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Autore: Corsiva Vyrae    13/10/2013    1 recensioni
Stark era un uomo che aveva molto tempo libero, la maggior parte del quale speso nel suo ultimo hobby: essere lo Stalker di un certo Dio dell'Inganno.
[IronFrost]
Traduzione a opera di Sheiren S_
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Tony Stark/Iron Man
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Incognito Business


"Si sta dirigendo al caffè, signore."
"Oh? Quale?"
"Starbucks."
"Perfetto, morivo giusto dalla voglia di prendere un cappuccino."
Tony si sedette, girando la sedia su se stessa per prendere il tablet ed il telefono dal tavolo dietro di lui, per essere bloccato da un certo super soldato che se ne stava immobile e ad occhi spalancati.
"... Steve? Uhh... cosa stai facendo?"
"... Io... potrei farti la stessa domanda, Tony. Stai... è Loki quello sullo schermo?"
Beh, questa sì che era una situazione imbarazzante.
"... sì?"
Steve chiuse gli occhi, sospirò, e dopo li riaprì. Continuò a fissare lo schermo che mostrava la schiena di Loki mentre entrava a Sturbucks, ignorando con successo Tony che tentava di spingerlo da parte per riappropriarsi del tablet.
"Okay, Tony, so che sei veramente, um, eccentrico, con tutto quello che ne comporta, e tutti ti danno permesso di fare ciò che vuoi perché sei-"
"Il fantastico Tony Stark. Esatto. Perché sei così sorpreso? Voglio dire, non è come se fosse la cosa più strana che tu mi abbia mai visto fare. E togliti. Cristo, Steve, se ne andrà fra poco. Io devo andare."
"Guarda a come parli. Senti, lo so che hai fatto cose più strane, ma davvero, Tony, il nostro ex-nemico? E' il Dio degli Inganni e del Chaos, senza parlare che è anche il fratello minore di Thor. Perché hai deciso di spiare Loki fra tutte le persone?"
"Cavolo, mi fai sembrare così raccapricciante. Okay, primo, mi conosci da abbastanza tempo da sapere che è impossibile farmi migliorare il modo in cui parlo, lascia perdere. Secondo, adesso è in regola, Cap. Diavolo, persino Natasha non è contraria al fatto giri per conto proprio. Terzo, è il Dio degli Inganni, del Chaos e dell' Astuzia. Quinto, io e Thor siamo vecchi amici! Non la prenderà troppo sul personale. E quarto, non è 'spiare', è detto 'tenere sotto controllo'."
Il biondo si grattò il viso e sospirò di nuovo, alla fine spostandosi di lato per appoggiarsi a Ferro Vecchio, che rispose con un confuso cinguettio.
"Va bene. Va bene. Da quanto lo stai... 'tenendo sotto controllo', allora?”
Tony rispose con un’alzata di spalle, lasciandosi scivolare il telefono in una tasca e mettendosi il tablet sotto un braccio.
“JARVIS, salva tutto e poi chiudi. Non so. Un po’, immagino?”
Steve stette in silenzio mentre lo seguì fuori dal laboratorio e su per le scale, fermandosi quando arrivarono alla fine per lanciare uno sguardo a Tony.
“Cosa?”
Scosse la testa e rise, le spalle larghe che vibravano mentre dava un pugno amichevole sulla spalla di Tony.
“Dio, Tony, sei così strano.”
 
 
Bene, e qui ci siamo. E adesso dov’era Loki?
“La poltrona vicino alla finestra sul retro, signore.” Disse la voce dell’AI attraverso l’auricolare.
“Grazie, JARVIS.” Mormorò, cercando di essere discreto quando chiuse la linea.
Si guardò intorno. La poltrona vicino alla finestra, la poltrona vicino alla finestra, la poltrona vicino al-ah, trovato.
E, cavolo, stava così bene oggi. Come al solito.
Per qualcuno che non apparteneva alla Terra, sembrava avere proprio buon gusto.
Dannazione, se le sue gambe erano lunghe.
Si, okay, Tony, hai fissato abbastanza. Concentrati, concentrati.
Si tirò giù il berretto mentre ordinava, guardandosi alle spalle di tanto in tanto.
E va bene, forse Steve aveva ragione, si stava comportando un po’… sì.
Ma, hey, non era colpa sua se Loki era così di bell’aspetto. E misterioso. E incredibilmente intrigante.
Dannazione, era irrimediabilmente fottuto.
Stupido Loki. Stupido Loki e il suo aspetto che faceva diventare Tony instabile sui propri piedi e gli faceva perdere tutto il suo famoso sangue freddo. Stupido Loki e il modo in cui si trasformavano i suoi occhi quando sorrideva. Stupido Loki e la sua risata.
Buon Dio, stupido Tony per esserti ficcato in questo casino.
Tony prese un grande, selvaggio morso dalla sua ciambella, abbandonandosi sulla sua sedia quando provò a dirottare i suoi pensieri su qualcosa che non lo facesse frustrare maggiormente.
“Dovrei aspettare che tu mi propinassi una scusa, o devo farne io una per te?”
Soffocò.
Loki si lasciò scivolare senza problemi nella sedia di fronte a lui, cullando una tazza fumante di cioccolata calda fra le mani mentre Tony tossiva violentemente, dandosi dei colpi sul petto e ingurgitando gran parte del suo bicchiere per rimuovere il boccone che gli era rimasto incastrato in gola.
Gesù, potresti per favore non farlo più, mi hai fatto quasi venire un dannato infarto.”
Loki sogghignò compiaciuto.
No. Uh-uh. Avrebbe negato completamente le farfalle che avevano deciso di apparire nel suo stomaco a causa di quello.
“Le mie più sentite scuse, Mr. Stark. Non avevo intenzione di scatenare la tua prematura dipartita, sebbene debba ammettere che la tua reazione è stata decisamente piacevole da guardare.”
Appoggiò la sua tazza sul tavolo.
"Ma, a parte quello, vorresti che ripeta la domanda? Non hai ancora risposto."
Tony eliminò il contatto fra i loro sguardi, usando il proprio tablet come distrazione. Oh, guarda, diagrammi per l'Helicarrier che Fury gli aveva dato da fare.
"Non so di cosa tu stia parlando." Borbottò, armeggiando con lo schizzo.
Un paio di mani chiare apparirono nel suo campo visivo strappando via il tablet dalla sua presa.
"Penso che tu stia evitando la domanda, Stark."
"Hey! Ridammelo!"
Tony guardò il proprio tablet sparire nella borsa a tracolla che Loki aveva appeso allo schienale della sua sedia.
"Lo terrò come ostaggio fino a che non avrai risposto adeguatamente alle mie richieste."
"Stronzo."
E di nuovo quel dannato sorrisetto. Perché, Dio, perché doveva stare così incredibilmente bene su di lui?
"Su, su. Non è giusto. Merito di sapere per quale motivo tu abbia continuato a pedinarmi negli ultimi mesi, dopotutto."
Tony trasalì appena ebbe registrato l'ultima frase.
"Woah, woah, woah, aspetta. Tu... sapevi che ti stavo seguendo?"
"Ma certo che ne ero a conoscenza. Sicuramente devi sapere che tutti i miei sensi sono al di sopra di quelli Midgardiani. Non è stato così difficile notarti, oltre al fatto della tua scarsa abilità nell'agire in incognito , come lo chiamate voi umani, che ha aiutato abbastanza. L'unica cosa che mi sconcerta, comunque, è il motivo."
Merda. Questo sì che era imbarazzante. Prima, Steve scopre che è ossessionato con Loki, ma quello è cosa semplice con cui avere a che fare, perché, beh, è Steve.
Ma Loki che scopre che Tony è ossessionato con Loki?
Buon Dio, non voleva neanche pensarci.
"Io... Fury mi ha ordinato di farlo?"
Loki sollevò un sopracciglio, le labbra che si arricciavano.
"Riprova un'altra volta, Stark. O preferiresti che ti chiamassi 'Tony'?"
Por-ca puttana. Non aveva mica appena detto il suo nome? Loki aveva decisamente detto il suo nome.
Fuckingfuckfuckfuck. Non aveva ragione di sembrare così dannatamente sexy.
Maledetti Dei Norreni del maledetto Inganno e maledetti il loro dannato accento che facevano sentire lo stomaco di Tony in modo maledettamente strano.
"Per... perché."
Loki si sporse in avanti, i suoi verdi, verdissimi occhi fissi in quelli di Tony in modo quasi ipnotico.
Ipnotico? Aveva appena pensato che lo sguardo di Loki fosse ipnotico? Cosa diavolo stava dicendo?
Oh, Dio, stava cominciando a farsi dei monologhi mentali.
"Perché...?"
Tony non continuò non fidandosi della sua stessa bocca.
"Sai, Tony, il tuo continuo rifiuto nel rispondere mi sta solo facendo arrivare ad una conclusione che sono sempre più curioso di verificare se è vera o meno."
E rieccoci con quel dannato accento con il quale pronunciava il suo maledettissimo nome e-Wow, Loki era parecchio vicino, erano sempre stati così piccoli i tavoli di Starbucks?
Dio santissimo. Tony sentiva le sue difese cadere in mille pezzi. Quell'ostinato sorrisetto ancora piantato sul viso di Loki rendeva così difficile capire se stava venendo preso in giro o meno.
Era il momento di testare queste dannate acque una volta per tutte. Andiamo, Stark. Dov'è finito il tuo coraggio? Hai avuto la possibilità di fare una mossa, agisci.
Lo imititò sporgendosi in avanti, dando Loki il  miglior sorrisetto 'Sono-Tony-Stark-e-tu-non-sei-l'unico-a-saper-fare-questo-gioco' del suo repertorio.
Cristo, era vicino abbastanza da sentire l'odore di cioccolato.
"Vorresti testare la tua teoria, allora?"
Gli occhi di Loki assunsero quello sguardo che hanno i gatti quando adocchiano la propria preda, un sorriso ferino gli curvò le labbra verso l'alto prima che chiudesse completamente la distanza rimasta fra di loro.
La corrente di pensieri che stava infuriando in Tony subì un brusco halt, la sua mente ridotta ad un completo blackout non appena Loki lo baciò, le labbra soffici e fresche contro le sue.
E poi, troppo velocemente, tutto finì, Loki si tirò leggermente indietro rubando a Tony il respiro.
"Sembra che la mia ipotesi fosse esatta."
"... uhh, giusto... sì."
Loki ridacchiò, abbandonando il capo su una mano mentre l'altra copriva quella di Tony.
"Però ancora non capisco per quale motivo tu abbia scelto di nascondere il tuo interesse nei miei confronti invece di essere diretto, come fai con la maggior parte delle altre cose."
A Tony ci volle qualche secondo prima di rispondere, mentre ancora cercava di ricollegare i suoi pensieri e di avviarli per la giusta strada.
"Io... io pensavo. Che tu non volessi. Che tu non... non so, sentissi lo stesso? Tu. Tu sei diverso."
Cercò di non permettere alla sensazione delle dita di Loki che tracciavano arabeschi sul dorso della sua mano di sparpagliare i suoi pensieri più di quanto non lo fossero già.
"Non smetti mai di sorprendermi, Stark."
Loki si avvicinò nuovamente e il respiro di Tony si arrestò, una fresca guancia che sfiorava la sua quando il dio abbassò la propria voce per mormorare qualcosa che provocò un brivido lungo la sua schiena.
"Per essere un genio, sei piuttosto lento nel comprendere, eh?"
"Cos-io-cosa?"
Tony sentì il suo tablet scivolare sotto le sue dita come Loki si alzò per andarsene.
"Ho trovato piuttosto carino vedere il tuo sforzarti a lanciare un indizio per far capire le tue intenzioni, mentre al contempo eri completamente inconsapevole di quelli che ti mandavo io."
Come lo disse, dette un colpetto al naso di Tony, per poi mettersi la tracolla della sua borsa sulla spalla.
"E' adorabile, davvero."
A quest'ultima affermazione, Tony mise i broncio.
"Non sono 'adorabile'. Tony Stark non ha sicuramente niente in comune con orsacchiotti e piccoli bambini paffuti."
Loki rise.
"Mi permetto di dissentire. Ma lasciamo questo discorso per un'altra volta, non credi? Ho del lavoro che mi aspetta. Sei libero di unirti a me, ma se preferisci ritirarti e tornare ad essere il mio stalker, non ti fermerò."
Fece l'occhiolino, lanciandogli un sorriso, prima di girarsi per camminare fuori dalla porta.
Tony si concesse un minuto per assorbire cosa era appena successo.
Fury mi ucciderebbe dopo avermi fatto  un terzo grado. E Thor. Barton non me ne farebbe neppure sentire la fine.
Scosse la testa, afferrò la sua ciambella non ancora finita, e si precipitò fuori per recuperare Loki.
Oh, e al diavolo.
 


L'angolo del traduttore.
Ehilà! Qui è Sheiren S_ che vi parla! :D
Questa è una (bellissima!) fanfiction dell'autrice Corsiva Vyrae che mi ha gentilemente permesso di tradurre il suo lavoro e,  questo (http://www.fanfiction.net/u/1810438/Corsiva-Vyrae) è il link della sua pagina autore, dove vi consiglio di dare una sbirciatina se leggete anche nel fandom inglese. ;) 
Io ho dato il massimo, spero di aver fatto un lavoro decente :)
Tutte le recensioni sarò felice di tradurle a mandarle all'autrice e... perché ci saranno delle recensioni, vero? ** 
Grazie mille per essere passati, adieu!

Sheiren S_
 
 
 
 
  
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