Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: Mon    15/10/2013    4 recensioni
La canzone che stava ascoltando iniziava con un assolo di chitarra acustica che a Billie piacque subito molto; niente errori, scorreva via liscio, cattivo, ma senza troppi fronzoli. Il ragazzo poteva addirittura immaginare le dita correre sulle corde della chitarra; c’era tutto quello che serviva per catturare l’attenzione di chi ascoltava. L’introduzione gli piaceva, ma non poteva basarsi solo su quella, doveva prima ascoltare tutta la canzone e, solo alla fine, avrebbe preso una decisione definitiva.
Di colpo si drizzò sulla sedia; guardò con gli occhi e la bocca spalancata lo schermo del computer. Quella che aveva appena sentito uscire dalle casse del suo pc era la voce di una ragazza, una bellissima voce: dolce, delicata, ma allo stesso tempo rabbiosa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Joseph salì in macchina chiudendo la portiera con forza, Willow fece lo stesso mettendo in moto l’auto. 
«Dove vuoi andare a mangiare?» provò a chiedere la ragazza. 
«Non mi interessa, tanto avrai già deciso tutto tu!»
Willow lanciò un’occhiata veloce a Joseph, stava guardando fuori dal finestrino. 
«Io non ho deciso ancora niente, se mi vuoi dare un consiglio è ben accetto.» La ragazza cercò di essere gentile e conciliante; non venne ripagata, tutto ciò che riuscì ad ottenere fu un secco: «Pensaci tu, non mi interessa.»
Willow appoggiò gli occhi sulla strada e mise in moto la macchina; capì che Joseph non avrebbe aperto bocca, quindi cercò di giocare sul terreno che era congeniale ad entrambi. «Se apri il cruscotto della macchina ci sono diversi cd, scegli quello che vuoi, penso che ci troverai qualcosa di tuo gradimento...»
«Ad esempio i cd dei Green Day? Ti ho capito sai...» rispose duramente Joseph. 
Willow fece finta di non capire quell’allusione al fatto che lei stesse approfittando della situazione solo per avere successo. Appoggiò velocemente gli occhi sul ragazzo e disse: «Non so cosa tu voglia dire, ma no, nella mia macchina non ci sono cd dei Green Day.»
La ragazza vide Joseph aprire lo sportellino del cruscotto e lo sentì rovistare; con la coda dell’occhio lo vide passarsi tra le mani i vari cd, guardare le copertine e leggere i titoli delle canzoni. 
«Devo ammettere che non hai dei cattivi gusti musicali: Ramones, The Clash, The Doors...»
Sul viso di Willow fece capolino un lieve sorriso, sapeva però che era ancora troppo presto per cantare vittoria. «Grazie...» si limitò a dire.
Vide Joseph aprire un album dei Ramones ed estrarne il disco. «Posso?» chiese, avvicinando il cd alla radio. 
«Certo...» Willow sapeva di aver trovato definitivamente l’argomento con cui poter addolcire Joseph: così come succedeva con lei, parlare di musica lo rendeva malleabile. La ragazza adesso sapeva dove avrebbe affondato il colpo una volta che i due si sarebbero seduti a tavola.
Arrivò davanti al ristorante italiano dove era stata qualche settimana prima con Billie Joe, fermò la macchina, e disse: «Ti va una pizza?»
«Si. Temevo avresti scelto di peggio.»
Willow spalancò gli occhi e disse: «Grazie per la fiducia...»
«Di niente.» rispose Joseph scendendo dall’auto. I due entrarono al ristorante e vennero fatti accomodare ad un tavolo, si sedettero, ordinarono, poi Joey prese il cellulare e si mise a guardare qualcosa.
La ragazza decise che era arrivato il momento di provare ad ammorbidire Joseph; aveva capito che la musica era l’unico terreno di incontro su cui avrebbero potuto trovarsi d’accordo quindi decise di giocare l’unica carta che aveva a sua disposizione per fare colpo su Joey.
«Posso chiederti una cosa?»
Joseph alzò lo sguardo dallo schermo del cellulare e la guardò. Annuì.
«Mi dici come mai hai deciso di cominciare a suonare la batteria?»
Il ragazzo guardò attentamente Willow, sembrava quasi stesse cercando di capire dove la ragazza volesse arrivare con quella domanda. Dopo qualche istante di silenzio, decise di rispondere: «Sono cresciuto in mezzo alla musica, credo tu lo sappia bene. Mi è capitato tante volte di gironzolare per lo studio di registrazione quando papà, Mike, Tré e Jason registravano i loro album. La batteria è uno strumento che mi ha sempre affascinato e lo zio Tré mi faceva provare quando ero più piccolo. So suonare anche la chitarra ovviamente, papà me lo ha insegnato, ma la batteria è uno strumento che ha qualcosa di speciale. Tu sai suonare solo la chitarra?» 
Willow cercò di trattenere un sorriso; aveva fatto centro, era la prima volta che Joseph le rivolgeva una domanda. «Si, purtroppo si. Ho imparato da sola a suonare quella acustica, poi sono andata a qualche lezione per perfezionare l’uso di quella elettrica...»
«Come mai non sei andata a lezione anche per quella acustica?»
Willow si versò un bicchiere di acqua e ne bevve un sorso. «C’è stato un momento della mia vita dove la musica era la mia unica amica. Mi chiudevo nella mia stanza con il volume della radio altissimo, non solo per non sentire gli altri parlare, ma anche per mettere a tacere tutti i pensieri che mi tormentavano e, credimi, erano tanti.»
Joseph sembrò colpito. «Posso chiederti cosa era successo?»
«Non ne ho parlato nemmeno con tuo padre, non vorrei raccontartelo per poi impietosirti...»
«No, stai tranquilla. Non sarà un racconto straziante che mi farà cambiare idea su di te!»
Willow guardò negli occhi Joseph; in quanto a testardaggine era uguale a suo padre. La risposta che le aveva dato la convinse a parlargli di quello che era successo. «Non farne parola con tuo padre, arriverà il giorno che racconterò di questa cosa anche a lui...»
«Non aprirò bocca!»
Willow prese fiato, era forse una delle prime volte che parlava di quella cosa. Deglutì e cominciò il racconto. 
«Avevo 14 anni quando la persona che praticamente mi aveva cresciuta, con la quale avevo passato la maggioranza del tempo quando ero bambina, se ne è andata. Era mia nonna. A 14 anni si comincia a scoprire il mondo e doverlo affrontare senza di lei mi ha distrutto. I miei amici sembravano non capirlo, sembravano non interessarsi al mio dolore, continuavano a vivere tranquillamente, ridendo e scherzando, ogni tanto prendendomi in giro perché non ero una persona allegra come loro, a me piaceva stare a casa da sola a guardare la televisione, ad ascoltare musica o a leggere un libro. Per loro ero strana. Gli unici che mi capivano erano Jim Morrison e Joe Strummer, è per quello che ho cominciato a suonare la chitarra, perdendo pomeriggi interi a provare e riprovare, chiusa nella mia stanza.»
Joseph guardò Willow per qualche istante poi si lasciò sfuggire un timido sorriso. «Dirò una cosa banalissima, ma penso che tua nonna adesso sia orgogliosa di te...»
«Lo spero.» disse la ragazza, accennando ad un sorriso.
Joseph attese qualche secondo poi tornò a parlare. «Il racconto non mi ha impietosito, sia chiaro, però forse ti ho giudicato male. Non pensavo la musica fosse così importante per te, pensavo fossi una delle tante che vuole fare successo a tutti i costi ed è disposta ad approfittare di qualsiasi situazione pur di farsi vedere dal grande pubblico, compresa quella di portarsi a letto il proprio produttore.»
«Joseph no. Ho suonato per tanti anni prima di trovare qualcuno come tuo padre che riuscisse a produrmi il disco, ma non per questo sono disposta a tutto pur di vederlo pubblicato. Tuo padre si è innamorato di me prima che io mi rendessi conto di provare qualcosa per lui. Se veramente non mi fosse interessato, semplicemente avrei detto di no, anche a costo di mandare all’aria la mia carriera. Non approfitto delle cose, non mi hanno insegnato questo. Il fatto è che mi sono davvero innamorata di Billie...»
Joseph annuì. «Forse l’ho capito, mi serve solo un po’ di tempo per abituarmi alla cosa.»
«Tutto quello che vuoi. Vorrei solo che riuscissimo almeno ad avere una conversazione che va al di là del ciao nei corridoi della casa discografica.»
«Ci proveremo.» disse il ragazzo.
Willow sorrise, finalmente felice e sollevata. Anche quella cosa era stata sistemata, adesso doveva solo preoccuparsi dell’uscita dell’album e del tour mondiale. La vita finalmente le sorrideva, finalmente era felice. Aveva il lavoro che aveva sempre sognato, al suo fianco aveva una persona che amava e che ricambiava lo stesso sentimento, con la stessa intensità. Non c’era niente di falso, tutto quello che c’era tra lei e Billie era vero, niente finzioni, niente bugie. Si era dimenticata cosa volesse dire quella sensazione. Prese il bicchiere, bevendo un sorso d’acqua, poi in lontananza vide arrivare il cameriere con le pizze per lei e Joseph. 
«Buon appetito Willow...»
«Anche a te Joey...»





Eccoci qui. Vi ho fatto aspettare qualche giorno di più, non volevo pubblicare. Farlo significava avvicinarsi sempre di più alla fine. Manca solo l'epilogo e poi archivierò questa storia. Mi ha accompagnata per quattro mesi, ho cominciato a pubblicarla il 4 giugno, due giorni dopo sarei andata al concerto dei Green Day. È stato un piacere pubblicarla, voi lo avete fatto diventare tale, perché mi avete riempito di recensioni e di complimenti e io sinceramente non me lo aspettavo. Avevo un sacco di dubbi all'inizio, era la prima long sui Green Day, voi me li avete tolti tutti. Ora, la situazione è questa: non ho molto tempo ultimamente di scrivere, però ho una vaga idea, per un continuo di questa storia. Se dovessi e se riuscissi a scriverla e poi a pubblicarla, voi avreste voglia di leggerla? 
Va beh, lasciamo i saluti finali all'epilogo, adesso è ancora troppo presto.
Alla prossima e grazie tantissimo.
Mon

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Mon