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Autore: rukiachan15    16/10/2013    1 recensioni
" Santana!’’ sentì urlare dietro di sé.
Risate felici seguirono. Si voltò e la vide.
Brittany le correva incontro con il suo solito sorriso festoso ed entusiasta."
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno era arrivato più in fretta di quanto avesse sperato e pregato.
Sospirò, ritrovandosi davanti un corridoio vuoto, freddo e deserto. Deglutì a quella visione.
Strinse i pugni e fece un passo avanti.
 L’eco delle sue scarpette bianche risuonò tra le mura del corridoio del McKinley.
Si aggiustò la divisa e strinse più forte i capelli racchiusi nella solita coda di cavallo per l’ultima volta.
A stento riusciva a riconoscere quegli armadietti freddi e cupi, quel pavimento così lucido e pulito, quelle mura spoglie di ogni festone.
‘’ Santana!’’ sentì urlare dietro di sé.
Risate felici seguirono. Si voltò e la vide.
 Brittany le correva incontro  con il suo solito sorriso festoso ed entusiasta.
 E ad un tratto il corridoio sembrò essere affollato di pensare, di studenti che parlavano, ridevano, giocavano, camminavano.
Fece un giro attorno a se stessa. Alla forse non era tutto finito.
Le braccia di Brittany le avvolsero il collo, stringendolo fino a non farla respirare.
Santana le sorrise, posando delicatamente le sue braccia mulatte sulla vita scoperta e lattea dell’amata come se avesse quasi paura di sfiorarla.
E in effetti l’aveva.
Aveva paura che svanisse all’improvviso così come era apparsa e che potesse risvegliarsi da un momento all’altro da quel sogno. Non voleva.
 
La strinse più forte che potè tra le sue braccia e assaporò quel momento in tutte le sue forme, i colori, le sensazioni, gli odori,i suoni. Si distaccò da lei per un istante per poterla guardare in quei suoi occhi in cui si rispecchiava la sua fragile e timida anima.
Erano allegri, vispi, ma troppo profondi per poter riuscire a salvarsi.
 Le rivolse un sorriso che solo lei aveva avuto l’onore di vedere.
Era risaputo che Santana non sorrideva spesso,e quando accadeva le si illuminava il volto come baciato da un raggio di sole benedetto che ne faceva risplendere ogni perfetto e curato particolare.
Le accarezzò la guancia rosea in un lieve gesto gentile e delicato che a nessuno aveva mai regalato.
 
Delle voci che conosceva si distinguevano in quella confusione di parole e voci. Voltò appena la testa per vedere i suoi amici starle a qualche metro di distanza.
Erano tutti lì, sorridenti.
Parlavano tra di loro animatamente.
Rachel e Finn mano nella mano mentre Puck appoggiava un braccio attorno alle spalle del suo migliore amico, Blaine e Kurt a scambiarsi sguardi d’intesa, Tina e Mike a dar spettacolo con i loro passi di danza mentre Sam cercava di imitarli sulle sonore risate di Mercedes e Artie.
Si dirigevano nella sua direzione. Sapeva cosa mancava a quel gruppo: loro, Brittany e Santana.
Sentì la mano avvolta da un calore familiare e amorevole. Abbassò lo sguardo e vide la mano di Brittany stringere la sua mentre le loro dita riempivano gli spazi naturali dell’altra.
Un dolce bacio scivolò sulla sua guancia bronzea.
Quello era tutto ciò che voleva, non avrebbe desiderato altro che stare con l’amore della sua vita e con le persone a lei più care.
Sentì tirarsi mentre Brittany la incitava ad andare incontro a tutti.
Sorrise, annuendo e avanzando accanto a lei, forte e sicura.
 
Aprì di colpo gli occhi.
Il trillo assordante della campanella l’aveva riportata alla realtà.
Il suo sguardo era smarrito. Cercava i suoi amici, tutte le persone che aveva intorno.
 Non c’era più nessuno. Era come se tutti si fossero dissolti.
Un senso di vuoto tornò a stringerle lo stomaco. Si era lasciata andare ai troppi ricordi che aveva nella testa ed era finita per cadere vittima di uno di questi.
A volte la mente giocava brutti scherzi, ne era perfettamente consapevole.
Scosse la testa per mandare via gli ultimi ricordi. Continuò a camminare mentre i suoi occhi scandagliavano ogni minima parte dell’ambiente e ne memorizzavano ogni piccolo particolare.
Non sarebbe stato facile dimenticare tutti i momento passati tra quelle mura. Vide una aula aperta.
Il cuore le balzò in gola.
 
Quella non era una semplice aula, quello era il Glee Club.
Si affacciò e la vide vuota ma illuminata. Le sedie,il pianoforte e gli strumenti musicali, la lavagna, il leggìo.
Ogni cosa lì dentro era intrisa di emozioni e ricordi.
Sfiorò i tasti del pianoforte.
 Quante melodie che erano uscite da quel semplice strumento testimone delle nostre prove.
Se quella stanza avesse potuto parlare….
Tutti i ricordi  conservati tra quei quattro muri sgualciti. Il suo battito presa ad accelerare.
Era troppo; non riusciva a sopportare più il peso dei ricordi le rivolse un’ultima occhiata e uscì con gli occhi gonfi di lacrime. Ma si era ripromessa che non avrebbe pianto perché…
 
Una lacrima ribelle le rigò il viso.
Deglutì, strofinandosi la guancia con una mano. Affrettò il passo.
Doveva andare via da lì prima che fosse troppo tardi. Spinse la porta d’emergenza e una luce vivida e energica la colpì in pieno viso.
Protese una mano per proteggere gli occhi dai raggi accecanti del sole. Lasciò che la porta si chiudesse sola con un tonfo e appena i suoi occhi si abituarono alla luce pomeridiana avanzò tra le panchine fino ad arrivare al campo di football.
L’odore dell’erbetta sintetica le invase le narici.
Quel profumo la riportava agli allenamenti con la coach Sue.  Quante ne aveva passate con lei e quante gliene aveva fatte passare promettendole che sarebbe diventata capitano.
Rise.
 
Gli spalti erano vuoti, all’ombra. Scese le scalinate, guardandosi intorno.
E mentre guardava il campo notò una sagoma rossa distesa  sul prato verde. Cercò di capire chi fosse.
Affrettò il passo sempre più finchè non iniziò a correre. E appena ebbe attraversato il campo e fu arrivata a qualche metro dalla figura, sgranò gli occhi.
‘’Brit?’’ chiese, incerta mentre la ragazza cercava di aprire gli occhi facendosi ombra con la mano.
‘’Hey..’’ le rispose con voce flebile dopo qualche istante.
‘’ Che ci fai qui?’’ chiese ancora Santana, guardandola mentre stava distesa ad osservare il cielo.
Brittany non le rispose fece solo un gesto con la mano per farla sdraiare accanto a sé.
 
 La mora non ci pensò due volte e le si stese accanto. Spalla contro spalla, le mani lungo i fianchi e sfiorarsi.
Brittany era fatta così con le sue stranezze con i suoi pensieri contorti e le sue idee stravaganti.
Ma era anche per questo che l’amava, perché era speciale e solo lei aveva davvero capito quanto fosse preziosa. Nessuno riusciva a  comprenderla più di lei.
E dopo un lungo silenzio finalmente parlò.
‘’Guarda quella nuvola! Sembra un unicorno!’’ esordì con entusiasmo nella voce mentre allungava il braccio per indicarla. Era come se volesse toccarla.
Santana rise bonariamente, seguendo la direzione del suo dito.
Con la coda dell’occhio vide la sua espressione delusa per via del suo silenzio.
Rivolse lo sguardo al cielo.
‘’Hey, guarda lì! Un altro unicorno’’ esclamò la più grande, indicando il cielo.
‘’Dove?’’ si affrettò a guardare la bionda.
‘’Eccolo, lì! Si sta avvicinando all’altro unicorno’’ disse, finendo quasi in un sussurro e seguendo con il dito il movimento della nuvola trainata dal  vento.
‘’Oh, è vero!’’ esclamò entusiasta mentre sfoggiava un sorriso ingenuo e felice.
E dopo averli osservati per qualche minuto esordì:’’ Credi che stiano insieme?’’ domandò con la curiosità di una bambina. Santana capì subito a cosa si riferiva.
‘’Si, e sai cosa penso? Che si amino e che staranno insieme per tanto tempo.’’ Rispose, sorridendo.
La bionda voltò la testa e la guardò.
‘’Come noi?’’ disse atonale con gli occhi fissi sul viso dell’amata.
 
Il cuore di Santana rallentò.
Non si aspettava quella domanda. Voltò la testa fino ad incontrare i suoi occhi fissi che aspettavano una risposta. Non sarebbe riuscita mai a dirla la verità, a confessarle le sue più recondite paure che riguardavano proprio la loro relazione.
Non sapeva quanto sarebbero durate a distanza, quanto Brittany avrebbe resistito senza di lei e quanto Santana sarebbe riuscita a sopportare la sua mancanza.
Ma quello sguardo non ammetteva una risposta diversa da quella che le stava per dare.
Non erano ammesse paure in quel momento, solo certezze. E una più di tutte si fece strada nel suo cuore, l’amore che provava per lei.
Niente avrebbe potuto cancellarlo, nemmeno chilometri di distanza.
Si aggrappò alla speranza che brillava nei suoi occhi.
‘’Come noi’’ la rassicurò, prendendole la mano e stringendola.
Subito un sorriso comparve sulle labbra rosse della bionda e Santana non potè  fare a meno di sorridere di rimando mentre gli occhi iniziavano a pizzicare. Ancora.
 
Gli occhi di Brittany puntarono di nuovo alle nuvole ormai scomparse.
‘’Lo sapevo’’ sussurrò, ridendo.
‘’Staremo insieme per sempre’’.
Disse con tono flebile ma sereno mentre chiudeva gli occhi e si stringeva a Santana.
La mora la osservò e la avvolse con un braccio.
Avrebbe fatto di tutto per non deluderla.
Le diede un bacio sulla testa, l’ultimo.
Chiuse gli occhi. Non avrebbe mollato la presa sull’unica persona che amava.
Una lacrima le rigò il viso mentre cercava di scacciare via tutta l’inevitabile sofferenza che l’aspettava.






Ehilà :3
Se siete arrivati fin qui significa che siete andati fino in fondo, grazie mille!
Spero vi sia piaciuta. E’ la prima ff che scrivo su Glee; spero sia stata di vostro gradimento.
Se volete lasciare un commento sia negativo che positivo mi farebbe molto piacere, così per sapere la vostra opinione che per me è molto importante :D
Grazie ancora <3
 
Baci,rukiachan15 <3
 
  
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