Sono
passati
tre anni da quando non ho più una residenza fissa. Scelgo un
pianeta tra quelli disponibili, lo raggiungo, elimino gli abitanti e me
ne vado. È la solita routine…che monotonia. Ogni
tanto mi
fermo per qualche tempo su uno dei tanti pianeti controllati da
Freezer, ma solo in casi di necessità, come ad esempio la
rottura della navicella.
Sono passati tre anni da quando Zarbon e Dodoria hanno chiamato me,
Radish e Nappa al cospetto di Freezer, il quale ci ha annunciato che un
meteorite ha colpito il pianeta Vegeta.
La mia gente, il mio futuro popolo, il mio futuro regno…non
c’è più niente!!!
Ormai i Sayan rimasti in vita si possono contare con le
dita…magari qualcun altro a parte noi tre e il fratello di
Radish si sono salvati, ma non ci giurerei troppo!
La mia navicella sta atterrando su un pianeta prosperante e tranquillo
chiamato Squertas…la mia missione, come sempre, è
quella
di renderlo disabitato. Freezer non mi ha affidato compagni questa
volta…sarà perché ha fiducia delle mie
possibilità, o perché spera che rimanga ucciso?
Non è più un segreto che lui, il Supremo
conquistatore
spaziale, abbia paura dei Sayan, per via della leggenda del Super Sayan.
Ma siamo sicuri che si tratti solo di una diceria tramandata dal nostro
popolo?
Cosa sarebbe disposto a fare Freezer per scongiurare una simile
minaccia?
Arriverebbe a distruggere una razza sotto il suo controllo? Arriverebbe
a distruggere il loro pianeta?
Pieno di dubbi atterro su Squertas. Appena la porta della capsula si
apre, vedo un essere dalla pelle gialla che mi guarda. Ma siamo sicuri
che sia pelle? Senza un attimo di esitazione alzo il braccio destro, e
dal palmo della mano esce un raggio che va a distruggere la creatura.
In pochi secondi mi trovo circondato.
È passata un ora da quando sono atterrato su Squertas. Sono
l’unico essere vivo su tutto il pianeta. Mentre perlustro le
varie città, vedo centinaia, forse migliaia di corpi senza
vita.
Li osservo e mi chiedo se è successa la stessa cosa ai miei
sudditi.
Torno alla navicella, con varie immagini nella
mente…immagini di morte.
Ma non la morte che sono abituato a causare, ma una morte data da
altri, una morte che fa soffrire i vivi.
Parto. Durante il viaggio decido che non potrò mai
permettermi di essere ucciso.
Non perché farei soffrire quelli che si definiscono miei
“compagni”…no, di quelli non me ne
può
fregare di meno!
Il fatto è che IO non posso sembrare a occhi altrui
così
debole, come lo sono stati ai miei gli abitanti di Squertas.
Un giorno sarò tanto forte che nessuno mi potrà
battere…un giorno diventerò il leggendario Super
Sayan!
Solo io posso farlo…io che sono il migliore…io
che sono il Principe dei Sayan!
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Ciao a tutti!!!!!!
Spero veramente che vi sia piaciuta la storia...l'ho scritta a scuola
mentre aspettavo che iniziasse il corso di recupero di matematica, per
questo è un po corta XD
Come sempre ci terrei molto se commentaste!!!!!!
Ciao!!!!!!!!!