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Autore: ZaynaMalik98    16/10/2013    0 recensioni
"Lei incontrò lui e se ne innamorò. Lui, anche se un po' brillo, s'innamorò di lei a sua volta. La storia tra loro due ebbe successo, fin quando..."
Lizzie, quasi 18enne, londinese. Un'avventura senza limiti.
Genere: Avventura, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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CHAPTER 11
Arrivai a casa, ero da sola. In quella casa enorme, da sola.
Mi buttai subito sul letto, così come stavo. Non potevo ancora credere a ciò che era successo in quella giornata. Comunque, mi alzai dal letto, mi misi il pigiama e presi un libro, poiché dovevo studiare per l’ultimo esame del quinto superiore.
Studiai per circa tre ore, e imparai benissimo la lezione.
Dopo aver studiato, presi un po’ il pc e mi misi a navigare un po’ in Internet.
Andai su facebook e vidi uno stato di Harry dove diceva: “Non può accadere cosa più bella di ricevere un sì dalla ragazza che si ama <3”
Appena lo vidi misi mi piace e scrissi: “Ahw, amore, io ti dirò sempre di sì <3”
Dopo un po’ lui mise mi piace al mio commento e mi scrisse: “Ti chiamo <3”
Lessi il commento e subito dopo mi squillò il cellulare. Era lui.
Risposi:
“Pronto?”
Lui: “Amore, sono io”
Io gli risposi:
“Hey amore! Che c’è?”
Lui mi disse, parlando con voce bassa, roca e sensuale:
“Nulla, volevo solo sentire di nuovo la tua splendida voce. Oh, non sai quanto voglio rivedere i tuoi occhi e toccare i tuoi capelli. Sai, amo anche molto le tue lentiggini”
Io gli risposi:
“Beh, se vuoi puoi venire a casa mia, non c’è nessuno, sono in pigiama e ho finito da poco di studiare. Sono libera” gli risposi con tono sensuale e basso.
Harry disse subito:
“Certo! Mi catapulto da te all’istante”
Chiuse la chiamata e dopo cinque minuti era già da me.
Suonò il campanello di casa ed io andai ad aprire.
Avevo i miei capelli rossi e ricci tutti scombinati e un po’ sul viso, poi avevo gli occhi stanchi, con un po’ di borse sotto e un’espressione stanca e assonnata. Pensandoci bene, avevo anche il pigiama rosa pallido messo tutto a cavolo, con una manica più lunga e una più corta. Ero troppo stanca, il mare mi distrugge sempre. Poi, avevo anche appena finito di studiare, era più che normale.
Tuttavia, aprii la porta.
Appena l’aprii Harry si fiondò sulle mie labbra, baciandomi appassionatamente. Sapevo già le sue intenzioni. Subito lo staccai e gli dissi, tirandolo per la maglia verso di me, eravamo vicinissimi: “Scemo. Non intendevo ‘vieni a casa che scopiamo’ ma avevo detto ‘vieni a casa che ho appena finito di studiare e possiamo stare un po’ insieme’. Perché capite sempre male voi ragazzi?”
Harry mi guardò con uno sguardo seducente. Mi voleva mangiare, mi voleva gustare.
Infatti, disse:
“Piccola. Tu sei il mio gelato al melone, mela e panna. Il melone rappresenta i tuoi capelli, la mela i tuoi occhi e la panna la tua pelle bianca. Ti devo gustare.”
Da lì rimasi imbambolata a fissare il suo sguardo e la sensualità di come disse quella frase con la sua spettacolare voce bassa, sensuale e roca.  Stavo morendo, vi giuro.
Comunque, mi lasciai andare e mi feci trasportare da lui. Andammo in camera mia, e siccome ho un lettone bianco panna e moribidissimo tutto per me, lo facemmo lì.
Harry mi prese per il fondoschiena e mi posò delicatamente e sensualmente sul letto, stando sempre sopra di me.
Incominciò a baciarmi di continuo, senza mai prendere fiato, e mi iniziò a spogliare pian piano, fino a farmi diventare nuda, poi io feci la stessa cosa con lui. Si mise il preservativo.
Harry mi spostò i capelli dal viso e mi baciò di nuovo, come se non potesse fare a meno delle mie labbra. Come se non potesse fare a meno di me.
Mi voleva, si vedeva tantissimo.
Mi iniziò a baciare tutta, dalla testa ai piedi, e mi fece provare emozioni spettacolari.
Lo facemmo per circa 20 minuti o più. Lo amavo sul serio. Anzi, ci amavamo sul serio.
Harry si unì a me, dopo che mi baciò tutta in ogni minimo particolare, e io gemetti di piacere e di dolore contemporaneamente, mi piaceva tantissimo farlo con lui. Era la prima volta con lui, ed era stata bellissima.
Poi, Harry mi disse con voce roca e piena di passione e sensualità, con i suoi capelli ricci e castani impregnati di sudore (come tutto lui e anche io del resto) che gocciolarono sulla mia faccia ugualmente zuppa di sudore:
“Lizzie. Quando vengo di il mio nome, ti prego. Dì il mio nome”
Eravamo tutti e due un bagno di sudore.
Ce la stavamo mettendo tutta in quegli istanti.
Tuttavia, io feci ciò che lui mi disse, gemetti il suo nome, tutte le volte che ‘lui’ veniva dentro me.
Comunque, finimmo di farlo perché eravamo sfiniti e distrutti. Ci staccammo l’uno dall’altra e posammo la nostra schiena sul letto, stanchissimi e zuppi di sudore.
Ci baciammo per circa 5 minuti e poi, dopo che ci guardammo intensamente negli occhi, decidemmo di andarci a fare una bella doccia per rinfrescarci, pulirci e sedurci ancora un altro po’.
Presi il pigiama e Harry prese i suoi vestiti dal pavimento e ci dirigemmo in bagno. Ci ficcammo nella doccia e restammo lì dentro a lavarci, baciarci, guardarci e scherzare tra di noi per più di un’oretta.
Mi riempì di mille parole dolci, non potevo credere di essere lì con lui in quel momento e di aver condiviso intimamente il mio letto con lui.
Pensai subito che dovevo cambiare le lenzuola del mio letto, perché erano zuppe del nostro sudore mischiato. E c’era anche un odore di liquido di Harry. Mmh, molto imbarazzante. Quando venivano i miei genitori a casa cosa dovevano pensare di quell’odore?! Dovevo sbrigarmi e fare tutto subito. Per sicurezza, controllai l’orario ed erano le 18:15, loro tornavano sempre per le 18:40. Cavolo, dovevo muovermi. Io e Harry ci asciugammo e ci vestimmo, poi lo baciai e gli dissi:
“Harry, amore, i miei tra poco vengono e non so come fare, devo fare tre mila cose! Mi aiuteresti?”-gli feci gli occhi dolci-
Lui disse:
“Certo amore, immediatamente. Dimmi cosa devo fare e lo faccio”-mi baciò e mi guardò come un leone osserva la sua preda-.
Io gli dissi:
“Okay, allora per prima cosa spruzza dappertutto questo profumo al Lime, per togliere i nostri odori mentre io cambio le lenzuola”
Lui fece come gli dissi e io cambiai le lenzuola.
Una volta svolti questi incarichi vidi l’orario: erano le 18:25!
Cavolo, passava subito il tempo!
Tutto ad un tratto, sentii il telefono squillare: era mia madre!
Risposi:
“Pronto?”
Mia madre disse, con tono tranquillo e dolce:
“Lizzie, sono io, mamma. Io e tuo padre torniamo a casa tra cinque minuti, fatti trovare pronta per la cena, apparecchia eh! Che poi devo fare le pulizie a casa”
Io ero terrorizzata: tornavano tra cinque minuti! Cavolo! E Harry stava ancora a casa! Per fortuna la casa era in ordine e profumata come prima, quindi non poteva sospettare di nulla, ma cinque minuti erano davvero pochissimi per far sloggiare Harry da casa! Perché anche se se ne andava adesso, comunque l’avrebbero visto! Allora pensai una cosa e la dissi subito a Harry:
“Harry, amore, ho un’idea! Nasconditi nel mio armadio!”
Harry mi baciò e senza dire una parola lo fece. Quanto lo amavo per questo!
Dopo esattamente cinque minuti arrivarono i miei genitori.
Presi il libro per l’esame e lo misi aperto ad una pagina sul letto, come se stessi studiando, e accesi la tv con volume bassissimo (studiavo quasi sempre così, o almeno quando mi vedevano loro).
Mi misi un po’ di capelli davanti il viso, apparecchiai, andai a dare un bacio a Harry nell’armadio ed andai ad aprire.
Trovai i miei genitori davanti la porta di casa con un sorrisone enorme e poi mi diedero dei baci sulla guancia, dopo avermi salutato.
Mio padre si chiuse in bagno dopo aver preso il suo pigiama e mia madre osservò la casa: vide che apparecchiai, vide il libro aperto sul letto e la tv accesa, sentì il profumo. Insomma, vide tutto sistemato e non sospettò di nulla. Anzi, forse di qualcosa sospettò…
Io andai subito in camera mia, mi sedetti sul letto, misi il libro a posto e feci finta di guardare la tv, alzando il volume.
Mia madre entrò in camera e disse:
“E il libro Lizzie?”
Io le dissi con tutta la tranquillità del mondo:
“Ho appena finito. Cinque minuti prima che arrivaste voi”
Lei non disse nulla, evidentemente mi diede ragione, poi mi disse:
“Lizzie hai messo in ordine il tuo armadio? O ce l’hai sempre disordinato come al solito?”
Io, non pensando che Harry si trovava dentro l’armadio dissi:
“Boh….”
Mia madre mise la mano su un’anta, poi me ne ricordai e urlai:
“NO! Scusa mà, volevo dire, SI’! Ho messo in ordine tuuuuuuuutto quanto! Non c’è bisogno che apri!”
Mia madre, un po’ spaventata lasciò perdere e disse:
“Okay, lascio stare, mi fido… ma stai un po’ più calma e amore?”
Io le dissi:
“Sìsì, scusa mà, hai ragione”
L’avevo scampata liscia! Avrei passato i guai se vedeva Harry nell’armadio.
Dopo che mia madre uscì dalla mia camera e si chiuse in cucina per cucinare, mentre mio padre stava seduto in salone concentratissimo a guardare la tv ad alto volume.
Approfittai della situazione e aprii l’armadio per far uscire Harry.
Dopo che lo feci uscire gli dissi:
“Harry, vai, esci dalla finestra. Ci sentiamo per messaggio, altrimenti passo i guai. I miei adesso sono concentrati a fare le loro cose e non ti vedono se te ne vai, quindi ora puoi farlo. Vai amore, ci sentiamo tra un po’”
Harry mi baciò e mi disse:
“Okay amore, a dopo”
Uscì fuori dalla finestra e se ne andò.
Dopo che se ne andò aprii la porta della mia camera, presi il cellulare in mano e attesi un suo messaggio, seduta sul letto a gambe incrociate davanti la tv.
Mi mancava ora. E’ come se un pezzo di me se ne fosse andato, ma per un po’.
Di sicuro, se messaggiavamo, non avrei sentito molto la sua mancanza.
Era troppo bello stare con lui.
Da quel momento io e Harry eravamo una cosa sola. Ci completavamo.


 
  
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