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Autore: ElloDoctor    16/10/2013    1 recensioni
Lo studente sollevò un sopracciglio, ma allungò una mano a Kurt. “Sebastian Smythe.”
Nonostante si sentisse un po’ timoroso, Kurt la strinse. “Kurt Hummel.”
AU: Cosa sarebbe successo se Kurt avesse conosciuto Sebastian invece di Blaine quando si recò alla Dalton per spiare gli Usignoli?
Traduzione di: RenoLover
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fu Blaine a proporre che prendessero tutti e tre un caffè insieme dopo la scuola, qualche giorno dopo la loro avventura allo Scandals. Aveva accettato sentendosi più a proprio agio rispetto all’appuntamento per andare allo Scandals, non solo perché un caffè era piuttosto innocuo, ma anche perché, dopo aver parlato con Sebastian, era giunto alla conclusione che, a parte il suo sarcasmo e la sua arroganza, Sebastian fosse comunque umano. Chiaramente questo non significava che non fosse comunque Sebastian e Kurt lo realizzò appena entrò nel Lima Bean.
 
“Guarda un po’ chi si vede, faccia da checca …” Strascicò Sebastian e Kurt si sarebbe sentito offeso se non avesse notato la scintilla scherzosa negli occhi del ragazzo.
 
“Ciao anche a te,” Kurt rispose e si sedette. “Dov’è Blaine?”
 
“Sta prendendo il caffè; voleva aspettare te …” Sebastian fece spallucce. “Ma eri in ritardo.”
 
“Non ho fatto così tardi!” Kurt fece ruotare gli occhi a quell’accusa. “Al massimo cinque minuti.”
 
Sebastian rise.
 
“Magari quindici,” rispose e Kurt lo guardò male. “Che cosa stavi facendo comunque? Le lezioni saranno finite, tipo, mezz’ora fa.”
 
“Ho dovuto accompagnare Finn a casa prima, non è colpa mia.” Rispose Kurt.
 
“Ahhh giusto,” Sebastian disse, con gli occhi che brillavano per il divertimento. “Il famoso fratello …”
 
Fratellastro, Sebastian, fratellastro.” Kurt fece ruotare gli occhi.
 
“Dettagli,” Sebastian disse superficialmente e poi sorrise. “Ti piaceva tuo fratello …”
 
“Perché diavolo te l’ho detto?” Si chiese Kurt, lamentoso.
 
“Non posso farci niente se ho una faccia onesta.”
 
Kurt grugnì.
 
“Hai una faccia da mangusta, ne abbiamo già parlato, Sebastian.”
 
“Beh, almeno a me non piaceva mio fratello!”
 
“Ti piaceva tuo fratello?” Blaine era tornato e aveva tra le mani due bicchieri di caffè fumante. Ne allungò uno a Kurt, continuando a guardarlo con un’espressione confusa in volto.
 
“Grazie Blaine,” disse Kurt. “E prima che tu possa fare altre domande, è il mio fratellastro e non mi piace più.”
 
“Oh capisco …” Kurt rise per il sollievo evidente sul volto di Blaine.
 
Blaine si sedette accanto a lui e Kurt era lieto del fatto che lo avesse fatto.  Nonostante le parole di Sebastian riguardo ai suoi sentimenti per Blaine, Kurt non era ancora sicuro su quanto fosse vero. Sebastian era una persona difficile da interpretare, cominciava a scoprire.
 
“Come vanno le cose al McKinley? Stai-” Blaine s’interruppe, impallidendo d’un tratto. “Kurt!”
 
L’esclamazione improvvisa di Blaine quasi fece sputare il caffè a Kurt.
 
“Cosa? Che c’è che non va?” Chiese, tossendo.
 
“Vacci piano, tigre,” Sebastian disse a Kurt, allungandosi per dargli qualche colpetto dietro la schiena,  facendolo farfugliare indignato. “Blaine?”
 
“Mi sento uno schifo!” Blaine disse a Kurt e poi guardò Sebastian. “Non posso credere che lo abbiamo dimenticato!”
 
“Dimenticato cosa?” Kurt chiese, sentendosi ancora più confuso.
 
Sebastian non disse nulla, piuttosto guardò Blaine con la stessa espressione incerta.
 
“Tutta quella situazione!” Blaine disse e poi abbassò la voce, “Tutta la storia del bullismo …”
 
Prima che Kurt potesse dire qualsiasi cosa, Sebastian parlò. “Sì, come va?”
 
Doveva ammettere che suonava completamente sincero e preoccupato, e per un momento Kurt dimenticò di rispondere alla domanda, perché era troppo impegnato a essere sorpreso.
 
“Oh,” riuscì a dire. “Uhm, meglio a dire la verità …”
 
Sia Blaine sia Sebastian lo guardarono in attesa di una spiegazione e Kurt sospirò.
 
“Ho seguito il vostro consiglio e l’ho detto ai miei amici; erano davvero arrabbiati …”
 
Era vero, tutti nelle Nuove Direzioni erano furiosi, e non solo riguardo Karofsky, ma anche perché Kurt non aveva detto nulla. E in effetti, Kurt aveva capito che forse avrebbe dovuto parlarne con loro fin dall’inizio, ora che sapevano, tutto sembrava un po’ meno angosciante, specialmente quando Sam, Puck e Finn gli facevano da scorta a ogni lezione. Si erano assunti come bodyguard di Kurt e non prendevano il loro lavoro con leggerezza. Spesso negli ultimi giorni, aveva dovuto rifiutare che facessero determinate cose, come quando insistevano per portargli i libri o andare a prendere il pranzo per lui. Era seccante e iperprotettivo ma Kurt non poteva fare a meno di trovarlo anche un po’ piacevole. E poi tenevano Karofsky a distanza di sicurezza e, per la prima volta dopo settimane, Kurt non aveva preso neanche una granita in faccia né era stato lanciato contro gli armadietti. Era una sensazione magnifica.
 
Perfino Santana era stata stranamente protettiva nei confronti di Kurt, per ragioni che lui ignorava, e si era offerta di aiutarlo. Lui le aveva detto che non era necessario, ma che lo apprezzava comunque. Lei lo aveva guardato in modo strano, uno sguardo che Kurt non era riuscito a decifrare, era una combinazione di preoccupazione, orgoglio e – con grande sorpresa e confusione di Kurt – dubbio. Stava sicuramente accadendo qualcosa … solo che Kurt non aveva idea di cosa fosse.
 
Kurt tornò al presente grazie alla voce di Blaine, che stava parlando ansioso.
 
“Beh, com’è andata? Ti stanno aiutando?”
 
“Sì,” rispose Kurt, sorridendo. “Visto che Sam, Puck e Finn stanno badando a me, Karofsky non mi si è fatto neanche vedere negli ultimi giorni.”
 
“Finn, hey?” Sebastian sogghignò e Kurt strinse i denti, frustrato.
 
“Sebastian!” Blaine disse nello stesso momento in cui Kurt disse, “Zitto!”
 
“Dovremmo aiutare Kurt,” continuò Blaine, guardando Sebastian con aria di rimprovero.
 
“Scusa,” disse Sebastian, anche se non sembrava davvero dispiaciuto, anzi, il suo ghigno si allargò e Kurt continuò a guardarlo.
 
“Quindi i ragazzi si stanno occupando di te? È fantastico!” Blaine gli sorrise e Kurt ricambiò. Considerato da quanto poco conoscesse Blaine, era sorprendente quanto piacesse genuinamente a Kurt.
 
“Sì, lo è,” Kurt confermò e si sorrisero a vicenda. Kurt piegò un po’ la sedia, così da guardare sia Blaine sia Sebastian.
 
“Grazie mille,” disse, tentando di far riflettere tutta la sua gratitudine nel tono. “Apprezzo davvero quello che voi ragazzi avete fatto.”
 
“Non abbiamo fatto nulla Kurt, hai fatto tutto tu.” Blaine disse sorridendo.
 
“Siete stati voi a dirmi cosa fare,” gli ricordò Kurt.
 
“Non tenerti sempre tutto dentro,” Sebastian disse improvvisamente e Kurt si voltò di guardarlo. “Assicurati di dire tutto a noi la prossima volta.”
 
“Hmm …” Kurt era sconvolto dall’intensità del suo tono di voce. “Certo …”
 
“Bene,” Sebastian gli sogghignò, mentre la sua espressione tornava alla solita arroganza. “Non possiamo sopportare altri momenti deprimenti qui, è una cosa squallida.”
 
Blaine scosse la testa, seccato, ma Kurt sorrise a se stesso. Se Sebastian volva nascondersi dietro una maschera di sarcasmo e arroganza, a lui andava bene; Kurt poteva vedere che nonostante il suo comportamento, era capace di provare emozioni.
 
“Sei una persona orribile,” disse Kurt, sorridendo.
 
“Non ho mai affermato il contrario.” Sebastian ricambiò il sorriso. Kurt aprì la bocca ma prima che potesse parlare fu interrotto da Blaine che stava battendo la testa sul tavolo.
 
“Stai bene, Blaine?” Chiese Kurt e Sebastian ridacchiò.
 
“Non fatelo di nuovo,” la voce di Blaine era smorzata. “Non resterò qui seduto ad ascoltarvi mentre v’insultate a vicenda.”
 
“Non facciamo sul serio!” Protestò Kurt.
 
“Parla per te …” Rispose Sebastian, e Kurt lo guardò.
 
“Oh stai soltanto-”
 
“No! Non di nuovo!” Blaine quasi supplicò. “Possiamo parlare normalmente per una volta per favore?”
 
“Certo,” disse Kurt.
 
“Oh ho capito dove stai andando a parare.” Sogghignò scaltramente a Blaine.
 
Blaine arrossì e Kurt fissò entrambi con sguardo interessato.
 
“Mi sono perso qualcosa?” Chiese.
 
“Vuole chiederci di Josh,” disse Sebastian a Kurt, con la voce decisa. Kurt cercò indizi sul suo viso per capire come si sentisse a riguardo ma Sebastian sembrava completamente a suo agio.
 
“Ah,” disse Kurt e sorrise a Blaine. “Certo, Josh …”
 
Blaine non disse nulla, arrossì ancora di più. Era divertente a parere di Kurt, se confrontava quanto composto fosse solitamente Blaine al modo in cui reagiva quando si parlava di Josh.
 
“Beh, dai!” Sebastian insistette. “Dicci, ti ha già chiamato?”
 
“Sei davvero una vecchia pettegola, sai,” Kurt mormorò a Sebastian, divertito, e Sebastian mise su un broncio quasi comico.
 
“Sì,” Blaine disse, ignaro del loro scambio di sguardi. “Ieri sera …”
 
“È fantastico, Blaine!” Disse Kurt.
 
“Bel colpo, Anderson,” Sebastian sollevò il proprio caffè verso Blaine, sorridendo lascivo.
 
Blaine fece ruotare gli occhi verso entrambi, ma sembrava anche lui contento.
 
“Che cosa ha detto?” Chiese Kurt.
 
“Beh,” Blaine cominciò. “Mi ha chiesto se mi va di vedere un film con lui stasera.”
 
“Ooh che film?” Chiese Kurt, mentre Sebastian rispondeva; “Squallido.”
 
“Non sono tutti romantici come te, Sebastian,” Kurt fece notare e Sebastian rise.
 
“Vero, vero …” Rispose e Kurt tentò di decifrare la sua espressione e la sua postura per capire come si sentisse.
 
Sebastian era completamente rilassato da ciò che Kurt poteva vedere e lui era bravo a capire il linguaggio del corpo. L’altro ragazzo sembrava piuttosto indifferente alla notizia di Blaine e Kurt si era deciso sul fatto che forse stava dicendo la verità su come si sentiva prima riguardo il ragazzo.
 
“Non mi credi ancora, vero?” Sembrava che Sebastian avesse indovinato cosa stesse pensando Kurt.
 
“Ci sto provando, ma non ci riesco ancora …” Ammise Kurt.
 
Sebastian fece ruotare gli occhi e si voltò verso Blaine che li guardava con un’espressione confusa.
 
“Cosa …?”
 
“Lascia stare,” Sebastian disse abilmente. “Torniamo a noi. Hai accettato l’invito?”
 
“Sì,” Blaine disse come se fosse ovvio. “Certo che l’ho fatto.”
 
“Che cosa andrete a vedere?” Chiese Kurt.
 
“Non lo so, ha detto che avrebbe controllato e poi mi avrebbe telefonato …” Blaine abbassò lo sguardo per guardare il cellulare poggiato sul tavolo mentre parlava.
 
“Non ha chiamato ancora?” Chiese Kurt.
 
“Non ancora …” Blaine sembrava un po’ nervoso e Kurt trattenne un sorriso.
 
“Non preoccuparti,” disse Sebastian, un po’ esasperato. “È evidentemente pazzo di te, ha passato tutta la lezione di matematica ieri a parlare di te ed è stato noioso da morire.”
 
Ah, pensò Kurt. Josh doveva avere un anno in più a Blaine, come lui e Sebastian.
 
“Davvero?” Blaine chiese, come se non ci credesse.
 
“Davvero,” confermò Sebastian, sogghignando.
 
Blaine sembrò più tranquillo a quelle parole e lanciò uno sguardo a Sebastian prima di bere un lungo sorso del suo caffè.
 
Guardando Sebastian, Kurt poteva notare che sembrava fiero di sé; c’era un piccolo sorriso sulle sue labbra, come se non potesse trattenersi.
 
“Non sapevo che ti piacesse così tanto fare da Cupido,” Lo prese in giro Kurt.
 
“Oh taci,” Sebastian fece ruotare gli occhi e aggiunse, sogghignando. “Come ho già detto, non sono il tipo da relazioni e ciò include anche quelle delle altre persone.”
 
“Non sei il tipo da relazioni?” Blaine chiese, sconvolto. “È una cosa ridicola.”
 
“Troppo incasinate,” spiegò Sebastian.
 
“Non è una buona ragione,” insistette Blaine. Kurt lanciò uno sguardo esasperato a Sebastian.
 
“Non credo che tu voglia conoscere tutte le motivazioni, Blaine, non vorremmo essere terrorizzati a vita …” Disse.
 
“Ci sto per le cose occasionali,” spiegò Sebastian. “Ma non per le relazioni, grazie mille.”
 
Sebastian sembrava completamente a proprio agio con quello che stava dicendo, ma Kurt non poteva fare a meno di provare un po’ d’indulgenza nei suoi confronti quando diceva cose del genere. Sebastian, notando il modo in cui lo stavano guardando, sollevò un dito verso entrambi.
 
“No, non guardatemi così,” scosse la testa, divertito. “Mi piace, okay? È tutto più semplice.”
 
“Okay …” Blaine sembrava confuso e Kurt non poteva biasimarlo.
 
“E soprattutto, è divertente …” Sebastian aggiunse, sorridendo abbagliante e Kurt rabbrividì.
 
“Sei incredibile …” Mormorò e Sebastian rise.
 
“E tu, Kurt?” Chiese Blaine. “Cosa mi dici in amore?”
 
“Nulla,” Kurt mantenne la sua espressione e il suo tono allegro. “Probabilmente resterò single fino al diploma …”
 
“Cosa ti fa pensare una cosa del genere?”
 
Kurt arrossì. “Beh, sai non ho mai conosciuto nessuno quindi …”
 
“Davvero?” Sorprendentemente fu Sebastian a parlare. “Non ti credo.”
 
“Scusami?” Kurt sollevò un sopracciglio. “Fidati, nessuno è mai stato interessato a me …”
 
“Oh dai, Kurt, è impossibile,” Sebastian sembrava sicuro di sé.
 
“Uh, non che non lo è,” disse Kurt, facendo ruotare gli occhi. “Faccia da checca, ricordi?”
 
Sebastian arrossì. Aprì la bocca ma Kurt non aveva idea di cosa stesse per dire perché Blaine lo anticipò.
 
“Kurt!” Disse con convinzione. “Non dovresti abbatterti così tanto, sei stupendo e troverai qualcuno.”
 
“Lo so, Blaine, grazie.” Kurt sorrise a Blaine, sperando con tutto se stesso che cambiassero argomento.
 
Grazie al cielo, in quel momento, il telefono di Blaine suonò rumorosamente e Blaine si allungò per prenderlo, arrossendo quando vide chi era che stava chiamando.
 
“Josh?” Chiese Kurt, grato per la distrazione.
 
“Uh, sì …” disse Blaine. “Andrò a rispondere lì …”
 
Kurt sogghignò e guardò Sebastian, che stava facendo lo stesso.
 
“Ti va davvero bene?” Kurt gli chiese, soltanto per essere sicuro; aveva visto a sufficienza da capire che Sebastian stava dicendo la verità.
 
“Sì, Kurt! Quante volte devo dirtelo ancora?” Chiese Sebastian indignato.
 
“Scusa! Solo per essere sicuri …” Rispose Kurt. “Sta tranquillo.”
 
Sebastian aprì la bocca ma non disse nulla, l’espressione sul suo viso indecifrabile.
 
“Che c’è?” Chiese Kurt, quando il silenzio durò un po’ troppo.
 
“Ascolta, riguardo quella storia della faccia da checca …” Sebastian riprese dopo un secondo.
 
“Non preoccuparti,” Kurt disse, facendo ruotare gli occhi.
 
“No,” disse Sebastian. “Soltanto perché lo dico io, non vuol dire che tu ce l’abbia davvero, okay?”
 
“Okay, Sebastian,” disse Kurt.
 
“Sono serio, non voglio che pensi che sia vero,” Sebastian sembrava molto a disagio, prima che la sua faccia mutasse in un ghigno. “Davvero, non sei così male …”
 
Gli occhi di Kurt si spalancarono, il suo volto si arrossò. “Cosa? Scusami?”
 
“Oh dai, abbi un po’ di autostima, Hummel!” Rise Sebastian.
 
“Oh, so che sono favoloso, credimi,” si pavoneggiò Kurt, sperando che il rossore sul suo viso non fosse troppo evidente. “Mi riferivo al fatto che hai davvero detto qualcosa di carino …”
 
“Sono una persona, sai, posso essere carino,” Sebastian si rilassò di nuovo contro la sedia, sorridendo. “Ma ero serio, riguardo al fatto che hai un bell’aspetto …”
 
“Grazie, neanche tu sei male,” Kurt concesse, riflettendo il ghigno di Sebastian con il proprio.
 
“Oh lo so,” Sebastian concordò arrogante.
 
“Sai cosa?” Blaine era tornato e stava staccando la telefonata.
 
“Quanto assurdamente bello sia,” Rispose Kurt, cercando disperatamente di non arrossire di nuovo.
 
“Lo hai detto tu, non io,” si vantò Sebastian e gli fece un occhiolino.
 
“Taci.”
 
   
 
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