Eccoci qua, su queste scale. Questo set che per i nostri personaggi  ha significato amore. Il luogo in cui Kurt, con uno sguardo, ha capito di voler passare tutta la vita con questo ragazzo appena conosciuto e che già ama con tutto se stesso dopo un semplice guardarsi negli occhi, capirsi. Vedere la sofferenza che hanno patito entrambi questi due ragazzi, troppo giovani e sconosciuti per capire da subito che il loro amore sarebbe stato vitale uno per l'altro.
Mi ricordano un po' noi. Quando ci siamo conosciuti e mi hai detto, sorridendo,
"Ciao, piacere di conoscerti. Mi chiamo Chris."
avevo capito che c'era qualcosa di speciale in te, di unico. È quello, quella scintilla nei tuoi occhi che vedo quando mi guardi, quando ridi, quel qualcosa in più che ti rende la persona che sei. E quel qualcosa mi ucciderà. Mi schiaccerá sotto il suo peso, troppo grande rispetto a me e troppo doloroso da avvertire quando siamo nello stesso posto, quando dobbiamo stare lontani, quando ti vedo con lui e quando sono con lei. Lei. La mia famosa "ragazza" quella per la quale dovrebbe battermi più veloce il cuore quando la vedo e perdere un battito al solo suono della sua voce. Ma questo non capita. Queste sensazioni si, ma non con lei. Con te, Chris Colfer. Il mio migliore amico ed il mio presunto amante, l'unico per il quale vorrei esserlo davvero ma per cui sono solo un confidente, una persona alla quale rivolgersi in caso di bisogno, una spalla su cui piangere quando parlano male del tuo attuale ragazzo e l'amico con cui mangiare una pizza e scherzare quando lui é impegnato.
La musica si ferma ed io comincio a parlare.
 
"We met right here..."
 
E non era un'affermazione sbagliata se posta riguardo a noi. Certo, ci eravamo già visti prima, salutati e chiariti sui limiti che potevamo passare interpretando Kurt e Blaine, ma questa era il nostro posto, il nostro set. Quello nel quale é iniziata la nostra amicizia, quello nel quale ho iniziato a pensare a te diversamente, quello in cui tutto andava bene.
 
".. I took this man'a hand and we ran down that hallway. And for those that know me, I'm not the habit of taking people's hands I've never met before but..."
 
Continuavo a parlare seguendo il copione, quello che avevo letto milioni di volte e imparato a memoria senza sforzarmi più di tanto perché molte cose, per me, erano come io avrei voluto che fossero. Avrei voluto davvero essere coraggioso come il mio personaggio. Baciarlo di fronte a tutti, senza vergognarmi di nulla, senza dover rinunciare a qualcosa, senza dover rinunciare a lui.
Quel "but" mi separava dalla verità, da quello che pensavo davvero e che volevo dirgli.
 
"...I think that my soul knew something that my body and my mind didn't know yet. It knew that our hands were ment to hold each other, fearlessly and forever."
 
Ecco la verità quella che non avrei mai potuto dirgli, quella per la quale mi mostravo sempre allegro di fronte agli altri e triste quando ero da solo, senza nessuno, senza te.
Mi sto nascondendo dietro le parole di Blaine, dietro le righe di un copione che non ho nemmeno scritto io, dietro delle pagine scritte e riscritte solo per compiacere un pubblico, qualcuno che non capirà mai cosa si prova a dirle senza recitarle. Forse nemmeno io lo capisco fino in fondo, per questo non mi aspetto che tu le capisca. Le parole che sto usando, pur essendo uscite dalla mente e dal cuore di qualcun'altro si adattano perfettamente a quello che sento per te. Quello che, forse, ho sempre sentito per te.
 
"Which is why it's never really felt like I've been getting to know you, it's always felt like I was remembering you from something. As if every lifetime you and I have lived, we've chosen to come back and find each other and fall in love all over again, over and over for all eternity."
 
Questa frase mi fa pensare ad ogni volta che ci allontaniamo, ogni volta che litighiamo e ad ogni volta che ci perdoniamo. Ogni volta che discuti con lui e chiami me per farti consolare. Ogni volta che, quando sei felice o emozionato per qualcosa di nuovo, chiami me per primo. Sempre me. Ma non mi hai mai scelto, hai sempre cercato la via più facile, quella più giusta. E, per quanto possa sembrare masochistico, amo anche questa parte di te. Amo ogni parte di te.
 
"And I just feel so lucky that I found you so soon in this lifetime because all I want to do, all I've ever wanted to do, is spend my life loving you."
 
Incateniamo i nostri sguardi e noto che i tuoi occhi sono lucidi. Mi viene da chiedermi se lo sono per la proposta o per me, ma ricaccio subito indietro questo pensiero. Temerei la tua risposta, sono troppo codardo anche per quello.
Mi risveglio da questi pensieri quando sento la mia voce procedere verso la fine del dialogo ed iniziare a tremare impercettibilmente. Capisco a che punto siamo arrivati. Prendo un respiro profondo e mi inginocchio, continuando a farlo guardando al tuo viso.
 
"So Kurt Hummel my amazing friend, my one true love. Will you marry me?"
 
I miei occhi continuano a non volersi staccare dai tuoi, per quanto io possa provarci ne ho bisogno. Ho bisogno di sapere se quello che dico tu lo stia solo ascoltando o se lo senti anche tu. Se sono le mie parole, queste parole, a farti commuovere, se stai pensando davvero a quando troverò il coraggio di pronunciarle per te, per una vera proposta.
Continuo a guardare nei tuoi occhi per non dimenticarli, per ricordare sempre ogni singola sfumatura che li attraversa, per vedere quella scintilla che amo. 
Continuo a guardare nei tuoi occhi per far si che un giorno tu ti accorga che guardavo te, Chris, non Kurt.
Continuo a guardarli per te, perché sei tu.
 
"Yes."
 
*Angolino microscopico della ragazza che l'ha scritta*
Ehm, bene...
Questa era la ff che ho pensato dopo aver visto il proposal, spero vi sia piaciuta :)
Se vi va lasciate una recensione per segnalarmi eventuali errori o consigli. :)