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Autore: ricomponimi    15/10/2013    0 recensioni
Lei lo incontra.
Lui incontra lei.
Si sfiorano, nemmeno si toccano.
Eppure, è amore, l'Amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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21 g
di ricomponimi

 

L’anima pesa 21 grammi. Quando lei vide i suoi occhi smise, però, di averne una. Rinunciò al suo cuore e lo mise nelle mani di uno sconosciuto. L’amore, non lo dicono ma, è come la peggior cocaina, quella tagliata male, sniffata in posti angusti su una superficie qualsiasi. L’amore è la peggior dipendenza ma non lo dicono quasi mai nei libri o alla tv. Gli scrittori, così come gli sceneggiatori, sono sempre troppo impegnati a vedere la vita nel modo che fa più comodo alla loro trama. Si parla di matrimoni falliti ma non dell’amore andato a male. Uno yogurt scaduto, dimenticato sull’ultimo ripiano del frigorifero.
Lei lo vide e si perse. Era uno dei primi giorni autunnali, quelli che hanno il cuore caldo ma che spezzano foglie a destra e a sinistra. Quei giorni perfetti per innamorarsi, quando il freddo è ancora lontano e si può guardare il cielo senza essere investiti da una sferzata di vento gelido. Quei giorni nei quali si vorrebbe sprofondare in una sciarpa di lana. Giorni ben lontani e non si sa se questa sia una fortuna. Forse è una sfortuna bella e buona in questo caso perché la sua anima perse grammi, li perse nei passi e nei mesi successivi. La sua anima smise di esistere nel suo corpo, si andò a rintanare nella cassa toracica di uno sconosciuto legandola per sempre a quegli occhi che l’avevano percorsa per pochi secondi. Proprio un’occhiata da terremoti interiori e scosse di quinto magnitudo.
Era un giorno di fine settembre ma tutto ciò che si ricordò, dopo, furono gli occhi così azzurri, così verdi, così privi di qualsiasi tonalità di quel ragazzo, quasi uomo. Si liberò di un peso inesistente per caricarsene di un altro molto più pesante sulle spalle. Non ne valse la pena, forse. Ma il ricordo rimase come una cicatrice.
 
Scrisse per tanto tempo su quegli occhi che non sapeva nemmeno descrivere perché l’unica cosa che la scheggia rifletteva era un cortometraggio di sguardi casuali. Non le erano bastati quei pochi secondi per immagazzinare le gambe chilometriche o il sorriso che si era lasciato sfuggire girandole le spalle. Era avvenuto tutto in fretta. Non si era fermato nulla, niente scene a rallentatore. La vita non è un dvd che puoi rimandare avanti o indietro a tuo piacimento, sta a te fare tesoro di ogni giorno. Ma, ma, ma era una mattina con il sole sullo sfondo, i raggi timidi a farsi spazio fra le rotaie fino ad arrivare alle panchine dove lei era seduta ad aspettare. Binario 3, il solito da tre anni. Una semplice mattina.
Aveva da ripassare Freud, aveva da ripassare qualcosa ma tutto si è azzerato quando lo vide scivolare davanti a lei come una goccia di acqua in un giorno soleggiato di primavera. E’ l’ultima cosa che ci si aspetta. E’ l’ultima cosa che si sarebbe aspettata perché sì, cosa poteva regalarle una simile giornata iniziata già male con una sveglia rotta e i cereali finiti? Ed invece, no.
Cominciò a tessere storie stringate quando scoprì che la prof di Psicologia aveva deciso di non interrogare. Diventò un’ossessione cercare di capire chi fosse quello sconosciuto eppure allo stesso tempo allontanarsi sempre di più dalla verità. Tutte storie, come cappelle radiali che distavano la stessa misura del centro. Come in una perfetta architettura con dei piccoli errori alla base. Per fortuna non crollò nulla, niente mattoni e fumo. Solo che dentro di lei tutto smise di esistere quando lo vide avvinghiato ad una ragazza un giorno invernale, quando i giorni si erano messi di mezzo e le storie erano triplicate dall’inizio.
Crollò tutto eppure i grattacieli sfidavano il cielo come sempre, crollò in piedi senza lasciare a vedere le crepe.
 
Non bisogna chiedersi cosa sia l’amore perché non ci si chiede di che cosa si è fatti. Ai poeti piace scrivere di queste cose e ai filosofi di certo non manca la fantasia per storie crudeli ma siamo pur sempre essere umani e non ci serve analizzare ogni cosa per godercela appieno. L’amore fa schifo, è un dato di fatto. Niente di più, niente di meno.
 

 
 
 
  
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