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Autore: PandoraSutcliff    13/10/2013    3 recensioni
"La bambina cominciò ad urlare a pieni polmoni nel cuore della notte, per la millesima volta.
-Will, vai tu vero?- farfugliò Grell, girandosi dall'altra parte.
-Ma… Ci sono andato sempre io …-venne bruscamente interrotto.
-HO DETTO VAI TU!- strillò l’altro- L’ho partorita due giorni fa, ho dolori ovunque e i punti mi tirano da impazzire. E ora muovi il sedere e vai da lei!-"
Cosa accadrebbe se William e Grell mettessero al mondo una figlia?
E se quest'ultima decidesse di seguire le orme dei genitori? Questa è la storia di Scarlett Spears, figlia di due Shinigami non che giovane promessa del Dipartimento londinese.
Spero che la mia storia riesca a rapirvi e soprattutto, che vi conquisti.
Buona lettura ^^
Uno speciale ringraziamento va alle mie sorelle Neko e Mary. Grazie per il vostro supporto
Genere: Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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Capitolo 1

La bambina cominciò ad urlare a pieni polmoni nel cuore della notte, per la millesima volta.
-Will, vai tu vero?- farfugliò Grell, girandosi dall’altra parte.
-Ma… Ci sono andato sempre io …-venne bruscamente interrotto.
-HO DETTO VAI TU!- strillò l’altro- L’ho partorita due giorni fa, ho dolori ovunque e i punti mi tirano da impazzire. E ora muovi il sedere e vai da lei!-
William inforcò gli occhiali sul naso prima di dirigersi in stato confusionale verso la cameretta della bambina. Come un uomo sia potuto rimanere incinto mettendo al mondo una bimba rimane un mistero, ma essendo semidei, tutto diventa possibile. Ma una cosa era certa, era uscita davvero bene. La piccola Scarlett Spears strillava a più non posso dalla culletta.
Dire a chi somigliava era ancora impossibile, ma gli occhi verde acido sicuramente erano di entrambi e i capelli color mogano erano un misto tra il rosso di Grell e il nero di William.
-Su, cos’hai ora?- chiese William, cullandola avanti e dietro per tutta la stanza.
La bambina continuò ad urlare ancora un po’, prima di calmarsi e addormentarsi tra le braccia del suo papà. William fece un lungo sospiro prima di rimetterla nella culletta. Si sarebbe svegliata comunque altre due volte, erano solo le quattro del mattino, così si sistemò alla meno peggio sulla poltrona in camera della bambina e cercò di addormentarsi.
Era davvero incantevole li, tutta rannicchiata nell’angolo del suo lettino, così piccola da perdercisi dentro. Sinceramente, William non avrebbe mai pensato di avere dei figli, figuriamoci da Grell!
Si amavano ed erano felici insieme nonostante fossero gli esatti opposti: Grell troppo esuberante ed eccentrico mentre lui fin troppo serio e stoico. In qualche modo si completavano e contro ogni previsione, erano sposati e con una splendida bambina. Grell era tornato quello stesso pomeriggio dall’ospedale, ancora stordito dall’anestesia ed indolenzito dal cesareo.
Sicuramente la mattina seguente avrebbero avuto un cancan di colleghi che sarebbero passati per fargli le congratulazioni e vedere la bambina. Vedere Grell incinto aggirarsi per il dipartimento era abbastanza curioso e molti alla notizia pensavano fosse uno scherzo. Proprio quando William ritrovò il sonno, la piccola Scarlett riprese ad urlare. “Le gioie dell’essere padre” pensò sconsolato.
 
La mattina seguente Grell si alzò raggiante, con un aberrante vestaglia rosa e rossa con tanto di piume bianche intorno alle maniche e delle ciabattine leopardate rosse. Si diresse canticchiando in cucina, mise la macchinetta del caffè sul fuoco e si diresse altrettanto raggiante verso la cameretta di Scarlett, dove William dormiva sulla poltrona con la piccola in braccio. A quella vista, si sciolse in un sorriso.
Sollevò delicatamente Scarlett dalle braccia di William prima di stampargli un bacio.
-Buongiorno amore. Ti sei addormentato qui?-
In tutta risposta, William si fiondò in bagno per lavarsi.
-Che ore sono?!-chiese nervosamente.
-Sono le sette Will, ce la fai con calma!- rispose Grell, con un filo di preoccupazione nella voce.
A quelle parole, William crollò sul lavandino. Aveva perso completamente la cognizione del tempo.
Grell scosse la testa, sistemandosi sul divano per dare il biberon alla piccola.
-Sto facendo il caffè, se ti va di fare colazione con noi…- disse lanciando un’occhiata alla macchinetta sul gas.
William si diresse come stordito fuori dal bagno, spense il gas e versò il caffè ancora fumante in una tazzina, addentò un cornetto e si accomodò sulla poltrona dirimpetto al divano.
-Scusa se ho mandato sempre te ieri. Sai, ora ho gli ormoni a palla e la depressione post partum… Insomma, puoi perdonare l’amore della tua vita?- chiese, sbattendo teatralmente le ciglia.
In tutta risposta, annuì in stato confusionale, versandosi altro caffè nella tazzina. Finì il cornetto si diresse verso l’armadio, prese la divisa e andò in bagno per prepararsi, lasciando Grell e Scarlett sul divano. Finì di radersi e si vestì , un bacio alla sua bambina, uno al suo amato ed era pronto per la sua giornata infernale.
E così ebbe inizio un’altra giornata di pesantissimo lavoro. Con Grell in paternità (quindi almeno una ventina di anime in più di cui occuparsi), solo tre ore di sonno alle spalle e due tazzine di caffè per cercare di compensare, era davvero dura.
La giornata procedeva con un ritmo stressante: matricole da istruire, raccolta anime e il solito pesante lavoro d’amministrazione dati. Lanciò uno sguardo all’orologio. Le otto meno un quarto. Un’altra stressante giornata era giunta al termine. Si alzò sospirando dalla scrivania, salutò i colleghi, riconsegnò la Death Scyte ed era pronto per tornare a casa e rilassarsi con la sua famiglia.
Appena varcò la soglia del Dipartimento, Ronald gli volò letteralmente addosso.
-Hei Will! Capisco perfettamente che tu sia stanco, ma posso passare a salutare il senpai Grell e conoscere la bambina? È al mondo da tre giorni e io in qualità di zio preferito devo conoscerla-
William era pronto a rispondergli di non asfissiarlo, ma Ronald si rispose da solo.
-Dai, faccio un saluto veloce e mi tolgo dai piedi-
-Mh va bene- borbottò- Ma poi ti levi di torno-
 
La casa era invasa di fiori, palloncini, orsacchiotti e tutine. Alcuni del Dipartimento erano passati a conoscere la piccola e lasciare un regalo: faceva piacere rivedere i colleghi dopo due giorni passati  in ospedale e tutti quei mesi bloccato a casa incinto, e di sicuro Grell non era tipo da starsene buono e tranquillo a casa.
Mise la piccola Scarlett (vestita con un body rosa con una scritta piena di brillantini “Lady si nasce” a caratteri cubitali) nel lettino e cominciò a sistemare i vestitini nel suo armadio. Aveva solo tre giorni di vita e un guardaroba da far invidia a Paris Hilton.
Improvvisamente sentì la chiave frugare nella serratura e la porta aprirsi.
-Abbiamo ospiti- grugnì William, facendo entrare Ronald in casa.
-Hi senpai Grell! Son venuto a farti visita!- disse, dirigendosi tutto contento verso la cameretta di Scarlett –Ohhh! Che carina! Hei Will ma siamo proprio sicuri che sia tua figlia?- disse infine prendendo la piccola in braccio, in tono di scherno.
-Infatti ha preso tutto da me!- cinguettò Grell, sistemandosi la folta chioma rossa.
William roteò gli occhi andandosi a cambiare, sperando vivamente che Ronald sloggiasse in fretta.
-Ron, ti andrebbe di restare a cena da noi?- chiese impulsivamente Grell, ignorando le occhiate omicide del povero Will, il cui ultimo desiderio era averlo li a cena. Ronald era il suo migliore amico, ma a volte lo avrebbe ucciso più che volentieri.
-Mah non saprei… Non voglio disturbare- disse.
-Beh…- William venne interrotto.
-Ma dai! Non fare complimenti!- insistette Grell.
-No dai, meglio fare un’altra volta- tentò di ribattere Ronald.
-Insisto!- disse fermamente Grell.
-Beh, se insisti…-
William lanciava occhiatacce cattive a destra e manca. Li avrebbe uccisi entrambi.
 


ANGOLO DELL'AUTRICE

Salve a tutti! Spero che questo mio primo capitolo vi sia piaciuto (ed ovviamente spero che continuiate a seguire la mia storia ^^)
Eh si, sono una fan accanitadella Grelliam, ragion per cui ho deciso di scrivere una fanfiction su di loro e sulla piccola Scarlett Spears *^*. Ebbene si, Scarlett crescerà, e spero che la storia che segue vi possa piacere. Salvo inconvenienti, pubblicherò un capitolo ogni tre giorni.
                                                                                                GRAZIE PER AVER LETTO!

                                                                                                        Pandora Sutcliff                                                                                   
  
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