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Autore: cric13    14/10/2013    4 recensioni
Santana, famosa scrittrice di canzoni e corista di NY, torna a casa per le vacanze natalizie. Non sa che tornando a casa, troverà proprio quello che cerca.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Santana si mosse, ancora con gli occhi chiusi, sotto il grande piumone, disturbata da dal solito raggio di sole che ogni mattina entrava dalla sua finestra, quasi per darle la sveglia. Si girò dall’altro lato, ma senti qualcosa che la bloccava. Aprì un occhio, e si trovò davanti una massa di capelli d’oro. Sul suo volto si aprì un dolce sorriso, alternato a qualche sbadiglio. Guardò la loro posizione. Sotto le coperte poteva sentire una gamba di Brittany sopra le sue, bloccandola, e il braccio era sulla sua vita, impedendole il movimento. Con una mano libera, Santana spostò alcune ciocche di capelli, rivelando il volto della ragazza, ancora dormiente, con un piccolo broncio. Non riuscendo a resistere, allungò di nuovo la mano per toccarle quelle gote rosse, ma come se l’avesse sentita, Brittany lasciò uscire un sbuffo e  si girò dall’altra parte, dandole le  spalle. Santana tentò di trattenere la sua risata a quel farfugliare. Si avvicinò da dietro, poggiandosi sul gomito, mettendole un braccio sulla pancia e tirandola a se, e immergendo il suo viso in quella massa di capelli, respirando il loro odore di camomilla, dove ci lasciò un bacio.
Brittany si mosse ancora, farfugliando parole incomprensibili.
I baci di Santana continuarono, passando sul collo e proseguendo sulla palla.
 
(Bi) – Unicorni.. Voglio i baci di Santana..
 
Santana coprì la sua risata sulla pelle di Brittany, mentre la bionda tra le sue braccia continuava a muoversi, avendo una strana e fantastica conversazione con i soggetti del suo sogno.
Santana, non riuscendo a resistere alla tentazione, lasciò anche un piccolo morsetto su quella pelle profumata.
 
(Bi) – Paperelle!! Niente più pane..
 
Santana rise di nuovo, sorridendo ancora di più a quella tenera situazione, immaginandosi che cosa comprendevano i sogni di Brittany.
Dopo altri minuti di dolce sproloquiare, Santana decise di approfondire la sua degustazione. Si sporse un po’ più avanti, quasi sormontando la ragazza, e iniziò la lasciare soffici baci sulle guance, la punta del naso, e infine uno più lungo sulle labbra. A questo potè sentire che Brittany, anche se ancora nel mondo dei sogni, stava rispondendo. Dopo qualche secondo si stacco, e quasi simultaneamente, due zaffiri fecero la loro comparsa.
Brittany sbatté le palpebre alcune volte, fino a che fu completamente sveglia.

(Bi) – Non era un sogno?
 
Santana, ancora sorridente, negò con la testa, e le posò un'altra serie di baci sulla sballa.
 
(Sa) – Solo.. Unicorni..e… Paperelle..
 
Santana alternò ogni parola con un bacio. Pian piano gli occhi di Brittany si spalancarono, capendo a cosa si riferisse la latina.
 
(Bi) – O MIO DIO HO PARLATO NEL SONNO!!
 
Era quasi un urlo, un po’ ovattato dal piumone che Brittany si era tirata su fin sopra la testa per coprirsi dalla vergogna. Santana rise e cercò di strappare il tessuto dalla presa.
 
(Sa) – Dai Britt perché ti nascondi!!? Non hai detto niente di male..
 
(Bi) – Sembro una bambina!!
 
Satana riuscì a spostare un po’ di coperta, rivelando il volto di Brittany, completamente rosso, più che per la febbre.
 
(Sa) – E’ carino…
 
Santana si allungò, facendo toccare le punte dei loro nasi, facendo ridere Brittany, che prese il suo volto tra le mani, fino a che le loro labbra si incontrarono. Fu un bacio inizialmente lento, riassaporando quei sapori che le avevano accompagnate per tutta la notte. Poi Brittany tirò Santana su di se, che dovette fare attenzione sorreggendosi sulle proprie braccia per non schiacciare la ragazza sotto di lei. Le loro lingue si incontrarono subito, facendo emettere un gemito di approvazione ad entrambe, iniziando una danza senza fine. Santana si posizionò tra le gambe della bionda, che istintivamente si legarono sui suoi fianchi, quasi per non farla andare via. Sussultarono di nuovo quando la pelle nuda di tutto il loro corpo combaciò.
Il tutto continuò per alcuni minuti fino a quando..
 
(Hi) – Santana è or-Oh scusate!!
 
Senza neanche darle il tempo di muoversi, Hiram bussò alla porta e la aprì. Appena aperto riuscì a vedere la latina in ottima compagnia, ancora sopra a Brittany, ma fortunatamente coperte del tutto dal piumone. L’uomo varcò la porta solo con un piede e appena accortosi dell’interruzione, tornò in dietro, chiudendo con un botto la porta. Le due ragazze guardavano ancora incredule la porta di legno, mentre Hiram urlò di nuovo le sue scuse e se ne andò.
 
(Sa) – La prossima volta dovremo chiudere a chiave..
 
(Bi) – Merda!!
 
Brittany affondò la testa nel cuscino, coprendosi il volto con le mani.
 
(Sa) – Che c’e!?
 
(Bi) – Ci ha beccate!!
 
(Sa) – Non c’e da preoccuparsi.. Lo sa che sono lesbica e ti confesso che non è neanche la prima volta.. L’irruzione è tipica dei Berry..
 
(Bi) – Mi odia.. Ieri mi ha quasi fatto la predica.. Sono fortunata che quel cucchiaino non fosse stato un coltello..
 
Santana, ancora sopra a Brittany, le prese le mani, intrecciandole con le sue, scoprendole il volto pensieroso. Le lasciò due baci sulla guancia, uno a destra e uno a sinistra.
 
(Sa) – Non è vero che ti odia.. Vuole solo che io sia felice..
 
(Bi) – Sei felice?
 
Santana poggiò i gomiti a lato della testa di Brittany, incorniciandola, e passò lentamente le sue dita sulla fronte della ballerina, spostandole qualche ciocca ribelle. Poi scese sul naso, sulle guance dove poteva ammirare le lentiggini e infine sulle labbra.
 
(Sa) – Ora si..
 
Si abbassò e collego di nuovo le loro labbra riprendendo da dove erano state interrotte. La pace però non durò ancora a lungo, ma questa volta vennero interrotte da qualcosa di meno irruente. Il brontolio della pancia di Brittany. Ancora con le labbra su quelle dell’altra, Santana non riuscì a trattenersi e si mise a ridere.
 
(Sa) – Qualcuno ha fame!?
 
Santana ridacchiò di nuovo, iniziando ad assaporare il collo di Brittany.
 
(Bi) – Sono ancora convalescente..
 
(Sa) – Bè la fame è un buon segno..
 
Rimasero a coccolarsi altri minuti fino a che lo stomaco affamato ritornò a farsi sentire.
 
(Bi) – Non voglio uscire da qui..
 
(Sa) – Possiamo starcene qui tutto il giorno.. Tu sei ammalata e io non sono molto mattiniera..
 
Brittany rise e si strinse ancora di più a Santana, appoggiando la testa sul petto della latina, mentre questa le accarezzava dolcemente la schiena ancora nuda.
 
(Bi) – Vado a prendere qualcosa in cucina e poi torno su..
 
Brittany si alzò di poco e guardò per la stanza, notando i loro vestiti sparsi. Si sedette sul letto, raccogliendo il suo intimo e la maglia del pigiama a paperelle, abbottonandosela, mentre Santana, ancora distesa a letto sotto le coperte, le accarezzava la schiena, passando le sue dita sulla colonna vertebrale.
 
(Sa) – Torna presto..
 
Una volta rivestita, Brittany si avviò verso la porta, facendo a Santana un occhiolino.
 
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Brittany chiuse la porta lentamente, sospirando di beatitudine. Era da tempo, nonostante ancora i malesseri dell’influenza, che non si sentiva così bene.
 
(Sm) – Brittany!?
 
Ancora appoggiata alla porta, Brittany alzò lo sguardo, incontrando quello di Sam, appena uscito dalla sua camera. La bionda aveva la mano dietro la schiena, ancora tenendo la maniglia della camera di Santana ancora tra le sue dita, come se fosse la sua ancora di salvezza.
 
(Sm) – Come stai? Ti senti meglio?
 
(Bi) – S-Si..
 
(Sm) – Ieri sei sparita subito.. Volevo parlarti..
 
(Bi) – Sam.. Non abbiamo più molto da dirci..
 
Brittany fece per andare verso la scala che portava al piano inferiore, ma venne fermata da Sam che la prese per il polso, fermandola.
 
(Sm) – Britt dammi un'altra possibilità!!
 
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Santana era ancora distesa a letto. Appena chiusa la porta però, sentì Brittany parlare e anche la voce del suo interlocutore. Con un balzo da felino, scese dal letto e prese i primi vestiti che trovò per terra, neppure indossando l’intimo. Quasi cadendo, per la velocità e precarietà del suo equilibrio camminando mentre si vestiva. Quasi con il fiatone per lo sforzo, riuscì ad arrivare alla porta. La aprì, trovandosi davanti proprio alla coppia, che la guardarono sorprese.
Gli occhi della latina si posarono prima su quelli di Brittany e poi si quelli di Sam, e subito la sua espressione cambiò.
Sam guardò i giochi di sguardi tra le due, e storse il naso.
 
(Sa) – Buon giorno..
 
Santana chiuse la porta dietro di sé, guardando ancora i due ragazzi, sapendo di aver interrotto qualcosa. La risposta venne solo dalla bionda, mentre Sam la guardava ancora in cagnesco.
 
(Sm) – Perché sei uscita dalla sua camera?
 
Sam indicò Brittany, in particolare il suo pigiama che ancora indossava. Le due ragazze si guardarono di sfuggita.
 
(Sa) – Stavamo parlando.. Cose da donne..
 
Santana guardò Brittany, che nervosamente annuì, sperando che il ragazzo se la bevesse. Sam le guardava con sguardo dubbioso.
 
(Sm) – Britt noi d-
 
(Sa) – Penso che la colazione sia pronta!! Dobbiamo scendere..
 
Santana prese entrambi per il braccio, mettendosi in mezzo, separandoli, portandoli fin di sotto, dove effettivamente la colazione era pronta. Brittany si sedette di fianco a suo padre e Santana fu al suo fianco, costringendo Sam a sedersi più distante. Quando arrivarono anche le ultime ritardatarie tutti iniziarono la loro colazione. La stanza era silenziosa, tranne per i tre uomini che discutevano dei loro piani. Santana guardò Brittany, che non alzava lo sguardo, e poco distante notò Hiram, che subito spostò lo sguardo da loro.
 
(Le) – Oggi non nevica quindi è la giornata ideale per salire in cima ad osservare gli stambecchi.. Sam vorresti unirti a noi uomini?
 
I tre uomini in sala guardarono il ragazzo poco distante, che decise di accettare il loro invito. A quelle parole, la mano di Santana si posò, da sotto il tavolo, sulla  coscia di Brittany, e subito venne stretta dalla mano della bionda. Il resto della colazione passò tranquillamente, ma comunque sentendo due occhi indagatori puntati addosso.
Finita, i quattro uomini si andarono a preparare e le ragazze rimaste a casa si misero comode godendosi la giornata.
 
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Dopo quello che era successo il giorno prima, Rachel e Quinn si erano evitata. Ogni volta che si incrociavano, entrambe cambiavano strada. Appena dato il permesso di alzarsi, Quinn finì la sua colazione e uscì dalla stanza. Percorse velocemente i gradini della scala e poi andò in bagno a lavarsi i denti. Mise il dentifricio sul suo spazzolino e, passato sotto l’acqua, iniziò a spazzolare. La sua tranquillità venne interrotta quando un piccolo ciclone entrò in bagno. Quinn alzò lo sguardo, ancora con lo spazzolino in bocca, e guardò stranita Rachel, che aveva chiuso la porta dietro di lei. Sempre sotto lo sguardo dell’altra, fece alcuni passi insicuri, e si fermò al fianco di Quinn. Prese il suo spazzolino  e, mettendo il dentifricio, iniziò a lavarsi i denti pure lei. La stanza tornò in silenzio, solo i rumori dello sfregare e gli sputi riempiva l’aria. Le due si guardavano attraverso il riflesso dello specchio davanti a loro. Quasi contemporaneamente, prima una poi l’altra, finirono. Si ostacolarono quando dovevano riporre lo spazzolino.
 
(Qi) – Lo sai che non si entra nel bagno quando è occupato!?
 
Rachel abbassò gli occhi, mentre si stava asciugando con l’asciugamano.
 
(Ra) – Dobbiamo parlare..
 
Quinn, che si stava specchiando, si bloccò come pietrificata. Strinse nella mano lo spazzolino, che non aveva ancora riposto, quasi come se volesse romperlo.
 
(Ra) – Ti.. Ti ho baciata..
 
Quinn si girò guardando la ragazza di fianco a lei, con il suo classico sopracciglio alzato.
 
(Qi) – Ti sbagli.. Ti ho baciato io..
 
(Ra) – No, no.. Io ti ho baciata..
 
(Qi) – Io ti ho baciata..
 
(Ra) – Ti ho baciat-
 
Rachel si fermò quando vide Quinn puntarle contro lo spazzolino. Rise.
 
(Ra) – Pensi di minacciarmi con uno spazzolino?
 
Quinn abbassò lo sguardo all’ “arma” che aveva in mano puntata contro Rachel. Lo abbassò, rimettendolo poi nel suo contenitore, e poi guardandosi attorno, passando la mano tra i suoi corti capelli biondi, imbarazzata.
 
(Ra) – Ok.. Diciamo che ci siamo baciate..
 
Quinn annuì, mentre anche Rachel, guardava altrove e non la ragazza di fronte a lei.
 
(Ra) – Che cosa significa per te?
 
Questa volta Quinn riuscì ad alzare per un attimo lo sguardo, guardano la piccola ragazza davanti a lei non più come la spavalda ragazza che vedeva ogni giorno a scuola, ma timida, con gli occhi bassi, e le mani nervosamente intrecciate tra loro. Quinn prese coraggio e allungò una mano, posandole sopra quelle dell’atra, tremanti.
 
(Qi) – Io m-..
 
(Ra) – Ho lasciato Finn!!
 
Quinn allargò gli occhi, rimanendo a bocca aperta per la nuova notizia. Loro erano stati sempre la coppia della scuola. Non per la popolarità, ovviamente Rachel non si poteva definite popolare, anzi, era il contrario, ma la sua storia con Finn era comunque sulla bocca di tutti.
 
(Qi) – Quando?
 
(Ra) – Il secondo giorno che siamo arrivate.. Non si è trattenuto a cena perché avevamo litigato.. L’ho lasciato..
 
Quinn vedeva quella piccola persona tremolante, e non passò inosservata neanche la lacrima che lenta scese dagli occhi di Rachel. Con l’altra mano, la biondina, la raccolse, passando anche lentamente il dito su tutto il percorso che quella piccola goccia di acqua salata aveva fatto sulla guancia di Rachel.
 
(Ra) – Voglio solo sapere se questo è uno scherzo o.. no..
 
Rachel alzò i suo occhi, lucidi, puntandoli in quelli di Quinn, in attesa di una risposta.
E quell’affermazione fece riflettere la ragazza: i suoi primi anni di liceo, Quinn era la regina incontrastata, capo cheerleader, il desiderio di tutti. E aveva fatto penare sia Rachel, che i suoi amici del glee, solo per suo piacere. O forse per qualcosa di diverso. Ma dopo aver cambiato gusti, in tutti i sensi, se pur non così evidente, il loro rapporto era continuato ad essere conflittuale.
E pensare che Rachel associasse il loro bacio a gli stupidi e cattivi scherzi del passato, la fece stare male, per la  ragazza, capendo solo adesso il dolore delle sue azioni.
Semplicemente negò con la testa, potendo sentire il sospiro di sollievo della moretta.
La stanza ritornò nel completo silenzio, imbarazzante.
 
(Ra) – Che cosa dobbiamo fare?
 
(Qi) – Io.. Inizierei da questo..
 
Rachel guardò Quinn, che con un gesto veloce si chinò e lentamente, quasi come se stesse chiedendo il permesso, appoggiò le sue labbra su quelle di Rachel, per un piccolo bacio. Non fece nessuna pressione,rimase li per qualche secondo, e poi si staccò di qualche millimetro. Riaprì gli occhi e vide che quelli di Rachel erano ancora chiusi, e le sue labbra ancora socchiuse, in cerca di contatto. Quando anche questa riaprì gli occhi, si incontrarono rimanendo a fissarsi per qualche secondo.
 
(Ra) – E’ un buon inizio..
 
Fece ridere entrambe, eliminando un po’ di imbarazzo, segnalato dalle loro guance rosse. Solo dopo entrambe notarono che le loro mani erano ancora collegate.
 
(Ra) – Come abbiamo fatto ad arrivare qui? Dopo tutto quello che è successo..
 
(Qi) – Non me lo so spiegare..
 
Risero di nuovo, e timidamente unirono di nuovo le loro labbra, in un bacio semplice, come quello di prima, solo un po’ più lungo.
 
(Qi) – Meglio uscire di qui..
 
Entrambe annuirono e lasciarono assieme il bagno, prima che qualcuno iniziasse a preoccuparsi.
 
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La mattinata di Santana e Brittany non era andata come avevano programmato. Finita colazione, e gli uomini erano andati per la loro camminata fino alla cima, le due ragazze stavano tornando in camera, ma Susan non era dello stesso parere. Essendo ancora in convalescenza, Britt venne costretta a letto da sua madre, ma nella sua camera. Così Santana aveva preso la sua chitarra, e strimpellato alcune canzoni nella sua camera, lasciando la porta aperta, in modo tale da farsi sentire dalla bionda, come se stesse facendo sentire la sua presenza, allietando la giornata dell’altra. Inoltre, quando Susan non controllava sua figlia e faceva altre mansione per la casa, Santana camminava avanti e indietro, sempre strimpellando, per il corridoio,  passando davanti alla porta della camera di Brittany, sentendo le sue risate, ricevendo un occhiata confusa o stupita ogni volta che la signora Pierce tornava per assistere la figlia.
 
Anche il pranzo passò tranquillamente,e fu divertente. D'altronde non poteva andare diversamente unendo cinque donne allo stesso tavolo.
Gli uomini tornarono al pomeriggio, felici della loro mattinata trascorsa tra neve e gli stambecchi.
Le ragazze erano tutte in salotto a guardare un film, mangiando popcorn e sorseggiando cioccolata calda. Brittany si alzò e andò in cucina. Cercò qualcosa di dolce da mangiare, magari qualche biscotto.
 
(Sm) – Dobbiamo parlare..
 
Ancora intenta nella sua ricerca, Brittany guardò per un secondo il ragazzo poco distante, per poi riportare l’attenzione agli scaffali.
 
(Bi) – Non abbiamo niente da dirci.. Sono stata chiara..
 
(Sm) – Siamo stati assieme per tre anni!! Come puoi non darmi una altra possibilità!!
 
Brittany prese il pacco di biscotti che aveva trovato, e poi si girò verso di Sam, notando che si era avvicinato a lei.
                                                     
(Bi) – La possibilità te la sei giocata quando ti ho beccato a letto con quella… ragazza..
 
Brittany tentò di calmare il suo nervosismo. Non voleva che le tornasse il mal di testa, e di certo non valeva la pena.
 
(Sm) – Ti ho già chiesto scusa!! Perdonami!!
 
(Sa) – Hey..
 
Santana entrò in cucina, notando i due ragazzi vicini. Sam si era avvicinato alla ragazza, quasi incastrandola tra i mobiletti. Il ragazzo la stava guardando minacciosamente. Santana aveva sentito i due litigare, sin dal salotto.
Si avvicinò a Brittany, fermandosi al suo fianco.
 
(Sa) – Hai trovato i biscotti?
 
Brittany annuì, mostrandole il pacco tra le sue mani. Santana poteva sentire gli occhi del ragazzo su di lei, consapevole di aver per l’ennesima volta interrotto la loro conversazione.
 
(Sa) – Bene, torniamo di la..
 
Santana prese il polso di Brittany, trasportandola con se verso il salotto. Ma il ragazzo non era dello stesso parere. Prese l’altro polso di Brittany, impedendole di proseguire.
 
(Sm) – Noi dobbiamo parlare!!
 
Santana si girò di nuovo verso Sam, guardando la sua mano sul braccio di Brittany, e il suo corpo andò in fiamme, richiamando la vecchia Snix.
 
(Sa) – Che cosa non capisci del “non avete niente da dirvi”?
 
Santana fece qualche passo, mollando la presa del ragazzo, parandosi davanti a lui e fronteggiandolo, nonostante la differenza di centimetri.
 
(Sm) – Non sai farti gli affari tuoi?
 
(Sa) – Si.. Ma Britt è affar mio..
 
Sam la guardò minacciosamente, e nel silenzio della stanza si potè sentire il suo ringhio. Il ragazzo le guardò per un attimo entrambe, e poi sul suo volto comparve un sorriso beffardo e iniziò a ridere.
 
(Sm) – Non ci posso credere..
 
La risata del ragazzo rendeva ancora più nervosa Santana.
 
(Sa) – Senti trota dai labbroni gonfiati,  sei rimasto tra noi anche troppo..
 
Santana spinse Sam più lontano, e il ragazzo smise di ridere. Indietreggiò solo di qualche passo.
 
(Sm) – Adesso capisco.. Ti sei già consolata eh Britt!!? Te la lec-
 
Santana vide solo rosso e si scagliò contro il ragazzo che stava offendendo Britt, dietro di lei con gli occhi bassi. Nonostante la furia della latina, Sam riuscì  a bloccare il suo tentativo di allontanarlo. La presa al suo colletto era salda, e cercò di vincolarsi. Ci riuscì, spingendo Santana lontano da se. Sentì solo un piccolo lamento, ma non fece neppure in tempo a vedere ciò che era successo, che si ritrovò immobilizzato e piegato sul mobiletto della cucina.
 
(Le) – Non ti azzardare più ad alzare una mano!
 
Leroy e Hiram tenevano il ragazzo inchiodato sul mobiletto, alzandolo da terra per la giacca, mentre il loro sguardo non prometteva niente di buono. Sam guardò il resto della stanza, poco distante Santana che si teneva un polso, e Brittany pietrificata sul suo posto. Alla porta, il resto delle ragazze e James pronto ad intervenire.
 
(Hi) – Vattene..
 
L’attenzione di Sam venne ripresa dai due uomini che lo tenevano per il colletto. Inghiotti, sentendo un po’ di paura per la loro minaccia. Poco dopo lo lasciarono, e guardando per un ultima volta tutti, sentendo sempre gli occhi minacciosi su di se, si fece strada, uscendo dalla cucina diretto al piano superiore.
 
La stanza ritornò in silenzio, tranquilla, mentre tutti cercavano di spiegarsi che cosa era successo.
 
(Ja) – Ragazze state bene?
 
Le due ragazze abbassarono lo sguardo, perdendo l’adrenalina che poco fa le era corsa per il corso, e annuirono.
 
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Bussarono alla porta della sua camera, e diede il consenso di entrare. Santana era sdraiata sul suo letto, pensierosa. Girò la testa verso la porta, vedendo dei ciuffi biondi fare capolino, e poi il volto di Brittany.
 
(Bi) – Ti ho portato del ghiaccio..
 
Brittany alzò il piccolo sacchetto di ghiaccio che aveva in mano. Santana le sorrise, mostrandole l’asciugamano bagnato che si era legata al polso. La bionda entrò, chiudendo la porta dietro di se, e poi si sedette sul letto, accanto alla latina. Le passò il ghiaccio, mentre questa liberava il suo polso contuso. Durante la colluttazione, era andata a sbattere contro il mobiletto. Santana sussultò un po’ al contatto con l’oggetto freddo.
 
(Bi) – Ti fa male?
 
(Sa) – E’ solo una botta..
 
La stanza tornò nel silenzio per qualche minuto.
 
(Bi) – Se ne andato.. E’ andato in una pensione e domani tornerà a L.A..
 
Santana non rispose, solo annuì.
 
(Bi) – Grazie..
 
Questa volta Santana guardò la ragazza seduta accanto a lei.
 
(Sa) – Non ho fatto niente..
 
(Bi) – Si invece..
 
(Sa) – Dovevo..
 
Brittany rise, mentre Santana guardò di nuovo in basso, arrossendo.
 
(Bi) – Posso?
Santana guardò la ragazza, che indicava il posto accanto a lei.
 
(Sa) – Non devi neppure chiederlo..
 
Risero di nuovo. dopo essersi distesa, Britt non riuscì a resistere alla tentazione di quel corpo caldo accanto a lei, e girò di fianco, stendendosi proprio sopra la latina, che la strinse per la vita.
 
(Bi) – Finalmente.. Mi sento libera..
 
Santana strisciò la punta del suo naso sulla guancia di Brittany, avendo messo la testa di pianco alla sua e poi le posò un bacio sulla guancia.
 
(Sa) – Magari.. Potremmo riprendere da dove siamo state interrotte sta mattina?
 
(Bi) – Ma la tua mano?
 
Brittany, innocentemente, neanche rendendosi conto, si preoccupò del polso di Santana, neppure accortasi dell’importanza delle sue parole.
 
(Sa) – Sai.. Si possono fare molte cose anche con una mano sola..
 
Britt guardò Santana, che la guardava maliziosa, e poi si rese conto del doppio senso delle parole. Subito arrossì, coprendosi il volto, mentre Santana scoppiava a ridere, posandole dei baci sulla testa e sulla fronte.
 
(Sa) – Stavo scherzando.. Più o meno.. Possiamo anche solo stare qui distese.. Abbracciate..
 
(Bi) – E’ un buon inizio..
 
Le due si strinsero, facendo combaciare i loro corpi.
 
(Sa) – Britt?
 
(Bi) – Si?

(Sa) – La porta..
 
Brittany aprì gli occhi, e con un movimento svelto scese dal letto, e chiuse la porta a chiave, ritornando poi al suo posto, evitando così altre inutili, inopportune e indesiderate irruzioni.
 
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Nuovo capitolo, scusate il ritardo. Grazie come sempre a chi legge, e soprattutto a chi recensiona. Ieri l’aggiornamento anche dell’altra mia storia Amore a 5 stelle http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2218637. Fatemi sapere che ne pensate, alla prossima BaciBaci:)
 
 

   
  
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