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Autore: Ambros    13/10/2013    12 recensioni
Una one shot demenziale sui pensieri di Kurt -e di tutti noi, PALESEMENTE- il fatidico giorno di San Valentino della seconda serie.
Dal testo:
"“Eccolo, è lui. Quello che piega maglioni.”
Eh no.
No, caro mio. Proprio no.
Ma cos’è quel coso?! Ma cos’ha in testa?! Un casco di banane, un gatto morto, della paglia masticata da un cavallo senza denti, cosa?!"
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prendo in mano uno di quegli affari, disgustato.
No, dico, facciamo sul serio? Cos’è questo aborto?!
“Questo coso è pacchiano! Cosa dovrebbe essere?”
“È ovviamente amore cuccioloso” Sospira Blaine, estasiato, strappandomi quell’orribile peluche dalle mani.
Certo. Ovviamente. Amore cuccioloso. Come mai non c’avevo pensato?
“Oh, andiamo è adorabile!” Continua vedendo il mio sopracciglio raggiungere una quota insospettabile, e ripassandomi … quell’aggeggio.
“È solo una scusa per vendere caramelle e biglietti d’auguri!”
“Oh, non è vero! Il San Valentino si festeggia da secoli; e poi, considerami uno sciocco romantico, ma è la mia festa preferita.”
La sua festa preferita.
La. Sua. Festa. Preferita.
Il San Valentino.
Quindi è anche romantico? Oh. Mio. Dio.
Posso sposarlo ora? Sì? Per favore?
Smettila di fissargli la bocca. Dovresti rispondere qualcosa, no? Di cosa stavamo parlando? Di calendule, Kurt. Parlavate di calendule.
Quanto gli sta bene quella sciarpa? E quel blu, ho mai accennato al fatto che quel blu scuro del cappotto fa sembrare i suoi occhi ancora più belli? No? Potrei scriverci la mia tesi di laurea.
E poi oggi ha meno gel del solito.
Dio, lo adoro quando non sembra avere del calcestruzzo in testa.
Ma torniamo a noi. Di cosa diavolo stavamo parlando?! Pensa, Kurt, pensa …
“Davvero?” Chiedo educatamente, sollevando le sopracciglia. Perfetto. È sempre la risposta giusta.
Lui sembra infervorarsi “Penso che sia bellissimo che ci sia un giorno in cui sei incoraggiato ad essere te stesso e dire a qualcuno … Sono innamorato di te!”
Oh, Cristo santissimo.
Non l’ha detto davvero, no?
Signora, lei di fianco a me, per favore, me lo dica! L’ha detto davvero?! L’ha sentito anche lei?!
Tu, dietro la cassa, con quei ridicoli capelli, l’ha detto? L’ha detto!
Perché non l’ho registrato con l’I-phone?! Perché?!
Respiro profondo. Respira, respira, sta continuando a parlare e … NON FISSARGLI SEMPRE LA BOCCA, PER LA MISERIA!
“… Quindi ho bisogno del tuo parere.”
Oh sì, un ristorante francese per il nostro primo appuntamento va benissimo.
Tranquillo, il conto lo dividiamo.
“Be’, c’è questo ragazzo … Che, diciamo … Mi piace …”
Signore e signori, Blaine Anderson è adorabile. Legatemi, prima che cominci a stritolargli le guance. Non è forse la dichiarazione d’amore più bella di tutti i tempi? Ora dirà che ha una cotta per me, e io gli dirò che ho una cotta per lui e vivremo per sempre fel—
“Lo conosco da un po’, e vorrei dirgli che i miei sentimenti si stanno trasformando in qualcosa … Di più. Quindi, devo chiedertelo.”
Sì, lo voglio. Ma niente gigli nel bouquet.
“Pensi che sia troppo fare una serenata a qualcuno per San Valentino?”
NO. NO. DECISAMENTE NON È TROPPO.
E la mia canzone d’amore preferita è Come what may.
Certo, avrei preferito ripassarla, prima di intonarla con te, ma non importa. Sarò favoloso. Come sempre.
Devo seriamente trattenermi per evitare di saltellargli attorno ballando la macarena.
“No, affatto” esalo, tentando –e fallendo miseramente- di mettere su un’espressione neutra. Certo, la sorpresa me l’aveva già rovinata lui, ma in fondo … Chi se ne importa!
Non mi sono accorto che siamo ormai arrivati alla cassa. (Ovviamente, vorrei aggiungere, visto che Blaine Anderson ha deciso che oggi i suoi jeans dovevano essere particolarmente stretti.)
Si avvicina alla cassa con aria soddisfatta “Un medium drip e un non-fat mocha per questo tizio” mi indica “e magari posso convincerlo a dividere con me uno di quegli adorabili biscotti di Cupido …”
Blaine Anderson. Se me lo chiedessi facendo di nuovo quella faccia adorabile, dividerei con te anche lo spazzolino.
Poi mi rendo conto di una cosa “Sai come prendo il caffè?”
Mi rivolge un sorrisetto “Certo che lo so.”
Certo che lo sa. È il tuo futuro marito. Dovrà portarti la colazione a letto, come farebbe a non saperlo?
Faccio per prendere il portafoglio, ma mi blocca “Non pensarci nemmeno, offro io.”
Comincio a fluttuare, sollevandomi dal pavimento.
Amore, cuoricini e arcobaleni: adoro questa festa!

“Ehi!”
Chiudo l’agendina nera di scatto, sollevando lo sguardo.
Ovvio.
Eccolo lì. In tutto il suo splendore.
Perché quell’assurda divisa gli deve stare così bene? Perché Blaine Anderson può permettersi di indossare il blu, il rosso e il grigio, ed essere comunque un adone? Perché?! Maledizione.
“Cosa stai facendo?”
Immaginavo il nostro futuro insieme. Ti va bene se la spesa la andiamo a fare il Giovedì?
“Niente!” forse sono stato un po’ troppo enfatico nel rispondere. Va be’. Adoro questo ragazzo, ma certo non brilla per scaltrezza, diciamocelo. “Stavo solo sognando ad occhi aperti … Preparavo il mio out-fit per il weekend …”
Sì. Certo. Come se ne avessi bisogno.
I jeans più stretti, la maglia più aderente, un bel gilet.
“Be’, andiamo! Questa non te la vuoi perdere! Ho convocato una riunione Warbler di emergenza.”
Oddio, non quei pazzi.
Sospiro. Per l’amore della mia vita, questo ed altro. In fondo, mi vuole cantare una serenata. Comincio di nuovo a sollevarmi da terra.
“Oh, sembra una cosa seria!”
“Speriamo di no …”
Santo cielo. Sono le sue mani, quelle? Le sue mani. Sulle mie spalle.
Vorrei che ci prendessimo tutti un minuto di pausa, per riflettere. Sulle mani di Blaine Anderson.
Un minuto di religioso silenzio.
…..
Avete riflettuto? Bene. Io sto ancora cercando di riprendere fiato.
“Ho solo bisogno di chiedergli un piccolo favore!”
Sì, puoi avere tutti e due i miei reni.
Ma non spostare le mani di lì.

“Richiamiamo all’ordine quest’incontro d’emergenza, convocato dal membro junior: Blaine Anderson.”
Ovvero il mio futuro marito.
Blaine Anderson-Hummel.
Suona bene.
Wes. Perché non te lo mangi, quel maledetto martelletto?! Invece di sventolarlo come una majorette!
Ora mi sto immaginando Wes vestito da majorette. Signore.
“Parla pure”
Blaine si alza, e non posso fare a meno di applaudire: sì, perché quelle gambe hanno bisogno di un applauso. E anche quella divisa orribile, perché diamine: Blaine Anderson ha anche un bel fisico.
“Stimato consiglio, sarò breve.”
Devo trattenermi per non continuare ad applaudire. Anche quella voce ha bisogno di essere acclamata.
“Per dirla semplicemente … Sono innamorato!”
È la seconda volta in un giorno che me lo dice. Ci stai prendendo gusto Anderson, eh? Non temere. Potrai dirmelo tutte le volte che vuoi!
E mi guarda anche, mentre lo dice. Dritto negli occhi.
Ho già detto quanto siano belli, i suoi occhi, sì? Non a caso, sono il mio sfondo sul cellulare.
Non a caso, quando Blaine mi chiede di prestargli l’I-phone, l’ho sempre scordato a casa.
Mio Dio, è adorabile. Si sta imbarazzando? È arrossito! Vi prego, fatemelo abbracciare, è così bello …
“Non sono molto bravo a parlare dei miei sentimenti, preferisco esprimerli cantando …” Si stringe nelle spalle, con fare timido.
Nella mia testa, è tutto ridotto ad un semplice e continuo “Awwwww”.
“E mi servirebbe un po’ d’aiuto; ed è il motivo per cui sto chiedendo agli Warbler di aiutarmi a fare una serenata al suddetto … Lontano dal campus.”
Oh. E perché mai deve farmela lontana dal campus, la serenata?
Io la voglio adesso!
Un coro di proteste si solleva tutt’intorno, mentre Wes sbatacchia di nuovo il martelletto sul legno.
NON te lo immaginare di nuovo vestito da majorette, per l’amore del cielo.
Va bene, forse … Oddio, forse vuole solo trovare un posto romantico tutto per noi! Awwwwwwwwwwwwwwwwwww.
“So che sto chiedendo qualcosa di insolito …”
“Gli Warbler non hanno cantato in sedi non ufficiali dal 1927!”
Ah. Ecco perché i loro coretti sembravano dei lamenti dei feriti di guerra.
Tranne la voce di Blaine. Awwwwww.
“Credo fermamente che la nostra reticenza ad esibirci in pubblico ci sia quasi costata le Regionali! Stiamo diventando degli uccellini di porcellana …”
Le proteste si fanno decisamente più sentite, tanto che Thad esclama un “Lei ci oltraggia, signore!” con fare risentito.
Oh, si sta mettendo contro gli Warbler per cantarmi una serenata! Awwwww.
Altro sbatacchio del martelletto.
Dio Wes, un giorno te lo ritroverai …
“Ordine! Ordine!”
La mia mano scatta in aria.
Devo difendere la mia serenata, per la miseria!
“Con tutto il rispetto, credo che Blaine abbia ragione; gli Warbler sono così concentrati sull’immagine e sulla tradizione che a volte mi sembra che perdiamo delle opportunità per … uscire dalla nostra zona sicura.” Ma che sto dicendo? La “zona sicura”? Cos’è, un nuovo programma su MTV? “Quando ero nelle Nuove Direzioni” e Blaine non c’era “ci esibivamo davanti a folle ostili tutte le volte … Una volta mi hanno lanciato contro un gatto in una casa di riposo!” Maledetta vecchietta. C’è un girone all’inferno per le persone come lei. Le avevo solo detto che abbinare le pantofole a quadri ad una vestaglia a righe era la scelta peggiore in campo di moda da quando avevano inventato i leggins per uomini. Lo dicevo per lei. “Ma ci ha dato sicurezza, ci ha mantenuti sciolti …”
Mi risiedo, e il clima è decisamente più rilassato.
“E dove avrebbe luogo questa performance?” Wes non sembra più in preda all’isteria. Gli tolgo la divisa da majorette.
“Al GAP” risponde il mio futuro marito “al centro commerciale.”
Oh, scelta bizzarra.
Dopo che avremo cantato Come what may e ci saremo baciati come se non ci fosse un domani, gli farò presente che uno store di Alexander McQueen sarebbe stato più adatto.
“Vorrei chiamarlo … The Warbler’s GAP attack!”
Io vorrei chiamarlo The Kurt-oggi-avrà-un-infarto-se-continua-a-fissare-il-didietro-di-Blaine-attack. Così.
Ridacchio, insieme agli altri “Perché al GAP?” Non posso fare a meno di chiederlo.
Voglio dire, comprare lo smoking per il matrimonio mi sembra affretta--
“Il ragazzo che mi piace lavora lì!”
No che non lavoro lì! Blaine, sciocchino, va bene che sei un po’ svampito, ma comu---
Fermi tutti.
Fermi.
Che cazzo è appena successo?!

“Eccolo, è lui. Quello che piega maglioni.”
Eh no.
No, caro mio. Proprio no.
Ma cos’è quel coso?! Ma cos’ha in testa?! Un casco di banane, un gatto morto, della paglia masticata da un cavallo senza denti, cosa?!
Vogliamo parlare dei miei, di capelli? I miei bellissimi capelli, sempre perfetti?!
“Posso capire perché ti piaccia … Quelli sì che sono capelli …”
Nono. Mica sono sarcastico.
“Si chiama Jeremiah.”
Eh, ma allora vuoi essere mandato a fanculo.
Jeremiah. Jeremiah.
Kurt.
Kurt o Jeremiah?
ARDUA SCELTA, ANDERSON, NON C’È CHE DIRE!
“Se ci sposassimo, il GAP mi farebbe il 50% di sconto.”
Oh Dio. Devo vomitare. Scusate. Posso usare uno di questi orribili cappotti verde acido, vero? Miglioreranno e basta, tanto.
“Questa cosa è folle, non siamo mai nemmeno davvero usciti, non dovremmo farlo …”
Lo placco prima che possa fuggire.
Avevo bisogno di toccargli le spalle, va bene?! Sì, lo ammetto.
Voi non lo avete mai fatto, non potete capire.
Crea dipendenza, vi rendete conto?!
A quel punto non posso limitarmi a palpargli la schiena. Purtroppo. E il mio cervello non sembra intenzionato ad elaborare scuse decenti.
“Okay, forza, fai l’uomo. Sei fantastico” Per sbaglio, premo un po’ coi polpastrelli sulle sue spalle. Per incoraggiamento, mica per altro.
“Ti amerà!”
Lo spingo fino al centro del negozio, e mi sforzo per convincermi che rimanere a sfiorargli le spalle non è il modo giusto per fargli pensare che non sono un maniaco.
Quando la musica –coretti da feriti di guerra- comincia, mi devo chiudere in un camerino. Seriamente.
Ma come si fa?! Ma l’ha guardato?!
Vi prego, guardatelo.
Questo … coso è l’anti-finezza. L’anti-bellezza. L’anti-esteticità.
Hanno fatto una legge per non farlo andare in giro!
Ma cos’hai addosso?! Una felpa di lana verde acido?! Col tuo incarnato?! Ma la decenza di metterti un cappellino no?!

“Era troppo?”
Onestamente non ne ho idea. Sono stato chiuso in camerino tutto il tempo, a migliorare i loro capi. Vomitandoci sopra.
Mi limito a guardarlo con eloquenza; che lo interpreti come gli pare.
Lui e i suoi dannati occhioni. E quel cappello che lo fa sembrare adorabilmente ridicolo.
“Sì, era troppo.”
Eh già.
Troppo stomachevole.
Giacobbe, intendo. Aspetta, com’è che si chiamava?
Insomma, il tizio. Tu non eri affatto stomachevole.
Parli del diavolo e lo vedi uscire dal negozio evidentemente scocciato; Blaine gli si precipita incontro “Jeremiah!”
Ah, ecco. Jeremiah. Quasi meglio Giacobbe, guarda.
Si tira su il cappuccio.
Grazie Dio. Posso togliermi una mano dagli occhi. L’altra la lascio. Ha ancora il resto del viso scoperto, maledizione.
“Che diamine stavi facendo?”
Ti stava cantando la mia serenata. CHE IDIOTA. CHE BABBEO.
“Cosa?” Oh, Blaine; la tua beata innocenza.
“Mi hanno appena licenziato.”
BENE SAI.
“Non puoi mettere su uno spettacolino nel mezzo del posto in cui lavoro …”
“Ma l’hanno adorata …!”
“Non il mio capo. E … Nemmeno io.”
Giacobbe, sei veramente un imbecille. LE PERLE AI PORCI, PROPRIO.
Mondo crudele.
“Nessuno qui sa che sono gay.”
Oh, ma per piacere.
Lo sanno persino le giacche su cui ho riversato il mio pranzo.
“Posso essere onesto? Penso che dai capelli l’avessero intuito.” Faccio notare, cercando di non gongolare.
“Blaine, senti …” Inutile che mi ignori, Giacobbe. Lo so che andrai dal parrucchiere domani pomeriggio, dopo il mio commento “Siamo onesti. Abbiamo preso un caffè un paio di volte, non usciamo insieme. Mi arresterebbero, sei minorenne!”
GIACOBBE, SVEGLIA! MA CHE TI IMPORTA SE TI ARRESTANO! È BLAINE ANDERSON, LE SUE SPALLE, LE SUE MANI, CRISTO SANTO, MA QUAL È IL PROBLEMA DI VOI PERSONE COMUNI E STUPIDE?!
IO CI METTEREI LA RESIDENZA FISSA, AL COMMISSARIATO. VADO A VIVERE CON MONTALBANO. MI METTO A SPULCIARE REX. MI ABBARBICO ALLA BICICLETTINA DI DON MATTEO, MI INCOLLO AL SUO DANNATO PORTAPACCHI. FACCIO LA SIRENA SUL TETTUCCIO DELLE VOLANTI.
METTETEMI IN PRIGIONE A VITA, SE IN CAMBIO POSSO AVERE UN SINGOLO, MALEDETTO APPUNTAMENTO CON BLAINE-SONONATOPRIMAIOEPOILAPERFEZIONE-ANDERSON.
E poi gli batte una mano sulla spalla e se ne va.
E Blaine si gira verso di me.
E mi tocca mordermi le labbra a sangue per non rivolgergli un ghigno compiaciuto.
Karma, Blaine. Si chiama karma.
  
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