Did he move on?

Mi giro e rigiro nel letto, tentando di cercare la posizione adatta per lasciarmi cullare dal sonno che non voleva arrivare. Dannazione, non di nuovo..
Mi siedo, e porto alle ginocchia al petto, mentre la tristezza mi divora dentro.
Era da un po’ che non mi capitava-
No, non posso mentire a me stessa; anche se con minor intensità, accade tutte le sere. Mi mordo il labbro, tentando di cacciare indietro le lacrime.
Volgo lo sguardo verso la sveglia: 2.31. Sbuffo, invano, e mi alzo dal letto.
Facendo attenzione a non svegliare nessuno, mi dirigo in cucina facendomi strada con il muro.
Apro lentamente il frigo, prendendo una bottiglietta d’acqua, per poi chiuderlo con cautela, quando un’ombra mi fa sobbalzare.
“Conan-kun!” affermo spaventata. “Che cosa ci fai sveglio a quest’ora?”
“Scusami Ran-neechan!” mi risponde, stroppiciandosi gli occhi “Ho sentito dei passi e qualche rumore e sono venuto a controllare! Tutto bene?” chiese con aria innocente.
“Mh” annuisco “Sono venuta a prendere un po’ di acqua perché questo caldo mi fa sempre venire molta sete..” mento, tentando di non lasciarlo trasparire nel mio tono di voce.
“Capisco.. Allora io torno a dormire, buonanotte Ran-neechan!” Mi da le spalle e si allontana. Tiro un sospiro di sollievo “Buonanotte, Conan-kun” affermo, dirigendomi verso la camera.
La luce della luna illumina la mia scrivania. Entro nella mia stanza, bevendo un po’ di acqua. Appoggio poi la bottiglietta di fianco alla foto scattata al Tropical Land, e istintivamente la afferro.
Il mio pensiero va di nuovo a lui; chissà cosa starà facendo.. Che domande Ran, starà dormendo con lei, no? Sei tu l’unica sciocca che pensa in continuazione a lui.
Appoggio con foga la foto sulla scrivania e mi distendo a letto, con un braccio sul volto.
Mi sento un peso, come se non avessi fatto qualcosa di importante.. Come il non aver dato una risposta, vero Ran? Da quanto sognavi quel momento e te lo sei lasciato sfuggire?
Ora ne pago le conseguenze. Lui ora sarà da qualche parte nel mondo con quella ragazza a risolvere casi, e tu sei qui, a rimuginare su cose accadute mesi fa e che sono rimasta incompiute..
Le lacrime scendono, non riesco più a trattenermi. Il cuore sembra trapassato da mille lame, il respiro è mozzato. Perché non ho saputo agire quando era necessario? Perché devo sentirmi morire dentro ogni volta che penso a lui?
Perché lo ami. Questa era la frase che la mia coscienza mi suggeriva; ero e sono consapevole di ciò che provo per lui, ma perché non ho saputo esternare questi miei sentimenti e mettere in chiaro le cose con lui?
L’immagine di quella ragazza si incolla nella mia mente, facendomi scoppiare la testa. Nonostante io provi questo per lui, non ho saputo dirglielo e lui ha voltato pagina, ha trovato un’altra e non ha guardato indietro.
Le immagini di qualche settimana prima iniziano a scorrere come un film; lui, sudato e spaventato, quasi deluso dall’avermi visto. Poi appare lei, incappucciata, che gli afferra la mano, terrorizzata, aggrappandosi a lui. Shinichi si limita a farmi un cenno con la testa e poi si allontana con la misteriosa donna di cui sono riuscita a malapena a vedere il volto.
Poi la sua e-mail: Perdonami, non mi aspettavo di trovarti lì.. Non dovevi venirlo a sapere in questo modo, mi spiace. Spero che tu mi possa perdonare Ran.
Le lacrime diventano singhiozzi: perdonare, per cosa? Per avermi rimosso dalla tua vita gradualmente? O per averti fatto aspettare inutilmente per una risposta che avrebbe cambiato per sempre il nostro rapporto? ‘Non dovevi venirlo a sapere in questo modo…’
La mia forza sei tu, Shinichi.. Ma sei anche la mia debolezza, perché?
Gli occhi diventano pesanti, le lacrime continuano a scorrere. Mi addormento senza rendermene conto, e sogno lui, insieme a quella ragazza.
Mi sento morire dentro, anche se è solo un sogno.. O forse non lo è.

Una luce illumina il comodino; il cellulare vibra per qualche secondo, e sullo schermo compare “Kudo Shinichi” come chiamata in arrivo.
Dopo un paio di minuti lo schermo si spegne.
Il bambino, nell’altra stanza ripone il fiocco sul comò e torna a dormire, pensando a cosa fare.

Mi sveglio di nuovo di soprassalto, come se i miei demoni volessero tormentarmi ogni secondo. Getto lo sguardo sulla sveglia, 06:21. La testa è pesante e mi sento debole.
Provo a sedermi sul letto, e noto che il cellulare lampeggia. Impossibile, non sarà di certo lui..
Allungo le mani sul comodino per afferrarlo, lo apro e leggo una chiamata persa e un messaggio in segreteria telefonica; mittente: Kudo Shinichi.
Il cuore inizia a battere all’impazzata, sta quasi per esplodere. Cosa vorrà? Che sia l’addio definitivo? Da un lato voglio sentire la sua voce, sentire ciò che ha detto.. Dall’altro ho paura; sono terrorizzata che questa sia la nostra fine. Nostra…
Mi faccio forza e premo il tasto per avviare l’ascolto, portando il cellulare all’orecchio.
Credo di non sentire più i battiti del cuore, quando “Ciao Ran..” mi spezza il fiato e rende i miei occhi lucidi.
“Ho provato a chiamarti ma credo che tu stia dormendo.. Scusa per l’ora.. E scusami soprattutto se mi sono fatto sentire solo ora. La verità..” sembra che pure a lui manchino le parole.
“La verità è che non sapevo come affrontare questo problema.. Volevo parlartene faccia a faccia, perché mi sembrava corretto nei tuoi confronti, ma sono dovuto ripartire subito, perciò non c’è stato il tempo. Quindi.. Volevo dirti.. Bè ecco.. Quello che hai visto, non è ciò che sembra.” Calca le ultime parole, in modo serio e freddo, quasi a dimostrare che quella è la sola e unica verità.
“Fra me e quella ragazza.. Ecco..” si blocca di nuovo “La sto solo proteggendo, poiché anche lei è coinvolta nel caso in cui sto lavorando. Non voglio che.. ” qualche istante di silenzio “Non voglio che tu stia male per una cosa che non esiste! Sono un detective e ti conosco da una vita ormai.. So come reagisci in certe situazioni.. Ma davvero, non devi preoccuparti, non c’è nulla fra me e quella ragazza. Scusa per il disturbo e anche per la situazione in cui ti ho cacciato, mi farò perdonare, te lo prometto.” La sua voce trasmette tristezza, ma allo stesso tempo conforto. “ Tornerò da te..”
Le lacrime mi rigano il volto; il mio cervello mi sta suggerendo ‘è l’ennesima bugia.. Non cascarci, non di nuovo..’ mentre il mio cuore si sente sollevato, come tolto di una pietra.
“Buonanotte Ran.”  Il messaggio è finito.
Non so a cosa pensare. La mia mente è in subbuglio; varie immagini e pensieri si alternano ad emozioni, fino a che il suo sorriso di lui mi si imprime fisso. Abbozzo un sorriso, distendendomi sul letto; fisso il soffitto, finché, senza accorgermene, mi riaddormento.
La sua voce risuona dolcemente nella mia testa, mentre rivivo alcuni dei nostri momenti:
Shinichi.. Io ti aspetterò.









Salve a tutti! ^^
è da più di un mese che non posto... Il motivo? Non mi sento all'altezza.
Scrivo storie banali e insensate, e mi sembra di infangare il fandom di EFP.
Ho scritto questa "cosa", se la si può chiamare così, e l'ho postata solo grazie a delle amiche che mi chiedevano "Ma quando aggiorni?" "Ma quando scrivi?"
So di non essere una brava scrittrice, anzi, faccio pena è dir poco, ma ho voluto ugualmente postare questa OS; non so se sarà l'ultima, ne avevo anche altre in corso e altre in mente da scrivere, ma se devo continuare ad "inquinare" con le mie 'storie' è meglio che mi tolga dalle scatole ^^
Comunque, ambientazione della storia: Ran ha visto Shiho che si aggrappava tutta disperata a Shinichi (stile live action 2 ç_________ç) e ovviamente si fa qualche pensierino, soprattutto se Shinichi le lascia messaggi così criptici... Fortuna che dopo si chiarisce u.u
Spero vi piaccia! *^*
Se mi lasciate un commento con scritto ciò che ne pensate ve ne sarei grata T__T
Ringrazio tutti coloro che leggeranno, recensiranno ecc.
Un saluto a tutti e
Peace, Love and ShinxRan 4ever