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Autore: TeoGuitarman    12/10/2013    0 recensioni
La one shot narra il primo rapporto tra un vampiro e una nephilim. Successivamente la nephilim sceglierà di diventare vampira come il suo ragazzo.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi:
Matthew: Il protagonista, l’io narrante. 
Beatrice: La protagonista, la ragazza di Matthew
Esme: Sorella di Nicole e Matthew, anch’essa vampira, ex Parabatai di Matthew
Nicole: Sorellastra di Matthew ed Esme, strega
Claire: Sorella di Beatrice, nephilim
Liz: Ragazza di Esme, nephilim
Sean : Marito di Amber, vampiro
Amber: Figlia di Esme, nipote di Matthew e moglie di Sean, vampira
Joshua: Ragazzo di Ashley, licantropo
Seth: Ragazzo di Elisewin, licantropo
Elisewin: Sorella di Ashley e Charlotte, ragazza di Seth, nephilim
Ashley: Sorella di Elisewin e Charlotte, ragazza di Joshua, compagna di bevute di Matthew, nephilim
Charlotte: Sorella di di Ashley ed Elisewin, mondana
Isaac: Compagno di bevute di Matthew, nephilim

Iniziamo con la storia:
Era passato un anno e due mesi da quando io e Beatrice ci demmo il primo bacio in quella caffetteria. Un anno e più assieme alla persona più importante della mia vita. Ero in camera. Stavo suonando gli U2 a tutto volume, la finestra era aperta. Mentre suonavo, l’amplificatore smise di emettere suoni. Alzando lo sguardo, vidi mia sorella con la spina in mano. «Idiota! È mezz’ora che busso, volevo sfondarla, ma per tua fortuna avevi la finestra aperta.» Il tono della sua voce era un tantino irritato. Mi scusai subito per evitare che mi aggredisse, non si sa mai con Esm. «Bene. Oggi è il compleanno di Tris. Fratellino cos’hai in mente di speciale?» Mi chiese lei. «Semplice. Andare in giro e poi cena al Taki’s. Per chiudere in bellezza la porto alla nostra vecchia casa, la quale il sottoscritto» evidenziai bene il sottoscritto «ha ristrutturato con tanta fatica.» Le risposi. «Le chiavi? Non le hai perse vero?» Mi chiese immediatamente lei. Odiavo quando faceva così. «Oddio le chiavi! Le ho in tasca! Le ho perse. Comunque da quando l’ho ristrutturata fa un figurone.» Risposi ridendo. «Ah bene. Comunque io e Liz le facciamo una collana col nome Beatrice. Ok fratellone, è tardi devo andare a farmi bella.» Mi diede un bacio, riattaccò la spina e riuscì dalla finestra. Nonostante la mia natura vampira avevo fame di cibo normale. Preparai un pranzo poco consistente poiché la mattina ero già andato a caccia di qualche animale trovando due volpi e un coniglio. Su una sedia ben piegati avevo già messo una camicia, un gilet senza maniche un paio di Jeans. Per le scarpe optai per delle semplici e classiche Converse, niente vestiti con stemmi o comprati a concerti con qualche band. Dopo aver pranzato mi vestii con roba da lavoro. Dovevo andare al Taki’s per il turno di lavoro e per dare una mano a preparare la serata con Beatrice. Uscì dalla Yancy University e con la supervelocità raggiunsi il Taki’s. Entrai e Mark, il cuoco fata, in cucina a smanettare con della pancetta. «Ehi Matthew, il mio miglior cliente, barman e amico. Avevo prestato servizio a un Hotel a Montecarlo tanti anni prima. Allora? Stasera grande serata eh? Stavo giusto preparando un piatto speciale per voi. È italiano. Si chiama carbonara, me ne sono innamorato quando son andato a farmi un viaggio laggiù. » Disse lui con gli occhi su quello che faceva. «Sarà buono di sicuro tu hai le mani fatate.» Dissi ridendo. «Mark io vado fare il dolce e prendo posto al bancone dei drink.» Non disse nulla a parte un “mh” “mh” per dare il consenso. L’appuntamento con Beatrice era alle 19:30 fuori la sua stanza ed erano solo le 14:05, quindi avevo il tempo di fare tutto. Preparai una torta d’auguri al cioccolato e poi mi misi a servire drink al bancone. Un drink di qua e uno di la e si fecero le 18:50, quindi salutai Mark. «Ci vediamo fra qualche minuto Mark.» Egli mi salutò con la mano staccare lo sguardo di fornelli. Corsi verso la mia camera. Non trovavo le chiavi della mia camera. Le avevo dimenticate dentro. Mia sorella me l’aveva tirata a quanto pare, purtroppo le chiavi non erano della casa di famiglia ma della mia camera. Fortunatamente avevo la finestra aperta. Entrai e mi infilai sotto la doccia. L’acqua portò via da me ogni residuo di cioccolato. Uscito dalla doccia mi sistemai la capigliatura e mi vestii come avevo già programmato. Ero pronto e ben messo, quindi uscii dalla camera e mi diressi verso la camera di Beatrice. Ero davanti la sua porta e mentre avvicinavo la mia mano alla porta per bussare, lei l’aprì. «Ehi amore, auguri.» Le dissi stampandole poi un bacio sulle labbra. Lei ricambiò con un altro bacio. «Grazie Matt.» Rispose lei. Era vestita simile a me. Mi sorrise e volteggiò su se stessa per farsi osservare. Sorrisi e intrecciai le dita della mia mano con le sue e uscimmo dall’accademia mano nella mano. Arrivammo al Taki’s con i mezzi. Quando entrammo Mark ci indicò il tavolo che poche prima avevo preparato con cura. Accompagnai Tris e le spostai la sedia facendola accomodare. Lei fece un qualcosa tra una risatina e un gridolino di gioia. Mark uscì dalla cucina con la carbonara su un piatto unico. Guardai Tris divertito. Iniziammo a mangiare. Rimase una forchettata e la prendemmo entrambi. Ci accorgemmo che uno spaghetto era tra le labbra di entrambi. Lo mangiammo fino a che le nostre labbra non si toccarono. «Somiglia tanto a una scena di Lili e il Vagabondo che ho visto da bambina.» Disse lei carezzandomi la guancia. Quel momento venne interrotto da Mark che portò la torta. Le confessai che l’avevo preparata io. Lei mi ringraziò con un bacio. Era una piccola torta. In mezzo c’era un piccolo contenitore. Mangiammo la torta e aprì il contenitore. Una collana la quale il pendaglio era un plettro a cui era stata incisa una “B” rimuovendo l’eccesso interno. Lei osservò per bene. «Amore, ma questo era il tuo primo plettro, era importante per te. Grazie è magnifico.» Salutammo Mark e uscimmo dal Taki’s. Passeggiammo per Central Park. Era quasi mezzanotte, guardai Tris. «Ti fidi di me? Vorrei portarti alla mia casa natia.» Sorrisi come Sai in Naruto. Lei rise per poi tornare seria. «Affiderei a te la mia vita» La presi e partii con lei in spalla. Il viaggio era lungo ma, grazie alla mia estrema velocità arrivammo in pochissimo tempo. Era una casa immensa. Aprì la porta ed entrammo. Lei li c’era già stata un anno prima e si diresse subito alla mia camera trascinandomi per un braccio. Quando entrammo in camera e mi baciò. Un bacio con tanta dolcezza. Di solito io ero a darli. Stavolta me lo diede lei. «Sei fantastico. Ti amo.» La strinsi a me e lei mi baciò ancora come prima. Ciò che accade dopo il bacio successe così in fretta. Lei mi sbottonò la camicia e io feci lo stesso con la sua. La mia mano toccava la sua schiena e lo stesso faceva la sua. Lei si scansò da me e si sbottonò il reggiseno facendolo cadere in terra. Sbottonò anche i jeans. Non ci pensai due volte e tolsi i miei. Lei si morse il labbro, mentre io mi lasciai sfuggire un sorriso malizioso. La presi in braccio e la misi sul letto. Io ero ancora insicuro. «Sicura?» Le annui, scese dal letto e tolse gli slip. Ormai avevo preso sicurezza. Ora eravamo entrambi nudi e lei si avvicinò maliziosamente a me baciandomi. Posi le mie mani sul suo fondoschiena. Lo avevo già fatto più volte ma ora era diverso. Ora non c’erano i jeans. Mi portò sul letto. Lei era sotto di me. Mi cinse le mani al collo e mi baciò. Posi le mie mani sul suo seno. Era una nuova sensazione. Mentre le miei mani erano sul suo seno, ci scambiammo un altro bacio. Il mattino mi ritrovai lei con il suo seno schiacciato sulla mia schiena. «Buongiorno amore.» Disse lei mettendosi accanto a me. La ringraziai con un bacio dopo essermi stiracchiato un po’. Ci rivestimmo entrambi dopo esserci fatta una doccia assieme. Controllammo di aver preso tutto e ripartimmo verso l’accademia per frequentare le lezioni. Entrambi raccontammo le vicende alle nostre sorelle. Ci avevano obbligato a far sapere quando avremmo avuto il primo rapporto. Quando uscimmo dalle lezioni Tris si avvicinò a me e mi prese da parte. «Matt. Ho 18 anni. Ho preso coraggio.» Disse indicandomi il collo per farmi capire. La guardai negli occhi. Non avevo visto tanta sicurezza e decisione nei suoi occhi. «Ok Tris. Sappi però che non v’è ritorno. Nessuna via per tornare indietro. Non potrai più essere una Nephilim.» Mi guardò e sorrise. «Se sto con te per quale motivo dovrei tornare indietro?» Rimasi stupito. Io di solito ero il dolce ragazzo che provocava diabete. Lei andò a parlare con Claire, sua sorella, io andai da Esm e chiamando Nicky per fare l’anello solare. Tris mi diede l’anello che le regalai per il nostro primo mese. Nicky inizio a lavorarci. «Esme voglio te e Nicole accanto a me.» Le dissi. «Ci saremo. È un momento importante per voi due.» Le abbracciai entrambe.
L’appuntamento era al giardino della casa di famiglia. Eravamo io e Tris. Arrivarono Claire, Nicky, Esm ed Elizabeth, la ragazza di mia sorella. Andai da Claire mentre Tris andò dalle mie sorella e Liz. «Claire…» Lei smorzò le mie parole con un abbraccio. Credevo odiasse quello che stavo per fare a sua sorella, invece mi diede conforto. Una lacrima rigò il mio volto. Passati i convenevoli Tris si avvicinò a me e sussurrò qualcosa. «Ti amo Matthew.» Pronunciò il mio nome completo. «Anche io Beatrice.» Risposi anche io col nome completo. Esme mi lanciò il suo fazzoletto in pizzo e lo misi in bocca a Tris. «Stringi» Le dissi. Piegai leggermente il collo e lo morsi. Si indebolì. Sdraiata a terra, ferendomi il palmo, le feci bere il mio sangue. Ed eccola li, senza vita. La sotterrammo e aspettammo che lei ne uscisse. Nel frattempo. Tutte mi abbracciarono. Arrivarono Amber, la figlia adottiva di mia sorella, e Sean suo marito. Anche loro mi diedero il loro sostegno con un abbraccio. Come poteva mancare la mia compagna di bevute Ashley? il suo ragazzo Joshua? Seth? Elisewin? Charlotte? Isaac? C’erano tutti a darmi il sostegno morale che mi serviva.
Dopo un attesa infinita la voce di Tris spezzò l’ansia e il silenzio che erano calati. Tutti andarono ad abbracciarla, tranne me. Io rimasi li fermo. Incredulo. Nicky intanto mi aveva lasciato l’anello sulla mano. La folla si divise in due lasciando spazio a Tris come se fosse una regina. Allargai le braccia e lei corse verso di me saltandomi in braccio. Mi baciò. Dopo averla rimessa in terra le presi la mano e le rinfilai l’anello. Esm uscì con un agnellino dall’ovile. Tris con quello saziò la sete. «Vieni.» Le dissi. La presi per mano. Ormai non c’era più bisogno di farla salire in spalla per viaggiare velocemente verso posti lontani. Mi guardò e sorrise. «Ci vediamo all’accademia ragazzi!» Dicemmo insieme. 
Arrivati nella mia stanza in accademia ci sdraiammo sui letti ci scambiammo un bacio e ci mettemmo a dormire per tornare a lezioni l’indomani.

Angolo del’autore
*si apre sipario. Gente grida “silenzio”* Seconda One Shot. Stavolta su un genere diverso dalla precedente. Racconto una storia del mio pg e della sua ragazza ambientata più o meno nel mondo di Shadowhunter. Spero vi piacciano le storie. Per me è stata una soddisfazione leggere le recensioni della storia precedente. Credevo il peggio. Ovviamente. Il pessimismo è diffuso tra gli autori. *coff* Leopardi *coff* Se la mia testa farà uscire altro tra scuola, teatro e chitarra, trovando il tempo di mettere insieme qualche idea potrei anche fare una Fan Fiction magari inventata. Alla prossima! *si chiude il sipario*
  
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