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Autore: I_Cant_be_no_superman    17/10/2013    3 recensioni
"Le cose non sono così semplici. Non lo sono mai state. Scegliere la strada più facile è solo un modo un poco più onorevole per fuggire." -Giorgio Faletti.
Una Scisaac senza pretese insomma (:
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Isaac Lahey, Scott McCall
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata con una Scisaac senza pretese e "Angst", è la prima volta che scrivo una cosa del genere... il risultato mi convince abbastanza u.u
Ora vi lascio leggere (:

ps. scusate i possibili errori:(


                                        






Pov Isaac

Chiusi le ultime cose nella valigia e mi guardai intorno per l’ultima volta.
Quando Derek ci aveva detto che ci saremmo traferiti non credevo che mi sarei ambientato cosi velocemente ed ora, eccomi lì che stavo lasciando tutto.
Scesi per l’ultima volta le scale trovandomi davanti il mio alfa.
“Sei sicuro di volertene andare?” domandò.
Potevo leggere nei suoi occhi che era davvero dispiaciuto per il fatto che me ne stessi andando ma non potevo fare altrimenti, non dopo quello che era successo.
 

“Io ti amo Scott, per me non è solo una scopata!” confessai guardandolo negli occhi.
Occhi pieni di paura e voglia di scomparire. Sapevo che non voleva sentirsi dire quelle cose da me, ma ero stanco.
Da quando era iniziata tutta quella storia non avevo fatto che stare male. Mi usava come una valvola di sfogo e fino a quel momento gli avevo fatto pensare che per me era lo stesso.
Ma ora ero arrivato al punto di rottura, non poterlo baciare non poter gemere il suo nome quando era dentro di me mi uccideva. Non sentirlo mio e non potergli dimostrare quello che provavo era diventato troppo.
Lo amavo, lo avevo sempre amato e non potevo più fingere il contrario ed era per quello che dopo l’ennesimo pomeriggio passato insieme ero esploso.
 

“Derek ti ho già detto che non cambio idea!” dissi deciso, guardandolo negli occhi.
Avevo affrontato di tutto nella mia vita e non ero mai scappato da niente. A volte non ero scappato per paura altre perché rimanere era l’unico modo per salvare quelle poche cose a cui tenevo.
“Isaac non risolverai niente andandotene..”
La sua parole furono appena sussurrate ma dal suo tono sapevo che sapeva tutto. Perché non mi sentivo affatto sorpreso da tutto quello? Stiles era il migliore amico di Scott non che il ragazzo di Derek, era ovvio che gliene avesse parlato.
“Devo darmi una possibilità e, andarmene, è tutto quello che posso fare” affermai deciso guardandolo negli occhi.
 

“Tu non puoi essere innamorato di me..” disse con voce spaventata Scott spostando gli occhi dai miei e alzandosi velocemente dal suo letto.
“Si posso esserlo, ed è la verità” sussurrai stringendo le lenzuola tra le mani e cercando i suoi occhi. Avevo bisogno di sapere che in parte provava lo stesso per me e che le sue parole non erano vere.
Ma non avevo incrociato i suoi occhi, non era più successo per le due settimane successive.
 
Vidi Derek scuotere la testa.
“Questo si chiama fuggire Isaac e lo sai!”
“Perché vuoi che rimanga Derek? Hai paura che se vado via Scott non ti aiuterà più? Notizia dell’ultim’ora; lo farà lo stesso, non gli è mai importato di me” dissi cercando di tenere la voce ferma.
I suo occhi mi perforarono l’anima mentre cercava il minimo segno di cedimento.
Sapevo che lo aveva trovato, quella mia decisione era piena di crepe, lui sapeva che avevo più di un motivo per restare a Beacon Hills ma decise di rimanere in silenzio.

 
Erano passate due settimane da quando avevo detto a Scott quello che provava per lui e da allora le cosa tra non avevano fatto che peggiorare. Mi evitava ogni volta che mi vedeva e ormai saltava tutte le riunioni con Derek se sapeva della mia presenza.
Faceva un male assurdo vederlo, ogni singola volta era come se rivivessi tutto quello che era successo tra noi e non riuscivo a darmi pace.
Poi quella mattina mi era diventato tutto più chiaro.
Ero appena arrivato a scuola quando avevo visto Scott e Allison camminare allegramente mano nella mano.
Erano tornati insieme come Stiles mi aveva detto poco dopo.
Mi aveva guardato e abbracciato, quel ragazzo mi aveva capito più di chiunque altro.
 

“Sai già dove andare?” si arrese alla fine Derek sospirando piano.
Scossi la testa guardando verso la porta.
“Qualcosa mi invento, per il momento starò da un vecchio amico di mio padre poi vedremo. Ci sono le domande per il collage e forse sarebbe il caso di provare” sorrisi sarcastico.
“Ti ci vedo al college se devo essere sincero!” spiegò sorridendo.
“Ma pensi lo stesso che io stia scappando..” dissi lasciando la frase in sospeso e aspettando che rispondesse.
 

“Cosa vuoi Isaac?” domandò Scott con voce dura.
Non sapevo neanche perché ero andato da lui quella sera, ma avevo deciso di andarmene e volevo che lui lo sapesse da me.
“Voglio solo dirti che me ne vado!” dissi alzando le spalle e guardandolo negli occhi.
Dio, quanto mi erano mancati i suoi occhi.
“Che vuoi da me?”

Un motivo, ecco cosa voglio. Dammi un fottuto motivo per restare, per non andarmene e per lottare per te. Voglio questo Scott, un fottuto motivo per alzarmi ogni giorno e sperare che un giorno tu possa amarmi quanto ti amo io.

“Niente, volevo solamente dirtelo!” spiegai prima di dargli le spalle e uscire dalla porta di casa sua.
Per quanto sapevo che non sarebbe successo avevo sperato che alla fine mi avrebbe fermato ma non lo aveva fatto e il dolore non aveva fatto che aumentare.
 

“Io non penso niente e anche se lo pensassi non devo decidere della tua vita” disse Derek poggiandosi alla parte vicino la porta.
Sorrisi guardandomi un ultima volta intorno e cercando di fissare tutti i bei momenti che avevo passato in quel posto.
Guardai Derek e presi un respiro profondo.
“Tornerai?”
“Chi può dirlo, al momento non ho motivo per rimanere ma, forse, un giorno potrei averlo sul serio” dissi ridendo.
Sapevo che sarei tornato, anche se non sapevo quando.
Gli fece un cenno con la testa prima di uscire fuori dalla porta e chiudermi un pezzo della mia vita alle spalle. Respirai profondamente cercando di calmare il battito impazzito del mio cuore.
Uscì all’aria aperta godendomi il vento fresco che mi accarezzava il viso. Era una di quelle stupende sere di mezza estate in cui tutto quello che ti serve è stare tranquilli con le persone che per te sono importanti.
Ma era anche una di quelle sera in cui ti veniva voglia di fare le valige e partite per qualcosa di sconosciuto, ed era esattamente quello che stavo facendo io.
Mi stavo lasciando alle spalle tutte le mie certezze, tutto quello che in quegli anni era stato il mio modo e tutto quello che volevo lo diventasse.
Mi stavo lasciando alle spalle i miei migliori amici e quello che credevo essere l’amore della mia vita.
La mia vita insomma, tutto quello che ero.
Mi guardai intorno cercando di capire da dove iniziare ma la verità era che non lo sapevo neanche io.
Per quanto fosse ridicolo speravo davvero Scott sarebbe tornato a fermarmi, che alla fine provasse davvero qualcosa per me. Che non fossi un semplice compagno di branco.
Mi avvia verso la fermata degli autobus con calma guardandomi intorno e cercando di fermare i ricordi che mi invadevano la mente.
 

Non ero mai stato un mago nei sentimenti, avevo sempre evitato che nella mia vita ci fosse qualcosa che somigliava a un sentimento di affetto ma poi era arrivato Scott.
Non sapevo esattamente quando era successo ma mi ero innamorato di lui. Mi ero innamorato del suo preoccuparsi per me, di quella sua voglia di salvare tutto facendo il forte e più di tutto mi ero innamorato del ragazzino che in realtà era.
 

Scossi la testa cercando di fermare tutto quello.

 
Da quando andavamo a letto io e Scott? Due settimane forse tre. Per me orami era diventato come ossigeno.
Il bisogno delle sue mani sulla pelle, i suoi baci sul collo che marchiavano qualcosa che per me era suo da sempre ,ma per lui era solo un passatempo, e il suo respiro sul mio collo.
Anche un solo giorno che non stavamo insieme mi sentivo morire. Non potevo baciarlo o dirgli che lo amavo ma era sempre qualcosa quello che avevamo.
 

Sentii gli occhi riempirsi di lacrime ma la mia mente ormai era andata.
 

“Posso fare una cosa?” chiesi a Scott dopo che avevamo fatto, quello che per me era amore.
Lo vidi annuire incerto prima di sorridermi un po’ più incoraggiante.
Respirai profondamente prima di poggiare piano le labbra sulle sue. Lo sentii irrigidirsi ma non si era stacco quindi avevo cominciato a muovere piano le labbra sulle sue.
Ma poi mi aveva allontanato ed tra noi era cambiato qualcosa.
 

La voce di un bimbo mi riporto alla realtà. Ero alla stazione e il mio pullman era quasi in partenza. Mi guardai un ultima volta alle spalle prima di decidermi finalmente a salire.
Mi sistemai al mio posto e chiusi gli occhi.
Era doloroso lasciare tutto quello ma non potevo rimanere, sarebbe stato peggio.
 

Mi morsi le labbra per non gemere il suo nome. Sentivo Scott spingere dentro di me mentre le sue mani mi artigliavano i fianchi.
I suoi respiri affannati sulla pelle e il rumore della sua pelle che si scontrava sulla mia.
Volevo solo urlare che lo amavo mentre venivo ma tutto quello che feci fu farmi sanguinare il labbro pur di impedirmi di farlo.
 

Aprì gli occhi di scatto cercando di cancellare quell’ultimo ricordo.
Il pullman mise in moto cominciando ad uscire dal parcheggio. Cerca di rilassarmi e di non pensare a niente ma riuscivo a spostare i miei pensieri da lui.
Eravamo quasi fuori dal parcheggio quando lo vidi. Scott era lì, in piedi e fissava il mio pullman.
Sentii gli occhi farsi umidi ma non feci niente, non fermai il pullman per correre da lui. Faceva troppo male.
La maggior parte delle volte il dolore può essere sopportato, ma a volte il dolore ti afferra e non ti lascia andare, sfinendoti.
Lo avrei superato e ne sarei uscito più forte.
Ma perché quando continuassi a ripetermi che non sarei tornato, Scott mi aveva appena dato un motivo per farlo.
 

 
Le cose non sono così semplici. Non lo sono mai state. Scegliere la strada più facile è solo un modo un poco più onorevole per fuggire.




Un grazie a tutti quelli che sono arrivati fin quei e che lasceranno un segno del loro passaggio (:
Grazie anche a che semplicemente legge quello che scrivo <3


Alla prossima <3
Marinella
 
   
 
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