Due storie differenti, quattro personaggi diversi l’uno dall'altro. Due di loro legati dallo stesso destino, due di loro legati dalla stessa speranza...tutti loro legati da una parola non detta...

Kyungsoo esce dall'edificio con i libri stretti tra le mani. Un'altra giornata era terminata. Gli ultimi bambini correvano verso le loro stanze, ormai il coprifuoco si stava avvicinando. Con molta calma appoggia quei semplici volumi di letteratura sul tavolo e inizia a controllare il giardino ormai deserto. Sistema i giocattoli, spegne le candele consumate dal calore e pulisce il vialetto dalle foglie. L'autunno è sempre stata la sua stagione preferita ... dopotutto era proprio sotto quelle foglie rosse che lui, il ragazzo che aveva sempre guardato di nascosto aveva unito le loro labbra in un dolce bacio. In quel momento le sue guancie si erano tinte dello stesso colore delle foglie e il suo cuore aveva accelerato il suo battito, era come se si trovasse in quelle poesie tanto amate, in quei versi tanto letti e immaginati.
Amava l'autunno, amava quella stagione che aveva portato la felicità nella sua vita.. l'amore... ma amava l'autunno quanto l'odiava...odiava il rosso che pian piano ricopriva gli alberi, odiava quella stagione che aveva portato via la sua vita...
 
Baekhyun sistema i fiori nel vaso per poi appoggiarlo sul balcone. I fiori bianchi risaltano tra quell'insieme di colori, si distinguono dal resto, come si distingueva lui. Si guarda attorno, prende l'annaffiatoio e inizia a prendersi cura di quei fiori tanto amati. Gli rimanevano pochi minuti prima di tornare in quella casa vuota. Dalle vetrate che danno sulla strada può vedere l'autunno che bussa alle porte della città, un sorriso amaro si forma sul suo viso e una piccola lacrima scende piano sulla sua guancia liscia.
Accarezza il petalo di una margherita... è il suo fiore preferito...forse gli ricorda lui... Gli ricorda quel piccolo fiore lasciato tra le pagine di quel libro, gli ricorda il momento che lo vide davanti a se. In quel momento qualcosa aveva colpito il suo cuore...qualcuno aveva aperto quella porta per far entrare un mondo nuovo...l'amore...quel fiore gli ricorda quel saluto spento, quelle parole non dette, quella porta che si stava rompendo piano a piano...
 
Kyungsoo si sente solo, Baekhyun si sente perso. Pensano che nessuno li possa capire...ma non si conoscono... non hanno nulla in comune. Uno è un semplice maestro in un orfanotrofio l'altro il proprietario di un piccolo negozio di fiori. Il primo un ragazzo timido, discreto l'altro un ragazzo tutto pepe, due persone... due ragazzi opposti in tutto, ma legati da un filo impercettibile legati da una stessa parola...SPERANZA
 
Jongin prende il borsone tra le mani e si guarda attorno, la casa è vuota...lui non c’è...si sistema la giacca sulle spalle e lascia un ultimo sguardo a quel posto pieno di ricordi, a quelle stanze così famigliari e ricche di loro...di lui. Chiude gli occhi e il suo tipico sorriso si spegne sul suo volto. Appoggia quella lettera sotto lo specchio sul tavolino vicino all'entrata e lentamente, avviandosi verso quel taxi giallo pensava a quelle parole scritte su quel pezzo di carta bianco, il suo ultimo saluto...il suo ultimo TI AMO
 
‘’Caro Kyungsoo,
Non so di preciso quello che ho intenzione di dirti in questa lettera. Le cose che vorrei dirti sono molte e non mi basterebbe questo semplice foglio per contenerle tutte.
Sono qui nella nostra camera che profuma di te anche se tu ti ostini a dire che il mio profumo ha invaso le tue cose, ma ti sbagli tu hai invaso tutto di me, ormai sei diventato il mio mondo tu odi quando te lo dico, ma è così credimi se i dico che tu sei tutto per me...so che in questo momento mi stai odiando, anzi stai odiando loro perchè mi stanno portando via da te... ma ti giuro che ritornerò, cercherò di tornare con tutte le mie forze a disposizione...’’
 
‘’...perchè lo sai Baekhyun io senza di te non posso stare, devo vedere il tuo viso, devo sentire la tua voce che mi chiama infastidita dai miei centinaia di difetti che infondo ami...come ami me anche se non me lo dici quanto te lo dico io. Quindi aspettami, aspettami in questa nostra casa, aspettami per continuare la nostra vita per scrivere il nostro futuro insieme.
Vorrei abbracciarti e baciarti per l'ultima volta ma non posso vedere il tuo viso rigato dalle lacrime, quindi ti ho lasciato questa lettera e terrò i nostri ricordi stretti nel mio cuore.
Il taxi sta suonando, mi sta riportando alle realtà quindi ti saluto per l'ultima volta.
Aspettami.
Ti amo.
Tuo Chanyeol.’’
 
Chanyeol lascia il foglio aperto sul tavolo con accanto ad una margherita appena sbocciata. Carica il borsone sulle spalle e chiude la porta senza avere il coraggio di guardare quel posto un’ultima volta. Sale sul taxi e con la tristezza negli occhi si avvia verso quella destinazione lontana, verso quel luogo che lo terrà distante da lui per troppo tempo.
 
Jongin soffre, Chanyeol piange in silenzio troppo stanchi per continuare il loro percorso. Il dolore ha superato tutto. La solitudine ha riempito i loro giorni. La paura ha sconfitto la speranza. Due ragazzi diversi. Due ragazzi che avevano tutto e si sono ritrovati da soli dispersi, trascinati con forza in un mondo troppo grande per loro. Due ragazzi...uno stesso DESTINO
 
Kyungsoo, Jongin, Baekhyun e Chanyeol quattro ragazzi, quattro vite rovinate da una forza troppo forte da sconfiggere...la GUERRA...
Quattro ragazzi diversi, quattro ragazzi legati da un unica parola non detta... TI AMO