Leve som dem
Inghilterra
piomba nel bagno senza nemmeno bussare, la mandibola serrata in un digrignìo poco amichevole e i pugni stretti pronti a
mulinare su una certa mascella. Va bene lasciargli l’accesso al bathroom e va bene anche concedergli di lavarsi prima di
scomparire fuori di casa accompagnato da un bel calcio
nel didietro, ma sono le sette del mattino e il deficiente sta cantando a
squarciagola da mezz’ora buona, e dio sa cosa penseranno i vicini –e rischia
pure di svegliare Scozia, o peggio Galles.
E,
incurante del fatto che così facendo finirà per allagare il bagno e rovinare la
piastrellatura, tira la tenda della doccia con tanta
ferocia da rischiare di strapparla.
-Chiudi
quella maledetta bocca, imbecille! Cosa cavolo pensi di fare?!?-
Danimarca
non lo calcola nemmeno, tutto preso nel suo assolo – non che capisca cosa
diamine stia ululando, quando parla nella sua dannata lingua pare che abbia le
patate in bocca, e che cavolo è quella tiritera?- e gesticola spandendo schiuma
dappertutto, anche addosso a lui. Inghilterra ruggisce, furioso, e gli tira una
sberla sulla nuca prima che possa trattenersi. Mathias trasale, trasformando l’ultima nota stonata in uno
strillo, e si volta di scatto fissandolo stralunato per qualche secondo. Poi
sorride, ebete, quel suo maledetto sorriso stupido e accecante, e si toglie gli auricolari dalle orecchie.
-Eric!- trilla, e Inghilterra apre
subito la bocca per chiedergli se per caso è già ubriaco di primo mattino, che
il suo nome non è per nulla quello e chi cazzo sarebbe
questo tizio? Ma l’altro scoppia a ridere, lo afferra
per il colletto del pigiama e se lo tira sotto il getto di acqua bollente, così
vestito, e riprende a cantare imperterrito. Arthur inizia a strillare e a
dibattersi, imprecando pesantemente, finendo solamente con lo scivolare e
rischiare di spezzarsi l’osso del collo.
Ma Matias
ride–il deficiente- perché è bello lo stesso, far
parte dello stesso mondo.
Der må vær' flot
Jeg ville godt
Leve som dem
Non trovate il
senso? Tranquilli, manco io!
(La verità è che non avevo un finale azzeccato)
Dani canta
“leve som dem”, che altro non è che
il testo in danese di “part of your
world” de La Sirenetta. La “traduzione” inglese dei versi riportati sarebbe: “ Out of the sea, Wish I could be,
Part of that world”. Se il translator
non mi ha preso per il culo più che questo in danese Ariel dice qualcosa come:
“Dev’essere bello -mi sarebbe piaciuto –viver come
loro”.
Va bene,
tornando alle cose serie: sarà una sottospecie di raccolta. Ovvero, quando mi
viene in mente qualcosa –se mi verrà in mente qualcosa- su questi due pirla la posterò in coda a questa. Ecco tutto.