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Autore: Kay    26/10/2004    1 recensioni
I personaggi sono molti ma i principali sono: Kei, Aì, Takao, Hilary, Max, Rei, Mao e molti altri vecchi e nuovi! Spero vi piaccia!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Takao Kinomiya, Max Mizuhara, Kei Hiwatari, Rei Kon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 NELL’ALBERGO Alcuni blader, che hanno partecipato al terzo torneo mondiale di beyblade, avevano deciso di trascorrere una vacanza in un hotel in Russia. In una bellissima cinquecento sporting blu con le strisce rosse, quattro ragazzi parlavano… Aì: si può sapere quando arriveremo a destinazione? Takao: con la velocità a cui viaggia Kei, dovremo arrivare all’hotel tra un mese o due! Kei: spiritoso! Manca solamente un quarto d’ora per tua informazione! Erano arrivati ad un semaforo, quando incrociarono un’auto a loro familiare. La fiat punto di Lai. Lai: ehilà! C’incontriamo già prima di arrivare? Kei: ma guarda un po’! Rei(sbucato da un finestrino): non è che potete darci un passaggio? La nostra benzina comincia a scarseggiare, e pensavamo che tu… Takao: certo salite pure! Kei: “perché non ti ho più ammazzato?!” d’accordo, ma quanti siete? Lai: quattro. Kei: andiamo bene! Aì sveglia Yuri e digli di fare spazio! I quattro ragazzi entrarono nell’auto di Kei (che faceva fatica a camminare! ndKei). Alla guida c’era Kei, a fianco Lai, dietro, seduti una sopra l’altro, Aì e Yuri, Mao e Rei e Hilary e Takao. Mancavano dieci minuti, quando Takao notò un’auto della polizia che li seguiva. Takao: non per qualche problema, ma ci sarebbe un’auto della polizia che vuole che accostiamo. Hilary: ma come fai a vederla se non la vedo io che sono sopra di te? Takao: dallo specchietto di Lai! Kei: andiamo bene! Se quelli ci beccano ci rifilano una multa perché siamo otto in una cinquecento e un’altra per guida senza patente! Aì: ma non potevi portare la tua Alfa Romeo 156!? Kei: era dal meccanico. Aì: la Golf? Kei: c’è l’ha mio padre. Mao/Hilary: Kei! Semina quell’auto!!! Lai/Yuri/Takao: ci sta raggiungendo! Dopo tanti sforzi, Kei riuscì a seminare l’auto della polizia, a lasciare gli amici ad una fermata d’autobus e a ripartire senza danni alla cinquecento. Kei: sia lodato Gesù Cristo! Aì/Yuri: oggi e sempre sia lodato! Kei: ora andiamo a quel dannato hotel! Qual era la strada giusta? Takao: forse ce la vuole dire lui. Tutti: lui chi?! Fecero in tempo a voltarsi, per rivedere l’auto della polizia di prima affianco a loro. Questa volta, Kei fu costretto a fermarsi. Dall’auto scese un poliziotto con gli occhiali da sole. Boris(ovvero il poliziotto): bene, bene, volevate fare i furbi? Scendete tutti dalla macchina! I ragazzi scesero uno per uno mentre il poliziotto li contava. Boris: allora, uno… due… tre… quattro… e… egli altri dove li avete messi? Nel cofano?! Kei: molto spiritoso da parte sua! Boris: ma sta zitto! Ti becchi una multa per non aver obbedito ad un poliziotto, una per eccesso di velocità e una per guida senza patente! Ah mi dispiace “caro mio”! Tutti: caro mio?! Aì: non è che sei gay? Boris: ma cosa ti salta in mente?! No! Takao: e perché gli hai detto “caro mio”? Boris: vabbè niente multe, potete andare. “ci manca solo che questi vadano a dire in giro che sono gay! Che figura ci farei con il comandante che non accetta al lavoro uomini così?!”. Finalmente i quattro ragazzi arrivarono all’hotel con mezzora di ritardo. C’erano tutti: Lai, Gao, Rei, Mao, Hilary, Daichi, il professore, Max, Emily, Steave e Eddy. Li stavano aspettando. Lai: che vi è successo? Yuri: è una storia lunga! Tutti e quindici entrarono nell’hotel alla reception, dove li accolse un uomo, l’alberghiere. Alberghiere: siete voi i ragazzi che hanno prenotato per dieci giorni? Tutti: si. Alberghiere: bene, fanno 900.000 rubli. Tutti: che cosa?! Kei: niente sconti? Alberghiere: o pagate in contanti o ve n’andate! Kei: quanto avete? Tutti: zero euro, rubli, lire, franchi o quello che sono! Alberghiere: allora? Kei: ho capito! Pago io! Va bene la carta di credito? Alberghiere: hai un conto corrente tutto tuo? Kei: è di mio nonno, il presidente della Hito, il signor Hiwatari, per informazioni rivolgetevi al monastero di Vorkov. Alberghiere: stanza n. 30, 31, 32, 33 e 34. Kei: grazie! Alberghiere: se si rompesse qualcosa la paghereste voi! Le stanze erano le uniche quattro su un corridoio, anzi, su un piano. Kei: allora, nella 30 ci andranno io e Takao; nella 31 Max e Rei; nella 32 Mao, Hilary, Aì ed Emily; Eddy, Yuri e Steave nella 33 e nella 34 il professore, Lai, Gao e Daichi. Siccome era tardi, i ragazzi entrarono nelle proprie camere e si prepararono per andare a dormire. Nella n. 30… Takao: decidiamolo in modo definitivo! Kei: hai ragione! Al mio tre! Takao/Kei: carta, sasso… Takao: forbici! Oh no! Hai buttato sasso! Kei: si, quindi entro prima io! Takao: ma il phon? Kei: me lo ha prestato Aì. Takao e Kei avevano deciso di farsi la doccia e, mentre si giocavano a chi dovesse entrare per primo, avevano lasciato aperta la doccia per aspettare che diventasse fredda. Purtroppo al box non c’erano gli sportelli, quindi tutta l’acqua era caduta sul pavimento! Loro due, nel frattempo, si erano spogliati. Kei: ormai dovrebbe essere calda! Io vado, tu aspetta qui e non provare ad aprire la porta! Takao: certo e tu vedi di non finirti l’acqua calda, lo so come sei abituato a casa tua, ore e ore nella vasca da bagno, t’immergi e non continuo! Kei: se tu hai la vasca da bagno piccola non è colpa mia! Ora vado. Kei entrò nel bagno, fece due passi e scivolò sull’acqua a terra sbattendo la testa al bidè. Takao vide la scena e quando stava andando verso Kei sentì bussare, anzi tirare calci, alla porta. Tutti(da fuori): Takao! Kei! È successo qualcosa?! Takao: nulla mi è caduto il phon nel lavandino! Tutti tornarono nelle loro camere. Aì era rimasta a disfare le valigie e Mao le raccontò tutto quando torno (pettegola! ndTakao). Aì andò su tutte le furie, sfondò la porta della camera 30 e… Aì: allora chi ha f… ah! Takao copriti immediatamente! Takao si legò velocemente un asciugamano alla vita. Aì: si può sapere cosa ci facevi senza niente addosso?! (si voltò verso il bagno) e perché Kei è anche n-nudo e s-senza v-vestiti?! Takao: volevamo farci una doccia, ma quando lui è entrato è scivolato, ora ha perso i sensi! Aspettami qui che vado a prendere una bottiglietta d’acqua sotto al bar. Aì: no, aspetta Takao! Takao era ormai sceso. Aì cercava di svegliare Kei, quando passarono Rei e Max e la videro. Rei: ma cosa fai? Aì: che ho fatto? Max: avete la porta aperta! Rei: almeno potevate mettervi sul letto e chiudere a chiave la stanza! Aì: no, non è come credete! Max: si, certo e Draciel è una tartaruga di fuoco! Aì: ma è svenuto! Rei: non credevo facessi quest’effetto! Aì: teste di rapa è scivolato perché c’era il pavimento bagnato, ha sbattuto e ha perso i sensi! Kei in quel momento si svegliò e si trovò accanto Aì. Divenne più rosso dei capelli di Yuri, quando si accorse d’essere nudo. Kei: oh! Aì scusami, i-io n-non pensavo che t-tu… Max: oh mio buon samaritano, ma l’avete sentito? Bastava alzarsi, prendere un asciugamano e legarsela alla vita! Takao era entrato in quel momento. Aì: io vado, ci vediamo! Takao: il phon non era rotto comunque! Aì: ok! Notte! La ragazzina rientrò nella sua camera.
  
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