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Autore: deathwish    16/10/2013    2 recensioni
Frerard ambientata all'università. Assolutamente senza pretese. Spero che sia una cosa leggera da leggere, vi aiuti a "staccare un pò" e che vi piaccia ovviamente.
Dal primo capitolo: "Ah già! Non mi sono presentato. Mi chiamo Frank Iero. La pronuncia del mio cognome è sconosciuta anche a me. Beh, è a vostra libera interpretazione, diciamo."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Can you feel my heart?

Capitolo 1




 

- Allora ciao..
- Ciao..


Due parole e una pacca sulla spalla. Così mia madre se ne va e mi lascia alla mia nuova scuola. La sua freddezza mi lascia senza parole.. e si, non la chiamo più mamma da un bel po' ormai.
Probabilmente era in ritardo a qualche appuntamento.. o forse il suo nuovo "fidanzato" la sta aspettando.
John. Quanto lo odio. È solamente l'essere più inutile sulla faccia della terra. Con le sue battutine squallide che fanno ridere solo Linda.. Fa la puttana e lui la tratta da tale. Se l'è conquistata solo grazie al luccichio dei gioielli che le ha regalato. 
Patetici. 

Ma la cosa più importante in tutto ciò è solo che.. cazzo! Faccio l'università! Non ci credo ancora.

Raccolgo le borse che Linda ha lasciato sul marciapiede, almeno mi ha aiutato a scaricarle dalla macchina, e mi avvio verso il portone.
Già intravedo una rampa di scale e la cosa non mi piace. Per niente.
Dio come sei pigro Frank!

Ah già! Non mi sono presentato.
Mi chiamo Frank Iero. La pronuncia del mio cognome è sconosciuta anche a me. Beh, è a vostra libera interpretazione, diciamo.
Ho diciotto anni. Cazzo sono ancora un marmocchio. Tra venti giorni ne compirò diciannove. Non vedo l'ora. Almeno mi tratteranno decentemente..
..
Spero.

Già, devo farmi rispettare! Come diceva mio padre: fatti valere e dimostra chi sei o ti metteranno i piedi in testa.. e non solo quelli!
Che grand'uomo.
Frank non cominciare con le tue solite frasi profonde che caghi il cazzo!
Ah.. questa.. beh questa è solo la mia coscienza. 
Ignoratela.

Sono troppo basso per fare sport quindi la mia pigrizia ha preso il sopravvento.
Ho i capelli neri (tinti) e ultimamente li ho fatti crescere un po'.
Occhi color merda e piercing al naso e al labbro.
Sono perfetto! No non è vero.. l'unica cosa che mi renderebbe ancora più affascinante (seh, affascinante come un elefante in tutù) sarebbe un tatuaggio. 
Presto mi riempirò così tanto di tatuaggi che non mi si vedrà più la pelle e Linda per riconoscermi dovrà farmi la prova del DNA.
Lo faccio giurin giurello!

Sono abbastanza menefreghista, se non si era capito ve lo dico.. per evitare malintesi, insomma.
Dopo un'esistenza di prese per il culo volevo solo vivere la mia vita e due mesi fa sono finalmente riuscito a convincere Linda del fatto che la Queen of Peace University sarebbe stata la più adatta al mio.. Spirito libero..

Seh

Volevo solo starle il più lontano possibile. E questa era la più economica.
Comunque non sembra tanto male..

L'unica cosa che amo più della mia stessa vita e' la mia chitarra, che ovviamente ho portato con me, e suono da quando ho undici anni. La mia bimba..
Se non fosse illegale la sposerei.
Tornando a me.. beh mi conoscerete. Sono un.. Tipo.
Sembra così brutto.
Ma non sono male giuro!

Insomma sto portando queste fottute valigie che pesano almeno il triplo di me su per queste scale. 
Ma non c'è un.. che so.. un tutto-fare che può occuparsene?
Si, sono pigro e allora?
Finalmente sono davanti al grande portone di vetro. 
Entro e cerco subito la segreteria.
Ma non prima di aver lasciato le valigie in portineria.
Hanno addirittura una portineria! Che figo!

- Salve!
Saluto la segretaria. Una vecchietta dall'aria dolce.
- Ciao giovanotto! Sei vuovo? Nome prego!
- Frank Iero- le dico sperando che non sbagli cognome. Lo fanno sempre.
La vecchietta fissa lo schermo del pc che sembra essere appena uscito dalla prima querra mondiale.
- Ecco a lei!
Mi porge due fogli e una chiave.
- Grazie..
Mi allontano e li leggo. Nel primo c'è scritto in quale stanza avrò. Palazzina C, camera numero 128, secondo piano.
Wao.
Nel secondo foglio ci sono scritte solo un numero imprecisato di regole che nessuno seguirà mai.
Non fanno prima a risparmiare la carta invece di sprecarla così? Bah..

Torno a prendere i bagagli e mi avvio in questo famoso dormitorio C, sperando che non sia troppo lontano.
Mi incammino per il campus e passo anche nel grande parco che si estende in mezzo a tutti i vari edifici, è davvero bellissimo ma con questa zavorra che mi porto dietro non riesco a godermi niente, quindi cammino più velocemente e finalmente raggiungo il mio dormitorio.
Ti prego, fai che ci sia un ascensore. Ti prego.
..
Non c’è.
Ovviamente, la mia solita sfiga mi perseguita e mi devo fare a piedi quattro rampe di scale. Dio mio, morirò prima che possa iniziare effettivamente l’università, di questo passo.
Dopo aver fatto la più grande faticata di tutta la mia vita raggiungo il corridoio del secondo piano. Adesso basta solo cercare la mi stanza. Arrivo davanti una porta di legno chiaro, numero 128. È lei! Chissà come sarà il mio compagno di stanza..
Busso tanto per non prendere la chiave nella tasca dei jeans e aspetto, qualche secondo dopo la porta si apre e mi ritrovo davanti un ragazzo castano e alto si e no un metro e ottanta. Con almeno una ventina di tatuaggi e due grandi occhi nocciola.
- Ciao! Sono Frank, il tuo compagno di stanza.- sorrido.
- Ciao piacere di conoscerti io sono Oliver, vieni entra! Vuoi una mano con i bagagli?
- Oh si grazie Oliver! Non ce la faccio più a portarmeli dietro.
- Si ti capisco, comunque chiamami pure Oli.
- O-okay.. Oli.
Appoggiamo le mie valige sul pavimento vicino all’unico letto vuoto e per un secondo mi tuffo a bomba sul letto.
- Stanco eh?
- Non sai quanto.. senti quanti anni hai?
- Diciannove, tu?
- Oh, io ancora diciotto, ma per poco!
Chiacchieriamo ancora un po’, tanto per conoscerci meglio, infondo dovremmo condividere chissà quanto tempo la stessa stanza! Comunque sembra un tipo apposto, forse un po’ fattone ma quello lo sono anche io, ci capiremo bene.
- Senti ma tu non hai fame?
- Veramente? Da morire.
- Allora andiamo a cena vah!
- Ci sto.
Usciamo dalla camera insieme e mi fa strada (una strada lunga e tortuosa) verso quella che dovrebbe essere una specie di mensa. Appena entrati l’odore di caffè mi riempie le narici, ho una voglia matta di caffè. Potrei uccidere anche qualcuno per una tazza. Oli mi dice che quella dovrebbe essere la caffetteria ma che hanno trasformato un angolo della sala nel bancone dove servono il cibo, per mancanza di spazio.
Tirchi.
Prendiamo qualcosa di commestibile alla mensa, la cuoca (una donna veramente brutta ma dall’aria simpatica) ci saluta affettuosamente. Penso già conosca Oliver. E poi ci sediamo ad un tavolo vuoto. In effetti c’è parecchia gente a quest’ora ma non c’è la fila per mangiare. Meglio.
- Ah ti devo assolutamente presentare Jason! Me ne ero scordato. Mi ucciderà se lo viene a sapere. Mi raccomando non dirglielo!
- C-certo.
Non capisco di chi sta parlando. Forse un amico.
Cazzata. Mi sbagliavo di grosso. Pensavo fosse un amico, finchè non vedo una ragazza alta almeno dieci centimetri più di me venire verso di noi e sedersi al nostro tavolo.
- Piacere!
Mi dice sorridente. Ricambio il saluto. Ma chi cavolo metterebbe nome Jason ad una ragazza? Dovevano drogarsi pesantemente i suoi genitori.
Chiacchieriamo e ci conosciamo meglio anche con Jas. Mi ha chiesto di chiamarla così perché il suo nome le fa schifo. Ecco, lo dicevo io!
Comunque è molto carina, anche se non è esattamente il mio tipo, è magra, quasi troppo. ha i capelli lunghi di una strana tonalità di rosa. Forse lilla. Boh non ci capisco niente di colori, io. Occhi marroni e abbigliamento.. beh.. un po’ punk. L’unica cosa che mi scandalizza di lei sono gli orrendi anfibi a fiori che ha ai piedi. Sono davvero brutti.
- Ragazzi..- sbuffa Jas mentre si alza dal tavolo –sto morendo di sonno. Ci vediamo domani!
- Va bene- le sorride Oliver.
Mentre però Jason si gira per andarsene qualcuno le urta una spalla.
- Merda..- sento imprecare Oliver.
Jason che si pietrifica davanti ad una ragazza. Carina anche lei. Capelli neri come la pece e rasati da una parte.
- Oh scusa!- dice la ragazza sconosciuta.
- I-io.. non fa niente! Dovevo stare più attenta!
La tonalità del viso di Jason diventa pian piano come il colore dei suoi capelli.
- No scusa tu! Davvero.
Dietro di lei tre ragazzi passano con non-chalance e si siedono al tavolo vicino.
- Alicia! Dai vieni a sederti!- le dice uno dei tre. Adesso che li guardo bene.. mi inquietano. Quello che ha parlato sembra uno stecchino formato gigante, occhiali, capelli gialli come il piscio di gatto.. bleah. Il secondo ha una massa informe di capelli ricci sulla testa. Se piovesse non si bagnerebbe! Vedi.. le fortune della vita! Mentre il terzo sta con gli occhi puntati sul piatto, gioca con le patatine fritte che ha nel piatto, sembra pensieroso.. Intanto la tizia dai capelli neri si è seduta con loro e Jason è andata in camera. Io non riesco a smettere di fissare il ragazzo dai capelli argentati. Sicuramente tinti ma cazzo come gli donano. Sembra un tutt’uno con il bianco candido della sua pelle. E il verde dei suoi occhi.. Ma.. Se poco prima stava fissando il piatto come ho fatto a vedere il colore dei suoi occhi?
MA PORCA MERDA!
Mi accorgo troppo tardi che mi ha scoperto a fissarlo e che mi sta guardando con un ghigno stampato sulla faccia. Divento color pomodoro e abbasso subito lo sguardo sul mio piatto.
Hai già fatto una figura di merda e non sto qui da neanche un giorno. Complimenti! 
Oliver mi da un pizzicotto sul braccio ed io lo guardo scandalizzato. Lui scuote la testa.
- Ma cazzo fai?
Non ho parole quindi semplicemente rispondo – Non lo so..
- Vieni, torniamo in camera.
Annuisco e ci alziamo dal tavolo. Mentre percorro la sala mi sento come.. osservato. Mi volto leggermente e scopro il tizio dai capelli bianchi che mi guarda insistentemente.
Lo guardo male e gli faccio il dito medio. Lui scoppia a ridere.
Figure di merda: quota due.
 
 
 
 
 
 
 
Death(wish) corner.

Salve unicorni! Beh che dire.. non c’è niente da dire.
Sarà una long, frerard ovviamente (dio quanto li amo) e sarà ambientata in un’università. Rating arancione ma nel corso della storia potrebbe cambiare.
Un paio di cose: immaginateveli alla “the black parade” cioè Frank con i capelli leggermente lunghi e Gerard con i capelli corti e platino (mlml).
Oliver lo amo (si è Oli dei Bring me the Horizon) mentre Jason è una ragazza inventata (ma ho preso spunto da questa foto --> QUI <--) e gli altri li conoscete c:
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo. Frank è appena arrivato a scuola e già c’è stato un po’ di movimento :3
Lasciatemi una recensione se vi va e ditemi che ne pensate di questo piccolo esperimento!

#muchfrerard
 

  
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