Dead Tributes Tell No Tales.

Clove.

E così pensavo di poter sopravvivere, di vincere? Povera illusa.

Clove, la ragazza che sa uccidere in mille modi diversi anche solo con un coltello, ma che in realtà è così fragile e debole.

Vengo scaraventata al suolo dal tipo dell’11. La tempia mi fa male, ma sta per finire, ne sono cosciente.

Il poco fiato che avevo ancora in corpo l’ho utilizzato per urlare il nome di Cato ripetutamente, come se fosse un appiglio, l’unica ancora di salvezza.

A casa saranno tutti indignati. Dovevo portare alto l’onore della mia famiglia e del mio distretto, eppure sono accasciata a terra, adagiata sull’erba. Per qualche momento provo disgusto per me stessa.

- Vincerò,  questa è l’unica certezza che ho. –

dissi osservando mia madre, per quella che sarebbe stata l’ultima volta.

Ella ricambiò lo sguardo, un po’ preoccupata.

Accanto a lei vi era mio padre, braccia incrociate al petto muscoloso e un sorriso  appena accennato sulle labbra.

Un sorriso crudele e tagliente.

- Non hai buone probabilità, cara. – disse papà, con un’aria di superiorità.

– Ma vedi di cavartela, ed impegnati. Non puoi scalfire l’orgoglio della nostra famiglia, Clove. –

quelle parole mi colpirono come una lama affilata, ma mi diedero anche il coraggio di rispondergli.

- Ucciderò, padre. Ucciderò tutti. Brutalmente. E resterò solo io, la più forte. Vincerò, lo so. –

Attimi che sembrano infiniti, ed eccolo lì, sopra di me. Il suoi volto è sconvolto, ma arrabbiato, ed ora, leggendo i suoi occhi, so che Tresh morirà.

Che Cato mi vendicherà. 

Una lacrima silenziosa solca il suo viso, non merita di soffrire … dovevamo vincere, insieme.

Mi prende la mano. Le sue sono così calde e confortevoli. Sorrido e mi addormento per sempre.

Prima di abbandonare tutto, di abbandonare lui, seguo i lineamenti decisi del suo volto angelico, come per carezzarli un’ultima volta con lo sguardo.

Perché con lui sono già in paradiso anche senza entrarci.

I miei occhi divengono spenti, il cannone spara e inizia a bruciarmi tutto, come una lenta ascesa nei meandri degli inferi.