continuai a guardare fuori dal finestrino.
Perché Zayn aveva detto una cosa così a Harry?
Perché voleva che impedissi il matrimonio io non potevo farlo, non volevo farlo.
Gli avrei solo rovinato la vita.
Harry accosto e mi guardò serio.
-Siamo arrivati- mi disse  sorridente, mi morsi il labbro inferiore e abbassai la testa
-non posso farlo- sussurrai
-Perrie tu devi farlo!- mi rassicurò il riccio
-ma gli rovinerei la vita- dissi seriamente, il ragazzo rise e poi mi guardò serio.
-Se non entri in quella chiesa gli rovinerai la vita- disse serio per poi scendere dall’auto e aprirmi lo sportello, presi un lungo respiro e scesi dalla macchina.
Harry mi prese per mano e ci avvicinammo all’entrata; quando entrammo tutti gli invitati erano già seduti e Zayn era sull’altare insieme ad Anthony.
Era nervoso, le sue mani continuavano a muoversi e parlava con Anthony che cercava qualcuno con lo sguardo.
Mi nascosi dietro a una tenda insieme a Harry.
-Devi farcela Pezz- sussurrò il riccio al mio orecchio, annui e mi guardai attorno.
In prima fila vidi la famiglia del ragazzo che non erano emozionati come la prima volta.
Mi guardai attorno, seduti delle file infondo c’erano anche Liam, Louis e Niall i quali si guardavano intorno senza sapere che fare.
Dopo qualche minuto sentì la marcia nuziale iniziare e due damigelle fecero il loro ingresso.
Avevano un vestito color argento e camminavano lungo la navata rivestita da un tappeto rosso.
I miei occhi incontrarono quelli del moro che mi fissò per qualche minuto finche un rumore non distrasse entrambi.
Geneva era arrivata davanti a Zayn e lui non se ne era reso nemmeno conto.
Il vestito che portava la mora era ampio al fondo e stretto sul petto molto stile principessa.
Completamente diverso dal mio.
 
 
And you say lets run away now
I’ll meet when I’m out of my tux at the backdoor
Baby I didn’t say my vows, so glad you were around
When they said ‘Speak now’
 
-Chi dei presenti ha qualcosa da dire parli ora o taccia per sempre- disse il prete, guardai Harry che negò con la testa.
Cercai la forza di dire qualcosa senza successo, le parole mi erano morte in gola.
Avrei voluto gridare ‘non farlo, ti prego torna da me’ ma tutto il coraggio che avevo era sparito.
Harry mi guardò stupito e poi appoggiò una mano sulla mia spalle e iniziai a piangere silenziosamente contro il suo petto.
-Geneva Lane vuoi prendere come legittimo sposo il qui presente Zayn Malik?- domandò il prete mentre le mie lacrime aumentarono
-si, lo voglio- disse la fastidiosa voce della ragazza.
Harry mi accarezzò leggermente la testa.
-E tu Zayn Malik vuoi prendere come legittima sposa Geneva Lane?- domandò il prete.
Chiusi gli occhi come se potessi sparire in quel istante.
Zayn non rispose ancora e un brusio si formo tra la folla.
-Zayn?- domandò il prete -lo vuoi o no?- ripete piano.
Aprì lentamente gli occhi e guardai in direzione dell’altare, Anthony guardava Zayn con la bocca aperta come tutti i presenti.
Il moro si girò verso di me e mi guardò per qualche secondo prima di guardare di nuovo Geneva.
La ragazza sorrise al moro e lui con lei.
-No- disse serio -mi spiace- disse il moro lasciando la ragazza lì e vedendo verso di me.
Mi porse la mano -andiamo?- domandò, rimasi un attimo scossa ma poi annui e strinsi la sua mano.
Il moro iniziò a correre e io insieme a lui.
 
Andammo dietro la chiesa e si tolse quello stupido farfallino che aveva legato al collo e aprì la giacca per sbottare i primi due bottoni della camicia .
-Cosa ti ha fatto cambiare idea?- domandai al moro davanti a me
-la tua canzone e quando ti ho rivisto- mi guardò per poi avvicinarsi -non m’importa se non possiamo avere figli nostri a me basti tu per essere felice- disse soffiando sulle mie labbra.
-Ti ricordi, no? La nostra promessa?- domandò sorridendo
-You’ll be my William, I’ll be your Kate- dissi prendendogli una mano -ma abbiamo divorziato- dissi tristemente.
Zayn rise e poi negò con la testa.
-Io non ho firmato niente, non volevo fare cazzate- disse ridendo, sorrisi e mi lancia tra le sue braccia.
Le mie labbra si posarono dolcemente sulle sue, mi erano mancate così tanto.
 
Mi era mancato come a un testo musicale mancasse il testo;
Mi era mancato come a una piantina mancasse l’acqua;
Mi era mancato come a un bambino mancasse il suo giocattolo preferito.
 
Sorrisi quando mi staccai e vidi il viso di Zayn sorridente.
-Mi sei mancato così tanto- dissi accarezzandogli la guancia destra
-ora sono qui e non ho intenzione di andarmene- dissi posando ancora le labbra sulle mie.

 
HELLO PEOPLE:)

Ritorno con una one shot zerrie lol
Non so come mi sia venuta in mente questa storia ma bo  mi sono messa a scriverla.
La canzone che ho usato è speak now  di Taylor Swift che parla del matrimonio del ragazzo che le piace.
Ovviamente Perrie può avere figli ma ho cambiato un po’ le cose ahahha
Adam anche il questa storia è uno stronzo ma scusate non mi va giù lol
Ho usato Geneva così tanto per, non ho niente contro di lei assolutamente.
Scusate per eventuali errori ora non riesco a controllare ma appena mi metto a leggerla qua su efp correggerò tutto:)
Grazie per esser arrivati fino a qua.
Per chi segue freedom l’aggiorno presto, promesso.

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Un bacio, Marti.
  
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