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Autore: Prinzesschen    06/04/2008    3 recensioni
Bill la strinse ancora di più. -Tesoro noi siamo qui! Non ti lasceremo mai! Te lo prometto! Bill aveva sempre avuto questo difetto…prometteva, prometteva troppo...spero di avervi incuriosito almeno un poco...che ne dite? Kuss!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kapitel 1
Hallo! Premetto che i Tokio Hotel non mi appartengono e che le vicende narrate sono totalmente frutto della mia immaginazione.Spero che questa fanfic vi possa piacere ...l'idea l'ho presa da un sogno che ho fatto poco tempo fa...Mi raccomando recensite in tanti e fatemi sapere se vale la pena continuare oppure no. kiss!

-Allora ragazzi, ultime raccomandazioni…-disse Clarissa rivolta ai figli quindicenni della sua migliore amica.

-Ancora????-chiesero in coro Bill e Tom Kaulitz.

-Ragazzi!- li ammonì Simone.

-Dicevo…vi lascio Jessi perché mi fido di voi che siete ragazzi responsabili; io e la mamma staremo via solo 3 giorni…

-Lo sappiamo- risposero sempre in coro i gemelli.

-E…?

-E dobbiamo stare attenti affinché non le accada niente…

-Ha delle abitudini particolari, lei..- cominciò Clarissa apprensiva, ma Bill la bloccò.

-Conosciamo bene Jessi! Per noi è come una sorellina e sta sempre con noi, quindi sappiamo quali sono le sue abitudini!

-Vai tanquilla Mamma…Io tono brava…e Bobo e Toto tono tanto timpatici…- disse una bimbetta di 5 anni spuntando da dietro le lunghe gambe di Bill.

-Tu comportati bene mi raccomando e non fare impazzire questi poveri ragazzi!

-Ragazzi noi andiamo…mi raccomando…- disse Simone.

Le due donne baciarono i figli e se ne andarono.

__________________________________

-Hey scriccioletta, che ti va di fare?? – chiese Tom  piegandosi sulle ginocchia per poter essere all’a della bambina.

Il ragazzo era il classico duro, ribelle e indipendente, ma se c’era qualcuno davanti al quale si scioglieva e per il quale stravedeva, quel qualcuno era proprio Jessi.

Anche Bill la adorava e insieme al fratello gliele passava tutte.

-Voio andare a mangiare un zelato tutto al cioccolato!

-Vada per il gelato!-esclamò il moro sorridendo.

La presero per mano uno da un lato e uno dall’altro e insieme andarono alla gelateria.

Mangiarono dei gelati enormi e alla fine la piccola, tutta soddisfatta e con una specie di maschera di cioccolata che le copriva il viso dal naso in giù, scese dalla sedia sulla quale era seduta e cominciò a tirare entrambi i ragazzi per le maniche delle rispettive magliette.

-Mi portate al parcogiochi?- chiese supplichevole.

-Aspetta terremoto che hai tutto il muso sporco di gelato!- rise Tom prendendo un fazzoletto e pulendola delicatamente.

Lei si dimenava tutta impaziente.

-Ok ok tono pulitittima ora! Andiamo al parco giochi?

-D’accordo!- rispose Bill e i trio si diresse verso la meta scelta da Jessi.

Passarono tutto il pomeriggio li, e anche i gemelli si divertirono: quella bambina riusciva a farli tornare di nuovo piccoli!

Stanchi morti, alla fine tornarono a casa; mangiarono e poi decisero che era l’ora di andare a dormire.

La bambina a causa della stanchezza era docile come un agnellino e senza protestare, una volta poggiata la testa sul cuscino, si addormentò.

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Si svegliò nel cuore della notte piangendo disperatamente e facendo spaventare i gemelli.

-Cosa c’è piccola??- le chiese Bill stringendola tra le magre braccia.

Lei si strinse forte al ragazzo e tra le lacrime disse: -Ho ttognato che tu e  Toto andavate via e mi lasciavate tola…che non tornavate più!

Bill la strinse ancora di più.

-Tesoro noi siamo qui! Non ti lasceremo mai! Te lo prometto!

Bill aveva sempre avuto questo difetto…prometteva, prometteva troppo...

Quei tre giorni trascorsero tranquillamente e i gemelli continuavano ad adorare quella piccola peste.

Quando le madri tornarono la bambina raccontò loro come aveva trascorso quei giorni  e ogni volta che parlava dei gemelli gli occhi le si illuminavano.

 

_______________________________________

Passarono i mesi e un giorno, Jessi non lo avrebbe mai più dimenticato, la madre tornò a casa e guardandola seria le disse:

-Amore mio…devo dirti una cosa..

-Mamma, perchè Toto e Bobo non tono venuti ieri qui a giocare con me?- chiese lei che non la stava minimamente ascoltando.

-Tesoro ascoltami…Bill e Tom sono dovuti partire…per lavorare…loro sono musicisti lo sai?- disse lei cercando di rendere la cosa meno brutta di quanto in realtà non fosse.

Gli occhi della bambina si riempirono di lacrime.

-Ma perchè?? Perchè non mi hanno talutato?? Perchè tono andati via??- urlò tra le lacrime e i singhiozzi.

-Non volevano che tu soffrissi…e pensavano che così sarebbe stato meno doloroso…

-Bill è un bugiardo!! Mi aveva prometto che tarebbe rimatto sempre con me! Aveva prometto! E’ tolo un bugiardo! Non gliene impotta niente di me!

Erano passati ormai dieci anni e Jessi ricordava ancora con chiarezza quel giorno…


  
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